OAV 4
L'ULTIMA BATTAGLIA
«I COMBATTENTI DELL'ARMAGEDDON»
Data di creazione Dicembre 1989
Durata 46 minuti circa
Regia Masayuki Akehi
Sceneggiatura Yoshiyuki Suga
Disegnatori Masashiro Naoi
Cast: Musiche: Seiji Yokohama. Animazioni: M. Kurio. Fondali: Tadao Kubota. Effetti Speciali: Chiaki Hirao. Effetti Sonori: Y. Konno
Periodo di ambientazione Dopo il 114°episodio.
Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda, Phoenix, Isabel, Lucifero, Belzebù, Astaroth, Molock, Eligor, Nettuno, Apollo, Discordia, Mur, Toro, Ioria, Virgo, Scorpio, abitanti della terra.
Una luce brillante attraversa i cieli del Grande Tempio ed i cavalieri d'oro presenti, Mur, Toro, Ioria, Virgo e Scorpio, avvertono subito che si tratta di una forza maligna ed oscura. "Non avevo mai percepito un cosmo così oscuro" afferma Mur. In un attimo un'entità misteriosa invade le dodici case e, sconfitti in un lampo i cavalieri d'oro, giunge davanti alla statua di Atena. Lì l'entità si scompone in quattro esseri separati, e contemporaneamente appare un cono di luce. I quattro esseri si inchinano davanti alla luce, e di fronte a loro si materializza la figura spettrale di Lucifero, l'angelo decaduto. Lo spirito di Atena, parlando attraverso la statua, afferma "Lucifero, principe degli inferi, che cosa ti ha spinto ad abbandonare il luogo della disperazione per venire sulla terra? Vuoi estendere il tuo oscuro dominio sugli uomini?" ed il nemico risponde "Un tempo sedevo al fianco di Dio, ero il suo angelo più fedele e luminoso, ma venni imprigionato nell'abisso infernale per la mia smodata ambizione. Non ero più degno del perdono, e così ora voglio vendicarmi del mondo intero!" Lo spirito di Atena piange a tale notizia, ma Lucifero decapita la statua della Dea, mentre dalle profondità della terra sorge il palazzo degli intrighi, nuova sede del maligno, troneggiato dall'orribile statua di Lucifero. Contemporaneamente la terra è devastata da terribili terremoti e maremoti mentre l'ombra nera della morte si estende sul mondo, uccidendo tutti gli esseri viventi che si trovano nel suo percorso. Isabel si reca in Grecia insieme a Pegasus, Andromeda e Cristal e lì trovano la statua orribilmente decapitata, alla cui vista Isabel resta scioccata e piange. In quel momento Lucifero appare davanti a loro e nel vederlo, Atena riconosce il suo terribile nemico, mentre Cristal informa Pegasus ed Andromeda della leggenda del Diavolo "L'angelo decaduto, precipitato all'inferno nonostante fosse la più incantevole creatura che Dio teneva vicino a se. E' conosciuto con molti nomi, tra cui quello di Satana, signore degli Inferi. Stando a quanto dice la bibbia, Lucifero aveva ottenuto dal Sommo Creatore una bellezza senza pari, ma non seppe rinunciare alla sua smodata ambizione, voleva esser più grande di Dio, così venne esiliato nel luogo più lontano dal Paradiso, ma nemmeno questo bastò a frenare la sua arroganza. Poi l'arcangelo Michele, o la Dea Atena nella mitologia greca, o il Dio cinese Malishi Tien, combatterono per difendere gli uomini da Satana!" Lucifero rivela ai nemici le sue ambizioni di dominio e spiega "questa volta ho potuto assumere forma concrete grazie alle energie unite di Apollo, Nettuno e Discordia, che voi avete sconfitto!", ed ora la loro energia, unita alla sua, sta distruggendo la terra. Sono state proprio le loro energie infatti a permettere a Lucifero di tornare sulla terra. Lucifero è desideroso di vendetta nei confronti di Atena, che in passato lo ha sconfitto, ed afferma "Come questa statua subirai un'onta tale che ti umilierà agli occhi di tutti gli uomini e ti renderà una divinità del tutto insignificante per loro. Infine mi offrirai il tuo stesso sangue in sacrificio, e forse implorerai anche il mio pedono!" Lucifero intende donare la terra ad Apollo, Nettuno e Discordia, per poi regnare su di loro. I cavalieri, privi delle armature, si lanciano contro il nemico, ma vengono atterrati dai suoi guerrieri, i quattro demoni che, come Lucifero, si erano ribellati a Dio. I quattro sono