ZEUS CHAPTER
L'OMBRA DI HADES
11°Parte BGM: Remember Sadness |
"Andromedaaa" Per la seconda volta in poco tempo, Andromeda ebbe la sensazione che qualcuno lo stesse chiamando, ma non riuscì a capire di chi si trattasse. Quel debole suono ebbe però l'effetto di scuotere la sua mente, spingendolo ad aprire stancamente gli occhi. Attorno a lui non c'era nulla, solo tenebre, ed in quel momento il ragazzo si sentì incredibilmente stanco e desiderò dormire.
Non sentiva più il dolore dei colpi subiti, anzi non sentiva più nulla, il suo spirito bramava solo il sonno, e lui chiuse di nuovo gli occhi. Mentre sprofondava lentamente nel mare dell'oblio, i volti di Pegasus, Sirio, Cristal e Phoenix gli apparvero davanti. "Perdonatemi amici, sono stato sconfitto. La catena, l'armatura, la nebulosa… tutto mi ha abbandonato. Non mi resta più nulla… non ho altre armi per distruggere Hades" sussurrò loro. In quel momento, al suono di quelle parole, qualcosa si scosse nella sua mente. "Distruggere Hades" aveva detto, e quelle parole gli erano sgorgate dal cuore.
Nel corso di tutto il combattimento, aveva sentito un odio profondo verso il Dio, ma per quanto si sforzasse, non riusciva a capire la fonte. Era entrato nel tempio deciso a chiudere i conti con le ombre del suo passato, ma si stava comportando proprio come il Dio dal quale desiderava tanto essere diverso. Durante tutto lo scontro, aveva sempre impresso la massima energia nei colpi, scagliandoli non per ferire, ma per uccidere. Ovviamente tali azioni erano giustificabili se si considerava che da quella battaglia dipendeva la salvezza dell'umanità, ma Andromeda sentì che non era stato per il bene degli uomini che aveva lottato in quel modo, né tantomeno per far trionfare la giustizia. Al contrario aveva combattuto spinto dall'odio, dalla rabbia e dal disprezzo, e per quanto si sforzasse, non riusciva a capire cosa lo avesse spinto a provare quelle sensazioni. "Quando ? quando ho cominciato ad agire in questo modo ?" si chiese passando in rassegna gli ultimi avvenimenti.
Non era pervaso dall'odio quando era entrato nel tempio, di questo era certo. Era successo tutto dopo, ma quando ? D'un tratto ricordò: si era avvicinato alla surplice di Hades, l'aveva sfiorata, ed in quel momento la chiazza nera dell'odio aveva preso a diffondersi nel suo animo. Era tutta opera di Hades quindi, ma perché ? perché aveva alimentato la rabbia in lui, rendendolo più mortale che mai ? si chiese, ma dopo tutto che importava saperlo, Hades ormai aveva vinto.