LAMIA / LANIA

(MIHO)

ETA': 13 anni

ALTEZZA: 1.53 M.

PESO: 41 Kg

OCCHI: Blu / verdi.

CAPELLI: Blu.

DATA DI NASCITA: 5 Aprile.

LUOGO DI NASCITA: Nuova Luxor.

GRUPPO SANGUIGNO: B

SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.

PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno, Lamia è orfana.

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Nessuno.

ARMATURA / ARMI: /

STIRPE: Normale essere umano.

PRIMA APPARIZIONE: Episodio 2 "Il torneo inizia" (anime). Saint Seiya n°1, 3° capitolo (manga)

EPISODI (SAGA): 2-6, 8, 16, 23, 36, 40 (saga del Grande Tempio), 145 (saga di Hades), OAV 1 (Discordia)

NUMERI DEL MANGA: 1, 7-8

COLPI SEGRETI / POTERI: Lamia è una normale essere umana, e di conseguenza non ha alcun tipo di potere o tecnica speciale.

STORIA: Lamia nacque a Nuova Luxor e, in circostanze ignote, rimase orfana di entrambi i genitori. Venne così affidata all’orfanotrofio St. Charles, dove conobbe Pegasus, un bambino della sua stessa età, e sua sorella maggiore Patricia. Pegasus era un monello, ma, nonostante i suoi continui dispetti, lui e Lamia divennero rapidamente amici. La bambina si affezionò anche alla più matura Patricia, che divenne una sorta di figura madre.

Purtroppo, un giorno degli uomini di Alman di Thule, ricco magnate locale, vennero a prendere Pegasus per portarlo alla villa dell’uomo. Patricia, dopo aver provato invano a fermarli, venne a sua volta sequestrata, per permettere ad Alman di ricattare Pegasus. Voleva infatti obbligarlo a ricevere l’addestramento da Cavaliere di Atena, al termine del quale avrebbe non solo ottenuto poteri straordinari, ma anche ricevuto un’armatura dalle particolari capacità. Prima di inviare i bambini ai luoghi dell’addestramento però, Alman li ospitò per circa un’anno nella sua villa, facendogli ricevere i primi rudimenti di allenamento. Scoperta la cosa, Lamia iniziò di tanto in tanto a intrufolarsi nel posto, strappando qualche chiacchierata di nascosto con Pegasus.

Dopo circa un anno, venne per lui il momento di partire, con destinazione la Grecia. Avendo in qualche modo scoperto che Patricia stava bene, Lamia si nascose in un camion della netezza urbana e andò a parlare all’amico. I due però finirono per litigare, con Lamia indispettita dalla leggerezza con cui Pegasus trattava la partenza imminente, pensando solo a diventare Cavaliere incurante dei rischi che avrebbe potuto correre. Quando lui le disse che una ragazza certe cose non può capirle, lei ritorse affermando che nessuno avrebbe sentito la sua mancanza, anche se non fosse mai riuscito a fare ritorno. Ciononostante, il giorno dopo si nascose dietro il cancello ad aspettarlo, salutandolo in lacrime mentre una macchina lo portava via. Pochi giorni più tardi, Lamia seppe che anche di Patricia si erano perse le tracce.

Passarono alcuni anni, durante i quali Lamia fece amicizia con un’altra orfana di nome Daisy. Alla fine, entrambe divennero abbastanza grandi da poter lasciare l'orfanotrofio qualora volessero, ma, come gesto di gratitudine verso chi le aveva cresciute, e verso l'unica famiglia che avevano, decisero di restare per dare una mano e prendersi cura dei bambini più piccoli. Lamia così iniziò a far loro da insegnante, ma continuò anche a badare a loro ed a giocarci insieme, parlando ogni tanto di Pegasus e dei Cavalieri.

Un giorno, circa sei anni dopo, Pegasus fece inaspettatamente ritorno. Era riuscito a diventare Cavaliere, e cercava notizie di Patricia. Lamia fu felice di riabbracciarlo, ma anche addolorata di non potergli dare alcuna informazione utile. Gli consigliò però di partecipare alla Guerra Galattica, un torneo tra Cavalieri organizzato da Lady Isabel, nipote ed erede di Alman, a cui Pegasus aveva inizialmente rifiutato di prender parte. Lamia gli fece notare che l’evento sarebbe stato trasmesso in tutto il mondo, e che quindi Patricia avrebbe visto e rintracciato lei stessa il fratello perduto. Ringraziandola per l’idea, Pegasus l’abbracciò, ed i due scambiarono un momento tenero prima di essere distratti da Smarty, uno degli orfani più dispettosi e vivaci.