Astaroth, demone della sapienza malvagia, il cui simbolo è il cobra bianco bicefalo, Eligor della mantide d'oro, demone della forza, il cui simbolo è la mantide, Molock, cacciatore d'anime, il cui simbolo è la farfalla, ed infine Belzebù, demone della passione, il cui simbolo è l'uccello di Garuda. Per salvare la terra, Atena dovrà sacrificarsi, e Lucifero le dà appuntamento all'inferno nel suo palazzo, poi, in compagnia dei suoi guerrieri, si volta e ritorna al suo trono. Pegasus, Cristal ed Andromeda sono portati in ospedale, dove Sirio li raggiunge, proprio mentre Atena, impugnato il suo bastone, inizia a salire i gradini per raggiungere Lucifero. Sirio spiega loro che Atena è pronta a sacrificarsi e, nonostante le poche speranze di vittoria, è deciso a cercare di salvarla. Nonostante le gravi ferite, anche gli altri cavalieri decidono di rischiare ed affrontare Lucifero, come è loro dovere. I quattro cavalieri così si recano alle dodici case con indosso le loro armature. Lucifero intanto vuole vendicarsi di tutte le volte che Atena lo ha sconfitto e la sbeffeggia parlandole attraverso il suo cosmo, mentre degli spiriti maligni la attaccano. A sua insaputa, i cavalieri sono dietro di lei e stanno correndo lungo i gradini. Di fronte a loro però si parano Astaroth e Belzebù, decisi ad ucciderli. Sirio dichiara che combatterà lui contro i nemici "Ho più possibilità, non sono ferito!" ed esorta i compagni a proseguire. Pur riluttanti, i tre compagni proseguono, mentre Dragone si trova ben presto a mal partito contro i due angeli infernali. Specialmente Astaroth si accanisce contro Dragone, che però riesce ad evitare i suoi colpi grazie ai consigli datigli da Pegasus, che aveva già visto quegli attacchi quando aveva provato ad attaccare Lucifero. Isabel intanto prosegue la scalata mentre, dietro di lei, i cavalieri passano sotto un'arcata, che improvvisamente crolla. Una delle colonne inizia a cambiare forma e, come da un bozzolo, da essa si rivela Eligor. Come Sirio prima di lui, Andromeda decide di affrontare lui il nemico per far proseguire i compagni. Riluttanti, i due continuano la corsa, e poco dopo vedono delle farfalle luminose, che prendono l'aspetto del quarto angelo decaduto, Molock. Cristal dice a Pegasus di proseguire e attacca il nemico, congelandolo temporaneamente. L'eroe trova le scale che portano da Lucifero, mentre Sirio continua a combattere i due nemici. L'eroe subisce i colpi del nemico, ed in particolare il terribile attacco di Astaroth, il "Colpo finale del bianco serpente bicefalo". Gli artigli di Astaroth frantumano lo scudo e feriscono gravemente Dragone all'addome. Sirio però impedisce ad Astaroth di estrarre il braccio dalla ferita e lo colpisce con il Drago nascente alla massima intensità, scagliando il nemico contro le rocce. Sconfitto, il corpo di Astaroth scompare in polvere, ma anche Dragone è debole e ferito, così Belzebù lo travolge con le "Ali degli inferi", frantumando la sua armatura ed atterrandolo. "Affrontare due demoni dell'inferno significa votarsi a morte sicura" afferma Belzebù, ma Dragone risponde "La mia vita è al servizio di Atena e non mi preoccupo di perderla per lei! Devo trattenerti solo il tempo di dare a Pegasus una buona opportunità!" e subito dopo sviene. Convinto che Sirio sia morto, l'angelo decaduto corre a difendere il suo padrone con una specie di cavallo volante incandescente. Andromeda e Cristal sono però in difficoltà, Eligor infatti si difende abilmente con i suoi artigli dalla catena di Andromeda, mentre Molock, il demone cacciatore di Anime, frantuma facilmente il ghiaccio del cavaliere del cigno. Andromeda tenta di intrappolare Eligor disponendo la catena come la tela del ragno, ma Eligor distrugge sia l'arma che l'armatura del nemico con il "colpo della mantide" e lo colpisce ripetutamente con i suoi artigli. Più su, Molock usa i "Fantasmi infernali" per creare un'illusione della madre di Cristal e distrarre il nemico, così da superare le sue difese. La "madre" colpisce infatti a tradimento il ragazzo, che