ZEUS CHAPTER

L'OMBRA DI HADES

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10°Parte

BGM: Shun vs Theseus

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"Fulmine di Pegasus !" gridò il cavaliere lanciando il suo colpo segreto, e decine di fasci luminosi saettarono verso Andromeda. Immediatamente però, la catena circolare si era mossa in difesa del suo padrone, e nessuno dei colpi di Pegasus riuscì ad infrangere quella difesa invalicabile. Senza dare all'avversario il tempo di tentare un nuovo attacco, Andromeda gli lanciò contro la catena triangolare, investendolo al fianco e scaraventandolo al suolo. Visto il nemico in difficoltà, Andromeda abbassò la difesa e mosse un passo verso di lui, e questo era il momento che Dragone stava aspettando.

Non appena la catena circolare si abbassò, Sirio si lanciò a tutta velocità verso il nemico. Come si aspettava, la catena percepì immediatamente la minaccia e schizzò verso di lui, ma il cavaliere sollevò lo scudo, angolandolo in modo da deviare l'arma nemica, piuttosto che respingerla, in modo che Andromeda non potesse effettuare subito un altro assalto. Il suo piano ebbe successo, contro lo scudo del Dragone neppure la catena poté nulla e venne deviata lontano, dando al cavaliere il tempo necessario per portarsi a ridosso dell'amico di un tempo.

Andromeda indietreggiò di un passo, ma la rapidità dell'avversario lo aveva preso di sorpresa, ed il suo torace era esposto. Sirio si preparò ad approfittare della situazione propizia per sferrare il Drago Nascente, ma all'improvviso delle immagini assalirono la sua mente: Andromeda, che gli urlava di non combattere contro Pegasus senza armatura, Andromeda che veniva mutato in pietra dallo scudo di medusa, Andromeda che gli stringeva la mano alla quarta casa.

Dragone sapeva che con un colpo deciso avrebbe potuto metterlo fuori combattimento, almeno temporaneamente, ma sapeva anche che a questa distanza avrebbe rischiato di ferirlo gravemente, e così al posto del Drago Nascente lo colpì allo stomaco con un semplice pugno, facendolo indietreggiare di qualche passo. Ovviamente un attacco come quello non poteva avere conseguenze durature su un cavaliere, specialmente su qualcuno che era protetto da un'armatura divina, ed infatti Sirio non fu affatto stupito nel vedere Andromeda che sollevava il braccio per colpirlo. In quel momento, una scarica di colpi si riversò sul cavaliere, e voltandosi Sirio vide che Pegasus si era rialzato.

Spinto dall'impeto dei colpi, Andromeda fu lanciato verso la parete, ma l'energia si rivelò insufficiente, e piantando i piedi in terra, il guerriero riuscì a fermarsi prima di sbattere al muro. "Pegasus ha frenato il colpo" comprese subito Dragone, e, guardando il compagno, vide che i suoi occhi erano afflitti dallo stesso dilemma che lo aveva tormentato un attimo prima: per quanto si sforzassero, non riuscivano a colpire con decisione. E dopo tutto come avrebbero potuto ? Andromeda era come un fratello per loro, insieme avevano ricevuto il battesimo delle armi, combattendo fianco a fianco contro gli eserciti che il male, nelle sue diverse forme, gli aveva mandato contro. Cavalieri, generali, spectre… insieme avevano affrontato qualsiasi minaccia, contando l'uno sull'altro, il destino non poteva chiedere loro un sacrificio del genere. Per loro sfortuna però, Andromeda non sembrava essere afflitto dagli stessi scrupoli, ed all'improvviso i due cavalieri sentirono che il loro avversario stava aumentando il suo cosmo.

Per un istante i due rimasero immobili, incerti, poi forti raffiche di vento iniziarono a sprigionarsi dal corpo del ragazzo, ed i guerrieri capirono: Andromeda stava per attaccarli con la sua arma più letale. L'intensità del vento aumentò rapidamente e Sirio, intuito il pericolo, corse verso Pegasus sollevando lo scudo. "Nebulosa di Andromeda !" tuonò il cavaliere, e la tempesta si abbatté su di loro in tutta la sua potenza. Per alcuni secondi sembrò che lo scudo del Dragone potesse resistere, poi però l'impeto dei venti ebbe il sopravvento e travolse i due amici. "Andromedaaa" gridarono, poi furono spazzati via.