DANES
(JAKI)
ETA': Sconosciuta. 25 Anni circa.
ALTEZZA: Sconosciuta. 2.12 M circa.
PESO: Sconosciuto. 136 Kg circa
OCCHI: Neri
CAPELLI: Biondi
DATA DI NASCITA: Sconosciuta
LUOGO DI NASCITA: Sconosciuto, verosimilmente Grecia.
GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto.
SEGNI PARTICOLARI:.Cicatrice sull'occhio sinistro.
PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno.
COSTELLAZIONE / SIMBOLO: /
ARMATURA / ARMI: Danes non indossa armature, ma solo delle protezioni di cuoio rinforzato, simili a quelle dei soldati semplici.
STIRPE: Soldato semplice.
PRIMA APPARIZIONE: Episodio 51 "Sorpresa alla quinta casa" (anime).
EPISODI (SAGA): 51 (saga del Grande Tempio).
NUMERI DEL MANGA: /
COLPI SEGRETI / POTERI: Danes non è cavaliere, e di conseguenza non ha mai sviluppato un vero cosmo e non possiede colpi segreti. Ha però una enorme forza fisica, molto superiore a quella di un uomo normale, una buona resistenza e soprattutto una grande ferocia, che lo rende un nemico temibile. In combattimento, la sua strategia preferita sembra essere quella di stringere la vittima con entrambe le braccia in modo da spezzargli la schiena.
STORIA: Danes nacque in Grecia, probabilmente figlio di abitanti della zona del Grande Tempio (vedi Note), e trascorse qui la sua infanzia, della quale non è noto nulla. Violento, sadico, rissoso e feroce per natura, decise ben presto di approfittare della sua notevole corporatura e si arruolò tra le guardie del Santuario. Tale scelta però venne presa solo per soddisfare il suo desiderio di combattere, e non per amore della giustizia o per fede in Atena.
Grazie a lunghi ed intensivi allenamenti, Danes aumentò persino maggiormente la sua forza fisica, diventando ben presto molto più potente di qualsiasi altro soldato, e guadagnandosi il soprannome di "Gigante di Atene" per via della sua mole. Tanta forza non fu però accompagnata da un cambiamento di atteggiamento, ed anzi lo rese persino più arrogante e aggressivo di prima, spingendolo a scatenare frequenti risse con gli altri soldati, per di più nelle caserme del Grande Tempio o nei luoghi di ristoro. Queste risse gli valsero il disprezzo generale, sia da parte dei soldati che dei cavalieri, ma Danes non se ne curò, anche perchè il Grande Sacerdote Arles non prese mai provvedimenti ufficiali nei suoi confronti. Suo unico cruccio era il non poter uccidere i propri avversari, cosa vietata dalle regole del Grande Tempio e perdonabile soltanto ai cavalieri.
Proprio per poter uccidere più gente possibile, Danes tentò più volte di ottenere l'investitura a cavaliere, ma questa gli fu sempre vietata a causa della sua eccessiva ferocia, che lo spingeva ad attaccare tanto i compagni quanto i nemici. Non avendo scelta, il ragazzo continuò a fare il soldato e ad attaccar briga quando poteva, badando però a non porsi mai contro i cavalieri d'oro, i guerrieri più potenti del Grande Tempio. Tra essi, Danes provava particolare timore per Ioria del Leone, custode della quinta casa dello zodiaco e dotato di una forza enorme, che, alcuni anni prima, gli aveva permesso di affrontare persino i Titani. Molto meno rispetto vi era per i cavalieri di bronzo ed argento, ed in particolare per le Sacerdotesse guerriero, ovvero i cavalieri donna, che Danes considerava deboli ed inadatte alla battaglia.
Un giorno, giunse la notizia del tradimento di una di queste sacerdotesse, Castalia, che aveva abbandonato il Grande Tempio, impegnato in una guerra con una fanciulla, lady Isabel, ed i suoi cinque cavalieri di bronzo. Deciso a vendicarsi del tradimento, Arles promise che chiunque avrebbe ucciso Castalia avrebbe ottenuto un'armatura ed il titolo di cavaliere. Molto interessato alla cosa, Danes si ripromise di tentare qualora vi fosse stata l'occasione giusta.
Qualche tempo più tardi, Isabel ed i cavalieri invasero il Grande Tempio, iniziando a scalare le Dodici Case dello Zodiaco. Consapevole che uno di questi cavalieri era Pegasus, allievo di Castalia, Danes intuì che la sacerdotessa avrebbe presto fatto ritorno al Santuario. Poche ore dopo infatti, proprio mentre era giunta notizia che Pegasus stava affrontando Ioria alla quinta casa, una pattuglia di guardia venne sconfitta da un nemico misterioso. Intuendo correttamente che potesse essere Castalia, Danes le andò incontro sulla strada che portava alle Dodici Case, intercettandola e sbarrandole il passo.
Smanioso di combattere, Danes rifiutò di lasciar passare la donna, obbligandola ad attaccare. Ancora debole per un recente viaggio, Castalia non aveva però abbastanza forza per affrontare il gigante, che la mise rapidamente in difficoltà. Divertito dalla situazione, Danes giocò con Castalia come il gatto col topo, colpendola e facendola quasi cadere nel precipizio accanto a cui si trovavano, poi, dopo averla inavvertitamente informata della situazione di Pegasus, la strinse con entrambe le braccia per spezzarle la schiena. Il soldato aveva però ignorato la determinazione di Castalia che, decisa a tentare il tutto per tutto, si lasciò cadere nel baratro, trascinando con se anche Danes.
Privo di armatura, l'uomo non riuscì a salvarsi e morì sfracellandosi sulle rocce. Il suo corpo venne in seguito raccolto e sepolto nel cimitero del Grande Tempio.
NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dal 51° episodio dell'anime. Danes non esiste nel manga, e graficamente è chiaramente ispirato a Cassios, con cui ha in comune anche il colore della pelle. Il fatto che sia soprannominato "il gigante di Atene" e la facilità con cui mette in difficoltà Castalia suggeriscono però che sia più forte e più alto dell'allievo di Tisifone.
A differenza di molti personaggi, non è detto che Danes sia orfano. È inoltre improbabile che i soldati semplici provengano da tutto il mondo come i cavalieri, quindi si può ipotizzare che si tratti dei figli di abitanti del Grande Tempio stesso. I mancati tentativi di Danes di diventare cavaliere, e la ragione per cui vorrebbe l'investitura vengono entrambi accennati nel 51° episodio. Nella stessa occasione Danes mostra di temere Ioria e, col senno di poi, le sue parole possono essere intese come un riferimento alla guerra con i Titani, mostrata nel manga prequel Episode G.
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