IONIA DI CAPRICORN

ETA': Sconosciuta, è probabile che superi i 100 anni.

ALTEZZA: Sconosciuta, 2 M circa (vedi Note).

PESO: Sconosciuto, 160 kg circa.

OCCHI: Castani.

CAPELLI: Grigi. Neri in gioventù

DATA DI NASCITA: Sconosciuta.

LUOGO DI NASCITA: Sconosciuto.

GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto.

SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.

PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno.

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Capricorno, decima costellazione dello zodiaco, ispirata al mito di Pan.

ELEMENTO: Vento, Tenebra? (vedi Note).

ARMATURA / ARMI: Armatura d’Oro del Capricorno, versione Cloth Stone. L’armatura di Ionia copre quasi interamente il corpo, persino sopra la media delle armature d’oro tradizionali. Non mostra alcun potere speciale, né è dotata di armi. Come tutte le vesti dorate, dovrebbe congelare solo allo zero assoluto, ed è estremamente resistente. Il gioiello in cui si muta è un ovale verde che poi si dispone sull’elmo, anche se l’aspetto varia tra la prima e la seconda stagione (vedi Note). Sembra venir sbriciolata dalla Cometa di Pegasus di Koga, ma è probabile che dopo venga riparata da Kiki.

STIRPE: Cavaliere d’Oro agli ordini di Medea.

PRIMA APPARIZIONE: Saint Seiya Omega episodio 3 "La legge della maschera! Compare il Cavaliere del Vento!" (anime).

EPISODI (SAGA): 3, 6-10, 28, 30, 41-42 (saga di Mars).

NUMERI DEL MANGA: /

COLPI SEGRETI / POTERI: Ionia possiede cosmo con elemento vento, anche se non usa praticamente mai alcun potere legato a tale natura. Il suo unico colpo segreto è il Domination Language, una tecnica arcana dai poteri non del tutto chiari. Nella sua forma più semplice si manifesta come un libro che, dopo essere comparso nelle mani di Ionia, gli permette di controllare l’avversario usando la propria voce. Ionia può praticamente ordinare al nemico di compiere qualsiasi gesto, anche contrario alle leggi della fisica come il restare sospeso a mezz’aria, ed il corpo di quest’ultimo obbedisce all’istante. Quando il Domination Language è attivo, la vittima mantiene la consapevolezza di quel che sta succedendo e può continuare a parlare liberamente, ma è probabile che Ionia sarebbe in grado di rettificare ambo le cose se lo volesse. La tecnica infatti ha effetto anche a livello inconscio, come visto quando ordina al cosmo oscuro di Koga di riemergere. Il Domination Language può essere usato anche su più di una vittima contemporaneamente, ma sembra limitato ad un solo ordine per volta. Non sappiamo se sia un colpo in grado di bypassare l’udito, come le tecniche dei musici, e neppure se esista un limite temporale alla durata dell’ordine, cosa comunque probabile o Ionia lo avrebbe usato per soggiogare indistintamente tutti i Cavalieri. Per quanto potente, può essere contrastato da un Cavaliere con il settimo senso dotato di una forza di volontà particolarmente forte, anche se tale limitazione pare poter essere rimossa ricorrendo ad ordini inconsci. Nonostante il libro compaia magicamente tra le mani di Ionia quando usa il suo colpo, non si tratta di un costrutto di cosmo ma di un volume reale, da lui scritto durante la prigionia, ed in cui è probabile che abbia riversato le sue energie, o forse persino la sua forza vitale. In un’occasione infatti Ionia lo disintegra e ne assorbe il potere, usandolo per ringiovanire sé stesso e tornare al vigore giovanile. I dettagli di questa trasformazione, così come il meccanismo d’azione, sono completamente sconosciuti, ma nella sua nuova forma Ionia possiede una forza fisica impressionante, in grado di frantumare a mani nude pezzi di un’armatura che aveva resistito ai colpi segreti di Harbinger o Fudo, e di soverchiare completamente Koga. Non sappiamo se la trasformazione sia temporanea o reversibile.

