DAMIAN
(CORVUS JAMIAN)
ETA': 17 anni.
ALTEZZA: 1.66 M.
PESO: 56 Kg.
OCCHI: Verde scuro.
CAPELLI: Neri.
DATA DI NASCITA: 27 Luglio.
LUOGO DI NASCITA: Inghilterra.
GRUPPO SANGUIGNO: A.
SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.
PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno. Probabilmente è orfano.
COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Il corvo, ispirato al mito dell'omonimo uccello di Apollo che, inviato per raccogliere dell'acqua con una coppa, si fermò a mangiare ad un albero di fichi e poi inventò di essere stato attaccato da un serpente d'acqua per giustificare il suo ritardo. Scoperto, venne portato in cielo insieme alla Coppa ed al serpente d'acqua (l'Idra Femmina) per insegnare a tutti la punizione per chi mente.
ARMATURA / ARMI: Armatura d'argento del Corvo. L'armatura di Damian non possiede alcun tipo di arma o potere speciale. In forma assemblata è dotata di ali, che poi si piegano sullo schienale, ma non sembra in grado di volare. Viene danneggiata dalla caduta che uccide il cavaliere.
STIRPE: Cavaliere d'argento agli ordini di Arles.
PRIMA APPARIZIONE: Episodio n° 29 "Un attacco deciso" (anime). Saint Seiya N° 6, 3° capitolo (manga edizione Star Comics).
EPISODI (SAGA): 29-31 (saga del Grande Tempio).
NUMERI DEL MANGA:.N° 6 (3° capitolo).
COLPI SEGRETI / POTERI: Il principale colpo segreto di Damian è L'ala nera di Damian. E' una tecnica molto particolare, il cui metodo d'azione non è del tutto chiaro, e che sembra dipendere molto dalla presenza dei corvi. Per eseguirlo, Damian, come al solito circondato dai corvi, espande il suo cosmo, che si manifesta con un corvo di luce, poi ne concentra l'energia nel braccio destro e sferra un pugno contro il nemico. L'energia del pugno non è di per se molto potente, ma lo spostamento d'aria fa cadere centinaia di piume dei corvi, che vengono attirate sul corpo della vittima, verosimilmente dall'energia residua dopo il primo attacco. Le piume ricoprono interamente il nemico e, per motivi sconosciuti, risultano molto pesanti e difficili da staccare. La vittima così rischia di morire per il soffocamento e, incapace di muoversi, è inerme di fronte agli assalti corpo a corpo di Damian. Un cosmo sufficientemente potente comunque può spazzar via le piume, annullando di fatto l'effetto dell'Ala Nera. A parte questo colpo segreto, Damian non possiede poteri speciali e sembra in generale più debole della maggior parte dei cavalieri d'argento, nonostante una discreta forza fisica. Il guerriero è però un abilissimo ammaestratore di corvi, può farli obbedire a qualsiasi suo ordine e, se necessario, usarli come armi contro i nemici, ordinandogli ad esempio di mirare agli occhi con becco e artigli. Non è chiaro se tale controllo sia solo il frutto di un lungo ammaestramento o se il cavaliere li guidi con il cosmo o la mente, ma il fatto che spesso li diriga fischiando rende la prima ipotesi più probabile. Per motivi sconosciuti, Damian ha il comando di un piccolo gruppo di soldati, le cui divise ricordano vagamente la sua armatura.
STORIA: Verosimilmente orfano sin dall'infanzia, Damian nacque in Inghilterra e, molto giovane, venne in qualche modo a conoscenza dell'esistenza dei cavalieri di Atena. Per ragioni sconosciute, il ragazzo decise di diventare a sua volta cavaliere e si trasferì in Scozia, iniziando un lungo addestramento del quale non si sa molto, se non che venne trascorso a stretto contatto con i corvi. Nel corso degli anni, Damian imparò ad ammaestrare i corvi con estrema efficacia, rendendoli obbedienti a qualsiasi suo ordine ed imparando a combattere con loro. Al tempo stesso, sviluppò il cosmo ed i poteri di un cavaliere, riuscendo a conquistare, dopo sei anni di fatiche, l'armatura d'argento del Corvo. Il suo particolare stile di combattimento, del tutto dipendente dai corvi, gli procurò una certa fama (vedi Note).
