ELIGOR

(ELIGOR)

ETA': Sconosciuta.

ALTEZZA: Sconosciuta. 1.80 M. circa

PESO: Sconosciuta. 71 Kg. circa

OCCHI: Sconosciuto

CAPELLI: Biondi

DATA DI NASCITA: Sconosciuta.

LUOGO DI NASCITA:. Sconosciuto.

GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto.

SEGNI PARTICOLARI: Ha il volto perennemente coperto da una maschera.

PARENTI CONOSCIUTI: Inapplicabile.

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: La mantide. Non vi sono miti specifici riguardo a questo simbolo, a meno che non rappresenti le cavallette che furono una delle piaghe d'Egitto nella Bibbia.

ARMATURA / ARMI: Armatura della mantide. Il materiale dell'armatura di Eligor è sconosciuto, ma è possibile che sia legata al suo cosmo, dal momento che quando il cavaliere muore la corazza diventa polvere. L'armatura sembra quasi una tuta aderente, visto che copre totalmente il corpo di Eligor, lasciando scoperte solo la punta delle dita, la maggior parte della testa e, stranamente, il centro del torace. E' dotata di una maschera bianca e rossa che nasconde il viso dell'angelo, simile a quelle usate dalle sacerdotesse ma con gli occhi trasparenti e non opachi.

STIRPE: Demone della forza al servizio di Lucifero.

PRIMA APPARIZIONE: OAV 4, "L'ultima battaglia" (anime).

EPISODI (SAGA): OAV 4 (Lucifero).

NUMERI DEL MANGA: /

COLPI SEGRETI / POTERI: La tecnica speciale di Eligor è il Colpo della Mantide. E' una tecnica abbastanza semplice, che Eligor esegue usando le sue mani come una lama ricurva, verosimilmente dopo aver concentrato il cosmo dentro di loro. La lama di Eligor è estremamente affilata, può tagliare senza alcuna difficoltà un'armatura di bronzo e persino la catena di Andromeda, oltre ovviamente al corpo umano. Eligor usa principalmente la lama per sferrare dei fendenti e ferire il nemico, ed un affondo al cuore per finirlo, ma in caso di necessità sa anche farla girare in un cerchio completo, indicando una notevole mobilità nella spalla. Quando Eligor usa questa tecnica, alle sue spalle compare l'immagine di una enorme mantide religiosa. Le dita di Eligor sono molto affilate e resistenti anche quando non esegue il Colpo della Mantide, visto che riesce a tenere testa alla catena di Andromeda senza riportare ferite. A parte questo colpo segreto, Eligor sembra avere dei limitati poteri demoniaci, è capace di creare un bozzolo in cui nascondersi e di trasformarlo camuffandolo con l'ambiente circostante. Il suo corpo, seppur apparentemente fatto di carne ed ossa, è probabilmente tenuto in vita dal potere di Lucifero. Sembra essere il più agile e sanguinario tra i quattro demoni, anche se la cosa non viene mai stabilita ufficialmente.

STORIA: Molti secoli or sono, Lucifero, il più bello tra gli angeli di Dio, accecato dal desiderio di conquista, si ribellò al Creatore e cercò di prenderne il potere. Ispirati dal suo gesto e corrotti dal male, altri angeli seguirono Lucifero nella sua battaglia contro le legioni celesti, ma alla fine vennero tutti sconfitti ed imprigionati nel luogo più lontano dal Paradiso. Per ulteriore punizione, fu tolto loro il nome di angeli e vennero chiamati demoni. Uno di questi angeli era Eligor, un tempo depositario della forza. (vedi Note).

Nonostante l'esito della ribellione, Eligor rimase fedele a Lucifero e verosimilmente combattè al suo fianco insieme agli altri demoni nelle tre occasioni in cui il diavolo cercò di tornare sulla Terra. Ogni volta però Lucifero ed i suoi seguaci vennero fermati dalle divinità protettrici della Terra, come Atena, il Dio Cinese Malishi Tien e l'Arcangelo Gabriele. In seguito ad ogni sconfitta, Lucifero e gli altri vennero di nuovo imprigionati nelle profondità infernali, nella speranza che non ne uscissero mai più. Indebolito ed incapace di liberarsi da solo, Lucifero fu in effetti obbligato a passare svariati secoli imprigionato insieme ad Eligor e gli altri demoni.

