ABADIR DEL KRAKEN
(KRAKEN ISAAC)
ETA': 14 Anni
ALTEZZA: 1.74 M
PESO: 60 Kg
OCCHI: Verdi
CAPELLI: Verdi
DATA DI NASCITA: 17 Febbraio
LUOGO DI NASCITA: Finlandia
GRUPPO SANGUIGNO: B
SEGNI PARTICOLARI: Una lunga cicatrice sul lato sinistro del volto e sull'occhio.
PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno. Da quel che sappiamo probabilmente è orfano.
COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Kraken, un mostro marino leggendario a forma di manta.
ARMATURA / ARMI: Armatura di scaglie d'oro del Kraken. L'armatura di Abadir non ha caratteristiche particolari, è dotata di ali ma non sembra poter volare e non ha armi di sorta. Viene gravemente danneggiata al termine dello scontro tra il generale e Cristal il Cigno.
STIRPE: Generale degli Abissi, protettore della Colonna del mar Glaciale Artico.
PRIMA APPARIZIONE: Episodio 108, "La vendetta di Abadir" (anime), Saint Seiya N° 16, 4° capitolo (manga).
EPISODI (SAGA): 108-109 (saga di Nettuno).
NUMERI DEL MANGA: 16-17.
COLPI SEGRETI / POTERI: Il principale colpo segreto di Abadir è l'Aurora Boreale, una tecnica di ghiaccio molto simile all'Aurora del Nord di Cristal. Per eseguirla, Abadir solleva le braccia divaricate sopra la testa, ed alle sue spalle compaiono un arco di luce (che potrebbe rappresentare Kraken), cristalli di ghiaccio e l'arcobaleno di colori tipico dell'aurora boreale. Abadir poi congiunge le braccia davanti al petto, formando con le mani una sfera di ghiaccio ed energia che fa esplodere contro il nemico. La sfera si trasforma in un tornado di energia fredda, che travolge l'avversario con una forza tale da sollevarlo in aria di molti metri. La temperatura dell'Aurora Boreale non è nota, anche se di certo non raggiunge lo zero assoluto. Probabilmente è ad un livello simile ai colpi di ghiaccio di Artax, che poteva congelare la lava. Oltre all'Aurora Boreale, Abadir può far comparire cristalli di ghiaccio in aria, abbassare la temperatura circostante di molti gradi e congelare alcuni oggetti vicini espandendo il suo cosmo. Sul campo fisico, Abadir ha i poteri normali di un cavaliere, può frantumare montagne di ghiaccio con un pugno e muoversi a grande velocità. Infine, Abadir è un ottimo nuotatore.
STORIA: Verosimilmente orfano di entrambi i genitori, Abadir lasciò, in circostanze ignote, la natia Finlandia e raggiunse la Siberia Orientale, dove venne accolto dal Maestro dei Ghiacci, custode dell'armatura di bronzo del Cigno. In qualche modo consapevole della leggenda dei cavalieri, Abadir, desideroso di proteggere gli uomini e la giustizia, chiese ed ottenne di essere addestrato dal Maestro dei Ghiacci, che iniziò a sottoporlo ad un rigido programma di esercizi tra le pianure di ghiaccio Siberiane, abitate solo da branchi di alci ed orsi polari. Sebbene a volte, in momenti di sconforto, considerasse la fuga, Abadir continuò ad allenarsi con passione per conseguire il suo sogno.
