Ricomparso al Grande Tempio, Cristal si accorse che, grazie alla sconfitta di Hades, l'Eterna Eclisse era stata sventata, segno che grazie al sacrificio di Pegasus l'umanità era finalmente salva. Quasi contemporaneamente, la sua armatura divina, oramai non più necessaria, regredì e tornò ad essere una normale armatura di bronzo, proprio come quelle di Sirio e gli altri (vedi Note). Le sorprese però non erano finite, Isabel infatti si accorse che, forse proprio grazie alla protezione dell'armatura, il cuore di Pegasus batteva ancora, anche se in maniera impercettibile. Il cavaliere era dunque vivo, ma privo sia del cosmo che dei cinque sensi e quindi ridotto allo stato di un vegetale. Tale scoperta amareggiò Cristal, ma al tempo stesso riaccese in lui la speranza che l'amico potesse un giorno risvegliarsi.
Alla sconfitta di Hades seguì un periodo di quiete, durante il quale Cristal tornò ancora una volta in Siberia per riprendere le forze, mantenendo però sempre i contatti con gli altri per avere notizie di Pegasus, che era ospite di Isabel nella baita di montagna della fanciulla. Per settimane non accadde nulla, ed il ragazzo potè recuperare dalle ferite subite, poi un giorno percepì un cosmo molto potente scendere sulla Terra e raggiungere Atena. Grazie all'esperienza di tante battaglie, Cristal riconobbe quel cosmo come appartenente ad una Divinità, ed osservando una breve ma misteriosa eclisse solare si rese conto che doveva appartenere ad Artemide, Dea della caccia e della luna. Quando, poco dopo, Cristal avvertì il cosmo di Artemide dirigersi al Grande Tempio e quello di Isabel diminuire di intensità, comprese che una nuova battaglia era iniziata e si precipitò ad Atene.
Il cavaliere del Cigno incontrò Sirio, a sua volta preoccupato per quel che stava succedendo, ed entrambi raggiunsero il Grande Tempio, che ora apparteneva ad Artemide. Ben presto i due vennero intercettati da uno dei tre angeli al servizio della Dea, Odisseo, e furono obbligati ad affrontarlo. La forza dell'angelo però era terribile, costui era capace di manipolare i colpi segreti avversari a suo piacimento, annullandoli o aumentandone la potenza e usandoli contro gli stessi cavalieri. Ben presto, Sirio e Cristal vennero sconfitti e, con le armature in frantumi, caddero al suolo. Come già contro Apollo, Cristal fu sul punto di perdere le speranze, ma l'arrivo di Pegasus, ripresosi ed in condizioni migliori rispetto a prima, ed il suo voler combattere pur non essendo ancora al meglio, lo spinsero a rialzarsi. Quando l'amico rischiò di essere ucciso da Odisseo infatti, Cristal, deciso a proteggerlo, riprese il combattimento insieme a Dragone, riuscendo a proteggerlo prima di essere abbattuto ancora.
Anche questa volta, furono le parole di Pegasus a permettere a lui e Sirio di rialzarsi. Il ragazzo infatti ricordò loro le antiche vittorie, esortandoli a non perdere la speranza di fronte a questi nuovi misteriosi nemici. Le sue parole risvegliarono in Cristal e Sirio lo spirito combattivo, al punto che i due dissero all'amico di proseguire perchè avrebbero lottato da soli. Seppur malridotti, Cristal e Dragone riuscirono ad innalzare i loro cosmi al massimo livello ed a combinare i loro colpi segreti, in modo tale da infrangere le tenaci difese di Odisseo ed annientarlo. Esausti ma vittoriosi, i due amici si accasciarono a terra per la stanchezza, e non presero parte nelle battaglie successive, neanche quando il cosmo di un'altra divinità, Apollo, comparve sul campo di battaglia. Fiducioso in Pegasus, ripresosi dallo stato vegetativo in cui era caduto e tornato a combattere come cavaliere, Cristal gli affidò la battaglia decisiva per le sorti dell'umanità.
In qualche modo (vedi Note) la battaglia cancellò gli eventi degli ultimi giorni e riportò le cose allo stato precedente, con Pegasus ancora una volta in coma ed affidato alle cure di Lady Isabel. Cristal tornò da loro al Grande Tempio, appena in tempo per salvare Castalia e Pegasus dall’attacco di Touma, un sicario inviato da Callisto, servitrice di Artemide. I due si scontrarono, e Cristal riuscì a colpire il nemico con la Polvere di Diamanti, congelandogli il braccio prima che egli potesse rispondere con il suo colpo segreto. Dopo averli avvertiti che presto l’ira dell’Olimpo si sarebbe scatenata su di loro, Touma scomparve.
