ZEUS CHAPTER

LA RESURREZIONE DELLE ARMATURE DIVINE

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14° Parte

BGM: The Others' Distant Battle

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"Sono in sei…siamo in minoranza… - osserva Pegasus preoccupato, poi prendendo immediatamente in mano le redini del comando, urla - Dividiamoci, cavalieri !" All'unisono, i cavalieri si separano, e ciascuno di loro si muove in una direzione diversa. Dall'alto i grifoni osservano le loro possibili prede, per poi gettarsi in picchiata verso di loro. Cristal vede un grifone puntare verso di lui a tutta velocità e si lancia di lato per evitarlo. Rotolando sul pavimento, il ragazzo si allontana di qualche metro, poi balza in piedi e fronteggia l'attacco successivo difendendosi il volto con le braccia. Gli artigli del grifone stridono a contatto con l'armatura del cigno, poi la bestia inizia a colpire col becco. Cristal continua a tenere la testa nascosta dietro le braccia, tenute incrociate, ma allo stesso tempo espande il suo cosmo, abbassando di parecchi gradi la temperatura attorno a se. All'inizio il grifone continua a beccare, come se nulla fosse, poi però si allontana, alzandosi più in alto. "A quanto pare anche se non sono fatti di carne e sangue, anche queste creature temono il gelo" pensa Cristal abbassando la guardia. Quando però l'eroe osserva i bracciali della sua corazza, scopre con orrore che è pieno di crepe e sfregi. I colpi del becco e degli artigli del grifone hanno quasi perforato la difesa del cavaliere di Atena.

A pochi metri da lui, anche Andromeda è alle prese con una delle creature, la quale vola agilmente scansando i colpi della catena. Il grifone si getta in picchiata verso il volto del ragazzo, il quale però salta agilmente all'indietro poggiandosi sulle mani e prendendo alla sprovvista il grifone. L'animale vola per qualche attimo in circolo, confuso, poi si getta di nuovo verso la preda, ma stavolta Andromeda è preparato all'attacco "Ora ti mostrerò la vera forza della mia catena ! Catena di Andromeda !". Sotto il comando del cavaliere, la catena difensiva sfreccia verso il grifone, ma anziché attaccarlo direttamente, si dispone a bande orizzontali e verticali, formando, come già nel duello contro Kira, avvenuto nel regno degli abissi, una rete da cacciatore. Il grifone si rende conto della trappola troppo tardi, restando intrappolato nella rete. "La catena di difesa ha svolto il suo compito, ora lo farà anche quella di attacco !" dice il cavaliere lanciando la catena di attacco. Il grifone si agita nella rete, ed osservandolo Andromeda ha l'impressione che sia sul punto di spezzarne gli anelli con gli artigli affilatissimi. Per quanto forte, il grifone non è però abbastanza rapido, e la catena di attacco non manca il suo bersaglio, trapassandolo da parte a parte in pieno torace. Il grifone crolla immediatamente a terra, agitando le ali a vuoto, prima di fermarsi per sempre. Andromeda osserva la creatura, meravigliato dall'abilità di Etri, che ha reso quelle macchine in tutto e per tutto identiche a dei veri esseri viventi, e così non nota un altro grifone planare alle sue spalle. "Andromeda !!! " gli urla Cristal, riportandolo alla realtà, ma è già troppo tardi, gli artigli del grifone frantumano il coprispalla sinistro della corazza e feriscono la spalla del cavaliere, che cade violentemente al suolo. Cristal corre subito dall'amico e lo aiuta a rialzarsi, ma intanto il grifone si è unito a quello contro il quale aveva lottato il cavaliere del cigno. Insieme, i due animali iniziano a sbattere le ali, con una forza sempre maggiore, sollevando un vento fortissimo, che solleva da terra i due cavalieri e scagliandoli contro la parete della grotta. L'azione dei due grifoni però non è atta solo a generare vento, dopo alcuni attimi alcune piume metalliche si staccano dalle ali e sfrecciano verso i ragazzi. Andromeda solleva immediatamente la catena difensiva e molte piume si infrangono su di essa, ma alcune riescono a superarla e si conficcano nei pettorali delle armature dei due ragazzi, creando ampie crepe. "Le armature ci hanno salvato la vita - pensa Cristal estraendo le piume - ma se continuiamo così, ben presto ci uccideranno ! Dobbiamo reagire, la battaglia contro Zeus non è neanche cominciata, non possiamo certo morire qui !" I grifoni attaccano di nuovo lanciando contro i due ragazzi una pioggia di piume, ma Cristal brucia il suo cosmo e lancia la Polvere di diamanti. L'aria gelida generata dall'eroe si scontra contro le piume, congelandole e facendole cadere pesantemente al suolo, ma non raggiunge i grifoni, i quali si difendono agitando le ali ancora più forte e creando una specie di mulinello d'aria, nel quale la Polvere di diamanti si annulla. "Siamo in una situazione di stallo, chi compirà il primo errore sarà sconfitto !" realizza Cristal.

