KOMACHI DELLA GRU

ETA': Sconosciuta, 13 anni circa.

ALTEZZA: Sconosciuta.

PESO: Sconosciuto.

OCCHI: Sconosciuto.

CAPELLI: Castani.

DATA DI NASCITA: Sconosciuta.

LUOGO DI NASCITA: Sconosciuto.

GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto.

SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.

PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno.

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Gru.

ELEMENTO: Terra

ARMATURA / ARMI: Armatura di bronzo della Gru, versione Cloth Stone. Non vediamo mai interamente l’armatura di Komachi, per cui non sappiamo se sia dotata di armi o poteri speciali. Come tutte le Cloth Stone, può essere evocata solo parzialmente e potenzia il cosmo e le tecniche di chi la indossa, soprattutto se legate agli elementi. Non sappiamo che forma abbia il gioiello in cui si trasforma quando non viene indossata.

STIRPE: Cavaliere di bronzo di Atena.

PRIMA APPARIZIONE: Saint Seiya Omega episodio 3 "La legge della maschera! Compare il Saint del vento!" (anime).

EPISODI (SAGA): 3, 4, 10, 32 (saga di Mars).

NUMERI DEL MANGA: /

COLPI SEGRETI / POTERI: Komachi possiede come elemento la terra, e può manipolarne la forma per creare barriere difensive. Non sembra però particolarmente dotata, visto che la sua difesa viene abbattuta dall’acqua di Ryuho nonostante lo svantaggio elementale di quest’ultimo, e lei stessa non supera le selezioni del Saint Fight. Dal punto di vista fisico, Komachi dovrebbe avere i poteri di un comune cavaliere, come la capacità di frantumare la roccia con un pugno e saltare grandi distanze.

STORIA: La storia di Komachi è quasi totalmente sconosciuta. In qualche modo, venne a conoscenza dei Cavalieri di Atena e, completato l’addestramento, ottenne l’armatura di bronzo della Lepre, rinata da pochi anni sotto forma di Cloth Stone. Non sappiamo chi sia stato il suo maestro, né dove si sia addestrata, ma, nel risvegliare il cosmo, scoprì che il suo elemento era l’acqua. Come tutte le Sacerdotesse, sin dall’inizio dell’addestramento, Komachi dovette indossare una maschera che celasse le fattezze del suo viso, e accettare che, se mai un uomo l’avesse vista in faccia, avrebbe dovuto amarlo o ucciderlo. Cosmo e armatura le permisero di accedere alla Palaestra, l’accademia fondata da Atena per permettere ai Cavalieri di perfezionarsi e migliorare nel controllo degli elementi, entrati in gioco solo da relativamente poco tempo. Qui fece amicizia con altri Cavalieri donna, in particolare Yuna dell’Aquila e Arne della Lepre.

A differenza di Arne o Komachi stessa, Yuna soffriva la legge della maschera e, incoraggiata dal neo arrivato Koga di Pegasus, alla fine decise di ignorarla e mantenere il volto scoperto. A differenza di Arne, che prese di buon grado la novità, Komachi rimase sbalordita alla scoperta. Sia lei che Arne continuarono comunque ad indossare le rispettive maschere. Insieme alle amiche, proseguì gli allenamenti nella Palaestra, sotto la direzione di ex Cavalieri come Geki e Georges, che miravano a migliorare la loro abilità con gli elementi. Nel caso di Komachi, la sfida era difendersi dagli attacchi dei Cavalieri con elemento acqua ma, per sua sfortuna, si trovò in coppia contro Ryuho del Dragone, uno dei geni della Palaestra, che sfondò facilmente la sua barriera.

Per di più, in quel periodo per gli studenti era arrivato il momento di cimentarsi con un torneo, il Saint Fight, il cui vincitore avrebbe ricevuto il titolo di Cavaliere d’Argento direttamente da Atena. Per accedere al Saint Fight però, era necessario superare un esame di selezione, svolto nei pressi di una montagna chiamata Cosmo Delta. Lì, una barriera assorbiva rapidamente il cosmo, obbligando gli studenti ad affrontare in condizioni svantaggiose i numerosi ostacoli naturali e non. Era quindi una prova di una certa pericolosità, per di più senza professori a vegliare sui contendenti. Komachi prese parte insieme al resto del corpo studente di quell’anno, ma non riuscì a raggiungere la cima in tempo e venne eliminata.