però non ha il coraggio di colpirla, anche perché Molock afferma che "Non riuscirai a rivolgere i colpi contro di lei. E tua madre! Se la colpirai con l'aurora del nord la distruggerai, e il suo volto non si affaccerà mai più alla tua mente. La perderai per sempre, la dimenticherai, sarà come se per te non fosse mai esistita, svanirà come neve al sole, la farai morire una seconda volta!" L'illusione frantuma l'armatura di Cristal, atterrandolo, proprio mentre anche Andromeda è prossimo alla fine. Sebbene lontani, i due cavalieri si incoraggiano a vicenda e cercano di reagire. Cristal tenta un attacco disperato e lancia l'aurora del Nord, distrugge l'illusione ed avendo la meglio su Molock, che diventa polvere, ma Andromeda è trafitto da Eligor e sta per morire. La mano di Eligor è però fermata da piume di bronzo e dal nulla appare Phoenix. Phoenix ed Eligor si scontrano in aria, e l'angelo infernale crede di essere riuscito a decapitare il nemico. Si tratta però di un'illusione, il corpo decapitato di Phoenix avanza verso Eligor, mentre dalla bocca esce un getto di energia che uccide l'angelo malvagio. Quando l'illusione scompare, Andromeda chiama il fratello, ma stavolta Phoenix lo rimprovera dicendo "Devo portarti in braccio fino ad Atena? Smettila di piangere una buona volta ed alzati, chiaro?! Non pensare che tutto si sia risolto solo perché un nemico è stato abbattuto! La strada verso la vittoria è ancora lunga! Cristal, e anche tu, Sirio, la vera battaglia contro Lucifero è appena iniziata!" e subito dopo corre verso Lucifero, lasciando Andromeda a terra. Pegasus è intanto in vista della mostruosa statua di Lucifero, ed ha quasi raggiunto Isabel, che però, pur sentendo le sue grida, non può fermarsi ad aspettarlo. Per di più davanti a Pegasus si para Belzebù, che, dopo averlo avvisato che ha già ucciso Sirio, lo attacca furiosamente. I colpi dell'eroe sono inutili contro il nemico, che li evita tutti facilmente. Belzebù colpisce Pegasus, e sia Phoenix che Isabel sentono le sue urla. Atena rabbrividisce ma continua la scalata, nonostante la scala che conduca da Lucifero sia ora cosparsa di rovi, che graffiano e feriscono la fanciulla. "Il sangue di cui ti stanno privando le spine viene convogliato negli inferi e servirà a dare un nuovo corpo ed una nuova linfa vitale ad Apollo, Nettuno e Discordia. In questo modo il mio cosmo malefico potrà espandersi oltre ogni immaginazione umana!" spiega Lucifero, che brama di diventare invincibile. Phoenix intanto raggiunge Pegasus, ma decide di lasciarlo continuare a combattere contro Belzebù, preferendo correre ad affrontare Lucifero. L'eroe della fenice resta però intrappolato dai rovi e Lucifero si libera del nemico con un colpo solo, frantumando la sua corazza. Pegasus è intanto in procinto di essere sconfitto, mentre Atena soffre perché non sa come salvare gli uomini. Belzebù sta per finire Pegasus, ma catena di Andromeda blocca la sua mano. Cristal e lo stesso Andromeda cercano di aiutare Pegasus, ma Belzebù si libera facilmente di loro e subito dopo si accinge a finire Pegasus. A difesa del cavaliere compare però Sirio, che usa il Drago Nascente per trattenere Belzebù. Atena, sanguinante, raggiunge finalmente Lucifero e decide di usare il suo potere per fermarlo, ma ormai è troppo debole a causa delle ferite, e così il demone riesce a disarmarla. Pegasus allora brucia il suo cosmo ed urla "Chiamo a raccolta tutti voi, cavalieri! Vi prego, datemi l'energia sufficiente ad espandere il mio cosmo e ad acquisire il settimo Senso! Vi prego, aiutatemi a salvare Atena da morte sicura!" I cinque cavalieri allora uniscono il loro potere al cosmo di Pegasus e dal cielo discende la sacra armatura di Sagitter, che si dispone su Pegasus. L'eroe annienta Belzebù con la Cometa di Pegasus e può finalmente raggiungere Lucifero, che però ha sconfitto Isabel e l'ha presa come ostaggio. Il cavaliere solleva l'arco di Sagitter, ma esita a lanciare la freccia perché teme di uccidere Isabel. La ragazza però lo esorta a non esitare, la sconfitta