ILDA DI POLARIS

(POLARIS HILDA)

ETA': Sconosciuta, 19 anni circa.

ALTEZZA: Sconosciuta 1.70 M. circa

PESO: Sconosciuto, 47 Kg circa.

OCCHI: Lilla.

CAPELLI: Grigi.

DATA DI NASCITA: Sconosciuta.

LUOGO DI NASCITA: Asgard.

GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto

SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.

PARENTI CONOSCIUTI: Flare (sorella minore).

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: /

ARMATURA / ARMI: Ilda non indossa una vera armatura, ma è spesso armata di una lunga lancia interamente di metallo. L'arma è più alta di lei, e spesso la donna la utilizza semplicemente come scettro o come bastone, ma all'occorrenza può essere utilizzata sia nel combattimento corpo a corpo che a distanza, visto che la Celebrante sembra capace di trasmettere attraverso di essa il proprio cosmo, in modo da usare la lancia per sferrare raggi, scariche o sfere di energia. Nonostante sia interamente in metallo inoltre, è abbastanza ben bilanciata da poter essere lanciata con successo contro il nemico, ed all'occorrenza Ilda la usa anche per difendersi. L'arma principale della donna è però l'Anello del Nibelungo, che trasmette, e verosimilmente potenzia, il suo cosmo, permettendole di usarlo in molteplici modi. L'Anello, le cui origini sono sconosciute, è praticamente indistruttibile, e può essere spezzato soltanto dalla spada Balmung appartenente al Dio Odino. Esso accresce il cosmo di chi lo indossa, ma ne manipola la mente, permettendo al lato più oscuro di prendere il sopravvento.

STIRPE: /

PRIMA APPARIZIONE: Episodio 74, "I Cavalieri di Asgard" (anime).

EPISODI (SAGA):74-85, 87-88, 90-99 (saga di Asgard) 100-102, 114 (saga di Nettuno).

NUMERI DEL MANGA:./

COLPI SEGRETI / POTERI: Ilda non possiede un vero e proprio colpo segreto, ma come Celebrante di Odino ha un cosmo potente, che può utilizzare in diversi modi. Normalmente, non lo usa per scopi battaglieri, e la sua aura, definita dolce e rassicurante, è in grado di lenire il dolore delle ferite e ammansire gli animali, ma soprattutto le permette di comunicare con il Dio Odino attraverso la preghiera, impedendo lo scioglimento dei ghiacci del mondo. Quanto di questa operazione sia frutto del cosmo di Ilda e quanto direttamente di Odino non è chiaro, ma se la donna ignora i suoi doveri per anche solo pochi giorni, i ghiacci iniziano immediatamente a sciogliersi. Quando l'influsso dell'Anello del Nibelungo sottomette la sua mente, anche i suoi poteri cambiano, diventando più aggressivi, e la sensazione emanata dal suo cosmo diventa fredda e ostile. In queste circostanze, Ilda può sferrare raggi, globi o scariche di energie, abbastanza potenti da tenere testa o abbattere un Cavaliere, o da perforare l'armatura di Orion. Il tipo esatto di attacco in suo possesso varia, principalmente in base alla sua volontà, ma anche dall'arma che utilizza. In un'occasione, il suo cosmo ha mostrato i poteri del ghiaccio, mutando dei fiori in cristalli con un solo gesto della mano, ma il più delle volte Ilda preferisce adoperare uno strumento, solitamente il suo scettro. Sempre in queste condizioni, la donna ha potuto raggiungere e richiamare le otto armature del Nord, facendole apparire di fronte ai rispettivi possessori. In caso di necessità, Ilda può ricorrere al potere insito nell'Anello stesso, utilizzandolo per sferrare scariche di energia più potenti di quelle che la Celebrante potrebbe scatenare da sola, al punto da renderla capace di tenere brevemente testa a Pegasus con indosso l'armatura di Odino. La presenza dell'Anello inoltre modifica la natura stessa del suo cosmo, rendendolo capace di far allarmare o di terrorizzare gli animali con un solo sguardo. A parte questo, Ilda ha una notevole resistenza al freddo, superiore persino a quella già notevole comune a tutte le donne di Asgard. Conosce inoltre alla perfezione il palazzo reale ed il regno, ed ovviamente i Cavalieri del Nord.