A parte questo, Ionia possiede un cosmo molto potente, tanto da venir definito da Amor come "il più forte tra i Cavalieri d’Oro". L’accuratezza di questa definizione è discutibile, visto che Pegasus, o Amor stesso, danno l’impressione di essere più potenti, ma è possibile che il guerriero dei Pesci si riferisca alla forma giovanile di Ionia, o che la forza solo dal punto di vista fisico. Considerando la costellazione e armatura di appartenenza, in passato Ionia deve aver posseduto la spada Excalibur, per poi averla data in eredità a qualche successore. Non ne fa alcun accenno nel corso della serie, né fisico né verbale, ma sulla copertina del Domination Language si trova proprio una decorazione dorata a forma di spada. Grazie alla sua veneranda età, Ionia ha accumulato moltissime nozioni sul mondo dei Cavalieri, tanto da riempire migliaia di tomi. È un capace maestro, in grado di organizzare e gestire due accademie di allenamento, seppur con risultati non sempre soddisfacenti, ed ha abbastanza carisma da essere rispettato dalla maggior parte dei parigrado. In un’occasione mostra inoltre di poter controllare il cosmo di tenebra del collare di Aria o quello nelle profondità della Palaestra, ma potrebbe trattarsi di un dono di Mars o Medea, piuttosto che di una sua abilità personale. Come tutti i Cavalieri d’Oro, può lanciare colpi alla velocità della luce.

STORIA: La storia di Ionia è in larga parte avvolta nel mistero. Nato quasi sicuramente in Grecia oltre un secolo prima degli eventi principali della serie, in circostanze sconosciute venne a sapere dell’esistenza di Atena e divenne Cavaliere d’Oro del Capricorno, proteggendo il Grande Tempio per diverse generazioni. Dopo aver vissuto per moltissimi anni, e accumulato una profonda conoscenza di tutto quel che riguardava il mondo dei Cavalieri, lasciò Excalibur e l’armatura d’oro in eredità ad un altro guerriero e decise di ritirarsi, durante il regno del Sacerdote Sion. Prima che potesse finalizzare questa decisione però, Atena rinacque sulla Terra nelle forme della neonata che avrebbe preso il nome di Isabel di Thule. Abbastanza rispettato da poter accedere alle stanze dove la neonata giocava, Ionia rimase colpito dalla straordinaria purezza del suo cosmo e se ne innamorò, in senso platonico, rinnovando il suo giuramento di fedeltà.

Per poterla servire nel modo migliore, decise di spostarsi in Oriente e creare un’accademia dove allenare i futuri Cavalieri, affinché potessero proteggere la Dea dalle numerose minacce cui era destinata. Apparentemente ignaro del tradimento di Gemini, Ionia proseguì il suo lavoro per quasi 15 anni, durante i quali Isabel divenne adulta e combatté diversi avversari, rischiando ripetutamente la vita. Il pensiero dei suoi patimenti spinse Ionia a intensificare le sue procedure di addestramento, fino a superare il limite della sopportazione umana. Gli allievi si ribellarono e diedero fuoco all’accademia, abbattendo la statua di Atena che ne ornava l’ingresso. Furioso per questo sfregio alla sua Dea, Ionia perse il controllo e, senza rendersene conto, trucidò a mani nude tutti i suoi studenti, finendo per ritrovarsi circondato da cadaveri. Consapevole della gravità della sua colpa, si punì da solo rinchiudendosi in una prigione sperduta, ove passò il resto dei suoi giorni a scrivere tutto il suo sapere su centinaia e centinaia di tomi, e così facendo creò anche il Domination Language, una tecnica mentale con cui sostituire Excalibur.

Nel frattempo, Isabel aveva dovuto combattere contro un nuovo nemico, Mars, al termine dello scontro col quale aveva ricevuto una particolare ferita che le impediva di bruciare il cosmo. Con l’esercito di Cavalieri ormai decimato dai numerosi conflitti consecutivi, la Dea si recò alla prigione di Ionia e gli offrì di nuovo l’armatura del Capricorno, perdonandolo e chiedendogli di aiutarla ad addestrare nuove schiere di eroi. Colpito dalla sua generosità e sempre in un certo senso innamorato di lei, l’uomo accettò la richiesta e tornò a vestire l’armatura d’oro, diventando uno dei due soli custodi dorati attivi. Su ordine di Atena, divenne il direttore della Palaestra, un nuovo tipo di accademia fondato dalla Dea per perfezionare i giovani Cavalieri, con metodi scolastici ben lontani da quelli che Ionia aveva usato in passato. Affiancato da diversi ex Cavalieri, Ionia lavorò alla Palaestra, ottenendo il rispetto implicito di tutti.

Una notte però, l’uomo ricevette la visita di Medea, sposa di Mars. Inizialmente allarmato, si lasciò pian piano convincere dalle parole della donna, che aveva intuito i suoi sentimenti verso Atena, e seppe manipolarli facendogli notare come il destino della Dea fosse uno di continua lotta e sofferenza. Quando Medea gli disse che Mars avrebbe potuto liberare Atena da questo fato e dal dolore che esso comportava, Ionia acconsentì a passare segretamente dalla parte del Dio della guerra, ritenendo, secondo un concetto ormai distorto di fedeltà, che solo in questo modo avrebbe realmente salvato Isabel.

