ZEUS CHAPTER

L'OMBRA DI HADES

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8°Parte

BGM: Burn! My Cosmo!

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"Onde del Tuono !" gridò Andromeda, e la catena travolse in pieno Pegasus e Sirio, atterrandoli per la quarta volta. "I suoi attacchi si fanno sempre più decisi, se continua così ci ucciderà. Dobbiamo farlo tornare in se, ma come ?" disse Sirio. Fino ad ora le armature divine avevano resistito bene agli assalti della catena, ma dopo l'ultimo colpo, una sottile crepa era apparsa sul fianco destro, e Dragone temeva che la corazza non avrebbe resistito ancora a lungo. La capacità difensiva delle armature divine era grande, ma quella offensiva della catena di Andromeda era tale da eguagliarla, ed inoltre la sua armatura e quella di Pegasus erano già state indebolite dai colpi di Efesto ed Ermes rispettivamente.

"Non lo so, ma non possiamo più permetterci di restare fermi. Non desidero essere ucciso da un amico più di quanto desideri essere ucciso da un nemico. Se solo potessimo fermarlo senza fargli del male… o almeno capire cosa lo fa agire in questo modo !" ribatté Pegasus, mentre un rivolo di sangue gli scorreva sul volto da un taglio poco profondo alla fronte.

"E' come se fosse in trance ! Se riusciamo a capire chi lo controlla ed a spezzare il legame che li tiene uniti, potremo…" iniziò Sirio, ma all'improvviso la catena circolare schizzò verso di lui. Il ragazzo evitò il colpo con un agile salto, ma a mezz'aria si trovò del tutto indifeso di fronte alla catena d'attacco, che lo centrò in pieno alla spalla, facendolo precipitare pesantemente al suolo. Pegasus cercò di correre in suo soccorso, ma la catena di Andromeda sfrecciò verso di lui. Consapevole che saltando sarebbe caduto nella stessa trappola in cui era caduto Sirio, Pegasus attese fino a quando la catena gli fu vicinissima, poi, con un gesto improvviso, spiegò le ali dell'armatura divina e si librò in volo.

Immediatamente la catena di attaccò schizzò verso di lui, ma il ragazzo si aspettava questa mossa e volò a tutta velocità verso la parete, inseguito a pochi centimetri di distanza dall'arma. Poi, a pochi attimi dall'impatto, scartò a destra con un movimento improvviso, così rapido che la catena non poté seguirlo e trapassò il muro. Ripresa quota, il cavaliere osservò per un istante i risultati della sua opera. All'inizio aveva pensato di usare quel trucco per colpire Andromeda stesso, ma poi aveva temuto che un colpo del genere potesse ferirlo seriamente, e quindi aveva usato il muro del tempio. Nonostante il successo del suo piano però, l'eroe non era affatto soddisfatto

"Stiamo perdendo tempo, e ne abbiamo così poco a disposizione. Lady Isabel diventa più debole ogni secondo che passa, non possiamo più permetterci di restare sulla difensiva ! Se soltanto Cristal fosse qui… forse il suo gelo potrebbe rallentare la catena, in passato si è dimostrata vulnerabile al freddo !" pensò, e questa distrazione gli costò cara. In una frazione di secondo infatti la catena si mosse come un boomerang, oltrepassando la parete alle sue spalle e centrandolo in pieno alla schiena.

Stavolta Pegasus sentì chiaramente il metallo della sua armatura incrinarsi ed un'onda rovente di dolore lo assalì. "Siamo del tutto inermi ! Non possiamo attaccarlo con decisione, altrimenti rischieremmo di ferirlo gravemente, e non abbiamo difese efficaci contro la sua catena" realizzò precipitando al suolo proprio davanti ad Andromeda. Il cavaliere sollevò la mano per colpirlo al collo, l'unica zona non protetta dall'armatura. Intuendo le sue intenzioni, Pegasus cercò di spostarsi, ma la vista era ancora annebbiata a causa del colpo alla schiena e dell'impatto col suolo. "Andromeda ! non farlo, sono io, Pegasus !" gridò allora, e per una frazione di secondo il cavaliere parve esitare, poi però la mano scese con decisione verso il bersaglio.

In quel momento però, un fascio di energia centrò Andromeda in pieno petto, facendolo barcollare, ed alzando lo sguardo il guerriero vide che Sirio si era rialzato. "C'è troppo in gioco in questa battaglia ! Non possiamo farci sconfiggere, per nessun motivo, anche se questo vorrà dire colpire un amico ! Pegasus…" disse Dragone, ma il compagno non gli diede il tempo di terminare e, rimessosi in piedi a fatica, iniziò ad agitare le braccia nella posizione che prelude al suo colpo speciale, il Fulmine di Pegasus. "Purtroppo hai ragione. Avrei voluto evitarlo ad ogni costo, ma non abbiamo altra scelta. Per superare questo tempio, dovremo sconfiggere Andromeda !"