Diventato cavaliere, Damian partì per la Grecia e si mise al servizio del nuovo Grande Sacerdote, Arles, da poco succeduto al precedente. All'insaputa di tutti, Arles era in realtà il cavaliere d'oro di Gemini e stava cercando di conquistare il potere grazie ad una serie di inganni e macchinazioni. Capace di assoggettare le menti altrui, Arles aveva sottomesso numerosi cavalieri d'argento per assicurarsi la loro fedeltà ma a Damian, sottilmente malvagio e sadista per natura, oltre che poco sveglio, questo trattamento venne risparmiato (vedi Note). Damian infatti non era particolarmente interessato a proteggere la giustizia, nè tantomeno ai rapporti umani, preferendo spendere la maggior parte del suo tempo in isolamento, con i corvi come unica compagnia. Tale comportamento gli valse il disprezzo di molti ed il soprannome di "ammaestratore di corvi", ma il cavaliere non se ne curò particolarmente. Nonostante un carattere ed un aspetto profondamente diverso, Damian sviluppò però una certa stima per il parigrado Eris, anche se la cosa non risultò in una particolare amicizia tra i due. Sempre in questo periodo, Damian, forse per supplire alla mancanza di compagnia, allenò alcuni soldati semplici, vestendoli poi con delle uniformi simili d'aspetto alla sua armatura (vedi Note).
Anni dopo, Arles vide i propri piani di dominio messi in pericolo da lady Isabel, segretamente incarnazione della Dea Atena, e dai suoi cinque cavalieri di bronzo: Pegasus, Sirio il Dragone, Cristal il Cigno, Andromeda e Phoenix. Dopo aver inviato inutilmente vari sicari per ucciderli, Arles decise di approfittare della partenza di Dragone a causa di recenti ferite ed ordinò il rapimento di Isabel. Consapevole che per tale missione più della pura forza erano necessarie astuzia e furtività, Arles ordinò che l'incarico fosse affidato a Damian, nonostante l'opinione contraria del capitano della guardia Phaeton e della sacerdotessa guerriero Tisifone. Dal canto suo, Damian accettò con gioia la missione e partì per Nuova Luxor, in compagnia dei corvi e dei suoi soldati.
Consapevole che un attacco diretto avrebbe potuto far fallire la missione, Damian preferì raggiungere le montagne alla periferia della città e mandare i suoi corvi a compiere il rapimento. Muniti i volatili di fili sottili con cui legare e trasportare Isabel, Damian li mandò nottetempo al Palazzo dei Tornei, luogo in cui la fanciulla si trovava, ed ordinò ai suoi uomini di seguirli e di tenere impegnati i cavalieri di bronzo. Il piano ebbe successo ed i corvi riuscirono a rapire Isabel ed a portarla via in volo, mentre gli unici tre cavalieri presenti, Pegasus, Andromeda e Cristal, erano obbligati ad affrontare i soldati. Non abituato a lavorare in gruppo però, Damian non aveva considerato lo spirito di collaborazione dei nemici, ed infatti Cristal e Andromeda riuscirono a permettere a Pegasus di proseguire ed inseguire i corvi fino alle montagne.
Ignaro di ciò, Damian accolse i volatili e, nutritili con della carne, ordinò loro di portare Isabel fino al Grande Tempio. Interrotto dall'improvviso arrivo di Pegasus, il cavaliere fu obbligato ad affrontarlo, portandosi in vantaggio con il suo colpo segreto, l'Ala Nera. Damian non conosceva però la determinazione del nemico, che riuscì a ribaltare il combattimento ed a metterlo in difficoltà, prima di essere obbligato ad interrompere la battaglia per inseguire i corvi ed Isabel.
Deciso a portare a termine la sua missione, Damian cercò invano di fermarlo, non accorgendosi però che tale impresa era costata al ragazzo la frattura di un braccio. Per di più, sul campo di battaglia sopraggiunse Tisifone, venuta di sua iniziativa a causa di un vecchio conto in sospeso con Pegasus. Nonostante l'evidente disprezzo nella voce della donna, Damian fu felice di averla al suo fianco e si preparò a riprendere la battaglia. In evidente condizione di inferiorità numerica però, Pegasus preferì portare Isabel in salvo e, simulando il suicidio, si lanciò in un dirupo. Cadendo nell'inganno, Damian pensò che fosse finita, ma la più sveglia Tisifone gli spiegò la situazione ed i due concordarono di rimandare le ricerche all'alba.