Negli anni seguenti, Ionia lavorò così come spia per Mars, usando il suo carisma, e la reputazione di cui godeva, per far passare numerosi Cavalieri dalla sua parte. Non mancarono gli inconvenienti, in particolare quando il giovane Yoshitomi del Lupo scoprì tutto, e Ionia fu obbligato a inviare Tokisada dell’Orologio per ucciderlo, ma nel complesso l’inganno proseguì speditamente, e nessuno dei suoi collaboratori alla Palaestra sospettò nulla. In questi anni, Ionia, seppur impegnato con i suoi doveri, e l’organizzazione di eventi come il Saint Fight, conobbe anche Aria, una giovane ragazza che in passato aveva ricevuto parte del cosmo di Atena, e che ora Mars voleva usare come Dea della giustizia del nuovo mondo che avrebbe creato. Nonostante la sua natura, somigliante a quella di Isabel, Ionia non si pose problemi a vederla come un semplice strumento nei suoi piani. Alla Palaestra si iscrisse inoltre anche Eden, figlio di Mars stesso, e promettente Cavaliere di Orione.

Passarono così circa tredici anni, e finalmente Mars fece ritorno, mettendo ufficialmente in moto i suoi piani rapendo Isabel e posizionando Aria al Santuario come nuova Atena. Ionia, uno dei pochi consapevoli della reale identità di Atena, mantenne il gioco, contribuendo ad ingannare tutti. Le sue trame vennero scoperte da Haruto, successore di Yoshitomi e Cavaliere del Lupo, ma Ionia riuscì a farlo catturare e imprigionare nelle segrete della Palaestra, al fine di usarne il cosmo per gli scopi di Mars. Pochi giorni dopo, alla Palaestra arrivò Koga, un ragazzo che indossava la leggendaria armatura di Pegasus, in passato appartenuta al più valoroso tra i Cavalieri. Ingenuo, inesperto e testardo, Koga non mostrava molto talento pur essendo stato addestrato sotto la diretta supervisione di Isabel, ma Ionia decise comunque di tenerlo d’occhio, specie quando divenne amico di ragazzi promettenti come Ryuho, figlio del leggendario Sirio il Dragone, Yuna dell’Aquila e Soma del Leone Minore. La sua attenzione era comunque divisa tra la Palaestra ed i piani di conquista di Mars, che aveva deciso di approfittare dell’imminente nuova edizione del torneo Saint Fight per attaccare l’accademia, farne prigionieri gli studenti e rubarne il cosmo.

A tale scopo, Aria, soggiogata tramite una collana di cosmo di tenebra, venne spostata alla Palaestra, in modo che Ionia potesse usarne le energie per far sprofondare il luogo nell’oscurità. Questo piano venne inavvertitamente scoperto da Koga, che sconfisse i guardiani di Aria e la raggiunse, riuscendo a scuoterla dallo stato di trance in cui si trovava. Costretto a rivelarsi, Ionia indossò la sua armatura d’oro e affrontò il giovane Cavaliere, anche se, forse non volendo svelare troppo di sé e delle proprie motivazioni, giustificò il proprio tradimento con semplice brama di potere, ed il desiderio di diventare Grande Sacerdote. Lo scontro fu breve ed a senso unico, con Ionia che soverchiò nettamente il giovane avversario, prima di sconfiggerlo con il Domination Language e farlo imprigionare insieme ad Haruto nelle segrete della Palaestra. Fatto ciò, riprese il controllo di Aria con la collana di tenebra e distrusse la Palaestra, lasciando ai soldati di Mars il compito sottomettere gli studenti ed il resto dello staff. Tornato al Grande Tempio insieme ad Aria, Ionia fece rapporto a Mars, restando a guardare quando quest’ultimo usò il cosmo di Aria per distruggere le Dodici Case.

