ZEUS CHAPTER
LA RESURREZIONE DELLE ARMATURE DIVINE
15° Parte BGM: / |
Dopo diverse ore, i ragazzi sono ancora in attesa. Cristal e Pegasus sono seduti sulle rocce, mentre Sirio ed Andromeda sono in piedi, appoggiati alla parete. "Da quanto tempo è che siamo qui, nel regno dei nani ?" chiede ad un tratto Andromeda, la cui ferita alla spalla aveva ormai smesso di sanguinare da parecchie ore. Anche il fianco di Pegasus stava meglio ed il cavaliere non ci badava più.
"Non lo so…qui sotto non arrivano né la luce del sole né quella delle stelle, è praticamente impossibile stabilire l'ora. Comunque… credo che siamo qui da circa un giorno !" risponde Cristal in tono stanco. In effetti tutti i cavalieri erano affaticati, il viaggio verso Asgard, il lungo cammino nelle caverne sotterranee e la lotta contro i nani e gli uccelli meccanici li avevano stancati ed indeboliti.
"Abbiamo impiegato circa un giorno per arrivare al palazzo del ValHalla, ed un altro giorno lo abbiamo passato qui…quindi ne sono già passati due da quando abbiamo lasciato Ilda e gli altri…" realizza Dragone con aria pensierosa.
"Se Mur non avesse forgiato queste armature, probabilmente non saremmo più tornati sulla terra ! Quegli uccelli erano pericolosi…" dice Pegasus guardando la sua corazza, piena di crepe e danni. Anche le armature degli altri eroi erano in pessime condizioni, il pettorale della corazza del cigno era stato quasi distrutto dalle piume metalliche, così come quello di Andromeda, che aveva anche il coprispalla completamente distrutto. Anche Sirio era in cattive condizioni, lo scudo ed il pettorale erano pieni di crepe, mentre i coprispalla erano andati in pezzi.
Prima che qualcuno possa aggiungere qualcosa a quanto detto da Pegasus, un'improvvisa ondata di calore avvolge i cavalieri, mentre la grotta alle loro spalle viene avvolta da un bagliore rossastro. Entrati, i cavalieri vedono che la parte posteriore della caverna era completamente avvolta dalle fiamme, come se fosse stato innalzato un enorme rogo. Le fiamme si estendevano sino al soffitto della grotta, che era lambito da lingue di fuoco. Il calore era insopportabile ed a Cristal tornò subito in mente la caverna vulcanica nella quale combatté contro Artax.