CAVALLO DEL MARE

(SEAHORSE BAIAN)

ETA': 18 Anni

ALTEZZA: 1.81 M

PESO: 78 Kg

OCCHI: Verdi

CAPELLI: Castani

DATA DI NASCITA: 7 Maggio

LUOGO DI NASCITA: Canada

GRUPPO SANGUIGNO: A

SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.

PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno. E' possibile che sia orfano ma non ci sono prove a riguardo.

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Il Cavallo del Mare, che nel mito trascinava la carrozza di Nettuno.

ARMATURA / ARMI: Armatura di scaglie d'oro del Cavallo del Mare. L'armatura di Cavallo del Mare è stata forgiata da Nettuno, non ha caratteristiche particolari, è dotata di piccole ali ma non sembra poter volare e non ha armi di sorta. Come tutte le armature di scaglie è molto resistente, ma viene comunque gravemente danneggiata al termine dello scontro tra il generale e Pegasus.

STIRPE: Generale degli Abissi, protettore della Colonna del Pacifico del Nord.

PRIMA APPARIZIONE: Episodio 101, "Le colonne dei sette mari" (anime), Saint Seiya N° 14, 4° capitolo (manga).

EPISODI (SAGA): 101-103 (saga di Nettuno).

NUMERI DEL MANGA:.14, 15.

COLPI SEGRETI / POTERI: Cavallo del Mare possiede varie tecniche speciali, tra cui due colpi segreti, entrambi offensivi. Il primo è il Vortice del Pacifico, che, come il nome suggerisce, consiste in un turbine di vento con cui travolgere il nemico. Per eseguire questo colpo, Cavallo del Mare brucia il suo cosmo e porta le braccia ai fianchi e piega i gomiti, generando delle onde di energia che ben presto si trasformano in un vero e proprio vortice, che si abbatte sul nemico. Quando il generale usa questa tecnica, alle sue spalle compaiono delle onde d'acqua. La forza del vortice non è quantificata, è sufficiente a scaraventare per molti metri in aria un essere umano ma non appare irresistibile e può essere contenuta.

Ben più temibile è il secondo colpo segreto di Cavallo del Mare, i Flutti degli Abissi, sostanzialmente una versione potenziata ed ascendente del Vortice. Per eseguire questa tecnica, il Generale allarga le braccia accanto a se, come a far esplodere il suo cosmo, e crea una forte corrente ascensionale. Subito dopo, Cavallo del Mare concentra tutta l'energia in una mano, di solito la destra, e la muove dal basso verso l'alto in un unico gesto, indirizzando la piena forza della corrente sul nemico e lanciandolo verso l'alto per decine e decine di metri. La forza di questo colpo segreto è tale da far arrivare la vittima fino in superficie partendo dal regno sottomarino, attraversando lo spesso strato d'acqua che forma il cielo del regno. Quando il guerriero ricorre a questa tecnica, dietro di lui compare l'Oceano Pacifico in tempesta, con le acque divise in due, ed il simbolo del Cavallo del Mare, forse ad indicare che questo è il suo colpo massimo. Oltre a questi due colpi segreti, il Generale è in grado di generare una specie di onde paralizzanti, simili alle Onde di Scorpio ma di breve durata e, probabilmente, più deboli. Non è chiaro se tali onde siano di natura psichica o se si tratti di una manifestazione del cosmo del guerriero, ma quest'ultima sembra la probabilità più plausibile, anche perchè Cavallo del Mare non le adopera mai come arma assestante, ma le usa solo per tenere fermo il nemico quando lancia il Vortice del Pacifico. Un cosmo potente può annullare completamente l'effetto delle onde.

A parte le tecniche di attacco, Cavallo del Mare possiede una buona tecnica difensiva, in tutto e per tutto simile a quella del cavaliere d'argento Eris. Si tratta sostanzialmente di un muro d'aria, che il Generale erige di fronte a se ruotando rapidamente le mani, in modo da generare una specie di pressione verso l'esterno, che controbilancia gli attacchi nemici, annullandoli. La grande rapidità del Generale fa si che questo muro resti in aria per diversi minuti dopo essere stato creato, anche se sembra indebolirsi col passare dei minuti. A causa della forte umidità presente nel regno sottomarino, sul muro si forma un sottile strato d'acqua e condensa, che si manifesta in una serie di cerchi concentrici ogni volta che un punto della barriera viene colpito. Questo suggerisce anche che la barriera di Cavallo del Mare, a differenza di quella di Eris, funzioni anche in acqua, probabilmente grazie alla maggiore rapidità di movimento del Generale rispetto al Cavaliere d'argento. La barriera ha comunque una resistenza limitata, e può essere sfondata se l'energia dell'attacco supera quella della pressione dell'aria verso l'esterno, risultato ottenibile ad esempio concentrando l'assalto in un unico punto. Curiosamente, quando la barriera viene sfondata, i cerchi concentrici si manifestano come vere e proprie crepe, forse perchè la condensa riesce a filtrare all'interno del muro. A differenza degli altri colpi segreti, Cavallo del Mare non usa il suo cosmo quando crea questa barriera. Sul piano fisico, Cavallo del Mare è dotato di una grande rapidità di movimento, tale da rasentare il teletrasporto, ma probabilmente inferiore alla velocità della luce. E' inoltre abbastanza forte da bloccare fasci energetici di discreta potenza con una mano, anche se in battaglia sembra prediligere l'uso del cosmo alla forza pura. In quanto Generale del Nord Pacifico, ha il comando sui soldati di stanza in quella zona, e deve rispondere delle sue azioni solo a Dragone del Mare o Nettuno.

