SCHEDE MYTH - ATHENA
By Nick
Data d'uscita:
uscito in Giappone il 14 dicembre 2013.Confezione: La confezione contiene 59 pezzi: 1 corpo, 1 elmo, 2 spalliere, 2 copribicipiti, 2 bracciali, 1 collare, 2 pezzi per il busto, 1 pezzo sostitutivo per il petto (da utilizzare nel caso si volesse utilizzare il corpo in dotazione per la versione “plain cloth” vista durante la guerra galattica), 1 pezzo per l’addome e parte dei fianchi, 4 pezzi per formare il “gonnellone”, 4 pezzi per i gambali, 2 volti alternativi, 7 paia alternative di mani, 4 copripugni, 4 pezzi per formare la gonna sottostante l’armatura, 4 pezzi per i capelli per poter esporre Athena con l’elmo, 11 pezzi per poter comporre il totem, 2 pezzi per la base con cui esporre il totem o il myth, 1 scudo, 1 scettro, 1 parte superiore dello sceltro alternativa per ricreare la versione “classica” di Nike, 1 pezzo per le ali.
Montaggio: Personaggio 9/10.
Totem: 8/10.
Stabilità: 8/10.
Prezzi: Online questo myth ha dei prezzi che si aggirano tra i 110 e i 130 €, un prezzo leggermente più alto rispetto a quello che aveva all’uscita, avvenuta più di un anno fa. Prezzi maggiori rispetto a questi devono essere valutati attentamente e a mio avviso non presi in considerazione.
Commento: Finalmente Athena, arrivata ben tre anni dopo Phoenix, l’ultimo dei cinque protagonisti ad essere prodotto nella sua versione in armatura divina dalla Bandai. Dal punto di vista meramente estetico ci troviamo di fronte ad un myth davvero bello, in cui la maestosità ma anche “pesantezza” dell’armatura viene resa in modo impeccabile. I dettagli sono curati davvero bene e sicuramente i nuovi corpi progettati per poter riprodurre in versione myth i personaggi femminili della serie contribuisce in modo decisivo alla sua resa complessiva. Buona anche la scelta cromatica; infatti se dalle prime immagini online si temeva che la tonalità di lilla fosse troppo scura, ogni timore viene fugato nel momento in cui si ha tra le mani il myth, in quanto risulta molto meno “carico” di quanto sembrasse nelle immagini promozionali. Certo la tonalità scelta non rispecchia quella utilizzata nell’anime, dove tendeva quasi al bianco, ma credo che in Bandai abbiano scelto di allinearsi alle tonalità di colori adottate per riproporci i 5 cavalieri di bronzo nelle loro armature divine per il 10° anniversario; ciononostante questo myth non stona se esposto con i 5 protagonisti in armatura divina con la colorazione appropriata come da anime.
Il montaggio dell’armatura non è dei più semplici anche a causa della presenza di quello che io definisco il “campanellone”. Perché il sistema che lo costituisce è ingegnoso ma al tempo stesso complesso: è costituito da una prima parte nascosta che “imbraca” a livello inguinale il corpo e fissandosi alla parte superiore addominale permette di agganciare la placca frontale e quella posteriore del cinturone dell’armatura; c’è una seconda parte costituita dai 4 pezzi in plastica rigida che costituiscono il vestito che si nota sotto l’armatura e che si agganciano a 4 agganci posti due sui fianchi e due nascosti sotto le placche di cui parlavo prima (anche se dalla descrizione sembra complicato in realtà il sistema d’aggancio non lo è affatto, bisogna solo prestarci la dovuta attenzione e delicatezza); c’è poi la terza parte costituita dalle due placche laterali che hanno un sistema ad incastro con la placca frontale simile a quella presente nel myth di Hypnos, cioè bisogna avvertire un leggero clac come se due bottoncini si fossero agganciati. Un ulteriore approfondimento va fatto proprio sulle placche laterali: come sappiamo la versione anime delle stesse prevedere delle placche verticali a scalare che lasciano intravedere il vestito indossato da Athena, placche che nella versione manga sono lunghe quanto il vestito e lo coprono integralmente arrivando a toccare terra. Ebbene quest’ultima versione è presente nella confezione (se non altro per poter esporre l’armatura a totem) e sono agganciate alle placche laterali. Quindi se si vuole esporre l’armatura sulla dea Athena nella versione anime (che secondo me è la scelta da farsi senza ombra di dubbio, in quanto dona maggiore “leggerezza” e bellezza al myth nel suo complesso, e riproduce l’armatura così come siamo stati abituati a vederla nell’anime) è necessario prima sganciare una per una le placche verticali versione totem/manga e poi agganciarci quelle scalate che nella confezione troverete agganciate al blocco che costituisce le gambe del totem.
Oltre agli extra che la Bandai ci ha abituati in anni recenti a trovare all’interno delle confezioni, cioè set alternativi di volti (in questo caso due, uno ad occhi chiusi e l’altro con la bocca spalancata) e di mani (per mantenere lo scettro, pugni chiusi e due mani a palmi aperti per poter far “mantenere” al myth l’egida o a destra o a sinistra), ce ne sono alcuni degni di nota. Primo: la base per poter esporre il totem che è dotata di un aggancio per le gambe del personaggio, il che permette di poterla utilizzare anche per esporre il myth ( io personalmente non l’ho utilizzata un po’ per una mia personale ritrosia nei confronti delle basi e un po’ perché il myth riesce a rimanere in piedi grazie al fatto che si appoggia nella parte posteriore al pezzo in plastica rigida che costituisce la gonna); secondo: nella confezione troverete quanto necessario per poter utilizzare il corpo di nuova generazione per riprodurre Athena nella sua versione “plain cloth” e cioè una mano per poter reggere nike, un petto aggiuntivo e la parte superiore dello scettro in versione “classica”. Certo, questo è possibile solo se già si possiede la versione standard di Athena prodotta alcuni anni fa. Grandi assenti come extra e che io mi sarei sinceramente aspettato sono la testa di Hades con fronte sanguinante, occhi sgranati e bocca spalancata dopo essere stato trafitto da Nike, e il pettorale della surplice del signore degli inferi squarciato per la medesima ragione (un po’ come nella confezione del myth di Hades come extra c’erano la testa di Pegasus sbigottita e il pettorale tagliato dopo essere stato trafitto dalla sua spada).
Ed ora le note negative. La principale è la notevole quantità di plastica presente in questo myth. Bandai con gli anni ci aveva abituati ad una maggiore presenza di metallo, soprattutto con l’avvento della serie EX, ma con Athena ne hanno ridotto drasticamente la quantità ed in proporzione un buon 70% del myth è costituito dalla plastica. Anche la stabilità non la fa da padrona perché le ali sono parecchio imponenti e pesanti, rendendo d’obbligo l’uso del piedistallo presente o quanto meno l’individuazione di soluzioni alternative per l’esposizione (come fatto da me, che ho giocato sul fatto che il myth poggia letteralmente sulla parte posteriore del vestito della dea).
Il giudizio finale su questo myth è comunque più che positivo, e se ne consiglia l’acquisto nonostante la plasicosità soprattutto per concludere il gruppo dei cavalieri di bronzo con la loro dea così come visti nella serie dell’Elisio.