ZEUS CHAPTER

PROLOGO (4)

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BGM: Hymn to Light

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Ma se gli sguardi dei cavalieri sono ormai persi nel vuoto, negli occhi di Lady Isabel brilla una luce di determinazione mentre continua a fissare l'immagine di Zeus, manifestazione del cosmo del Dio, per poi affermare con tono deciso "No ! Anche se sei mio padre, soprattutto perché sei mio padre, non posso permetterti di agire in questo modo !"

Questa affermazione scuote i cavalieri come nient'altro avrebbe potuto fare. Per tutti loro fu come se il manto di tristezza che era sceso sui loro cuori fosse stato scostato con mano decisa, mentre sentivano la speranza rinascere dentro di loro.

Gli occhi di Zeus si incupirono mentre ripeteva, stavolta con tono pericolosamente basso "Bada, Atena. Anche se sei mia figlia non puoi opporti a me. La mia decisione è irrevocabile, farai meglio a rassegnarti e seguirmi sull'Olimpo !"

"Te lo ripeto, padre, non abbandonerò mai la difesa degli uomini. So che la tua potenza è infinitamente superiore alla mia, ma comunque non ti temo. Ho difeso l'umanità contro le acque di Nettuno e l'oscurità di Ades, non l'abbandonerò ora, neanche se si trattasse di sfidare la tua autorità ! Sono pronta ad affrontare qualsiasi punizione, ma non ti permetterò di agire ! "

"Sei certo di quello che dici, Atena ?"

"Si, padre, come mai lo sono stata ! "

"Davvero speri di poter avere la meglio su di me con le tue sole forze ?"

"Ti sbagli, sommo Zeus, Atena non è sola, non lo è mai stato, sin dalle epoche mitologiche !"

"Anche noi siamo uomini, ed amiamo questo pianeta. Per questo motivo non ti permetteremo di distruggerlo !"

"Abbiamo affrontato persino il mondo della morte per combattere al fianco di Atena, non ci fermeremo certo ora !"

"E' così, se Atena ha deciso di combattere, noi la seguiremo e lotteremo al suo fianco !"

"Come osate, mortali. Ammetto che il vostro coraggio è ammirevole, ma la mia decisione è presa, e non sarete né voi né mia figlia Atena a farmi cambiare idea ! Ho deciso che l'umanità sarà distrutta e così sarà !"

"No !"

Questa sillaba non proveniva da alcuno di loro, era apparsa come un eco, privo di origine ed al tempo stesso così sicuro ed incisivo.

"Questa voce…non può essere…"

"Ma…"

"Questa è la voce di…"

"Pegasus !"

Se il padre degli Dei era stupito, certamente non lo diede a vedere, ed anzi chiese "Perché sei ancora qui, cavaliere ? Ormai hai finito di lottare. Perché non segui il sentiero che porta al Paradiso degli eroi ? Nessuno di voi può far nulla contro di me !"

Fievole, come se trasportata da un alito di vento, giunge la risposta del cavaliere "I cavalieri d'oro ci hanno dimostrato che è possibile combattere in nome della giustizia anche dopo la morte ! Finché Atena sarà al mio fianco, io continuerò a lottare, non importa chi sarà il mio nemico !"

"Bada, Pegasus ! Se insisti con le tue folli affermazione, sarai punito come traditore e la tua anima soffrirà per l'eternità ! Identica cosa vale per tutti voi cavalieri !"

"Non ci arrenderemo comunque, qualsiasi cosa ci accada, non temiamo la tua collera !"

Fu Phoenix a pronunciare queste parole, e nessuno sentì di dover aggiungere altro. Ora i quattro cavalieri sono in piedi accanto ad Atena, e tutti loro fissano senza timore il volto di Zeus.

"Te lo ripeto, padre. Sono pronta a tutto, anche ad incorrere nelle tue ire, pur di difendere l'umanità !"