STORIA: Cavallo del Mare nacque in Canada, forse discendente di passati Generali degli Abissi. Nulla è noto della sua infanzia fino al giorno in cui venne "trovato" dalla sua futura armatura e sentì il richiamo del cosmo di Nettuno, seguendo il quale, trovò l'ingresso per il Regno Sottomarino, leggendario santuario del Dio nascosto sotto il fondo del mare e semidistrutto a causa di antiche guerre. Qui incontrò il Generale Dragone del Mare, che gli spiegò dell'esistenza di Nettuno, imperatore dei mari, e delle sue armate, capeggiate da sette generali. Dragone del Mare gli disse che tra alcuni anni Nettuno si sarebbe reincarnato, ed avrebbe dichiarato guerra ad Atena, Dea della Giustizia e sua antica nemica, per conquistare la Terra e farne un posto migliore, purificandolo con un grande diluvio ed affidandolo alle sue genti. Nel sentir ciò, Cavallo del Mare comprese che era suo destino diventare Generale degli Abissi ed iniziò ad allenarsi per conquistare l’armatura che lo aveva trovato.

Non si sa assolutamente nulla dell'addestramento di Cavallo del Mare, che verosimilmente si svolse nello stesso Regno Sottomarino e senza nessun maestro (vedi Note), ma, dopo molti anni di pratica, il ragazzo riuscì a sviluppare una serie di tecniche offensive e difensive, tutte basate sull'uso dell'aria e delle correnti. Per natura altezzoso e sicuro di se al limite dell'arroganza, il ragazzo prese a considerare invincibili i suoi colpi segreti, ed in particolar modo la sua difesa, ma non ebbe mai modo di metterli alla prova in un vero combattimento (vedi Note). In questi anni, Cavallo del Mare vide il Regno Sottomarino popolarsi pian piano di soldati ed altri aspiranti Generali, e ciò sviluppò ulteriormente la sua già forte fedeltà nei confronti di Nettuno, portandolo ad accettarne in pieno i piani nonostante comportassero la morte di milioni di innocenti, ed a giurare a se stesso che avrebbe fatto di tutto per aiutare il Dio a realizzarli. Sempre in questo periodo, Cavallo del Mare venne informato da Kanon sulle schiere di Atena, divise in tre categorie: i deboli cavalieri di bronzo, i mediocri cavalieri d'argento ed i potenti cavalieri d'oro, capaci di muoversi alla velocità della luce e protetti da vestigia d'oro.

Finalmente, il ragazzo completò l'addestramento ed ottenne il titolo di Generale degli Abissi. A ciascun generale era affidato il compito di proteggere una delle sette colonne su cui si poggiava il Regno di Nettuno, e a Cavallo del Mare spettava quella del Nord Pacifico, che era anche il mare su cui si affacciava il suo natio Canada. Con l'investitura, Cavallo del Mare ottenne l’armatura di scaglie d'oro, forgiate da Nettuno in persona all'epoca di una precedente guerra sacra con Atena. Queste armature erano virtualmente indistruttibili, e Cavallo del Mare ne fu estremamente orgoglioso, considerandola una difesa persino superiore alla sua barriera. Stessa fiducia era posta nella colonna del Pacifico, edificata millenni fa da Nettuno e capace di resistere a qualsiasi forma di attacco, ma ciononostante Cavallo del Mare promise sul suo onore di difenderla contro qualsiasi nemico.

Alla fine, la guerra con Atena scoppiò in pieno. La Dea venne rapita da Nettuno ed imprigionata nel cuore del suo tempio, ed ai Generali venne dato l'ordine di proteggere le colonne dagli assalti dei suoi cavalieri, obbligati a distruggerle per fermare l'imperatore dei mari e salvare la loro protettrice. Smanioso di combattere e del tutto certo dei propri mezzi, Cavallo del Mare fu felice di essere il primo ad essere impegnato in battaglia quando un cavaliere di nome Pegasus raggiunse la sua colonna. Nell'accorgersi che Pegasus era solo un cavaliere di bronzo però, la sua soddisfazione divenne delusione, e Cavallo del Mare derise il nemico, vantandosi della sua difesa impenetrabile e facendo sfoggio delle sue tecniche di attacco, con le quali lo travolse più volte.