Da Castalia, Cristal venne a sapere che a Pegasus restavano solo tre giorni di vita, a causa della spada invisibile di Hades. Andromeda e Lady Isabel erano partiti per salvarlo, ed il ragazzo decise di seguirli, affidando Pegasus a Castalia e Tisifone, appena sopraggiunta. La sua prima destinazione però furono i Cinque Picchi, per informare e reclutare anche Sirio. Trovatolo, il Cavaliere rimase però sbalordito quando l’amico si rifiutò di accompagnarlo, dicendo di voler vivere il resto della sua vita come una persona normale. Questa decisione inizialmente fece infuriare Cristal, ma la sua collera si placò quando venne a sapere che Sirio e Fiore di Luna avevano adottato un neonato di nome Shoryu. Nel vedere l’amico così felice nei panni di genitore, Cristal concluse che forse in fondo per lui era meglio così e andò via da solo.
Raggiunta la luna alla ricerca di Isabel e Andromeda, Cristal si perse a causa di una barriera di cui ignorava l’esistenza, e venne inoltre sorpreso dal ritorno di Touma. Per di più, la fattucchiera Ecate, che in precedenza aveva incontrato Isabel, Andromeda e persino Phoenix, gli disse che tutti loro erano "partiti", senza ulteriori spiegazioni. Distratto e confuso da queste informazioni, Cristal, pur avendo nel frattempo indossato l’armatura, venne messo in difficoltà da Touma. A salvarlo fu Sirio, che nel frattempo aveva cambiato idea e deciso di seguirlo. Interrogando Ecate, Dragone aveva saputo che gli altri erano tornati indietro nel tempo fino alla guerra contro Hades del 1700, nella speranza di distruggere la spada del Dio e salvare Pegasus. Ora consapevole della strada da seguire, Cristal bloccò Touma con gli Anelli del Cigno e seguì Sirio ed Ecate fino al lago di Crono, dove i tre trovarono una corda di fiori lasciata da Atena per indicare loro la strada. Seguendola, Cristal e Sirio si tuffarono in una delle nebulose temporali, raggiungendo anche loro il Grande Tempio del 1743.
Dopo altre avventure, alla fine (vedi Note) Cristal riuscì a salvare Isabel e Pegasus, ed a tornare nel presente. Fece seguito un breve periodo di pace, durante il quale Sirio e Fiore di Luna, perso in qualche modo Shoryu (vedi Note) ebbero un figlio, il piccolo Ryuho, e Pegasus venne promosso a Cavaliere d’Oro di Sagitter. Come sempre, la pace fu di breve durata, stavolta a causa dell’attacco di Mars, dio del pianeta Marte, e del suo esercito guidato dai quattro Re Celesti Bacchus, Diana, Vulcanus e Romulus. Insieme ai compagni, Cristal corse ad affrontarlo, battendosi prima con Diana, e poi con Vulcanus. Seppur inizialmente in difficoltà, i Cavalieri riuscirono a vincere quando Atena, scesa in campo con la sua armatura, sigillò i Re Celesti, lasciando il solo Mars. Prima che la violenta battaglia potesse concludersi però, le macchinazioni della subdula Medea, sposa di Mars, attirarono sulla Terra un meteorite dai misteriosi poteri che, esplodendo, si fuse con il cosmo di Atena e impregnò tutte le armature esistenti, cambiandone l’aspetto e trasformandole, quando non indossate, in cristalli chiamati Cloth Stone. La caduta del meteorite interruppe per un po’ la guerra, anche perché un suo secondo effetto era stato modificare il cosmo, permettendo ora ai Cavalieri di dominare uno tra sette elementi: luce, tenebre, vento, acqua, fuoco, terra e fulmine. Il risvolto della medaglia era che tutto ciò richiedeva tempo, e così sia Cristal che i compagni dovettero fare un po’ pratica con questi nuovi poteri. In quel periodo, Pegasus e Isabel si presero cura di un neonato di nome Koga, rimasto orfano a causa del conflitto, e impregnato sia dal cosmo di tenebra del meteorite che da quello di luce di Atena stessa. Amareggiata per il destino che lo attendeva, Isabel chiese a tutti loro di aiutarla a crescere il bambino. Dopo qualche tempo, Mars tornò alla carica, forte dei poteri dell’oscurità. Pegasus lo affrontò per primo e riuscì a ferirlo, ma venne trascinato nelle tenebre. Al suo arrivo, anche Cristal venne ferito al fianco.
La minaccia di Mars fu debellata, ma, ben presto, Cristal si accorse che la ferita non era normale. Si trattava di una ferita di oscurità, che peggiorava e si espandeva ogni volta che si usava il cosmo. Soprattutto, non esistevano cure, come provato anche da Lady Isabel, a sua volta ferita in modo simile. Ormai incapace di combattere e persino di indossare la sua armatura, Cristal fu costretto a smettere i panni di Cavaliere. Isabel si ritirò su un’isola insieme a Tisifone, Mylock e Koga, che iniziò a venire addestrato per diventare Cavaliere. Trascorsero così quasi 13 anni, durante i quali Cristal ritornò in Siberia, finendo per stabilirsi in un luogo misterioso chiamato Valle del Lamento, una specie di fenditura tra i ghiacci ove i giovani Cavalieri si recavano per fortificare lo spirito.