di Lucifero è più importante della sua vita. "Stella di Pegasus, compi il miracolo! Anche se l'impresa è disperata, dammi il coraggio di tentare la sorte!" invoca Pegasus, ed in quel momento il cosmo di tutti i dodici cavalieri d'oro, inclusi di quelli scomparsi nella battaglia contro Arles, si uniscono a lui, formando un "turbine di oro lucente" intorno al sole. Le tenebre si diradano e Pegasus finalmente scocca la freccia. Il dardo trafigge Lucifero al cuore, mentre Isabel riesce ad allontanarsi. Lucifero precipita di nuovo nell'Inferno, insieme agli spiriti di Apollo, Nettuno e Discordia, mentre il suo palazzo crolla attorno ad Atena ed i cavalieri, i quali riescono comunque a scappare. Voltatisi, gli eroi vedono il tempio scomparire mentre le nuvole sono disperse dall'aria fresca e dalla luce del sole. Anche questa volta i cavalieri hanno salvato il mondo ed una nuova era, stavolta di pace, sta per nascere per l'umanità.
Doppiatori: Lucifero: Alessanda Di Sanzo. Astaroth: Fabio Boccanera. Belzebù: Fabrizio Manfredi. Eligor: Vittorio Guerrieri. Molock: Giorgio Borhetti. Narratore: Mario Scarabelli
Censure Mediaset Un taglio nello scontro tra Eligor e Phoenix, visto che mancano le immagini in cui il cavaliere della Fenice viene apparentemente decapitato, e non si vede neanche la scena in cui Eligor infilza Andromeda. Istanti prima che Andromeda e Cristal raggiungano Pegasus nello scontro con Belzebù, non si vedono i rivoli di sangue del cavaliere che scorrono sullo schermo. Palesemente rallentate poi alcune immagini quando Isabel sale le scale e le spine la feriscono. Nel finale manca l'immagine in cui i cavalieri sorridono guardando il sole.
Dati originali: Lucifero: Lucifero. Belzebù: Belzebù. Astaroth: Astaroth. Eligor: Eligor. Molock: Moa. Colpo Finale del Bianco Serpente Bicefalo: Killer Fanged Cobra. Ali degli Inferi: Garuda Hell Wing. Colpo della Mantide: Seima Toroken (Sacra Mantide Religiosa del Male). Fantasmi Infernali: Demon Fantasia
Manga: L'OAV non esiste nel manga.
Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette Yamato.
Fonti: Lucifero significa "figlio della luce" e nella religione cristiana è il nome dato al più bello e risplendente degli angeli, nonché loro capo. Lucifero, spinto dall'ambizione e dall'orgoglio per la propria potenza e bellezza, si ribellò a Dio traendo dalla sua parte un certo numero di angeli. Contro di lui si schierarono altri angeli capeggiati da Michele ingaggiando una grande e primordiale lotta celeste nella quale Lucifero, con tutti i suoi, soccombette e, precipitato dal cielo, divenne capo dei demoni nell'inferno e simbolo della più sfrenata superbia. Belzebù in lingua ebraica significa "signore delle mosche", ma il significato originario era "signore del mondo infernale". Nel Nuovo Testamento il nome indica il principe dei demoni, ovvero il diavolo. Molock (o Moloch) è una presunta divinità il cui nome nella Bibbia è associato ai riti di sacrifici dei bambini, che venivano bruciati presso Gerusalemme. Deriva dalla parola ebraica Melek, ovvero "re", ma probabilmente si ispira a Malik, divinità Assira. Garuda, simbolo di Belzebù, deriva dal brahmanesimo ed è un'aquila gigantesca col il busto d'uomo, re degli uccelli e cavalcatura del dio Visnu. In eterna lotta contro i serpenti, è il rapitore dell'ambrosia che reca in seguito come cibo agli Dei. Il serpente nella religione rappresenta una forza diabolica, ma anche generativa. La mantide è un insetto della famiglia dei mantidi, abbastanza noto perché la femmina, dopo l'accoppiamento, divora la testa del compagno. Non ho trovato nulla su Marishiten, presentato come divinità cinese della guerra, ma potrebbe essere ispirato a Maris, la divinità etrusca della guerra. Nella Bibbia l'Arcangelo Michele è il nome di un principe degli angeli che conduce la lotta contro le potenze del male. L'Armageddon è il nome dato all'Apocalisse, la battaglia finale tra le forze del bene e quelle del male. La parola deriva dalla città di Megiddo, luogo di scontri cruenti nella Bibbia.