Finalmente, nell'era moderna, Lucifero potè liberarsi ancora una volta, grazie alla presenza in Ade di tre divinità Greche, Apollo, Nettuno e Discordia. Dopo aver scoperto che anche loro erano state sconfitte da Atena, Lucifero chiese ed ottenne di poter attingere ai loro poteri e li usò per tornare sulla Terra insieme ai quattro demoni. Fatto ciò, Lucifero ordinò loro di conquistare il Grande Tempio, il luogo della Terra votato al culto di Atena. Eligor e gli altri obbedirono all'istante e, attaccando di sorpresa e sfruttando i loro poteri, riuscirono a sconfiggere rapidamente i cavalieri d'oro custodi del Grande Tempio. Soddisfatto, Lucifero fece allora comparire la sua residenza, il Palazzo degli Intrighi, posto in cima ad un'altissima scalinata, e vi si recò insieme ai suoi demoni in attesa di una risposta di Atena. Tale risposta non tardò ad arrivare, ben presto l'attuale reincarnazione di Atena, una fanciulla di nome Lady Isabel, giunse al Grande Tempio ad investigare insieme ai suoi guerrieri più fedeli, tre cavalieri di bronzo di nome Pegasus, Cristal ed Andromeda. Informato del loro arrivo, Eligor accompagnò Lucifero e gli altri demoni ad incontrarli. Quando i tre cercarono di attaccare Lucifero, Eligor li affrontò insieme ai compagni, ferendoli gravemente e sconfiggendoli con rapidità grazie al della Mantide. Per ordine di Lucifero, che voleva per Atena una fine lenta e dolorosa, Eligor risparmiò però le loro vite e tornò con gli altri al Palazzo degli Intrighi.

Alcune ore più tardi, il demone seppe che Atena aveva deciso di accettare le condizioni di Lucifero e si stava recando da lui per sacrificarsi. Sospettando che i cavalieri avrebbero cercato di seguirla, Eligor si mise di guardia sulle scale del palazzo, nascondendosi all'interno di un bozzolo e dandogli la forma di una colonna. Non molto più tardi i suoi sospetti trovarono certezza e Pegasus, Andromeda e Cristal giunsero sulla scalinata del palazzo degli Intrighi. Dopo aver cercato di ucciderli facendo crollare un colonnato, Eligor uscì allo scoperto, cercando di sbarrare loro la strada. Per permettere a Pegasus e Cristal di proseguire però, Andromeda restò indietro, tenendo impegnato il nemico con la sua catena abbastanza a lungo da far fuggire i due compagni. Non preoccupandosi di ciò, Eligor affrontò Andromeda, attaccandolo selvaggiamente con i propri artigli, e difendendosi al tempo stesso dalla catena del nemico, che cercò invano di imprigionarlo disponendola come la tela di un ragno.

Usando il Colpo della Mantide, Eligor fece a pezzi la catena e l'armatura di Andromeda, trafiggendolo al cuore e preparandosi a finirlo. Venne però fermato dall'inatteso arrivo di Phoenix, fratello di Andromeda, che lo sfidò apertamente a duello. Inizialmente Eligor pensò di averlo sconfitto facilmente e lo decapitò, ma poi vide con orrore che il corpo del nemico continuava a camminare ed attaccare anche in quelle condizioni. Quasi in preda al panico, Eligor continuò a colpirlo, invano, finchè dalla testa mozzata di Phoenix non uscì uno sciame di locuste che corrose e poi trafisse il corpo del demone, uccidendolo. Senza neppure essersene accorto, Eligor era stato colpito dal mortale Fantasma Diabolico di Phoenix. Subito dopo la morte, il suo corpo andò in polvere e la sua anima tornò ancora una volta nella prigionia infernale (vedi Note).

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dal 4° OAV. Non ci sono flashback o accenni al passato di Eligor, ma i demoni vengono presentati come gli angeli che si ribellarono insieme a Lucifero contro Dio, quidi è plausibile che siano vecchi di millenni ed abbiano passato l'eternità imprigionati insieme al loro Maestro. Parimenti, è improbabile che esseri del genere possano davvero essere uccisi. Probabilmente, la distruzione del loro corpo li rimanda semplicemente all'Inferno sotto forma di spiriti, finché Lucifero non avrà di nuovo a disposizione abbastanza energia da farli tornare sulla Terra. E' anche difficile stabilire se quelli attuali siano i loro veri corpi, cioè quelli che avevano da angeli, o una specie di riproduzione creata dal cosmo di Lucifero. Il fatto che scompaiano in polvere dopo la sconfitta suggerisce la prima ipotesi, perché altrimenti il cosmo di Lucifero li continuerebbe a tenere in vita, ma non ci sono prove certe.

E' Eligor stesso a presentarsi come demone della forza. E' plausibile che un tempo fosse semplicemente un angelo e che il nuovo titolo gli sia stato dato dopo l'alleanza con Lucifero.

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