Sconfitta, alla ragazza non restò che andar via e seguire il Saint Fight tra il pubblico, anche perché Yuna era riuscita ed entrare tra i finalisti. Poco dopo però, le armate di Mars, antico nemico di Atena, attaccarono la Palaestra. Incitati da Geki, gli studenti tentarono eroicamente di resistere, ma, fiaccati da un potente cosmo di tenebra, vennero sconfitti ed imprigionati nel Tomb Squeeze una colonna di cristallo all’interno della Torre di Babele, eretta da Mars al posto del Grande Tempio. Lì, i loro cosmi vennero lentamente risucchiati. Yuna in seguito trovò la colonna e vide Komachi intrappolata insieme ad Arne, ma non poté far nulla per salvarla.

In seguito, il creatore del Tomb Squeeze, Schiller, neo eletto Cavaliere d’Oro del Cancro, ottenne il permesso di estrarre Komachi ed Arne per usarle come manichini al suo comando. In questa veste, le utilizzò proprio contro Yuna, finita alla case di Cancer nel corso della missione finale contro Mars. Ridotta a mero involucro, Komachi affrontò l’amica insieme ad Arne, venendo usata da Schiller anche per eseguire uno dei suoi colpi segreti, il Meido Choraku. In seguito alla sconfitta di Schiller, tornò però nel Tomb Squeeze (vedi Note).

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 3-10 della nuova serie Saint Seiya Omega, ambientata circa 13 anni nel futuro dopo gli eventi della serie classica. Di conseguenza, Komachi non esiste nel manga. In questa serie, le armature, se non indossate, vengono trasportate sottoforma di gioielli di vario tipo, ma, nelle poche occasioni in cui vediamo Komachi, non c’è traccia di ciondoli, orecchini, braccialetti o altro. In tutta la serie, la ragazza non dice mai una parola, né indossa più del bracciale destro della sua armatura. Viene indicata come amica di Yuna insieme a Komachi, ma è possibile che sia una conoscenza superficiale visto che non collaborano a Cosmo Delta e le vediamo insieme solo una volta.

A differenza di Arne, Komachi resta sbalordita alla decisione di Yuna di vivere senza maschera, ma, al tempo stesso, continua a indossare la sua, suggerendo che non rappresenti poi un grosso problema, o che non osi ribellarsi alla legge. L’impressione, basata esclusivamente su un paio di scene, è che sia una ragazza molto affettuosa, che abbraccia Yuna appena la vede. L’essere contrapposta al "genio" Ryuho nell’allenamento falsa un po’ qualsiasi idea sulla sua forza, ma di certo non supera le selezioni di Cosmo Delta. Per la precisione, sembra non essere neppure tra gli studenti che prendono parte al test, ma è probabile che sia semplicemente nelle retrovie visto l’alto numero di partecipanti.

In seguito, Komachi scompare totalmente e non la si vede tra il pubblico del Saint Fight, nemmeno durante i combattimenti di Yuna. Nel decimo episodio però la ritroviamo imprigionata nella colonna di cristallo e, per la prima volta, il suo nome viene detto esplicitamente. Prima di allora, l’identità sua e di Arne era nota solo grazie all’artbook Saint Seiya Pia. Entrambe le ragazze ritornano nel 32° episodio, come marionette di Schiller, che si scopre essere il creatore della colonna di cristallo. Schiller afferma esplicitamente di star controllando i loro corpi come marionette, ma, alla sua morte, non c’è più traccia di loro nel tempio di Cancer, a suggerire che siano in qualche modo tornate nel Tomb Squeeze, o che quelle fossero solo le loro anime che in qualche modo avevano acquistato solidità.

Profilo di Shiryu ©