GUERRIERI SCARLATTI

(PHOEBOS SAINTS)

STIRPE: Cavalieri di Febo Apollo

MEMBRI: 3

RESIDENZA: Tempio della Corona presso la Collina della Dignità, Grecia.

PAESE D'ORIGINE: Sconosciuto.

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Tre fra le ottantotto costellazioni: Carena, Chioma di Berenice e Lince (vedi note).

ARMATURA / ARMI: I Cavalieri di Apollo (anche detti Cavalieri della Corona o Sacri Guerrieri di Febo) indossano delle armature forgiate dal dio Apollo in persona ma dal materiale ignoto. Atlas rivela che sono infinitamente più forti e resistenti delle armature che indossano i Cavalieri di Atena (includendo tutte e tre le tipologie), ma in realtà la frase è un'esagerazione e la sensazione reale è che siano corazze di elevata fattura ma comunque leggermente inferiori alle dodici armature d'oro. La vestibilità delle corazze di Apollo ricorda quella delle armature d'Argento e l’unica delle tre che mostra qualcosa di vagamente simile a un elmo elmo è quella di Atlas. È sconosciuto il livello di congelamento che tollerano, ma certamente inferiore ai -273,15°C, limite massimo anche per le armature d'Oro. Nel corso degli scontri infatti quella della Chioma di Berenice viene completamente congelata e poi disintegrata da Cristal, mentre le altre due quasi interamente distrutte durante le battaglie. L'unica abilità particolare mostrata dalle armature sarebbe quella di emettere una notevole quantità di calore, che consente al Cavaliere di avere una valida difesa contro gli attacchi. (vedi note). Non sappiamo se esistano anche in forma di totem.

PRIMA APPARIZIONE: Film 3 "La Leggenda dei Guerrieri Scarlatti" (anime).

GENERAZIONI CONOSCIUTE: 1

MEMBRI CONOSCIUTI: 1° Generazione - epoca moderna: Atlas, Berenice, Jao.

POTERI SPECIALI: A parte i poteri individuali di ciascun guerriero, i Cavalieri di Febo Apollo non possiedono capacità speciali se non appunto la peculiarità delle loro armature di poter generare una grande dose di calore che funge da schermo contro i colpi nemici (abilità vista all'opera in Atlas e Berenice). Possiedono cosmi molto potenti, pari o superiori a quelli dei Cavalieri d’Oro, e verosimilmente sono in grado di muoversi e lanciare colpi alla velocità della luce. Anche se non viene espressamente detto, si presume possiedano il pieno controllo del settimo senso.

PROFILO: I Cavalieri di Febo Apollo sono un piccolo nucleo di tre guerrieri che entrano in scena col risveglio del loro signore. L’origine dei tre è sconosciuta, nel senso che non sappiamo le circostanze che li hanno riuniti a parte il risveglio del loro dio. Non ci è dato sapere se ognuno dei tre abbia ereditato la relativa armatura perché figlio di un Cavaliere di Apollo della passata generazione che avrebbe allenato l'erede o per mezzo di un normale addestramento libero, in cui il futuro Cavaliere ha primeggiato su altri aspiranti, o ancora se sia un discorso di predestinazione e risveglio dei poteri simile a quello degli Spectre. Di conseguenza è sconosciuta anche la durata dell'addestramento e i luoghi in cui sarebbero avvenuti. La loro fedeltà ad Apollo è assoluta, non dubitando mai delle sue azioni ma anzi ponendosi sempre a sua difesa contro qualsivoglia oppositore. Inizialmente la loro missione consiste nel proteggere sia Apollo sia Atena (fintasi alleata del fratello), affinché le due divinità purifichino l'umanità dai suoi peccati. In seguito al tradimento della Dea, si limitano a proteggere il tempio di Apollo dagli assalti dei Cavalieri dello Zodiaco.

Sebbene non sia detto esplicitamente, è ipotizzabile che Atlas sia il leader dei tre o comunque il Cavaliere più influente, ricoprendo sempre un ruolo più marcato rispetto agli altri due. A differenza di altri nemici dei Cavalieri dello Zodiaco, i Sacri Guerrieri di Febo Apollo dimostrano notevole collaborazione fra loro, vista, per esempio, quando in superiorità numerica sconfiggono Aquarius e Capricorn adiratisi per la presunta morte inflitta da Apollo alla sorella. Dimostrano anche un buon senso strategico o semplice opportunismo, sconfiggendo alcuni avversari dopo che essi avevano appena sostenuto un combattimento. Al di là di ciò comunque, ognuno dei tre è dotato di un livello di potere molto elevato e probabilmente superiore a quello di un Cavaliere d'oro medio. Atlas stesso dimostra di essere il più forte dei tre, sconfiggendo (seppur per motivi differenti) tutti e cinque i protagonisti verso la fine della battaglia. Le tecniche di Atlas e Jao sono puramente energetiche e legate all'elemento fuoco (in genere un attributo del dio Apollo, anche secondo il mito greco). La tecnica di Berenice è invece particolare e somiglia molto al colpo di Minosse, Spectre di Hades, o a quella di Mime di Asgard.

Pur non vedendoli dialogare fra di loro, pare che i tre nutrano un reciproco rispetto verso i colleghi, come dimostra Atlas che ritiene la sconfitta di Berenice per mano di Cristal conseguenza solo di una sottovalutazione del nemico da parte del suo parigrado. In guerra, i Cavalieri di Apollo hanno piena autonomia decisionale. Possono scegliere quando e dove agire e condurre lo scontro come preferiscono. È presumibile che, dopo la morte, le loro anime siano confluite negli Inferi.