Il primo incontro di Pegasus fu un trionfo, dopo il quale l’eroe posò anche per una foto in armatura, regalandola a Lamia. Dal canto suo, la ragazza non perse tempo e trovò una sistemazione all’amico in una delle case della darsena, mostrandogliela in compagnia dei bambini. Per quanto cercasse di non darlo a vedere però, Lamia era molto preoccupata quando Pegasus scendeva sul ring per combattere, al punto da pregare per lui nella cappella dell’orfanotrofio, e da seguire gli incontri solo in televisione senza andare di persona al Palazzo dei Tornei, dove si svolgevano. Nel corso del secondo incontro, tra Pegasus e Sirio il Dragone, per poco le sue paure non si avverarono, visto che l’amico venne gravemente ferito. Anche dopo essere riuscito a vincere, crollò malconcio per i colpi subiti, ma rifiutò di farsi portare via dai dottori per cercare di salvare la vita al moribondo avversario. Intuendo che Pegasus aveva bisogno del suo supporto morale, Lamia si precipitò in taxi al Palazzo dei Tornei, incoraggiandolo e aiutandolo a trovare la forza per salvare Sirio.

In seguito a quest’avventura, Pegasus dovette essere ricoverato e operato. Lamia andò a trovarlo nella clinica privata, portandogli dei fiori e qualcosa da leggere, e lì conobbe anche Sirio e la sua amica Fiore di Luna. Allontanatasi insieme a quest’ultima, fece ritorno solo per trovare la stanza vuota. Allarmato da alcuni sospetti di Sirio, Pegasus era corso insieme a lui al Palazzo dei Tornei, appena in tempo per la comparsa del misterioso Phoenix, che rubò il premio finale della competizione, ovvero l’armatura d’oro del Sagittario. Raggiunto a sua volta il Palazzo, Lamia cercò di far desistere Pegasus dall’inseguire Phoenix, preoccupata per le ferite ancora recenti. Il ragazzo però la convinse a lasciarlo andare, promettendo di essere prudente e ricordando che non gli sarebbe successo nulla finché non avesse trovato Patricia.

Nei giorni seguenti, Pegasus, divenuto parte di un gruppo di Cavalieri agli ordini di Lady Isabel insieme a Sirio, Andromeda e Cristal il Cigno, fu coinvolto in una serie di avventure, mentre Lamia continuò a occuparsi dei bambini al St. Charles. Una mattina invernale, l’eroe riuscì a passare a trovarli, ed a portare Lamia ad una passeggiata sulla darsena, ma la bella esperienza fu interrotta dalla comparsa di un bambino di nome Kiki, il cui aspetto terrorizzò Lamia. Kiki era venuto ad avvertire Pegasus di una nuova minaccia, costringendolo a lasciare l’amica. Poco tempo dopo, lo stesso Kiki si stabilì brevemente all’orfanotrofio, giocando insieme agli altri bambini.

Dopo qualche altro giorno, in un nuovo momento tranquillo, Pegasus visitò di nuovo, portando di nuovo Lamia a fare una passeggiata, stavolta sulla spiaggia. La ragazza ammise di trovarlo cresciuto, maturato dalle recenti avventure, ma si rattristò quando Pegasus diede a intendere che non era ancora finita. Mai parole furono più profetiche, visto che pochi minuti dopo i due vennero attaccati da nuovi nemici. Su ordine di Pegasus, Lamia corse all’orfanotrofio e avvertì Lady Isabel, che mandò Cristal in aiuto dell’eroe. In seguito, la ragazza seppe che era andato tutto bene, ma non ebbe più modo di vedere l’amico per parecchie settimane, durante le quali la guerra tra i il suo gruppo di Cavalieri ed i nemici provenienti dalla Grecia si fece sempre più accesa e cruenta.

Proprio in seguito ad una serie di battaglie, Pegasus dovette essere ricoverato di nuovo. Lamia si prese nuovamente cura di lui, solo per infuriarsi nello scoprirlo camminare all’aperto e progettare un piano di fuga. Furiosa, lo rincorse nel bosco antistante la clinica, e poi finì persino per legarlo nella speranza di dissuaderlo da nuovi tentativi.

Pochi giorni dopo, Pegasus passò di nuovo a trovarla, insieme a Lady Isabel, Cristal e Andromeda. Per quanto cercasse di nasconderlo, Lamia lesse la preoccupazione nei suoi occhi, simile a quella che aveva avuto prima della partenza per l’addestramento, e intuì che stava per partire di nuovo, per una missione particolarmente rischiosa. Dopo una cena durante la quale disse poco o nulla, Lamia e Pegasus si sedettero sul molo sotto le stelle, ricordando i giorni dell’infanzia. Non riuscendo più a trattenersi, la ragazza accusò l’amico di non averle neppure detto che stava per andarsene, per poi scoppiare in lacrime al pensiero di come i ragazzi normali della loro età avessero una vita facile e ricca di divertimenti, mentre lui la metteva continuamente a repentaglio combattendo come Cavaliere. Abbracciandola, Pegasus le rispose semplicemente che quello era il destino della sua stella, ma promise anche che sarebbe tornato, per lei.