Considerandosi superiore al nemico, e infastidito dal tono scherzoso e insieme provocatorio con cui Pegasus lo apostrofava, il Generale cercò di sbarazzarsi di lui con i Flutti degli Abissi, ma pian piano si accorse che l'avversario era più forte del previsto. In particolare, Pegasus era sostenuto da un'armatura rinata grazie al sangue dei cavalieri d'oro, da una notevole tenacia e dall'esperienza maturata in decine e decine di battaglie contro avversari superiori, mentre Cavallo del Mare era relativamente inesperto e non poteva basare la propria sicurezza su passate vittorie contro validi nemici. Stupendolo ripetutamente, Pegasus riuscì prima ad innalzare il suo cosmo al livello dei cavalieri d'oro, facendo anche evolvere temporaneamente la propria armatura, poi a scoprire il punto debole della barriera difensiva, molto simile a quella di un nemico che il ragazzo aveva sconfitto in passato, e infine a danneggiare la sua corazza di scaglie d'oro.

Tali imprese sbalordirono Cavallo del Mare, fino a quel momento convinto di non avere punti deboli, facendo finalmente vacillare la sua fiducia in se stesso e spingendolo a dare il massimo per la prima volta. Nonostante l'arrivo di un secondo cavaliere di Atena, Cristal il Cigno, Cavallo del Mare continuò ad affrontare Pegasus, ma dovette cedere di fronte al suo colpo più potente, la Meteora di Pegasus, che danneggiò gravemente la sua armatura di scaglie e lo ferì a morte. Desideroso di vittoria e vanaglorioso fino alla fine, il guerriero non accettò comunque la sconfitta, ed anzi prima di morire si proclamò vincitore, convinto che Pegasus non avrebbe potuto abbattere la colonna del Pacifico del Nord. Il suo cadavere rimase nello spiazzo antistante la colonna e, in seguito alla definitiva sconfitta di Nettuno, venne sommerso dal crollo del Regno Sottomarino.

NOTE:  Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 101-103 dell'anime e dai n° 14 (4° capitolo) e 15 (1° capitolo) del manga (edizione StarComics).

Non è chiaro se Cavallo del Mare sia orfano o meno, principalmente perchè Nettuno parla dei suoi generali come di predestinati, affermando che raggiungeranno il Regno Sottomarino seguendo il suo cosmo. E' quindi possibile che avesse vissuto in una famiglia normale fino a quel momento, anche se la mancanza di esitazioni di fronte ai piani distruttivi di Nettuno potrebbe indicare un'infanzia più drammatica. Parimenti, è anche possibile che sia discendente di un antico generale, ma non vi sono prove a riguardo. A differenza dei Cavalieri, solitamente addestrati da un maestro, non è chiaro chi abbia allenato i Generali e dove si sia svolto l'allenamento, o addirittura SE si sia svolto. A riguardo, nella rubrica della posta "L’Angolo di Sion", in cui Kurumada rispose ad alcune domande inviategli dai lettori, l’autore affronta esplicitamente l’argomento dell’addestramento dei Generali affermando: "I Generali e gli Spectre ottengono il loro titolo seguendo processi completamente diversi da quelli dei nostri Cavalieri. Per prima cosa, coloro che diventano Generali sono nati con un potenziale ed un potere che li rende adatti ad essere scelti dalle loro Armature di Scaglie. In altre parole, le Armature di Scaglie hanno un ruolo nel trovare i Generali. Per questo, scegliere Kanon e Abadir, che avevano già i mezzi per diventare Cavalieri, è abbastanza naturale. Per Armature di Scaglie e Armature di Atena, coloro che le indossano dipendono totalmente solo dal loro potenziale personale". A questo punto, rimane il dubbio su cosa si intenda per "potenziale", cioé se Cavallo del Mare e gli altri siano riusciti a imparare i loro colpi senza alcun allenamento, o se invece il destino li abbia portati a perfezionarsi altrove prima di ricevere la chiamata, come nel caso di Abadir. Visto che persino l'enciclopedia del manga lascia scoperto questo dettaglio, è plausibile che si siano addestrati da soli, magari nello stesso Regno Sottomarino e forse sotto la supervisione di Kanon ed Abadir.

Le onde paralizzanti vengono brevemente usate dal generale nel corso del suo combattimento con Pegasus, e graficamente assomigliano molto alle Onde di Scorpio intraviste nel 60° episodio. Cavallo del Mare è spesso considerato il più debole dei Generali, a causa delle sue scarse doti strategiche e della sua eccessiva sicurezza, ma è interessante notare che i suoi Flutti degli Abissi riescono a lanciare Pegasus fino in superficie, attraversando metri e metri di mare, mentre il Gorgo di Scilla di Kira, colpo più potente tra i tanti del custode del Pacifico Meridionale, riesce solo a far sbattere Andromeda contro il fondo del mare che forma il cielo del regno sottomarino.

E' molto improbabile che Cavallo del Mare abbia affrontato dei veri combattimenti fino a quello con Pegasus. La sua investitura è infatti recente, addirittusa successiva alla battaglia del Grande Tempio se contemporanea a quella di Abadir, ed i Generali non hanno combattuto altre guerre prima di quella con la schiera di Isabel. Ovviamente è possibile che abbia sconfitto dei nemici nel corso dell'addestramento, o che si sia avventurato in qualche viaggio per il mondo, ma non ci sono prove a riguardo.

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