ZEUS CHAPTER

L'OMBRA DI HADES

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BGM: Fly! Pegasus!

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"Andromeda !" lo chiamò improvvisamente qualcuno, ed aprendo gli occhi, il ragazzo riconobbe la familiare figura del suo maestro Albione. L'uomo lo osservava con lo sguardo di sempre, nel quale si leggevano fiducia e rispetto, affetto e decisione. Guardandolo, Andromeda ricordò quanto gli doveva, se non fosse stato per lui e per Nemes non sarebbe mai sopravvissuto all'addestramento. Il maestro gli era sempre stato accanto, l'aveva allenato mostrandosi severo, ma mai crudele, e, cosa più importante, aveva nutrito fiducia nel suo giovane allievo in momenti in cui neppure il ragazzo credeva più in se stesso.

"Maestro, perché siete qui ?" gli chiese con un filo di voce "Andromeda, non capisci ? torna indietro fino a quel lontano giorno, sull'isola di Andromeda, quando affrontasti la prova ultima per la conquista dell'armatura, e ricorda quel che ti dissi" rispose l'uomo, e la verità si fece strada nell'animo di Andromeda, insieme al ricordo di quelle parole "Io credo in te, in te ripongo fiducia. E' il punto debole che mostra anche la tua forza: il cuore, così nobile da saper perdonare, ma forte da ribellarsi al destino. Essere cavalieri significa aver sprezzo del pericolo e rivelarsi decisi in battaglia, non mostrare mai segni di debolezza. Essere cavalieri di Atena significa invece saper distinguere il bene dal male. E' debolezza il tuo nobile cuore se vuoi essere cavaliere, e forza se vuoi essere cavaliere di Atena. E' forza il tuo nobile cuore, ricordalo!" gli aveva detto Albione. Con un lampo di consapevolezza, Andromeda guardò il maestro "Ma allora…"

"Si, Hades non ha mirato a spezzare il tuo corpo, ma il tuo spirito. La sua malvagità ti ha pervaso, e più la tua rabbia ed il tuo odio aumentavano, più la tua forza diminuiva. Ma ora è tempo di porre fine alla battaglia. Ricorda quel che ti dissi, e sii cavaliere di Atena !" affermò Albione, prima di sparire.

"Maestro, non vi deluderò !" dichiarò Andromeda, e le tenebre attorno a lui si dissolsero, mentre il ragazzo si rimetteva in piedi. Hades lo osservò rialzarsi, ma tacque finché l'eroe non fu ritto di fronte a lui "Avresti dovuto restare a terra ad aspettare la fine. Non hai speranze contro di me, credevo l'avessi capito ormai."