ZEUS CHAPTER

LA RESURREZIONE DELLE ARMATURE DIVINE

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7° Parte

BGM: Asgard's Brother and Sister

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Il Dio continua ad avanzare fino a raggiungere il trono di ghiaccio, sul quale si siede lentamente. Subito dopo inizia ad osservare i suoi ospiti con l'unico occhio a disposizione. Il suo sguardo gelido si sofferma su Cristal, Andromeda e Dragone per pochi attimi, poi, alla vista di Pegasus, si raddolcisce. "Sono felice di rivederti, cavaliere ! Hai combattuto con valore ad Asgard, usando la mia spada, Balmunk, per liberare la mia celebrante…Avevo avvertito il tuo cosmo quando eri su Bifrost e per questo ho inviato da voi le Valchirie, affinché vi conducessero da me. Parla dunque, che cosa vi ha spinto fin qui ?"

"Siamo qui per una ragione molto grave. Dobbiamo trovare il nano Etri, abbiamo bisogno del suo aiuto per riparare le nostre armature !" rapidamente Pegasus racconta ad Odino l'accordo fatto con Zeus e lo informa del grave pericolo che l'umanità corre. "Ora sai tutto, ci servono le armature divine per avere qualche speranza di vittoria, e l'unico che può ripararle è il nano Etri !"

Il Dio ascolta con attenzione le parole di Pegasus, il suo volto non tradisce la minima emozione, poi parla "Capisco…l'abilità dei nani nel forgiare oggetti è in vero straordinaria, ed Etri è il più abile della sua gente. Vi aiuterò volentieri, dalla vostra missione dipende anche la salvezza delle genti di Asgard…tuttavia c'è un problema… i nani vivono nelle profondità della terra, il loro regno può essere raggiunto anche da qui, da una delle magiche porte del ValHalla, ma trovare Etri potrebbe anche essere impossibile !"

"Che cosa significa ?" chiede Andromeda, rompendo il suo lungo silenzio.

Odino osserva per un attimo il suo interlocutore, fino ad ora aveva guardato solo Pegasus, poi continua "Il territorio dei nani è molto ampio, pieno di grotte e pertugi, ed i nani non amano gli stranieri. Potreste cercare Etri per anni senza riuscire a trovarlo, a meno che non sia lui a volerlo !"

"Capisco…beh, non abbiamo molte scelte, tenteremo comunque e speriamo di aver fortuna per una volta !" dice Pegasus con un tono che tradisce la sua preoccupazione.

Odino annuisce e si appresta a dire qualcosa, quando un'altra voce lo precede.

"Non ci sarà bisogno della fortuna ! Se me lo concedi, marito mio, posso essere di aiuto a questi giovani viaggiatori !"

Voltandosi, i cavalieri vedono una donna. I suoi capelli, lunghi fino alle ginocchia, erano di un azzurro chiarissimo, mentre la sua carnagione era pallidissima, quasi bianca come la neve. La donna indossava un lungo abito bianco, che le arrivava fino ai piedi. Alle braccia portava pesanti bracciali d'oro e pietre preziose, mentre attorno al collo vi era una collana, anch'essa d'oro, fatta di fili intrecciati. Odino la guarda per qualche attimo, poi sorride e le tende il dorso della mano. "Benvenuta, Freya, moglie mia !"

"E' Freya, moglie di Odino e nostra signora !" sussurra Luxor a Dragone, che è in piedi vicino a lui. La donna si avvicina ad Odino, baciandogli il dorso della mano ed accennando un inchino, poi, rivolgendosi ai cavalieri, dice "Penso di potervi aiutare, cavalieri. Conosco il regno dei nani, sono stati loro a forgiare i miei splendidi gioielli. Ciascuno di loro mi regalò una delle pietre preziose che li adornano…" contemporaneamente Freya toglie una delle pietre del suo bracciale, uno smeraldo, poi continua "Ecco…questa pietra mi fu donata da Etri, il nano che state cercando… guardate…" I cavalieri osservano incuriositi lo smeraldo, stranamente opaco per una pietra preziosa. Intuendo i loro pensieri, Freya spiega.

"Ora lo smeraldo appare opaco e privo di luce, ma più vi avvicinerete ad Etri più sarà brillante. Portatelo con voi, vi indicherà la direzione da seguire !" Freya porge la pietra a Pegasus, il quale la prende ed afferma "Grazie per il tuo sostegno, signora di Asgard, tutti noi cavalieri ti siamo grati !"

