KRISAORE

(CHRYSAOR KRISHNA)

ETA': 19 Anni

ALTEZZA: 1.87 M

PESO: 80 Kg

OCCHI: Lilla

CAPELLI: Bianchi

DATA DI NASCITA: 10 Agosto

LUOGO DI NASCITA: Ceylon

GRUPPO SANGUIGNO: B

SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.

PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno. E' possibile che sia orfano ma non ci sono prove a riguardo.

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Crisaore, uno dei figli di Nettuno.

ARMATURA / ARMI: Armatura di scaglie d'oro di Crisaore. L'armatura di Krisaore è stata forgiata da Nettuno e copre interamente il corpo, nella media delle corazze dei Generali degli abissi. La sua principale particolarità è di essere armata di una lancia affilatissima, che il guerriero usa sia nel corpo a corpo che come arma da lancio. La punta è quasi simile a quella di un tridente, con una lama centrale più lunga, una laterale più corta ed un’altra laterale molto più piccola, leggermente ad arco, da usare a mò di guardia. Definita "imprevedibile", la lancia è talmente tagliente da poter ferire con il solo spostamento d’aria, ed abbastanza resistente da perforare senza nessuna difficoltà lo scudo e l’armatura del Dragone. Non sembra però in grado di trapassare un’armatura di livello simile a quelle d’oro. Anche l’asta è particolarmente resistente, in grado di reggere senza problemi ai colpi di Sirio, ma non al taglio di Excalibur. Paragonando l’arma impugnata con quella presente nel totem, si nota che la lancia è telescopica, ma Krisaore non l’utilizza mai in forma accorciata, né l’allunga a sorpresa. Come tutte le armature di scaglie è molto resistente, ma viene comunque tranciata dall’Excalibur di Sirio.

STIRPE: Generale degli Abissi, protettore della Colonna dell’Oceano Indiano.

PRIMA APPARIZIONE: Episodio 104, "Secondo Cavaliere d’Oro" (anime), Saint Seiya N° 15, 3° capitolo (manga).

EPISODI (SAGA): 104-106 (saga di Nettuno).

NUMERI DEL MANGA: 15-16.

COLPI SEGRETI / POTERI: Krisaore è tra i Generali complessivamente più forti, al punto che anche Kanon e Sirya trovano incredibile che possa perdere. Tale potenza trova riscontro nei suoi colpi segreti, il primo dei quali è la Lancia di Nettuno, ovvero l’arma di cui la sua armatura di scaglie è dotata. Definita "imprevedibile, tagliente e veloce", l’arma è in grado di perforare un’armatura di bronzo e di ferire con il solo spostamento d’aria. Krisaore ne sfrutta al massimo le potenzialità manovrandola in una serie di tecniche, composte soprattutto da raffiche di affondi alla velocità della luce, mirati a causare ferite minori per indebolire l’avversario, prima di finirlo con un colpo secco. A seconda delle situazioni, sa usare la lancia sia con una sola mano che con entrambe. Meno spesso l’utilizza per sferrare fendenti, e ancora più di rado come arma di lancio. Questo probabilmente perché, a differenza ad esempio delle asce di Thor, una volta scagliata non torna indietro, e quindi il Generale rischierebbe di restarne privo. Krisaore inoltre utilizza sempre la punta o la lama, mai l’asta come bastone.