Pochi mesi dopo, la sua solitudine venne interrotta dall'arrivo di un altro bambino più o meno della sua stessa età, Cristal, proveniente da Nuova Luxor ed a sua volta aspirante al titolo di cavaliere ed all'armatura del Cigno. Abadir, stimolato dalla competizione e felice all'idea di avere compagnia, accolse bene il nuovo venuto ed i due continuarono l'addestramento insieme. Per lungo tempo, Abadir e Cristal seguirono gli insegnamenti del Maestro dei Ghiacci, allenando la loro forza colpendo montagne di ghiaccio a mani nude, la loro velocità schivando pioggie di stalattiti e la loro resistenza nuotando a lungo sotto il ghiaccio nel gelido mare Siberiano o restando per ore immobili davanti ai venti sferzanti del Nord. Sotto il vigile sguardo del Maestro, i due si affrontarono spesso in scontri di allenamento, dai quali Abadir, probabilmente più motivato del compagno, usciva spesso vincitore. Nonostante ciò, l'amicizia tra i due bambini continuò a rafforzarsi. Verosimilmente Abadir passò anche molto tempo ad esercitarsi nel nuoto, e col tempo imparò a conoscere ed a temere le violente ed improvvise correnti del mare Artico.
Passarono i mesi e gli anni, ed Abadir e Cristal, da bambini quali erano, divennero ragazzi forti e coraggiosi. Abadir continuava a sognare di diventare cavaliere di Atena per proteggere la giustizia e gli uomini dalle forze del male. Forse, a sostenerlo ulteriormente, c'erano le storie che il ragazzo aveva probabilmente sentito dal Maestro a proposito di Acquarius, cavaliere d'oro e sommo signore delle energie fredde, nonchè istruttore dello stesso Maestro dei Ghiacci. In circostanze ignote, Abadir era addirittura riuscito a vedere la posizione prerogativa del Sacro Acquarius, il colpo più potente dei guerrieri che controllano il ghiaccio. Abadir ammirava profondamente sia il Maestro che Acquarius, e desiderava seguire il loro esempio. Oltre a loro però, nel corso degli anni, Abadir prese ad ammirare anche un'altra creatura, il leggendario Kraken, un mostro marino dall'aspetto di manta che distruggeva i vascelli travolgendoli con terribili tempeste e massacrandone l'equipaggio. Kraken però non attaccava tutte le navi, ma solo quelle su cui si trovavano uomini malvagi ed assetati di sangue, come i pirati. Nonostante il Maestro dei Ghiacci conoscesse Kraken, e gli avesse sconsigliato di seguirne l'opera, Abadir non potè fare a meno di prenderlo ad esempio e di tanto in tanto affermava di voler essere altrettanto forte e spietato contro i malvagi.
Per tutto questo tempo, Abadir aveva sempre pensato che Cristal fosse sostenuto dalle sue stesse motivazioni, e desiderasse diventare cavaliere solo per proteggere la giustizia. Un giorno però, a circa un anno dalla fine dell'addestramento, Cristal gli rivelò che in realtà l'unico motivo per cui si era addestrato era diventare abbastanza forte da frantumare il ghiaccio del mare Siberiano e poter raggiungere il relitto sommerso del vascello in cui riposava sua madre. Questa rivelazione fece infuriare Abadir, che colpì ripetutamente l'amico, accusandolo di tradimento e continuando ad affermare che con una motivazione così puerile Cristal non sarebbe mai diventato cavaliere. Sotto l'influsso della collera, Abadir quasi uccise Cristal, ma il suo ultimo colpo fu diretto contro una montagna di ghiaccio piuttosto che contro l'amico. La montagna non era di ghiaccio comune ma di ghiaccio secolare, vecchio di centinaia di anni e dotato di una resistenza notevole, eppure il pugno di Abadir, che pure non aveva ancora imparato alcun colpo segreto, la mandò in pezzi senza apparente difficoltà. Prima di allontanarsi, Abadir avvisò Cristal circa le correnti sottomarine, violente ed imprevedibili. Non molto tempo dopo, in un periodo in cui il Maestro dei Ghiacci era probabilmente assente, Abadir andò sul mare di ghiaccio e trovò l'enorme voragine aperta da Cristal. Preoccupato per l'amico, Abadir si tuffò in mare per soccorrerlo e, in un momento in cui le correnti si erano calmate, lo trovò saldamente aggrappato al sartiame del relitto, privo di sensi ma vivo. Colpito dal suo coraggio e dalla sua determinazione, Abadir prese l'amico e cominciò a nuotare insieme a lui verso la superficie.