La logica, questa sconosciuta: Per raggiungere la statua di Atena, Isabel ed i cavalieri devono aver prima superato le dodici case, quindi Andromeda non dovrebbe esitare a credere che i cavalieri d'oro sono stati sconfitti. Lucifero parla di Marishiten e dell'arcangelo Michele come di eroi della mitologia classica, ma il primo proviene dalla religione cinese ed il secondo da quella Cristiana. Pegasus, Andromeda e Cristal non potrebbero parlare con le maschere di ossigeno sul volto. Cristal era stato ferito all'addome, ma in ospedale le sue fasciature coprono principalmente il torace. Sirio sanguina dal volto quando Astaroth e Belzebù lo colpiscono, ma istanti dopo il sangue è scomparso sia dal viso che dalle braccia. Sempre nello stesso scontro in un'immagine l'avambraccio destro di Sirio appare colorato completamente di verde, anche nelle zone non coperte. Il colpo col quale Cristal uccide Molock sembra il Sacro Acquarius piuttosto che l'Aurora del Nord. E' un po' eccessivo che Phoenix sconfigga Eligor col solo Fantasma Diabolico. Quando Belzebù dice di aver ucciso Sirio, Pegasus gli crede, ma se così fosse stato avrebbe dovuto avvertire il cosmo del compagno spegnersi (poco prima lo sentiva ancora, seppur molto debole). Nel primo OAV veniva stabilito che la freccia di Sagitter non può ferire Atena, quindi Pegasus non dovrebbe esitare a scoccarla contro Lucifero. Quando Sirio trattiene Astaroth e Belzebù, si sente il clangore metallico anche quando viene colpito in zone non protette dall'armatura.
Note: "Atena vivrà in eterno grazie a simili cavalieri" L'ultimo film, che ritorna al formato da 45 minuti, è forse il più particolare tra tutti, in quanto rappresenta i cavalieri impegnati contro delle vere forze demoniache ed ultraterrene, rappresentate da Lucifero ed i suoi demoni. Il film purtroppo non è disegnato dalla solita coppia Araki - Himeno, che si sono limitati ad alcune rifiniture, ed infatti vi è una presenza molto maggiore di sangue. Il sostituto, Masashiro Naoi, disegnatore anche di molti episodi "regolari", tra cui il duello tra Sirio ed Orion, è comunque all'altezza ed il risultato è godibile. Particolarissimi sono gli antagonisti di questo OAV, Lucifero, che racchiude in se la potenza unita di Apollo, Nettuno e Discordia, ha ali angeliche ed una carnagione pallidissima. I quattro demoni, che dopo essere stati sconfitti diventano polvere, sono molto potenti, ed in particolare Belzebù cavalca una specie di cavallo di fuoco volante. Abbastanza ispirato a Lemuri è invece Molock, il predatore d'anime, capace di creare illusioni di figure care al nemico. Fra i protagonisti è interessante l'atteggiamento di Phoenix, che rifiuta di aiutare Andromeda a rialzarsi ed anzi lo rampogna aspramente. Sotto questo aspetto, la sua personalità è più simile a quella del manga che a quella cui ci ha abituato nell'anime. Dal punto di vista della realizzazione, gli effetti luminosi sono comuni in varie scene, tra le quali la più bella è senz'altro quella dell'unione dei cosmi dei cavalieri d'oro. Da notare le battaglie, sovrapposte e parallele fra loro, che accelerano il ritmo complessivo del film. In particolare, durante i duelli di Andromeda e Cristal, l'immagine si sposta spesso da uno all'altro. Alcune differenze si segnalano nel campo degli effetti sonori. In varie scene infatti si sente il suono metallico prodotto dagli anelli della catena di Andromeda mentre il cavaliere corre lungo le scale, così come il suono dei colpi di Astaroth e Belzebù sull'armatura di Dragone. Il doppiaggio è ancora una volta ben riuscito, con la particolarità della voce di Lucifero. Nella versione originale giapponese, la voce era stata realizzata sovrapponendo quelle di Apollo, Nettuno e Discordia. Per il doppiaggio italiano si è invece scelta una voce femminile, a tratti quasi atona, che ha provocato reazioni opposte di amore / odio. A mio parere l'idea è apprezzabile, specie considerando l'identità di Lucifero, un tempo angelo del paradiso. Proprio Lucifero ha una personalità molto particolare, interessato non tanto a dominare la terra quanto a farla dominare da Nettuno, Apollo e Discordia, per poi essere da loro venerato. Fra le musiche, apprezzabile quella di sottofondo alla scena in cui Phoenix corre verso Isabel.