Tecnica totalmente diversa è l’Unione Spirituale, fase finale di un procedimento in cui Krisaore si siede a gambe incrociate ed evoca l’energia kundalini, che è il nome indiano del cosmo. Quest’energia viene emessa da sette punti del suo corpo chiamati chakra, e gli permette di levitare a mezz’aria, e di creare davanti a sé una barriera impenetrabile e invisibile, in grado di resistere agevolmente anche al Drago Nascente o al Drago Volante. La barriera sembra superiore a quella di Cavallo del Mare, e, a detta di Krisaore, può essere abbattuta solo colpendo contemporaneamente tutti i chakra. Non sappiamo quanto sia alta o larga, ma non sembra possibile aggirarla. Concentrandosi, Krisaore può persino espanderla in una serie di onde lungo il suolo, che appesantiscono le gambe del nemico e ne rallentano i movimenti, ma in questa forma è più debole ed è possibile liberarsi. Un colpo lanciato contro di esso ritorna indietro, anche se in maniera molto meno netta rispetto a quel che succede con gli Dei. La cosa non viene mai approfondita, ma si può ipotizzare sia legata al fatto che Crisaore, nella mitologia, era il figlio di un Dio, e quindi il Generale che ne indossa l’armatura potrebbe possedere una versione più debole delle difese divine. A parte questo, non sappiamo se Krisaore possa evocare la barriera da una posizione diversa, ma sembra obbligato a restare immobile per mantenerla. Ciò probabilmente è legato al fatto che, secondo la tradizione, per liberare la kundalini è necessaria una profonda meditazione, che non è possibile ottenere durante un combattimento corpo a corpo. Anche la capacità di levitare non gli consente di volare nel senso più ampio del termine, né di salire o scendere di quota. Da quella posizione, Krisaore lancia l’Unione Spirituale vera e propria, che è praticamente un’onda di energia emanata in maniera uniforme da tutto il suo corpo. Per quanto pericolosa, non sembra la più potente delle tecniche, anche se non la vediamo mai pienamente in azione. Ha comunque un insidioso effetto collaterale: dopo averlo subito anche una sola volta, la sua luce danneggia la retina, rendendo cieco il nemico. È possibile che sia una misura preventiva per impedirgli del tutto di colpire i chakra, ma è l’unico colpo segreto a produrre una luce tale. La tecnica di Krisaore ha però un punto debole, e il Generale muore immediatamente se i suoi chakra, posti in linea retta lungo l’asse del corpo, vengono raggiunti.

A parte queste tecniche di attacco, Krisaore è dotato dei poteri tipici di un Generale, paragonabili a quelli di un Cavaliere d’Oro. In quanto Generale dell’Indiano, dovrebbe avere il comando sui soldati di stanza in quella zona, e deve rispondere delle sue azioni solo a Dragone del Mare o Nettuno.

STORIA: Nulla è noto dell’infanzia di Krisaore, se non che nacque con un "potenziale" tale da attirare l’armatura di Crisaore. Un giorno sentì il richiamo del cosmo di Nettuno e, seguendolo, trovò l'ingresso per il Regno Sottomarino, leggendario santuario del Dio nascosto sotto il fondo del mare e semidistrutto a causa di antiche guerre. Qui incontrò il Generale Dragone del Mare, che gli spiegò dell'esistenza di Nettuno, imperatore dei mari, e delle sue armate, capeggiate da sette generali. Dragone del Mare gli disse che tra alcuni anni Nettuno si sarebbe reincarnato, ed avrebbe dichiarato guerra ad Atena, Dea della Giustizia e sua antica nemica, per conquistare la Terra e farne un posto migliore, purificandolo con un grande diluvio ed affidandolo alle sue genti. Nel sentir ciò, Krisaore comprese che era suo destino diventare Generale degli Abissi ed indossò l’armatura del figlio del Dio, ottenendo la difesa della Colonna dell’Oceano Indiano.

Non si sa assolutamente nulla di un suo eventuale addestramento, che verosimilmente si svolse nello stesso Regno Sottomarino e senza nessun maestro (vedi Note), ma, dopo una certa pratica, il ragazzo riuscì a padroneggiare la lancia d’oro dell’armatura. Di fede induista, non chiamava l’energia spirituale cosmo, come la maggior parte dei guerrieri, ma kundalini, e la generava dai sette chakra del suo corpo. Di natura leale, ma anche orgogliosa, distaccata e fredda ai limiti del fanatismo, era convinto che ormai gli esseri umani avessero perso la capacità di amare o provare compassione, e che il mondo fosse disceso in un’era oscura, l’era di Kalì. Per questo concordava totalmente con il desiderio di Nettuno di annullare la razza umana, ritenendo che anche la perdita dei pochi puri di cuore rimasti sarebbe stata un sacrificio necessario. Nella sua visione, una razza umana, nuova e migliore, avrebbe quindi preso il posto dell’attuale, e popolato il nuovo mondo creato da Nettuno. In questi anni, Krisaore vide il Regno Sottomarino popolarsi pian piano di soldati ed altri aspiranti Generali, e venne informato da Kanon sulle schiere di Atena, divise in tre categorie: i deboli cavalieri di bronzo, i mediocri cavalieri d'argento ed i potenti cavalieri d'oro. Nel complesso però non era uomo da dubitare della propria forza, o da considerare di poter essere sconfitto dai "malvagi" che ostacolavano il sogno di Nettuno.