A metà strada però i due vennero nuovamente sorpresi dalle correnti ed Abadir, appesantito da Cristal ed obbligato a nuotare con un braccio solo, si rese conto di non avere la forza di riuscire a raggiungere il varco che il compagno aveva aperto. Travolti dalle correnti, Abadir e Cristal vennero sospinti sotto la superficie irregolare del ghiaccio ed una stalattite si conficcò con violenza nell'occhio sinistro del ragazzo, sfregiandogli il volto e ferendolo gravemente. Sanguinante, Abadir comprese che l'unica speranza di salvezza era aprire una nuova via d'uscita e prese a colpire il ghiaccio dal basso. A causa dell'acqua però l'energia dei suoi pugni era ridotta e fu solo dando fondo a tutte le sue energie che il ragazzo riuscì nell'impresa. Con le ultime forze, energie lanciò Cristal in superficie, poi, troppo stanco per salvare se stesso, si lasciò andare alla deriva. Cristal, a sua volta esausto per la fatica, non potè soccorrere l'amico e perse i sensi sul ghiaccio. Certo della fine, Abadir stava per perdere i sensi, ma prima di svenire vide una creatura dagli occhi lucenti nuotare verso di lui.
Al risveglio, Abadir scoprì con stupore di essere ancora vivo, e di trovarsi in un luogo asciutto situato sotto la superficie del mare. Ben presto Abadir comprese che quel regno in rovina, nel quale si distinguevano chiaramente sette immense colonne di pietra, era in realtà il regno di Nettuno, signore dei sette mari. Ignaro se a salvarlo fosse stato Kraken, Nettuno o qualche altra creatura del mare, Abadir esplorò quel regno sommerso, fino a trovare il tempio del Dio dei mari. Lo spirito di Nettuno (vedi Note), riconoscendo la sua forza, gli offrì l'armatura di scaglie d'oro del Kraken ed il titolo di Generale degli Abissi protettore della colonna del mare Artico. L'offerta sorprese Abadir, che era consapevole delle antiche battaglie combattutesi tra Atena e Nettuno e che quindi ritenne giusto esitare. Nonostante i suoi dubbi comunque Abadir rimase nel regno sottomarino e finì per conoscere Kanon, che, col nome di Dragone del Mare, era l'unico altro Generale già presente. In questo periodo Abadir continuò anche ad allenarsi, fino a creare l'attacco Aurora Boreale.
Non molto tempo dopo, probabilmente per bocca dello stesso Kanon (vedi Note), Abadir venne a sapere che Cristal era diventato cavaliere del Cigno ed aveva conquistato l'armatura di bronzo. Questo tuttavia non bastò a fargli prendere una decisione, e per i mesi successivi Abadir continuò ad esitare. Un giorno però Kanon gli portò la notizia della morte del Maestro dei Ghiacci per mano dello stesso Cristal. La notizia sconvolse Abadir, che non riuscì a capacitarsi che il suo amico avesse compiuto un'azione del genere. Pochi mesi dopo, Kanon portò anche la notizia della morte di Acquarius, anche stavolta ad opera di Cristal. Furioso, Abadir giudicò Cristal un allievo ingrato, e soprattutto si convinse che i cavalieri di Atena non erano affatto protettori della giustizia, ma uomini crudeli portatori di morte. Provato dalla quasi totale solitudine, disilluso riguardo ad Atena e con i suoi sogni di giustizia infranti, Abadir decise finalmente di accettare l'offerta di Nettuno e divenne Generale degli Abissi. Nel corso del tempo, dopo aver conosciuto Julian Kedives, Abadir comprese che in realtà era Dragone del Mare a controllare le azioni di Nettuno, ed arrivò persino a scoprire la vera identità del compagno, Kanon dei Gemelli, ma questo non gli fece cambiare idea. Quasi accecato all'idea di creare un nuovo ordine adatto solo agli Dei e pronto anche ad accettare il sacrificio di migliaia di innocenti, il ragazzo giurò di proteggere la colonna dei mari Artici ad ogni costo e contro qualunque nemico.