Alla fine, Mars fece ritorno e, nonostante la stregua opposizione di Tisifone e Koga, ora Cavaliere di Pegasus, rapì Isabel. Cristal avvertì l’evento, ma, sempre a causa della menomazione, non poté far nulla per aiutare la sua Dea. Seppe però che Koga, insieme ai compagni Ryuho del Dragone, Yuna dell’Aquila, Soma del Leone Minore e Haruto del Lupo, si era messo in viaggio per savarla. Un giorno, in seguito ad una pesante sconfitta, un demoralizzato Koga si avventurò nella Valle del Lamento, finendo vittima delle illusioni e precipitando in un crepaccio. Trovatolo, Cristal gli diede soccorso, ma non gli rivelò la sua identità, anzi lo provocò sottilmente per spingerlo a reagire, proprio come Acquarius aveva fatto con lui tanti anni prima. Dopo aver sottolineato che, a differenza di sua madre, la persona che Koga aveva perso poteva ancora essere salvata, Cristal mostrò il suo cosmo e lo attaccò con la Polvere di Diamanti, finché Koga non trovò la forza per scuotersi, rafforzare il proprio cosmo, liberarsi dai ghiacci e fuggire. Soddisfatto, Cristal gli rivelò di conoscere la sua identità e disse solo di essere un amico.
Nei mesi che seguirono, Cristal non prese più parte alla battaglia tra i Cavalieri e Mars, ma seguì comunque in qualche modo gli eventi, fino alla vittoria degli eroi ed al ritorno di Pegasus ed Isabel sulla Terra.
Con la sconfitta di Mars, anche le ferite di oscurità scomparvero, permettendo a Cristal di ristabilirsi completamente. Purtroppo però la pace venne rapidamente interrotta dalla comparsa della dea Pallas, un tempo amica e sorella di Atena, ma ora decisa a vendicarsi di lei per un vecchio torto. Il suo esercito, i Pallasite, avevano il potere di fermare il tempo degli esseri viventi, trasformandoli in statue di pietra, e tutti i Cavalieri vennero schierati per combattere. Pur non prendendo parte alle riunioni al Grande Tempio, anche Cristal tornò in campo, riuscendo rapidamente a bruciare il suo cosmo fino a far evolvere l’armatura del Cigno oltre lo stato di Cloth Stone, diventando una New Cloth. Purtroppo, la guerra mietette rapidamente vittime, in particolare Genbu, nuovo Cavaliere d’Oro di Libra. In viaggio tra le nevi della Siberia, Cristal avvertì il suo cosmo spegnersi, e comprese che la situazione si stava facendo sempre più grave.
Proprio la caduta di Genbu spinse Isabel a sacrificare parte del proprio cosmo per scoprire l’ubicazione della città fortificata di Pallas, Pallasvelda, e ordinare un attacco da parte di tutti i Cavalieri. Cristal non fu tra i primi a raggiungerla ma, riunitosi con Andromeda e Sirio, arrivò alle mura quando già nelle strade infuriavano gli scontri. Coinvolto in schermaglie contro i soldati dell’esercito nemico, percepì distintamente la comparsa del cosmo luminoso di Atena, e insieme a Phoenix, Sirio e Andromeda, raggiunse il cancello interno della fortezza di Pallas, appena in tempo per portare soccorso a Koga, Yuna, Ryuho e i loro compagni Soma, Eden, Haruto e Subaru. Quest’ultimo in particolare era un giovane Cavaliere d’Acciaio, da poco divenuto Cavaliere di Bronzo grazie a un cosmo fuori dal comune. Attimi dopo, la comitiva venne raggiunta anche da Pegasus, Isabel e i Cavalieri d’Oro superstiti: Kiki, ormai divenuto il successore di Mur all’armatura dell’Ariete, Harbinger del Toro e Fudo di Virgo. Tutti insieme, unirono i loro cosmi a quello di Koga, permettendogli di sfondare il cancello e fare irruzione nel cuore della fortezza di Pallas.
Ben presto, il gruppo si trovò di fronte a un crocevia: quattro corridoi che vennero spiegati loro dal subdolo Europa, astuto Pallasite in grado di intuire le personalità dei nemici e pungerli sul vivo. Nel vedere provocata dalle frasi di scherno del nemico, Pegasus fu tentato di intervenire, ma Cristal lo convinse a restarne fuori e a mantenere la calma. Alla fine, le parole di Atena e il coraggio di Koga e gli altri convinsero Europa ad andar via, ma i Cavalieri dovettero comunque dividersi in quattro gruppi per seguire i sentieri del crocevia. Su consiglio di Pegasus, ogni Cavaliere leggendario avrebbe accompagnato un gruppetto di guerrieri più giovani, e Cristal scelse di fare da spalla a Eden, Subaru e Haruto lungo il sentiero chiamato Niflheim.