STORIA: Ilda nacque in una nobile famiglia di Asgard, destinata sin dall'infanzia a diventare un giorno Celebrante di Odino e regnante. Compito della Celebrante era di pregare quotidianamente il Dio di Asgard affinchè sostenesse tutti loro, e soprattutto affinchè i ghiacci del mondo non si sciogliessero, causando mortali inondazioni. La gente di Asgard non era felice del luogo in cui viveva, freddo e sterile, raramente baciato dal sole, ma la Celebrante doveva assicurarsi che la fede in Odino permettesse loro di vivere sereni nonostante queste difficili condizioni, svolgendo nel contempo anche i compiti di amministrazione propri dei regnanti. Questo status le permise di vivere un'infanzia agiata, ma anche di maturare in fretta e passare poco tempo sui giochi, ai quali invece si dedicava spesso sua sorella minore, la piccola Flare.

Pian piano gli anni iniziarono a passare, e Ilda crebbe diventando una giovane donna sensibile e dolce, ma anche matura e responsabile. Divenuta Celebrante (vedi Note), pur essendo amante della pace, supervisionò, o comunque fu al corrente, gli addestramenti di numerosi ragazzi, che si allenavano per diventare Cavalieri di Asgard. In caso di una guerra, sarebbe toccato a loro difendere il regno dall'invasore, o guidare l'esercito all'attacco. Ilda sperava con tutto il cuore che la loro presenza non divenisse mai necessaria, ma non si oppose comunque ai loro addestramenti. Conobbe così molti degli aspiranti Cavalieri: Artax, amico d'infanzia di Flare, l'astuto Megres ed il sensibile Mime, figlio adottivo di Folken, uno dei più grandi guerrieri del regno. Soprattutto però, Ilda strinse un forte legame con Orion, il più maturo tra i futuri Cavalieri. Proprio come Ilda, ed a differenza dei compagni più giovani come Artax, Orion comprendeva l'importanza della pace e degli sforzi destinati a preservarla. D'altra parte, forte di un cosmo di considerevole potere, era pronto a combattere per difendere la sua regina e il regno intero in caso di bisogno, ed a seguire gli ordini di Ilda qualsiasi essi fossero. Proprio questa maturità rese il ragazzo una sorta di confidente e punto di riferimento per la giovane Celebrante.

Sempre in quel periodo, Ilda sentì parlare di Atena, la Dea della giustizia che governava le assolate terre di Grecia, e dei suoi Cavalieri dello Zodiaco, che avevano da poco salvato la pace sulla terra dopo una guerra intestina ai loro ranghi. Questi racconti la ispirarono, portandola ad avere fiducia in Atena, pur non avendola mai incontrata di persona.

Non sempre però i doveri di regnante erano semplici. Per proteggere le specie animali che vivevano nelle foreste di Asgard, Ilda dovette indire una legge contro la caccia, ordinando ai suoi soldati di pattugliare il territorio, ed a volte accompagnandoli lei stessa. Fu così che un giorno incontrò un enorme guerriero di nome Thor, messo alle strette e ferito dai soldati per aver cacciato senza permesso. Dopo averlo soccorso ed aver lenito il dolore della sua ferita, Ilda cercò di discutere con lui circa l'equilibrio necessario tra gli animali della foresta ed i cittadini bisognosi di cibo, invitandolo a palazzo. La purezza del suo cosmo colpì l'uomo, che acconsentì, iniziando in seguito persino l'addestramento per diventare Cavaliere di Asgard.

Ancora meno lieto fu il faccia a faccia tra Ilda e Megres. Costui era dotato di un'astuzia fuori dal comune, ma la utilizzava principalmente per ordire inganni e tradimenti, mettendo anche a rischio delle vite. Dopo avergli chiesto invano di smettere, la donna fu a malincuore costretta ad allontanarlo dal palazzo, sperando che ciò gli permettesse di comprendere i suoi sbagli e pentirsi.