La promessa fu mantenuta: dopo un’estenuante battaglia in Grecia, i Cavalieri riuscirono finalmente a sconfiggere i loro nemici ed a fare ritorno, festeggiando la cosa con nuove visite all’orfanotrofio, durante le quali Lamia e Isabel sorrisero nel vedere Pegasus comportarsi da ragazzino con i bambini. In seguito ad una di queste visite però, Daisy scomparve, e Lamia si vide costretta a chiedere aiuto ai Cavalieri, che riuscirono a trovarla ed a riportarla indietro sana e salva.

Purtroppo, la sconfitta di un nemico non significava la sconfitta del male. Una dopo l’altra, forze sempre più minacciose attaccarono i Cavalieri, obbligando Pegasus a lunghi periodi di assenza per salvare il mondo da avversari come Nettuno, i cui poteri causarono giorni e giorni di piogge torrenziali e inondazioni. Dopo averlo sconfitto, l’eroe fece brevemente ritorno, prima di partire di nuovo per la Grecia alla ricerca di Patricia. Lamia, ormai abituata a questi comportamenti, lo salutò con affetto. Nelle ore seguenti, un’eclisse inattesa causata da Hades, signore degli inferi, minacciò di oscurare per sempre il sole, sprofondando la terra nelle tenebre. Lamia la seguì dall’orfanotrofio, rassicurando il più possibile i bambini spaventati, per poi tornare a sorridere alla ricomparsa del sole, tornato a splendere grazie alla sconfitta di Hades per mano dei Cavalieri.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 2-6, 8, 16, 23, 36, 40 e 145 dell’anime, dal 1° OAV, che in realtà è fuori continuity e inserito solo per completezza, e dai numeri 1, 7 e 8 del manga, edizione StarComics. Nel fumetto, Lamia ha un ruolo estremamente marginale, limitato a due sole apparizioni durante le quali viene tratteggiata al massimo come amica di Pegasus, con la sensazione che del loro legame importi più a lei che a lui. Kurumada la usa soprattutto per contrapporre il punto di vista della persona normale a quello, più responsabile, dei Cavalieri. In seguito però sembra preferire Fiore di Luna per questo ruolo, e forse anche per questo Lamia viene abbandonata. Di contro, l’anime, specie all’inizio, ne espande il ruolo, facendone una sorta di interesse romantico di Pegasus, che nel 40° episodio sembra quasi sul punto di baciarla, e in generale va a trovarla in quasi ogni pausa tra le battaglie. Proseguendo, la serie abbandona la sua componente quotidiana, ponendo i Cavalieri in situazioni e scenari sempre più particolari, e così Lamia viene del tutto dimenticata, sostituita da Tisifone e, forse, Isabel, come interesse romantico del protagonista. Addirittura non riceve più neanche una citazione per 74 episodi, fino alla sigla dell’Hades Sanctuary, dove la vediamo salutare un partente Pegasus. La sua ultima comparsa è nel 145° episodio, in cui la vediamo osservare la Grande Eclisse, di cui però non dovrebbe conoscere l’origine.

Più in generale, non è mai chiaro quanto esattamente sappia, ad esempio riguardo la vera identità di Isabel. Pegasus però sembra non nasconderle nulla, e di certo è almeno sommariamente a conoscenza delle sue varie peripezie. È anche probabile che il ragazzo continui a visitarla spesso, fuori scena, ad esempio tra il 73° e 74° episodio. Nel flashback del 40° episodio, Pegasus non sembra sorpreso di vedere Lamia, che, dal canto suo, si muove facilmente all’esterno della villa, quindi è probabile che non sia la sua prima visita. Non sappiamo però come possa sapere che Patricia sta bene, vista la sua irreperibilità.

Nota per la sua pettinatura con i codini, Lamia alterna occhi verdi o addirittura neri, nella serie classica, ad occhi blu in quella di Hades. Sempre nell’anime, è lei a trovare casa a Pegasus, facendolo ospitare dal guardiano della darsena, che conosce di persona visto che l’orfanotrofio è sul mare. Nel 129° episodio dell'anime e 23° volume del manga, una bambina che è sicuramente Lamia compare tra le colpe dell'infanzia di Pegasus, che l'aveva fatta piangere. Stranamente però viene definita solo "una bambina", senza essere chiamata per nome.

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