Appena entrati, vennero accolti da un plotone di soldati semplici, di cui Cristal decise di occuparsi da solo, ma non prima di aver consigliato ai giovani compagni - e soprattutto a Subaru - di mantenere sempre calma e freddezza sul campo di battaglia. Raggiuntili di nuovo poco dopo, li trovò alle prese con Tokisada, un ex Cavaliere in grado di controllare il tempo che, durante il regno di Mars, aveva indossato brevemente anche l’armatura dell’Acquario. Ora molto più potente grazie alla Chronotector dei seguaci di Pallas, Tokisada poteva fermare il proprio tempo rendendosi di fatto immortale, anche se Subaru era misteriosamente riuscito a ferirlo mostrando per qualche attimo un cosmo spropositatamente ampio. Ad ogni modo, Cristal prese il loro posto in combattimento, motivato anche dal desiderio di vendicare l’armatura e il nome dell’Acquario. All’inizio i loro poteri sembrarono in equilibrio, con Tokisada in grado di liberarsi persino dallo zero assoluto e contrattaccare abbastanza da respingere l’Aurora del Nord e mettere il Cigno in difficoltà. Poi però Cristal, memore delle battaglie e dei nemici del passato, criticò duramente l’avversario che si basava totalmente sul potere della corazza e lo travolse con il Sacro Acquarius, raggiungendo una temperatura persino inferiore allo zero assoluto. Pur immortale, Tokisada si ritrovò prigioniero del Sarcofago di Ghiaccio per l’eternità.
Nonostante la vittoria, il gruppo era dubbioso nei confronti di Subaru, i cui poteri sempre più evidenti non avrebbero avuto ragione di esistere. La conversazione fu però interrotta dall’improvvisa scomparsa del cosmo di Phoenix, sacrificatosi per sconfiggere Aegaeon, uno dei quattro Pallasite più potenti. Dopo aver pianto la cadua del vecchio amico, Cristal pose fine agli indugi e, riconoscendo Subaru come Cavaliere e alleato, riprese a guidare i ragazzi. Ben presto, i quattro si resero però conto di essersi persi nei corridoi, che in realtà erano una trappola di Europa e obbligavano a vagare in cerchio per l’eternità. Per di più, Gallia, altro Pallasite di primo livello, scese in campo contro il gruppo composto da Atena, Pegasus, Fudo, Kiki e Harbinger, affrontandoli in un combattimento che venne mostrato anche agli altri attraverso delle sfere fluttuanti, per farli soffrire di fronte alla loro impotenza. L’unione dei cosmi di due Cavalieri di Gemini - le sorelle Integra e Paradox - generò però una Dimensione Oscura in grado di spezzare l’inganno dei corridoi. Mentre tutti i Cavalieri correvano a raggiungere il gruppo di Atena, Andromeda e Cristal si diressero verso Europa, intuendo che c’era lui dietro i problemi avuti di recente.
Inizialmente, i due riuscirono ad impedirgli la fuga e a tenerlo impegnato, ma poi entrambi percepirono la scomparsa dei cosmi di Sirio, Fudo e Kiki, unitisi per sferrare l’Urlo di Atena contro Hyperion, il penultimo Pallasite di prima classe. La distrazione permise a Europa di fuggire, lasciando i due alle prese con un altro Pallasite dai poteri misteriosi: Mira di Alchemy Glove, ma solo dopo aver accennato a un arcano signore il cui risveglio era vicino. Nemmeno il tempo di affrontare seriamente Mira, che questo misterioso sovrano si rivelò essere Saturno, il Dio del Tempo, che incredibilmente fino a quel momento aveva usato Subaru come avatar per sperimentare di persona l’essere umano. Mira sfuggì alla catena di Andromeda per tornare da Saturno, che si spostò sul suo palazzo nello spazio per porre definitivamente fine agli esseri umani. Con Pegasus e il gruppo di Koga lanciatisi all’inseguimento, Andromeda e Cristal si trovarono a dover proteggere non solo una spossata lady Isabel e Harbinger, ma anche Pallas e il Pallasite di prima classe Titan, che nel frattempo avevano posto fine alle ostilità. Contro di loro, Europa e Mira, sin dall’inizio seguaci di Saturno e non di Pallas. Lasciato Europa ad Andromeda, Cristal riprese così a combattere contro Mira, dovendo ben presto ammirarne la velocità. Mantenendo la proverbiale calma, mise allora in atto una strategia, indebolendo prima di nascosto le mani del nemico e poi lasciandosi colpire dal suo attacco più potente per congelarne anche le gambe, e immobilizzarlo. In questo modo, seppur ferito abbastanza gravemente, Cristal riuscì a finirlo con la Polvere di Diamanti, deridendone anche la debolezza prima di crollare esausto.
