ZEUS CHAPTER
IL SEGRETO DI EXCALIBUR
13°Parte BGM: The Indomitable Fighting Spirit |
"Stupido ! ti ho già detto che inutile con me !"
ribatte il Dio annullando il colpo con la mano, e subito dopo concentra ancora una volta la propria energia nel braccio destro, nella posa che prelude alla sua tecnica mortale "Ora ti finirò ! Maglio Divino !". Il fascio energetico sfreccia verso il bersaglio, ma questa era proprio la mossa che Sirio si aspettava e così il ragazzo brucia fino ai limiti massimi il suo cosmo, che si manifesta con la forma di un enorme dragone."Stavolta non mi lascerò colpire ! Efesto, questa è la somma tecnica del Dragone, il Colpo dei 100 Draghi !" I due fasci energetici si scontrano per alcuni secondi a mezz'aria, poi il "Maglio Divino" ha il sopravvento. L'attacco di Sirio ha però avuto l'effetto di deviare il colpo divino, che manca il bersaglio centrando invece il suolo. L'esplosione che ne consegue apre un'enorme voragine e solleva un muro di polvere talmente fitto da impedire ai due contendenti di vedersi. "Non credevo che tu avessi a disposizione un colpo così potente, ma sono comunque io il più forte ! ah ah ah" dichiara trionfante Efesto, ma appena la polvere si dirada un po', il Dio si rende conto che non ha nessuno di fronte. "Ma dove…"
"Ti prego, mio cosmo, brucia fino ai limiti estremi ! Risvegliati, nono senso !" grida una voce sopra di lui, e sollevando lo sguardo Efesto vede Sirio sospeso in aria grazie alle ali della sua armatura. "Lo sento, ora ho la padronanza della mia anima ! In nome tuo, Capricorn, Excalibur !" L'attacco, lanciato alla velocità della luce, coglie di sorpresa Efesto, che comunque reagisce istintivamente colpendo il nemico con un pugno allo stomaco. Sirio viene lanciato indietro di alcuni metri, ma anziché approfittarne, Efesto resta immobile e sussurra "Ci sei… davvero… riuscito…". Nello stesso istante, uno squarcio sottile ma profondo si disegna sul pettorale del Dio, partendo dalla spalla destra e scendendo diagonalmente fino all'addome. Dalla ferita sgorgano copiosi flotti di sangue che, confondendosi con il rosso dell'armatura, scorrono fino al cinturino e gocciolano a terra. Con negli occhi stupore misto ad ira, Efesto guarda ancora un attimo il suo giovane nemico, poi crolla al suolo.