La mattina dopo, il cavaliere si calò in una sporgenza del precipizio grazie ai corvi e trovò Isabel e Pegasus, ancora svenuto per la caduta, oltre alla stessa Tisifone, che lo aveva preceduto. Ben disposto a lasciarle Pegasus, Damian cercò di riprendere Isabel, ma la fanciulla stavolta lo fermò, rivelando il suo cosmo divino e paralizzandolo temporaneamente. La donna ordinò all'incredulo Damian di tornare da Arles per riferirgli un messaggio, e con il suo influsso liberò i corvi dal controllo del cavaliere d'argento. Non disposto ad accettare la sconfitta, Damian ordinò ai corvi di ucciderla, ma gli animali prima ignorarono l'ordine e poi si ribellarono, aggredendo il cavaliere stesso.
Ferito più nello spirito che nel corpo, Damian quasi perse la ragione a causa del tradimento dei suoi corvi e si lanciò con odio contro Isabel. Fermato dalla catena di Andromeda, appena sopraggiunto insieme a Cristal, iniziò a barcollare per il campo di battaglia, rimanendo coinvolto nel susseguente combattimento tra Tisifone ed i due. Sfiorato dalla catena di Andromeda, Damian, ancora in stato di choc, scivolò nel burrone, perdendo fatalmente la vita nell'impatto. Verosimilmente, il suo cadavere venne in seguito raccolto da qualcuno e riportato al Grande Tempio per la sepoltura.
NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 29-31 dell'anime e dal numero 6 (3° capitolo) del manga edizione Star Comics. Nel 31° episodio Damian appare solo per pochi istanti, quando il suo cadavere viene mostrato in fondo al burrone. Damian è uno dei personaggi più bizzarri della serie, simile più ad una spalla comica che ad un guerriero vero e proprio, ed è trattato con una certa ironia da alleati e avversari. L'ironia è ulteriormente sottolineata dai disegni, specie nel secondo episodio, e dal doppiaggio, molto particolare e con varie frasi ad effetto, come la celebre "non credo alle palline dei miei occhi". Curiosamente, è uno dei pochi cavalieri d'argento a non tornare nella serie di Hades, forse a conferma del suo ruolo secondario.
Che Damian sia orfano appare verosimile perchè non ci sono mai riferimenti alla sua famiglia e perchè la maggior parte dei cavalieri lo è. La scelta di renderlo di nazionalità inglese è probabilmente legata al mito dei corvi della torre di Londra. Non è chiaro se il suo controllo sugli animali sia solo frutto di un lungo ammaestramento o se l'armatura del corvo gli conferisce poteri aggiuntivi. Di certo, gli animali vengono controllati senza un evidente uso del cosmo, e spesso attraverso i fischi. La fama di cui il cavaliere gode è invece accennata da Cristal, che nel 29° episodio dice di conoscere di fama un guerriero che usa i corvi in battaglia.
L'atteggiamento di Damian non cambia neppure di fronte al cosmo di Atena, quindi è molto probabile che non sia stato plagiato come Asterione o Babel. L'esistenza dei soldati che lo seguono non viene mai spiegata o accennata, ma la loro particolare uniforme suggerisce che si tratti di un qualche corpo speciale, fedele al cavaliere stesso.
APPENDICE: I CORVI
I corvi che Damian usa in battaglia sono in tutto e per tutto dei normali corvi comuni, dal piumaggio nero. Perfettamente ammaestrati, sono fedeli a qualsiasi ordine del cavaliere e grazie ai loro becchi ed artigli affilati possono essere usati come armi, venendo ad esempio aizzati contro gli occhi delle vittime. Usati in stormi comprendenti anche centinaia di esemplari, in caso di necessità, possono compiere anche missioni più complicate, come avvolgere dei lacci attorno ad un essere umano e portarlo via in volo, oppure fare da mezzo di trasporto a Damian stesso. Si nutrono di carne e vengono generalmente sfamati dal cavaliere. L'esposizione al cosmo di Atena li libera dal condizionamento / influsso di Damian, spingendoli a ribellarsi al loro padrone ed a beccarlo ferocemente.
APPENDICE: I SOLDATI DI DAMIAN
Sono uno sparuto gruppo di soldati, di corporatura gracile e con indosso un'uniforme vagamente simile all'armatura d'argento del cavaliere stesso. Non sono dotati di cosmo e possiedono una mediocre forza fisica, ben lontana da quella di un cavaliere. Sbarrano la strada a Pegasus, Cristal e Andromeda, ma vengono rapidamente sconfitti e non si vedono più. Verosimilmente, appartengono ad un qualche corpo speciale addestrato da Damian stesso.
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