Nel frattempo però, Saturn si rivelò essere un nemico quasi invincibile per Koga, Pegasus e gli altri. Sconfitta facilmente ogni resistenza, paralizzò tutti gli esseri viventi del pianeta con il Chrono Conclusion Eternal, intenzionato a lasciarli così per tutta l’eternità. Cristal, come tutti i suoi compagni, ne rimase vittima e venne pietrificato. Con il solo Koga rimasto a combattere, Isabel però fece spiritualmente appello a tutti i presenti, chiedendo loro di donargli i loro cosmi e aiutarlo. Cristal accettò con entusiasmo, inviando al giovane il suo cosmo e la sua anima. Con la forza di tutti, Koga riuscì a tenere il passo con Saturn, che, colpito dall’energia che gli esseri umani possono sviluppare quando collaborano, accettò di liberarli e ritirarsi, ponendo di fatto fine alla guerra. Fortunatamente, anche Sirio, Phoenix, Fudo e Kiki furono rivelati esser sani e salvi.
Con il conflitto finalmente concluso, Cristal tornò a girovagare, finendo per stabilirsi a Tokyo, nel distretto di Sumida, e aprire un bar di alcolici di nome Выпьем. Passarono così diversi anni, durante i quali il ragazzo rimase comunque sempre in contatto con il Grande Tempio e gli amici, in particolare Andromeda che, diventato nel frattempo Cavaliere d’Oro di Virgo, stabilitosi anche lui a Tokyo e diventato un dottore, lo andava a trovare spesso, pur reggendo a fatica l’alcol. Un giorno, Cristal percepì un violento scontro di cosmi, e poco dopo ricevette una visita proprio da Andromeda, che gli raccontò di aver incontrato Capricorn, il Cavaliere d’Oro affrontato tanti anni prima alle Dodici Case. Rispetto ad allora però, questo era un Capricorn più giovane, che non aveva mai incontrato Andromeda. Cristal intuì che qualcosa stava modificando il flusso del tempo, influenzando passato, presente e forse persino il futuro. Insospettiti dal silenzio del Grande Tempio a riguardo, i due decisero di investigare di persona.
NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dai 139 episodi dell'anime, dai 5 OAV, dagli episodi 21, 43, 45, 62, 68, 73, 76-78, 80-85, 87-88, 93-97 di Saint Seiya Omega, da tutti i numeri del manga classico, dai numeri 4 e 7 di Next Dimension, dal numero 2 di Episode G: Assassin, dalla terza Side Story pubblicata sulla Jump Gold Selection e dall'enciclopedia Taizen. Nella versione cartacea il padre di Cristal, e di tutti i protagonisti, è Alman di Thule, ma nell'anime non è così ed il genitore non viene mai mostrato, quindi si può immaginare che sia morto o partito quando Cristal era molto piccolo. L'età di Cristal all'inizio della saga viene indicata in un databook in coda al manga. Il primo capitolo di Next Dimension ambienta la serie di Hades quattro anni dopo l'inizio della saga, il che indica che il ragazzo alla fine ha 18 anni.
Il nome della madre, Natassia, viene rivelato nel n°13 del manga, in una storia fuori continuity dedicata proprio a Cristal. La causa che fece affondare la nave di Cristal non è mai chiarita, in quanto nei flashback si vedono solo delle colonne di fumo salire dall'imbarcazione. Visto il luogo comunque, ed il fatto che un semplice guasto tecnico fermerebbe una nave senza farla affondare, l'ipotesi più plausibile è che sia stata speronata da un iceberg. La scena in cui Cristal viene a sapere che solo con la forza di un cavaliere si può infrangere il ghiaccio eterno viene invece dal manga, dove è anche spiegato che il relitto è stato portato più a nord del luogo in cui era affondato a causa delle correnti. Secondo varie fonti, Natassia non salì sulla scialuppa di salvataggio per far posto a Cristal, anche se nelle immagini sembra esserci ancora spazio a disposizione, senza contare che avrebbe potuto tenere il bambino in braccio. Più verosimilmente, fu un problema di peso eccessivo piuttosto che di spazio.
In alcune occasioni durante la serie viene detto che l'armatura del Cigno non era mai stata estratta dalla montagna di ghiaccio eterno fino all'arrivo di Cristal, e che tale montagna risale all'Era Glaciale, quindi a varie migliaia di anni fa. Questo indica che, come Sirio per il Dragone e Phoenix per la Fenice, il ragazzo è il primo cavaliere a riuscire ad indossarla. La Taizen inoltre rivela che l'armatura può essere indossata solo da qualcuno che domina le energie fredde, e che è essa stessa fredda come il ghiaccio. E' interessante notare che c'è una certa evoluzione tra i colpi di Cristal: la Polvere di Diamanti viene lanciata con una sola mano, l'Aurora del Nord a mani unite ma dividendo l'energia in più raffiche ed il Sacro Acquarius a mani unite ed in un colpo solo. Questo suggerisce che gli ultimi due colpi siano stati sviluppati perfezionando il primo.