In seguito a questi eventi, Mars si autoproclamò nuovo Grande Sacerdote di Atena e prese il controllo dei Cavalieri, tra cui infiltrò diversi uomini a lui fedeli. Ionia gli fece un po’ da tramite, probabilmente contribuendo a convincere i Cavalieri ancora sinceramente fedeli ad Atena, ma il suo ruolo fu soprattutto dietro le quinte. Si occupò infatti di trovare nuovi candidati ad indossare le armature d’oro scoperte, reclutando personalmente un giovane di nome Harbinger e conducendolo al cospetto di Mars, che in seguito l’addestrò e fece diventare il nuovo Cavaliere del Toro. Pian piano, Ionia conobbe così i nuovi custodi dorati, e ordinò loro di fare ritorno in Grecia quando Mars, all’apice del suo piano, ricreò le Dodici Case del Grande Tempio, disponendole in cielo attorno ad una colonna di energia. Fatto ciò, si ritirò nella sua casa di Capricorn, circondato dai libri che aveva scritto, e al cospetto della statua di Atena che aveva posseduto tanti anni prima alla sua accademia in Oriente.

Nelle ore che seguirono, i piani di Mars furono minacciati da Koga e compagni che, diventati molto più forti di prima, avevano iniziato a scalare le nuove Dodici Case per raggiungerlo e fermarlo. La battaglia era stata resa più incerta anche dal fatto che Koga, per una serie di ragioni risalenti alla sua infanzia, possedeva dentro di sé il cosmo di tenebra, anche se non riusciva a controllarlo a dovere. Informato di ciò da Medea, Ionia attese comunque i nemici alla casa di Capricorn, struggendosi davanti alla statua di Atena e proclamandole il suo amore. Quando Koga e Yuna fecero irruzione e gli chiesero spiegazioni per il suo tradimento, accettò finalmente di raccontare la sua storia, forse sperando che potessero capire, e si lasciò persino colpire dai primi pugni dell’avversario. Koga però rifiutò nettamente le contorte motivazioni dell’avversario, contrapponendo una visione forse più semplice, ma di certo più lineare, dei doveri di un Cavaliere nei confronti di Atena.

Non sopportando di essere giudicato da ragazzi così giovani, Ionia usò il Domination Language e prese il controllo di entrambi, costringendoli a combattere l’uno contro l’altra. Quando Koga gli disse che un traditore come lui non aveva neppure il diritto di amare Atena, Ionia, punto sul vivo, ordinò al cosmo di tenebre del ragazzo di riemergere e prendere il controllo, per obbligarlo a ferire Yuna e farlo soffrire, ma soprattutto per trasformarlo in un loro servitore come desiderato da Medea, che aveva dei piani ben specifici a riguardo. Il ricordo di Isabel e di Aria, sacrificatasi poche ore prima per salvare lui e gli altri, permise però a Koga di resistergli, obbligando Ionia ad assorbire il Domination Language e ringiovanire, in modo da poter combattere con la sua piena forza e vitalità.

In questa forma, Ionia sembrava invincibile e soverchiò l’avversario con la sola forza fisica, arrivando ad un passo dall’ucciderlo. In fin di vita, Koga seppe tuttavia ribaltare la situazione risvegliando il settimo senso, e contrattaccando con la Cometa di Pegasus, brillante come il cosmo di Atena. Riconoscendo la luce della Dea, Ionia non si difese, anzi si lasciò travolgere, felice di essere sconfitto ed ucciso dal cosmo di colei che amava. Invecchiando istantaneamente di nuovo, sorrise e pianse lacrime di gioia, proclamando un’ultima volta il suo amore per Isabel, unito al solo rimpianto per non essere riuscito a liberarla dal suo destino di dolore, per poi scomparire.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 3, 6-10, 28, 30, 41-42 della nuova serie Saint Seiya Omega, ambientata circa 13 anni nel futuro dopo gli eventi della serie classica. Di conseguenza, Ionia non esiste nel manga. In questa serie, le armature, se non indossate, vengono trasportate sottoforma di gioielli di vario tipo, nel caso di Ionia una pietra ovale verde, anche se nella seconda stagione sia la forma che il colore sono cambiate in una spirale dorata. È possibile che si tratti semplicemente di due pietre diverse, e che magari la Cloth Stone originale sia andata distrutta, ma è più probabile che sia un errore, dovuto al parziale cambio di staff tra le due stagioni.

La storia e la psicologia di Ionia sono tra le più contorte e contraddittorie della serie, con il personaggio che è minato da una visione quasi messianica di se stesso. Il suo amore verso Isabel è del tipo che è comprensibile solo per la persona che lo prova, ma palesemente distorto di fronte a qualunque analisi esterna, ed i suoi discorsi hanno una parvenza di senso solo immaginando che Ionia non fosse al corrente di Abzu o che Atena sarebbe fisicamente morta dopo aver perso tutto il suo cosmo. Se la prima è un’eventualità plausibile, la seconda è molto più improbabile, ma d’altra parte Ionia non sembra il tipo che vede la morte come una salvezza, quindi è difficile capire come intenda salvare Isabel. Non è neanche chiaro fino a che punto il suo amore verso di lei sia solo platonico, ma la sensazione è che sia andato deteriorandosi con il passare del tempo, visto che la fanciulla, storicamente un buon giudice di caratteri e in grado di avvertire il desiderio di redenzione di uomini come Phoenix, Gemini e Kanon, inizialmente accetta di perdonarlo e si fida di lui.