Alla fine, la guerra con Atena scoppiò in pieno. La Dea venne rapita da Nettuno ed imprigionata nel cuore del suo tempio, ed ai Generali venne dato l'ordine di proteggere le colonne dagli assalti dei suoi cavalieri, obbligati a distruggerle per fermare l'imperatore dei mari e salvare la loro protettrice. Certo dei propri mezzi, Krisaore attese pazientemente alla sua colonna finché non giunse un nemico, Sirio il Dragone. Fiero ed orgoglioso, non si curò neanche di chiedere il suo nome, preferendo descrivere i grandi poteri della propria lancia, e poi mostrarli all’atto pratico causando varie ferite all’avversario. Non essendo uomo da nascondere le proprie convinzioni, Krisaore definì subito malvagio chiunque osasse opporsi al suo signore, e per questo meritevole di una condanna a morte per sua mano. D’altra parte però, offrì a Sirio la possibilità di arrendersi, giocando un po’ con lui e causandogli ferite leggere, prima di avvertirlo che ora avrebbe fatto sul serio. Quando il Dragone rispose sollevando il suo scudo, noto per la sua resistenza, Krisaore accettò subito la sfida e lo trapassò, perforando da parte a parte anche il corpo del nemico. Rimase tuttavia impressionato dal coraggio del suo avversario, che cercava di spezzare la lancia anche con il taglio della mano, e alla fine ne chiese il nome come gesto di rispetto.

Sempre per rispetto, decise di non farlo soffrire ulteriormente e di ucciderlo con un colpo secco, ma rimase sorpreso nel vedere l’armatura del nemico diventare d’oro e parare la sua lancia. Fu comunque una situazione momentanea, con Sirio ancora incapace di spezzare la lancia e costretto a ripararsi dietro lo scudo. Krisaore criticò questo atteggiamento, spingendo inavvertitamente Dragone a smettere di contare sulla corazza, privarsene e, in questo modo, risvegliare la leggendaria Excalibur. La spada sacra, che per una serie di vicende dormiva nel suo braccio, tranciò con un colpo solo sia la lancia che l’armatura del Generale, rendendolo inerme. Ora deciso a fare sul serio, rifiutò una proposta di resa e si sedette in posa di meditazione, risvegliando la piena forza dell’energia kundalini, ed erigendo una fornidabile barriera difensiva.

Saldamente in controllo del duello, cercò di convincere Sirio a condividere le sue motivazioni, insistendo su come ormai gli esseri umani fossero sprofondati nelle tenebre. Dragone, pur accettando parte del discorso, rifiutò però di considerare i puri di cuore come un sacrificio necessario e continuò la lotta, senza tuttavia riuscire a scalfire la barriera difensiva. Krisaore era così convinto della propria superiorità da spiegare all’avversario che, per vincere, doveva colpire i suoi sette chakra. Inoltre, ben presto la luce della sua tecnica più potente, l’Unione Spirituale, iniziò a danneggiare gli occhi di Sirio, rendendolo progressivamente cieco.

Con la vittoria ad un passo, Krisaore riconobbe il valore dell’avversario e decise di finirlo con un’ultima Unione Spirituale. Sirio però reagì innalzando il proprio cosmo al massimo, e riuscendo a scorgere i chakra con l’aiuto di Atena. Colpito lì dal fendente di Excalibur, il Generale crollò immediatamente privo di vita. Più tardi, il suo cadavere venne sommerso dalle acque che inondarono il regno sottomarino.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 104-106 dell'anime e dai nn 15 e 16 del manga, edizione StarComics. Krisaore ha una personalità abbastanza particolare, a tratti unica nella serie. Da una parte, mostra un forte senso dell’onore e del rispetto, limitato però solo a chi considera guerrieri valorosi. Riconosce in tre o quattro occasioni la forza di Sirio, sembra lodarla genuinamente, e di rispettarla senza prolungare il duello. Dall’altra, il modo gelido e convinto in cui esprime le proprie convinzioni, e il definire automaticamente malvagi chiunque non le condivide, rasenta il fanatismo. È possibile che almeno parte di questo comportamento sia legato all’indossare l’armatura di un figlio di Nettuno, con la corazza che potrebbe aver scelto un uomo dalla mentalità particolarmente vicina a quella del Dio. Nell’insieme, tra personalità e tecniche, è quasi una fusione estremizzata di Capricorn e Virgo.