L'infanzia di Cristal all'orfanotrofio è accennata in vari brevi flashback, specie nella prima serie, in cui si vede anche che già da piccolo era bravo a nuotare. Che Cristal non sia mai stato vittima delle angherie della piccola Isabel non viene mai citato, ma lo si può dedurre dalla mancanza di flashback in materia. Siccome Abadir venne introdotto abbastanza tardi nella serie, in parecchi flashback dell'addestramento Cristal è solo con il Maestro, ma si può ipotizzare che, avendo iniziato ad allenarsi più tardi del compagno, che era già in Siberia da qualche tempo, abbia ricevuto delle lezioni private. Al Grande Tempio, Cristal riconosce Acquarius e la sua armatura, segno che aveva visto il primo e gli era stata almeno descritta la seconda. Questo è confermato indirettamente nella serie di Nettuno, quando Abadir riconosce lo spirito di Acquarius e la posa del suo colpo segreto, segno che li aveva visti almeno una volta in passato, ed in una scena extra della versione per DVD del 118° episodio, in cui si vede Acquarius insegnare qualcosa al bambino. Nel manga questo si spiega con il fatto che è proprio Acquarius ad addestrare i due, ma nell'anime c'è da ipotizzare che il cavaliere d'oro abbia fatto visita almeno una volta al Maestro dei Ghiacci. Nel corso della prima parte della serie, e dei film, Cristal mostra spesso di sapere varie notizie su cavalieri o miti di cui molti ignorano l'esistenza, segno che il Maestro dei Ghiacci gli aveva raccontato parecchie cose anche in questo senso.
Gli iniziali intenti suicidi di Cristal vengono accennati, anche abbastanza chiaramente, più volte nella serie, sia nei flashback con Abadir che nel 3° episodio, in cui il ragazzo fa il suo esordio, ma vengono poi messi da parte andando avanti. Nel 15° episodio il ragazzo lascia la sua croce d'oro sulla croce in memoria di Phoenix, ma nel 3° OAV l'ha di nuovo al collo, segno che in qualche momento è andato a recuperarla. Il periodo più probabile è dopo il 22° episodio, visto che Phoenix era tornato, e quindi non serviva lasciare una croce sulla sua tomba, e che la Valle della Morte era abbastanza vicina alla baita in montagna di Isabel. Nel 19° episodio si vede che Cristal può lanciare i propri colpi segreti anche sott'acqua, ma pure che la cosa lo affatica molto più del solito, mentre i pacati scontri verbali con Pegasus per la leadership del gruppo sono particolarmente evidenti nel 17° episodio. Entro il 26° però il ragazzo sembra essersi allineato all'autorità dell'amico.
Il fatto che Cristal sappia guidare viene mostrato solo nel 27° episodio e complica di molto la continuity, dando a intendere che ha preso lezioni e che ha più dei canonici 14 anni di età per farlo. Curiosamente, il ragazzo guida un altro veicolo nel 22° episodio, una motoslitta sulla neve, mostrando una certa affinità con i motori.
Gli eventi dello scontro con Discordia, e più avanti di quelli con Balder, Apollo e Lucifero sono stati inseriti per completezza, ma in realtà non sono in continuity e quindi sono difficilmente collocabili nella cronologia degli eventi. La prima volta che Cristal è stato ad Asgard quindi è stato per la guerra contro Ilda. Come spesso accade nei film inoltre, alcuni temi della serie classica vengono ripresi, e nel caso di Cristal il tema di fondo è il dover combattere con una persona cara o con una sua illusione. Nel corso della serie, il Cigno deve fare ciò ben sette volte (Maestro dei Ghiacci, Daisy, Acquarius, Lemuri, Abadir, Molock nei panni di Natassia e di nuovo Acquarius nella serie di Hades), cosa che rende abbastanza rari i combattimenti in cui affronta nemici con cui non ha punti in comune. Le vicende compiute da Cristal nei panni di Midgard sono trattate nel profilo di quest'ultimo.
La spiegazione di come il cosmo di Andromeda salvi Cristal alla settima casa proviene in parte dal manga. Il calore del corpo umano, potendo essere facilmente trasmesso col contatto fisico, è tra i metodi migliori per aiutare chi rischia di assiderare, e questo spiega la posa di Andromeda che si stende quasi su Cristal. Per salvare qualcuno dalle temperature del sarcofago di ghiaccio però il calore umano non basta, e quindi Andromeda usa il suo cosmo bruciandone l'energia per riscaldare Cristal. Nel 62° episodio Cristal riesce a congelare per qualche attimo l'armatura di Scorpio, raggiungendo di fatto il settimo senso, e lo fa con una posa molto simile al Sacro Acquarius. Nel manga la cosa accade in maniera diversa, e nell'anime non viene ripresa in seguito, ma potrebbe indicare il primo tentativo del ragazzo di riprodurre la tecnica speciale del maestro. Il periodo tra il 73° ed il 74° episodio, in cui Cristal giace in coma, non appare nell'anime, ma è trattato nella Side Story della 3° Jump Gold Selection, scritta dallo sceneggiatore della serie.