Dal lato opposto della grotta, anche Pegasus e Dragone sono alle prese con una coppia grifoni, i cui attacchi rapidi ed improvvisi li stanno mettendo in difficoltà. Pegasus lancia più di una volta il suo fulmine, ma invano perché il grifone riesce ad evitare tutti le scariche di energia spostandosi repentinamente a destra e sinistra. Purtroppo però nel tentativo di abbattere il bersaglio Pegasus non indietreggia, e così alla fine si trova mortalmente esposto agli artigli del nemico. Rapido come la luce, il ragazzo si getta di lato, ma per quanto sia veloce, il grifone lo è di più ed i suoi artigli colpiscono di striscio il fianco scoperto del ragazzo. Flotti di sangue iniziano subito a colare dalla ferita, scorrendo sulla cintura dell'armatura e gocciolando a terra. Ignorando la ferita, Pegasus salta verso la parete della grotta e, dandosi la spinta con le gambe, vola fino a raggiungere l'altezza del grifone e sferra un destro micidiale. L'animale subisce in pieno il colpo e precipita a tutta velocità verso le rocce, ma pochi attimi prima dell'impatto sbatte le ali, rallentando la caduta fino a fermarla. Intanto anche Sirio è nei guai, consapevole che il Dragone nascente in un caso come questo sarebbe del tutto inefficace contro la velocità del grifone, l'eroe è obbligato a stare sulla difensiva ed a scansare le raffiche di piume metalliche che la creatura lancia contro di lui. Con la coda dell'occhio Sirio vede Pegasus, anche lui intento a difendersi, e pensa "Etri ha detto che tutti i grifoni sono opera sua, frutto della sua magia ma anche della sua abilità di fabbro…questa può essere la chiave della vittoria !". Il cavaliere del Dragone inizia a correre verso l'amico, subito seguito dal grifone, e contemporaneamente urla "Ehi Pegasus, da questa parte !"

Nel vedere Sirio correre verso di lui, Pegasus resta per un attimo disorientato, poi capisce tutto ed inizia a sua volta a correre in direzione del compagno, anche lui seguito dal suo grifone. I due amici continuano a correre, fino ad essere a poco meno di tre metri l'uno dall'altro. I grifoni, vistili vicini, si lanciano in picchiata verso di loro, ma in quel momento entrambi i cavalieri portano le gambe in avanti e saltano, l'uno in direzione dell'altro. I loro piedi si urtano a mezz'aria, e questo era proprio ciò che i due volevano. Dandosi la spinta l'uno sui piedi dell'altro, i due amici riescono infatti a compiere un agile salto all'indietro e ad allontanarsi in tempo. Presi alla sprovvista, i due grifoni sono ormai troppo vicini per poter deviare e così si scontrano l'uno contro l'altro, andando in pezzi.

Dall'altro lato, Cristal ed Andromeda hanno seguito tutta la scena. "Hai visto ? sono vulnerabili al loro stesso metallo !"

"Questo mi da un'idea ! Andromeda, prendi le piume che prima ho staccato dall'armatura e sta pronto ad abbassare la catena di difesa. Io creerò un diversivo in modo da permetterti di colpirli !" suggerisce il cavaliere del cigno, ed il compagno annuisce. Non appena Andromeda ha raccolto tutte le piume, Cristal brucia il suo cosmo e prepara la polvere di diamanti. Ad un cenno dell'amico, Andromeda ritira la catena di difesa, ed in quel momento Cristal lancia la polvere di diamanti contro i due grifoni. Come già avevano fatto prima, i due animali si difendono agitando le ali, ma Cristal ed Andromeda avevano previsto tutto ciò. Il discepolo di Albione approfitta infatti dell'occasione per portarsi alle spalle dei grifoni e con un gesto repentino lancia contro uno di loro le piume metalliche. Il grifone si accorge della minaccia troppo tardi, le piume lo trafiggono in pieno e l'animale si schianta a terra. Il compagno, accortosi della minaccia di Andromeda, si volta verso di lui, smettendo di sbattere le ali. "Bene - pensa Cristal bruciando ulteriormente il suo cosmo- ora subirai l'impeto dei ghiacci. Cadi ! di fronte all'Aurora del nord !" La corrente di aria ghiacciata investe in pieno il grifone, il cui corpo congela e precipita al suolo andando in pezzi all'impatto con le rocce.

"Ce l'avete fatta anche voi, amici !" grida loro Sirio alzando un braccio in segno di saluto, e lui e Pegasus si avviano per riunirsi ai compagni. In quel momento però Pegasus realizza un particolare "I grifoni erano sei, e noi ne abbiamo distrutto solo cinque…" In quel momento infatti l'ultimo animale sbuca da una cavità nelle rocce della grotta ed affonda gli artigli nei coprispalla di Sirio, sollevandolo in volo con lui. Sirio sente i coprispalla incrinarsi a causa della terribile pressione esercitata dagli artigli, ed al tempo stesso il grifone abbassa il becco, cercando di colpire la sua preda al volto. Dragone si difende con lo scudo, dal quale si staccano delle schegge ad ogni colpo. "Lo scudo non reggerà a lungo…devo reagire !" pensa Sirio, e contemporaneamente fa leva sugli stessi artigli del grifone effettuando una torsione del corpo e sollevando le gambe. Mentre i coprispalla vanno in pezzi, liberandolo dagli artigli, Sirio incrocia le gambe intorno al collo dell'animale. Il ragazzo è ora a testa in giù, solo le gambe, incrociate intorno al collo del grifone, gli impediscono di cadere. Sirio resta in questa posizione per alcuni attimi, poi, quando la parete rocciosa è abbastanza vicina, fa leva sulle gambe e piegandosi in avanti sferra un colpo terribile al collo del grifone, utilizzando il taglio della mano. La testa del grifone si stacca di netto e cade al suolo. Dragone piroetta agilmente in aria un paio di volte per poi toccare terra, esattamente nel momento in cui il corpo del grifone si schianta contro le rocce.

Gli altri tre cavalieri corrono dall'amico per accertarsi che stia bene, poi tutti i quattro cavalieri si voltano verso Etri, che per tutto il tempo era rimasto vicino al suo tavolo da lavoro. Con tono rassegnato il nano dichiara "Avete superato la prova…riparerò le vostre armature, anche noi nani abbiamo un codice d'onore ! Aspettate fuori, sarà un lavoro lungo !" I cavalieri esitano per un attimo, indecisi se fidarsi o meno, poi si voltano ed escono dalla grotta.