Krisaore non afferma mai esplicitamente di essere induista, ma la cosa traspare da vari punti dei suoi discorsi, in particolare il definire l’era oscura come l’era di Kalì. Di certo, è un profondo conoscitore della cultura della natia India, ed è anche l’unico personaggio esistente a chiamare il cosmo con un nome diverso, forse per un tentativo dell’autore di ancorare maggiormente il concetto alla realtà, legandosi alla tradizione indiana. Ci sono però anche due collegamenti con il buddhismo: la figura che compare alle sue spalle durante l’Unione Spirituale è il Buddha in digiuno, mentre il totem dell’armatura è basato su Zochoten, uno dei quattro guardiani celesti del Buddhismo, facilmente riconoscibile per via della lancia e del nimbo (il cerchio di fuoco) alle sue spalle. Il collegamento con i chakra, concetto tipico dell’induismo e dello yoga, si estende anche alla lancia, su cui è presente uno poco sotto la lama.

Krisaore viene generalmente considerato il terzo Generale più forte dopo Sirya e Kanon, ed è anche l’unico della cui morte i due si sorprendono. Da come parla, sembra aver già combattuto in passato, ma non sappiamo se sia effettivamente così, né dove o quando potrebbe essere accaduto. A tratti, mostra di conoscere qualcosa dei Cavalieri, come il cosmo o l’esistenza della casta di bronzo, e di Sirio in particolare, ricordando, nel manga, come il Drago Nascente possa invertire il corso d’acqua di una cascata.

Non è chiaro se Krisaore sia orfano o meno, principalmente perchè Nettuno parla dei suoi generali come di predestinati, affermando che raggiungeranno il Regno Sottomarino seguendo il suo cosmo. E' quindi possibile che avesse vissuto in una famiglia normale fino a quel momento, anche se la mancanza di esitazioni di fronte ai piani distruttivi di Nettuno e lo stile di lotta fanno pensare ad un’infanzia quantomeno drammatica. Parimenti, è anche possibile che sia discendente di un antico generale, ma non vi sono prove a riguardo. A differenza dei Cavalieri, solitamente addestrati da un maestro, non è chiaro chi abbia allenato i Generali e dove si sia svolto l'allenamento, o addirittura SE si sia svolto. A riguardo, nella rubrica della posta "L’Angolo di Sion", in cui Kurumada rispose ad alcune domande inviategli dai lettori, l’autore affronta esplicitamente l’argomento dell’addestramento dei Generali affermando: "I Generali e gli Spectre ottengono il loro titolo seguendo processi completamente diversi da quelli dei nostri Cavalieri. Per prima cosa, coloro che diventano Generali sono nati con un potenziale ed un potere che li rende adatti ad essere scelti dalle loro Armature di Scaglie. In altre parole, le Armature di Scaglie hanno un ruolo nel trovare i Generali. Per questo, scegliere Kanon e Abadir, che avevano già i mezzi per diventare Cavalieri, è abbastanza naturale. Per Armature di Scaglie e Armature di Atena, coloro che le indossano dipendono totalmente solo dal loro potenziale personale". A questo punto, rimane il dubbio su cosa si intenda per "potenziale", cioé se Krisaore e gli altri siano riusciti a imparare i loro colpi senza alcun allenamento, o se invece il destino li abbia portati a perfezionarsi altrove prima di ricevere la chiamata, come nel caso di Abadir. Considerando che l’universo dei Cavalieri è in continua espansione, potrebbe essersi originariamente addestrato per qualche esercito sconosciuto agli ordini di qualche divinità indiana.

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