Come detto, gli eventi dei 5 OAV sono fuori continuity e le nuove armature di bronzo vengono create poco dopo la battaglia delle dodici case. Volendo trovare una spiegazione per la loro presenza nel secondo film però, si può ipotizzare che le corazze si siano almeno esteticamente rigenerate da sole dopo le battaglie, come è successo varie volte nel corso della serie, ma che fossero comunque notevolmente più fragili, come ad esempio erano all'arrivo dei cavalieri alla prima casa. Questo spiegherebbe anche la facilità con cui quelle di Andromeda e Sirio vanno in frantumi nel film. Più complesso è il 5° OAV, inizialmente inteso come seguito della storia ufficiale e poi rinnegato dall’autore. Per completezza è inserito in questo profilo, partendo dal presupposto che il lampo di luce finale abbia in qualche modo cancellato gli ultimi eventi o modificato il tempo, ma gli avvenimenti di Next Dimension vanno in realtà considerati come aventi luogo subito dopo la saga di Hades.
Il rapporto tra Cristal e Flare nella serie di Asgard è spesso oggetto di discussione dei fans, e la ragazza è considerata il primo amore del cavaliere, o il secondo considerando Daisy. Il fatto che non ricompaia più avanti, e le circostanze particolari in cui i due si conoscono, non permettono però di stabilire come stiano effettivamente le cose.
Nella serie di Nettuno, Cristal impiega pochi minuti per spostarsi dalla colonna dell'Antartide, ovvero il Polo Sud, a quella dell'Artico, ovvero il Polo Nord, di fatto attraversando l'intero globo terrestre. Visto che non sembra muoversi alla velocità della luce, e che sia prima che dopo nella serie impiega più tempo per andare da un posto all'altro, si può ipotizzare che nel Regno Sottomarino lo spazio sia in qualche modo alterato rispetto al mondo normale, in maniera opposta rispetto a quanto accade alla terza casa dei Gemelli quando Arles o Kanon usano i loro cosmi. È Cristal stesso, nel 108° episodio, ad affermare che la ferita causatagli da Abadir non è grave e che guarirà col tempo. Nell'anime, visto che la conclusione della serie era imminente, l'occhio guarì già nel 111° episodio, ed era a posto anche nel 3° e nel 4° OAV, salvo essere di nuovo bendato nel 117°, realizzato quasi dieci anni più tardi e più fedele al manga. Dal momento che nel 5° OAV l'occhio è di nuovo sano, si può ipotizzare che la ferita si sia aggravata di nuovo dopo la battaglia con Lucifero (o Nettuno se non si considerano gli OAV), obbligando Cristal a fasciarla fino alla sua completa guarigione, che avviene tra la fine della serie di Hades ed il Tenkai.
La scena in cui Cristal sviene dopo la fine del duello con Abadir venne rimossa dal 109° episodio per motivi di tempo, ma fu comunque disegnata, ed emerse in seguito insieme ad altre immagini inedite. Tra queste, anche quella in cui Cristal raggiunge l'armatura del Cigno prima di indossarla.
Nel 4° OAV, Molock dice che, sconfiggendolo, Cristal perderà i ricordi di sua madre, ma nel 117° episodio vediamo che così non è stato, quindi, anche considerando i film in continuity, le parole dell'angelo erano sbagliate o false. Non è chiaro come, nella prima parte della serie di Hades, Cristal possa indossare l'armatura del Cigno, che era andata distrutta contro Nettuno ed i cui resti erano rimasti sul fondo del mare. Si può però ipotizzare che col tempo la corazza si sia parzialmente rigenerata, e che poi il cavaliere riesca a richiamarla a se come nella serie di Asgard. La sconfitta di Sirio e Cristal contro Flegias, già improbabile nel manga classico, viene resa inverosimile dal nuovo prequel Lost Canvas, in cui lo Spectre è sconfitto con un colpo solo dal cavaliere di Pegasus dell'epoca. Si deve quindi ipotizzare che i due abbiano peccato di arroganza e lanciato i loro colpi segreti a media intensità.
Nell'OAV Overture al Tenkai, Cristal indossa la sua armatura di bronzo completamente riparata ed almeno apparentemente priva di crepe. Dal momento che Mur è morto, nessuno potrebbe aver riparato l'armatura, quindi è da supporre che la corazza divina stessa sia regredita allo stato di armatura di bronzo, autoriparandosi nel corso del processo. Tutti gli avvenimenti tra la sconfitta di Hades e lo scontro di Cristal con Odisseo non vengono comunque mostrati, quindi si può solo ipotizzare che le cose siano andate in questo modo. L'OAV inoltre ha il finale aperto, quindi non sappiamo se e come sarebbero continuate le avventure di Cristal.