Freya sorride e risponde "E' l'unico aiuto che posso darvi, buona fortuna, cavalieri !" Odino annuisce, mostrando di approvare il gesto della sua sposa, ed aggiunge "andate ora, e trovate Etri. Quando le vostre armature saranno state riparate non dovrete fare altro che urlare per tre volte il mio nome, e la mia magia vi riporterà sulla terra !" poi fa un cenno ad Orion e gli altri cavalieri del nord ed ordina "Svelti, conduceteli alla porta per la terra dei nani. Il tempo scorre inesorabile come un torrente e nemmeno noi Dei possiamo fermarlo ! Andate dunque !" Orion annuisce e, alzatosi insieme ai compagni, fa cenno ai cavalieri di seguirlo. Orion apre una delle tante porte della stanza e, seguito dagli altri, si incammina per uno dei corridoi. Il percorso era illuminato da alcune torce, bloccate in supporti di ferro nelle pareti, la cui luce tremolante proietta ombre sfuggenti sulle pareti. In silenzio, il gruppo segue Orion per diversi minuti, fino ad arrivare ad una porta di legno, sbarrata da una spranga di ferro. Prima di aprire, Orion si volta verso i cavalieri e spiega "Questa porta conduce alla sala dei mondi. In questa sala vi sono dei portali che conducono a ciascuno dei nove mondi esistenti. Uno di essi vi condurrà al regno sotterraneo dei nani ! Noi non potremo accompagnarvi, ci è vietato uscire dal palazzo del ValHalla !" Detto ciò, il guerriero solleva la pesante barra di ferro ed apre la porta.

Davanti ai cavalieri si apre un'ampia sala. Il pavimento era di pietra, ma non erano visibili né le pareti né il soffitto. Al loro posto vi era uno spazio infinito, in cui in lontananza brillavano le stelle. Il pavimento stesso si estendeva per svariati metri, e poi terminava in uno strapiombo nello spazio. Nel complesso la stanza sembrava come galleggiare nel cosmo, un'isola nel mare delle stelle. L'unico contatto col mondo reale era la porta da cui i cavalieri erano entrati. Sparsi nella sala vi sono otto portali a forma di arco. I portali erano aperti, ma dall'altro lato non si vedeva nulla se non una specie di vortice. Ciascun portale dava su un vortice di un colore diverso. Avanzando, Orion spiega "Ciascuno di questi portali conduce ad un mondo diverso! Quello conduce alla terra del fuoco - continua indicando un portale che dà su un vortice rosso - mentre quell'altro conduce a Midgard, la terra da cui tutti noi proveniamo !" stavolta Orion indica un portale che dà su un vortice verde. Poi il guerriero si dirige verso un portale alla sua sinistra, oltre il quale vi è un vortice marrone "Questo è il portale che state cercando, quello per la terra dei nani !"

Pegasus annuisce e, seguito dagli altri, si avvicina al portale. Poi, prima di lanciarsi all'interno, si gira verso Orion e gli altri cavalieri del Nord "Grazie di tutto, amici ! Ora ce la caveremo da soli !" Orion sorride ed annuisce, poi il suo sguardo ritorna serio mentre parla ai ragazzi "State attenti, amici ! I nani non sono molto forti ma conoscono la magia e questo li rende pericolosi. Non fatevi ingannare dai loro trucchi !" Pegasus annuisce ancora una volta, poi saluta gli altri cavalieri del nord e si volta verso il portale. "Andiamo, cavalieri !" urla subito prima di lanciarsi nel vortice. Dragone saluta a sua volta i nemici di un tempo e si butta dietro di lui, seguito da Andromeda. Quando è il momento di Cristal, Artax gli poggia una mano sulla spalla e sorridendo gli dice "Mi raccomando Cristal, stai attento e torna sano e salvo…ora che io non ci sono più…dovrai prenderti tu cura di Flare !" A queste parole Cristal sorride, come se un grosso peso fosse stato tolto dal suo animo, poi si lancia anche lui nel vortice. Mentre vede il cavaliere del cigno scomparire, Orion pensa "Buona fortuna, cavalieri ! ancora una volta siete voi l'unica speranza per gli uomini !"