L’età e il passato di Ionia sono altri punti controversi. Dice di aver vissuto per "generazioni", quindi è molto probabile che abbia più di 100 anni, ma di certo non è coetaneo di Sion e Doko, visto che questi ultimi furono gli unici sopravvissuti alla penultima guerra sacra, e che il Capricorn dell’epoca, Izo, è già comparso in Next Dimension. Questo fa di Ionia il Capricorn di una generazione intermedia, e la sua frase sull’aver protetto "generazioni di Atene" va probabilmente intesa nel senso più ampio di Cavalieri e abitanti del Grande Tempio. Non è tra l’altro inusuale per un Cavaliere avere una vita più lunga del normale, come accennato da Kurumada stesso in una delle risposte dell’Angolo di Sion, e Ionia sembra ancora relativamente giovane nel primo flashback. In punto di morte però invecchia in maniera drammatica, ben oltre l’età che ha di solito, forse a indicare che persino l’aspetto tradizionale fosse l’effetto di un parziale ringiovanimento.

Il fatto stesso che avesse accesso ad un luogo sacro come la stanza in cui riposava Isabel da neonata indica chiaramente il suo status speciale al Grande Tempio, mentre il periodo del flashback suggerisce che ha certamente conosciuto Sion, e probabilmente anche Gemini. Viene a questo punto da chiedersi come abbia reagito al tradimento di Micene e alla presunta morte di Atena, sempre ammesso che ne sia stato informato. Ionia dice di aver creato il Domination Language durante gli anni della prigionia, e nei vari combattimenti non mostra altri colpi segreti. Considerando che è un Cavaliere d’Oro senza tecniche speciali è impensabile, è probabile che in passato avesse avuto Excalibur, salvo darla poi in eredità al suo successore, o magari perderla in seguito al crimine di cui si era macchiato. Nella continuity dell’anime (ma anche in Episode G), Excalibur infatti è più un dono che una tecnica, ed è strettamente legata alla moralità del Cavaliere. Il Capricorn della serie classica aveva saputo replicarla in ambo le braccia, e per questo continua a usarla dopo averla trasmessa a Sirio, ma la cosa potrebbe non valere per Ionia. A proposito del Capricorn classico, Shura, è possibile che Ionia sia stato il suo diretto predecessore, se non addirittura il suo maestro, visto che all’epoca della nascita di Atena il Cavaliere era diventato custode dorato da poco tempo.

Nell’ottavo episodio, Ionia mostra ripetutamente un cosmo di tenebra, nonché la capacità di controllare l’oscurità della collana di Aria. In seguito però la cosa non viene più ripresa, e sia la sigla che il videogioco Saint Seiya Ultimate Cosmos lo associano al vento. Seppur non sempre evidente, la sua altezza, specie in armatura, è notevole: quasi il doppio di Koga da anziano, e persino più alto dopo essere ringiovanito. Nel fiore degli anni, dovrebbe essersi aggirato sui tre metri circa.

Gli incidenti con Yoshitomi e Haruto non vengono mostrati direttamente, ma è quasi certo che sia stato uno tra Ionia e Medea ad inviare Tokisada a uccidere il primo, con il Cavaliere d’Oro più plausibile visto che Yoshitomi accenna esplicitamente alla Palaestra. Diverso il caso di Haruto, che nel 9° episodio dice di non aver sempre voluto combattere contro un Cavaliere d’Oro, segno che o non si è scontrato direttamente con Ionia o non ne conosceva l’identità. Le circostanze della sua cattura non vengono mai approfondite, ma è comunque molto probabile sia stata opera diretta o indiretta del direttore, l’unico infiltrato di Mars alla Palaestra. A tal proposito, nell’ottavo episodio dice esplicitamente di aver convinto molti Cavalieri a passare dalla parte di Mars, senza però farne i nomi. Considerando che, a parte Eden, gli studenti della generazione attuale sono tutti fedeli ad Atena, è probabile che si riferisca a Cavalieri d’Argento come Tokisada o Michelangelo, o che abbia contribuito ad ingannare guerrieri più onesti come Johann.

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