All'inizio del film ricompare, anche se per pochi secondi, la voce del narratore, assente dalla serie animata fin dal 90°episodio, ma stavolta più che riassumere la trama accenna a quel che accadrà nell'OAV. Per la prima volta i cavalieri vengono chiamati "cavalieri di bronzo". Evidentemente tra il 114°episodio e questo film Mur ha riparato l'elmo di Toro, che ora ha entrambi i corni. I colpi degli angeli di Lucifero possono penetrare le armature d'oro. Quando Lucifero compare sulla terra, Atena sembra parlargli attraverso la sua statua, che poi inizia a piangere. Poco dopo, quando Isabel la trova decapitata, quelle lacrime sono diventare vere e proprie crepe. Il tempio di Lucifero, chiamato Palazzo degli Intrighi nella versione originale, sorge a breve distanza dal Grande Tempio, in cima ad una collina, ed è adornato da statue di demoni. Rispetto alla serie animata, il cosmo di Nettuno causa maremoti piuttosto che diluvi. Avevamo già visto nel 3°OAV il potere di Apollo di causare esplosioni vulcaniche, mentre scopriamo che Eris può generare una nube velenosa mortale. Sia Isabel che Cristal conoscono Lucifero, ed il cavaliere del Cigno accenna brevemente alla sua storia (vedi Fonti). Parte di queste vicende proviene dalla Bibbia, e questo conferma che Cristal è di religione cristiana e che ha letto almeno una volta il libro. Evidentemente ogni volta che i cavalieri hanno sconfitto un Dio, l'energia del suo cosmo si è unita a quella di Lucifero, permettendogli di rinascere più forte che mai. Nettuno appare come nella serie televisiva a lui dedicata, con il corpo di Julian Kevines e l'armatura di scaglie d'oro. Mentre Lucifero parla ad Isabel, abbiamo la conferma di quanto a lungo sospettato nella serie televisiva: esistono due statue di Atena. La prima è quella di gigantesca marmo che Lucifero ha decapitato, la seconda, più piccola, si trova ai suoi piedi ed è quella d'oro vista negli episodi 71-73. A causa delle ferite riportate contro gli angeli di Lucifero, Pegasus, Andromeda e Cristal sono ricoverati in un ospedale panoramico, sicuramente in Grecia. I tre non sono in coma, ma indossano le maschere di ossigeno e stanno ricevendo delle trasfusioni (ciascuno di loro è collegato ad una "ampolla" piena di sangue). Le immagini dei ragazzi fasciati sui letti d'ospedale potrebbero essere ispirate alle scene del n°14 del manga. La scalata di Isabel rappresenta simbolicamente la salita di Gesù Cristo verso il patibolo (cosa sottolineata anche nell'anime comic). Evidentemente tra il 114° episodio e questo OAV Mur ha riparato le armature dei cavalieri (che sia servito di nuovo il sangue dei cavalieri d'oro? spiegherebbe perché sono così deboli nelle scene iniziali). Astaroth, demone depositario della sapienza malvagia, compare ai cavalieri uscendo dalla bocca di una statua animata con serpi al posto di capelli (che sia una Gorgone?), mentre Belzebù, demone della passione, cavalca un destriero di fuoco fatuo. Tra la scena dell'ospedale e quella del combattimento di Sirio, Pegasus ha spiegato all'amico come Astaroth lancia i suoi attacchi, ed a quanto pare se un colpo viene descritto dettagliatamente, lo si può evitare anche senza averlo mai visto. L'apparizione del demone della forza Eligor, che compare ai nemici emergendo da un bozzolo, è probabilmente ispirata allo spectre Myu di Papillon del