Poche settimane dopo, Nettuno prese il controllo di Ilda di Polaris, regnante di Asgard e sacerdotessa di Odino. Il tutto era parte di un complesso piano per indebolire e catturare Atena, piano che ebbe pienamente successo. Subito dopo, Nettuno scatenò diluvi interminabili sulla Terra, allo scopo di farla sommergere dalle acque. Com'era prevedibile, i cavalieri di Atena raggiunsero il regno sottomarino per salvare la loro Dea, ma per farlo dovevano prima abbattere le sette colonne dei sette mari. Abadir non è tra i primi a scendere in campo, e quindi assiste al crollo delle due colonne del Pacifico, di quella dell'Indiano e di quella dell'Antartico, venendo anche a sapere di un bambino che portava con se l'armatura d'oro della Bilancia e le armi necessarie ad abbattere i pilastri.
Per uno strano scherzo del destino fu proprio Cristal, ferito dopo un fallimentare scontro con Lemuri, protettore del mare Antartico, a raggiungere la colonna di Abadir. Inizialmente Cristal non riconobbe il vecchio compagno, il cui volto era coperto dalla maschera dell'armatura, ma poi il generale si rivelò all'amico di un tempo, nei confronti del quale ora provava un profondo rancore a causa delle morti di Acquarius e del Maestro dei Ghiacci. Cristal, del tutto ignaro di ciò, fu commosso alla vista del compagno, ma Abadir, dopo aver finto amicizia per qualche attimo, lo colpì duramente. Nello scontro che seguì, Abadir raccontò le motivazioni che lo avevano spinto a diventare Generale, senza però permettere a Cristal di spiegare il perché delle morti del Maestro dei Ghiacci e di Acquarius. Cristal, vista la profonda cicatrice sull'occhio di Abadir, gli permise di vendicarsi almeno a quel proposito ed il generale lo ferì all'occhio sinistro col dito. Tuttavia, forse per pietà o perché convinto che Cristal sarebbe comunque morto presto, Abadir colpì la palpebra piuttosto che la pupilla e non con particolare violenza. Il combattimento proseguì, ma Cristal, pur dando segni di essere più forte del rivale, era in preda al senso di colpa per ciò che era successo ad Abadir e sperando di poterlo far tornare il nobile uomo di un tempo non si difese dai suoi colpi. Abadir si accorse delle esitazioni del compagno ma non vi diede troppo peso e, dopo aver pensato di averlo finito, si concentrò su Kiki, appena arrivato con lo scrigno della Bilancia. Oramai spietato al punto da attaccare anche un bambino, Abadir colpì ripetutamente Kiki, che non voleva lasciar andare lo scrigno, e lo avrebbe ucciso se Cristal non avesse ripreso i sensi proprio in quel momento. Deciso a mettere da parte i ricordi e le vecchie amicizie e sorretto dagli spiriti del Maestro dei Ghiacci e di Acquarius, Cristal mostrò ad Abadir il suo vero potere, simile a quello di un cavaliere d'oro, e fermò l'Aurora Boreale a mani nude. Impressionato sia dalla forza del compagno, temprato dalle tante battaglie combattute, che dalle apparizioni degli spiriti dei maestri, Abadir comprese che la sua fine era vicina e sfidò Cristal ad un ultimo scontro. Con grande stupore, Abadir riconobbe la posa di Cristal come quella prerogativa del Sacro Acquarius, ma nonostante la paura decise di affrontarlo con l'Aurora Boreale. Lo scontro finale si rivelò impari ed Abadir venne travolto in pieno dal Sacro Acquarius, la sua armatura di scaglie andò quasi in pezzi e lui cadde al suolo ferito a morte. Vicino alla fine, Abadir si congratulò con l'amico per la forza dimostrata e, dimenticando i vecchi rancori e le incomprensioni, fece finalmente pace con lui.