In Next Dimension l’armatura di Cristal regredisce a V3, con ancora i danni subiti da parte di Hades. Cristal esordisce nel numero 4, per poi sparire per un po’ e tornare in scena nel numero 7, dove finalmente anche lui raggiunge il passato insieme a Sirio.
Saint Seiya Omega è una serie animata del 2012, con nuovi protagonisti ed ambientata circa 13 anni nel futuro. A detta della Toei, è in continuity con l’anime, Hades incluso, ma non con il manga o Next Dimension, anche se, per ora, le due serie non si escludono a vicenda. La serie Omega introduce numerose novità, a partire dalle armature Cloth Stone e gli elementi nel cosmo. Per far spazio ai nuovi protagonisti, è stato necessario far uscire i vecchi di scena, e da qui le ferite di oscurità che li privano del cosmo ed impediscono di indossare le armature. Cristal e gli altri vecchi protagonisti hanno ora fama di Cavalieri leggendari, e sono noti, di fama, un po’ a tutti. Dopo Pegasus, Sirio e Andromeda, Cristal è il quarto a comparire, in un episodio per certi versi bizzarro, che lo vede vivere come eremita nella Valle del Lamento, un luogo capace di generare illusioni la cui ubicazione non viene mai del tutto chiarita. Non sappiamo inoltre cosa abbia fatto nei tredici anni intercorsi tra la seconda guerra con Mars e gli eventi attuali, ma mostra di conoscere l’identità di Koga, ed è possibile che abbia incontrato anche Yuna o la sua maestra Pavlin. Nel relazionarsi con Koga, Cristal si comporta in maniera quasi analoga ad Acquarius alla settima casa, provocandolo e attaccandolo per spingerlo a reagire. Così facendo, mostra una vistosa ferita al fianco sinistro.
La sua nuova armatura Cloth Stone non compare nell’episodio, ma solo per pochi istanti in un flashback. Il ragazzo però sembra ancora legato alla vecchia V3, che compare per un attimo come manifestazione del suo cosmo, in precedenza visualizzato come un enorme universo pieno di stelle e pianeti. Non viene indicato quale sia il suo elemento, ma il videogioco Saint Seiya Ultimate Cosmos lo associa, comprensibilmente, all’acqua. La battaglia di Cristal con Diana e poi Vulcanus viene mostrata solo in brevissimi flashback, e sembra sostanzialmente in equilibrio.
Nella seconda stagione di Omega, Cristal fa evolvere fuori scena l’armatura Cloth Stone in New Cloth, portandola con sé nel vecchio scrigno già alla caduta di Genbu. Caratterialmente, si mostra in linea con quanto visto nella parte finale di Hades, ovvero freddo e sprezzante, anche se a tratti non esita a parlare con trasporto. Come gli altri protagonisti della serie classica, è relegato a un ruolo di supporto per Koga e gli altri, ma partecipa lo stesso a due combattimenti ed esce vincitore in entrambi, anche se è l’unico tra i Leggendari a non affrontare un Pallasite di prima classe. Non riesce inoltre a raggiungere il pieno cosmo Omega, a indicare che il suo tempo è passato e che la nuova generazione ha superato lui e gli altri facendo maggior affidamento sul lavoro di squadra. A tal proposito, il cosmo Omega viene definito proprio come il potere generato dal combattere e impegnarsi insieme, ed è possibile applicare retroattivamente la cosa alle battaglie della serie classica, ipotizzando che molti "miracoli" avvenuti contro gli Dei fossero in realtà ottenuti avvicinandosi e sfiorando inconsapevolmente il cosmo Omega.
Episode G: Assassin è il seguito del manga prequel Episode G, incentrato sui Cavalieri d’Oro e in particolare Ioria e Capricorn. Nei capitoli 4 e 5, un Andromeda ormai diventato dottore in ospedale (in omaggio a Omega) e Cavaliere d’Oro di Virgo (omaggio a Next Dimension) incontra un giovane Capricorn proveniente da circa sei anni prima gli eventi della battaglia delle Dodici Case. Cristal compare nel capitolo 8 e, a sorpresa, si scopre che è diventato il proprietario e barman di un locale chiamato Выпьем, ovvero cin-cin in russo. Il suo status di Cavaliere non viene dichiarato, ma è presumibile sia ormai il nuovo Acquarius vista la promozione di Andromeda a Virgo. Non è chiaro quanti anni dopo la serie classica abbiano luogo questi eventi, ma il ragazzo ha ancora un aspetto tutto sommato giovanile, quindi non dovrebbe avere più di 35 anni circa.
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