ZEUS CHAPTER
IL SEGRETO DI EXCALIBUR
2° Parte BGM: Illusion of the 12 Temples |
Dopo alcuni minuti di cammino, i ragazzi si trovano di fronte ad una parete, e guardandosi attorno si rendono conto che il tempio non ha uscita. "La strada finisce qui !" afferma Sirio controllando attentamente la parete alla ricerca di una nicchia o un passaggio nascosto. Stessa cosa fa Andromeda, spostatosi di qualche metro sulla destra. Per parecchi minuti i due restano in silenzio, completamente impegnati nella ricerca di una via d'uscita, ricerca che purtroppo non dà risultati.
"Non ha senso, deve esserci un modo per uscire !" sussurra Sirio, rivolto più a se stesso che ad Andromeda.
"Neanche la mia catena avverte nulla, probabilmente Efesto sta nascondendo il suo cosmo per non farsi trovare ! Forse…"
"Sshhh…ascolta" dice Sirio fermandosi ed interrompendo le parole dell'amico. Dopo alcuni attimi di smarrimento, Andromeda sente un rumore metallico provenire da un punto imprecisato alla sua sinistra, un rumore che il ragazzo ha già udito nella fucina di Etri, quello provocato da un martello che batte il ferro. I due amici si guardano per una frazione di secondo, poi, annuendo a vicenda, avanzano cautamente verso la sorgente del rumore, lasciandosi guidare più dall'udito che dalla vista. Dopo pochi passi i due si trovano di fronte alla parete, ma è proprio da quella direzione che il rumore proviene. "Forse ci siamo !" afferma Dragone tastando la superficie che ha di fronte, "sta indietro !" dice poi all'amico, ed appena Andromeda indietreggia di qualche passo, il cavaliere solleva il pugno destro e colpisce violentemente le rocce, che vanno in frantumi rivelando un'enorme stanza segreta.
Appena la parete va in pezzi, il rumore scompare e contemporaneamente un'ondata di calore investe per un attimo i ragazzi, obbligandoli a difendere i volti con le braccia. Ripresisi, i due entrano lentamente nella nuova stanza, la cui temperatura è persino superiore a quella del resto del tempio. In realtà, il nuovo ambiente assomiglia più ad una grotta che ad una stanza, le pareti sono di roccia incandescente, e da numerose spaccature scorrono flotti di lava, che poi si incanalano in quattro canali scavati nel pavimento. I canali, disposti come a disegnare una X, convergono in un punto centrale formando un piccolo lago di lava, del diametro di un metro circa. Per qualche misterioso motivo, sebbene la lava continui a scorrere, le dimensioni del lago non cambiano. Sparsi nella grotta vi sono vari attrezzi da fabbro, tra cui pinze, martelli, incudini.
Dietro al lago di lava, un uomo con indosso un'armatura di un rosso accesissimo osserva i due cavalieri. La corazza ricopre quasi completamente il suo corpo, lasciando scoperte solo le punte delle dita e la parte inferiore del volto, che comunque è coperta da una folta barba castana. Agganciato al lato sinistro della cintura dell'armatura, un'enorme martello pende fino all'altezza del ginocchio. L'uomo è abbastanza alto, ma la sua schiena è vistosamente deformata da una gobba che, pur non essendo eccessiva, è chiaramente visibile.
Con un leggero sogghigno, Efesto osserva gli intrusi. Dalla parete alle sue spalle si apre uno stretto cunicolo, completamente scavato nella roccia. Osservando il nemico, Sirio ed Andromeda assumono istintivamente una posizione di difesa. "A quanto pare abbiamo trovato il nostro avversario…Efesto, colui che custodisce il terzo tempio divino !"