Dopo che Cristal ebbe abbattuto la colonna del mare Artico con la lancia bracciale di Libra, Abadir, dando fondo alle sue ultime forze, lo chiamò vicino e gli rivelò la verità su Kanon e su Nettuno. Questo sforzo gli costò la vita ed il ragazzo si spense subito dopo tra le braccia di Cristal. Verosimilmente il suo cadavere rimase tra le rovine della colonna dell'Artico e venne in seguito sommerso dalle acque quando il regno sottomarino venne allagato dopo il crollo della Colonna Portante.
NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 108-109 dell'anime e dai n° 16 (4° capitolo) e 17 (1° capitolo) del manga (edizione StarComics). Che Abadir sia orfano si può dedurre dal fatto che la maggior parte dei cavalieri lo sono e dalla completa mancanza di accenni alla sua vita prima di iniziare l'addestramento col Maestro dei Ghiacci. L'arrivo di Cristal si può collocare più o meno un paio di mesi dopo l'inizio dell'addestramento di Abadir visto che i due bambini eseguono gli stessi esercizi e la differenza tra le loro capacità, seppur presente, non è abissale. Ciononostante, Abadir è in grado di frantumare il ghiaccio eterno della Siberia circa un anno prima di Cristal.
Gli eventi dell'ultimo flashback ambientato in Siberia si possono collocare a circa un anno dalla fine dell'addestramento di Cristal. Nel 17° episodio si aveva l'impressione che Cristal avesse da poco imparato la Polvere di Diamanti e non c'era traccia di Abadir, segno che l'incidente era già avvenuto. Questo significa che Abadir non ha imparato ad usare la Polvere di Diamanti o l'Aurora del Nord, anche se le conosce almeno di vista e riconosce le posizioni prerogative. Ovviamente è anche plausibile che Abadir sappia usare entrambe le tecniche ma abbia preferito inventare un nuovo colpo segreto per tagliare del tutto i ponti col suo passato e con i cavalieri di Atena. In circostanze ignote Abadir ha visto anche il Sacro Acquarius, infatti riconosce il colpo quando Cristal si appresta a lanciarlo.
E' incerto in che parte della continuity Abadir abbia incontrato Nettuno. Dovrebbe essere poco prima dell'investitura di Cristal a cavaliere (3° episodio), quindi non molto prima dell'inizio della serie, ma il tempio sottomarino è in rovina e lo spirito di Nettuno è ancora nell'armatura, come negli eventi che vedremo nel flashback del 110°episodio, ambientato anni addietro, quando Isabel era appena una neonata e Gemini non era ancora diventato Arles. In quel flashback lo spirito di Nettuno ripara il tempio sottomarino, lascia l'armatura ed entra in Julian Kevines (Kanon stesso dice che è scomparso), quindi non può aver offerto l'investitura ad Abadir. E' invece più chiaro che Abadir ha accettato di diventare generale solo di recente, dal momento che lo vediamo davanti a Julian, che quindi è già diventato Nettuno, come mostrato nel 104° episodio.
In qualche modo Abadir è venuto a sapere delle gesta di Cristal e dei cavalieri, ma non delle loro motivazioni, ed infatti parla di atti malvagi riferendosi alle invasioni del Grande Tempio e di Asgard. A questo proposito è plausibile che sia stato Kanon ad informarlo in maniera ambigua. Il fratello di Gemini ha mostrato più di una volta di conoscere gli eventi del Grande Tempio e potrebbe aver usato queste informazioni per ingannare Abadir. Parimenti, è probabile che per convincerlo della malvagità dei cavalieri di Atena gli abbia rivelato la sua vera identità, o che Abadir l'abbia dedotta da solo osservando con attenzione gli eventi. Nonostante sapesse la verità su Kanon comunque Abadir ha continuato a servire Nettuno, verosimilmente convinto della giustizia delle sue azioni. Il suo discorso sulla necessità di purificare la terra assomiglia a quello di Krisaore nella 105° puntata, quindi è persino possibile che Kanon li abbia convinti / ingannati entrambi, o che Krisaore stesso abbia contribuito alla decisione di Abadir.
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