manga di Hades, e dalla stessa fonte potrebbe provenire l'idea delle farfalle di Molock. E' possibile che, nel dirgli "sei ridicolo", Pegasus si riferisca anche ai normali esperti di arti marziali paragonati ai cavalieri (le mosse di Eligor ricordano quelle dei film di Kung Fu). Il Colpo Finale del Bianco Serpente Bicefalo può penetrare lo scudo del Dragone, che va in pezzi. Tra serie animata ed OAV è la nona volta che succede (Sirio stesso l'aveva distrutto nel 5° episodio, Mur nel 42°, Capricorn nel 65°, Krisaore nel 105°, Nettuno nel 111°, Yan nel 1°OAV, Cristal nel 2° e Berenice nel 3°). Già affrontando Capricorn nel 66°episodio Sirio aveva bloccato il nemico impedendogli di estrarre la mano dal suo corpo ed approfittandone per colpire. I demoni di Lucifero sono una specie di fantasmi mantenuti in vita dal cosmo dell'angelo e non possiedono un vero e proprio corpo. Dopo la morte infatti diventano polvere e scompaiono nel nulla insieme alle loro armature. Quando lancia le Ali degli Inferi, Belzebù usa i suoi stessi capelli per volare. Molock della farfalla, demone cacciatore di anime, pare conoscere i nomi di tutti, probabilmente grazie al potere di leggere nel cuore e nella mente del nemico. Andromeda aveva già usato la conformazione Tela del Ragno contro Kira, nel 104°episodio, ma con maggior fortuna, visto che la "falce d'oro" del Colpo della Mantide di Eligor può infrangere sia le catene che l'armatura di Andromeda. Le illusioni di Molock coinvolgono anche l'ambiente circostante e sembrano più "idilliache" di quelle di Lemuri. In qualche modo, il cacciatore d'anime collega la sua illusione alla memoria della vittima, per cui, distruggendo l'inganno, si perde anche la capacità di ricordare la persona reale che ne è alla base. Durante i rispettivi combattimenti Cristal e Andromeda si chiamano a vicenda, verosimilmente perché ciascuno avverte il cosmo dell'altro che si indebolisce. A differenza del solito, le piume di Phoenix stavolta assomigliano a piume reali piuttosto che a quelle metalliche della sua armatura. Il sangue di Atena, attraverso i rovi che coprono la scalinata, aumenta le energie dei cosmi di Apollo, Nettuno e Discordia, oltre a quella di Lucifero stesso. In qualche modo il cosmo di Atena ha permesso a Sirio di teletrasportarsi, in modo da rallentare Belzebù con il Colpo del Drago Nascente, ma purtroppo non vediamo il modo in cui l'angelo si libera del cavaliere. Stavolta le ali dell'armatura del Sagittario, invocata dai cosmi uniti dei cinque cavalieri, sembrano funzionanti, visto che Pegasus compie alcune evoluzioni aeree nello sconfiggere Belzebù. Attimi dopo, scopriamo che il potere della corazza può disintegrare i rovi al suolo. E' possibile che la scena in cui Pegasus riceve il cosmo dei dodici cavalieri d'oro sia ispirata al numero 26 del manga, in cui i cavalieri d'oro si uniscono per abbattere il Muro del Pianto. Non è chiaro se Mur, Toro, Ioria, Virgo e Scorpio alla fine sopravvivano alle ferite degli angeli di Lucifero. Di certo li vediamo rialzarsi, ma poco dopo le loro armature d'oro li abbandonano per salire al cielo e disporsi in circolo. Alla morte di Lucifero, il suo palazzo va in pezzi, segno che esisteva solo grazie al cosmo dell'angelo. Al momento di fuggire, Phoenix, Sirio e Andromeda fanno strada, mentre Cristal e Pegasus aiutano Lady Isabel.