STORIA: Generazione moderna: Dopo essersi risvegliato nel corpo dell’umano Abel dopo diversi secoli di sonno, Febo Apollo chiamò a raccolta i suoi Cavalieri donando loro le tre armature forgiate da lui stesso ai tempi del mito. Sua intenzione era purificare la Terra dagli uomini con un grande fuoco per poi far nascere una nuova era per il pianeta, cancellando dunque le nefandezze del genere umano. Inizialmente affiancati da cinque Cavalieri d’Oro redivivi, Atlas, Jao e Berenice avevano il duplice compito di proteggere Apollo e sua sorella Atena, all’apparenza alleata del loro signore. Dopo la ribellione della Dea, si occuparono di far fronte agli attacchi dei suoi cinque Cavalieri più fedeli ma, dopo un iniziale vantaggio, finirono per essere tutti sconfitti e uccisi. In seguito anche Febo Apollo venne sconfitto e il suo piano fermato.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono interamente dal terzo film, che è palesemente fuori continuity. I Cavalieri di Febo Apollo non compaiono nel manga e non sono citati nell'Ipermito, nell'enciclopedia Taizen o nelle altre opere di approfondimento.

Le tre armature dei Cavalieri di Apollo condividono delle costellazioni che dovrebbero essere sotto il controllo di Atena, con relative armature. Pertanto è tacito che oltre alle armature della Corona forgiate da Apollo, ne esistano tre corrispondenti fra le 88 armature di Atena raffiguranti la Lince, la Chioma di Berenice e la Carena. In Episode G infatti, spin-off del manga classico, vediamo entrare in scena un nuovo personaggio, Retsu, che indossa l'armatura di bronzo della Lince, mentre l’armatura della Chioma di Berenice compare nel romanzo Gigantomachia. Ovviamente però, la resistenza delle tre armature di Apollo è superiore alle tre corrispondenti nell'esercito di Atena.

A complicare ulteriormente lo status dei tre, c’è il fatto che in originale vengano chiamati Saint, titolo che normalmente hanno solo i protettori di Atena. L'unica spiegazione ufficiale viene dal trafiletto nell'opuscolo dato in Giappone nei cinema alla visione del film. Tradotto, dice "Tre Saint al servizio di Abel. Sono tre Saint che Abel ha scelto come servitori sin dalle epoche mitologiche e non appartengono al rango di Oro, Argento o Bronzo. Le loro Cloth sono state forgiate da Abel, e per questo si chiamano Corona Cloth". Tutto ciò lascerebbe intendere che, almeno in principio, siano stati concepiti come tre Cavalieri di Atena che poi sono passati al servizio di Apollo, ricevendo le armature della Corona. Questa versione è in fondo accettabile anche nella continuity unificata: nulla vieta che le armature di Retsu o Mei non siano in passato state indossate dagli antenati di Jao e Berenice, dopo che questi ultimi se le sono lasciate alle spalle ottenendo quelle di Apollo.

Dando per buona la spiegazione ufficiale, Apollo sarebbe il secondo Dio a "espropriare" Cavalieri di Atena, dopo Discordia nel primo film. Considerando che gli eserciti di guerrieri umani vennero creati per via delle guerre sacre, si può presupporre che Febo non abbia mai preso parte ad alcun conflitto, e di conseguenza non abbia mai avuto bisogno di un esercito vero e proprio.

L'abilità peculiare delle armature di Apollo di generare un enorme calore per difendersi dai colpi nemici la vediamo all'opera nei duelli che vedono protagonisti Atlas e Berenice. È quindi ipotizzabile che la stessa abilità sia insita anche nell'armatura di Jao, sebbene il Cavaliere non ne faccia uso. A detta di Berenice, si tratta del "calore del sole". Le tre armature della Corona sono le prime ad avere parti in stoffa e ad essere, all’apparenza, prive di totem, anticipando così le Cloth Stone di Saint Seiya Omega di quasi 15 anni.

Pur non sapendo molto dell'addestramento dei tre Cavalieri o delle circostanze sulla loro investitura, vediamo che ognuno dei tre conosce molto bene i poteri del loro signore. Ciò fa presupporre che lo abbiano servito prima della manifestazione ad Atena o che durante gli anni precedenti ne abbiano appreso le virtù e le doti. Visto come Apollo resuscita i Cavalieri d’Oro, mostrando poteri di controllo della vita paragonabili a quelli di Hades, è persino possibile che i tre siano con lui sin dalle ere mitologiche e che abbiano ricevuto una qualche forma di immunità all’invecchiamento, ma il film non approfondisce mai la questione.

Nel materiale promozionale originario, i tre indossano armature uguali nelle forme, ma rosse e bianche, da cui viene il riferimento ai Guerrieri Scarlatti nel titolo del film. Sempre in quella versione, Jao veniva sconfitto da Sirio, a suggerire che forse i Cavalieri d’Oro siano stati aggiunti in un secondo momento. Gli attacchi a sorpresa di Berenice a Sirio e di Atlas ad Andromeda e Phoenix a volte vengono spiegati in altro modo: i Cavalieri della Corona, dopo il tradimento di Capricorn e Acquarius, non si fiderebbero dei tre Cavalieri d’Oro rimasti, e per questo li avrebbero seguiti di nascosto, trovandosi poi al posto giusto per completare l’opera. Questa teoria in effetti spiega l’arrivo di Jao al termine del duello tra Pegasus e Gemini.

Analisi by Zenon di Scorpio e Shiryu