Qualche tempo dopo, Ilda sentì parlare delle recenti guerre intestine tra i Cavalieri di Atena, risultate nella morte di molti tra i più potenti di loro, e risoltesi solo grazie al coraggio e la forza di cinque ragazzi: Pegasus, Sirio il Dragone, Cristal il Cigno, Andromeda e Phoenix.

Nonostante le quotidiane difficoltà, il regno di Ilda prosperava comunque nella pace, ed il popolo amava la sua Celebrante. Le cose cambiarono quando, un giorno, intenta a pregare Odino da sola, la ragazza venne attaccata da un cosmo sconosciuto e ostile, che emerse dalle acque del mare. Quest'energia le ordinò di richiamare i Cavalieri di Asgard e di muovere guerra ad Atena per il dominio delle assolate terre di Grecia. Ilda rifiutò con forza, sottolineando l'importanza della pace, ma l'entità l'attaccò, lasciando al suo dito il malefico Anello del Nibelungo. Non semplice gioiello, quest'ultimo era in grado di plagiare la mente di chi lo indossava, rendendola malvagia e spietata. Da allora, il vero spirito di Ilda, ancora cosciente, venne relegato in una parte profonda del suo essere, incapace di opporsi alle azioni del suo corpo.

Soggiogata dall'anello, la donna cambiò repentinamente atteggiamento, diventando più fredda e pungente, e dichiarando il desiderio di muovere guerra ad Atena. La sola ad accorgersi di tale cambiamento fu Flare, che cercò di farla ragionare, ma senza successo. Utilizzando i suoi poteri da Celebrante, Ilda richiamò attorno a se i 7 Cavalieri di Asgard, donando loro le armature da anni sepolte nei ghiacci. A ricevere l'investitura furono Orion, Artax, Thor, Megres, Mime, Mizar e Luxor. Quest'ultimo, orfano di una nobile famiglia, era inizialmente restìo, ma la donna gli apparve di persona, utilizzando il proprio cosmo ed il proprio carisma per convincerlo. Inoltre, consapevole che Mizar aveva un fratello gemello segreto, Alcor, affidò a quest'ultimo l'unica armatura ombra esistente.

Alcor era colmo di risentimento verso Mizar per alcune questioni relative alla loro infanzia, ed avrebbe voluto diventare lui il Cavaliere principale, ma Ilda, giocando sul suo odio, lo incaricò proprio di proteggere il fratello a qualsiasi costo, promettendo tuttavia che, in caso di morte di Mizar, il titolo sarebbe andato a lui. Ignari del cambiamento della Celebrante, o comunque obbligati a obbedire per codice d'onore, tutti i Cavalieri giurarono fedeltà ad Ilda. Interessata solo ai propositi di dominio, la donna smise anche di adempiere ai suoi compiti da Celebrante e di pregare Odino, il che iniziò ad indebolire i ghiacci del mondo.

Qualche giorno dopo, Ilda decise di iniziare la campagna contro Atena, ed ordinò a Mizar di recarsi al Grande Tempio di Grecia, sede del culto della Dea, per trovare e uccidere Lady Isabel, che di lei era incarnazione. Dopo aver rintracciato la fanciulla fino alla città di Nuova Luxor, Mizar fu però costretto a ritirarsi a causa dell'intervento di Pegasus ed i suoi compagni. Ciononostante, il guanto di sfida era evidentemente stato lanciato, e qualche giorno dopo Cristal si recò in incognito ad Asgard, venendo catturato. Ignara della sua identità, Ilda lo fece rinchiudere nelle segrete del palazzo e torturare.

Ora che che la guerra con Atena sembrava inevitabile, Flare, disperata, parlò di nuovo alla sorella, che però, stanca delle sue proteste, fece imprigionare anche lei nelle segrete. Poco dopo, giunse la notizia che l'altro prigioniero era un Cavaliere di Atena, e che era fuggito insieme a Flare. Temendo un rapimento, e soprattutto interessata alla possibilità di un attacco del nemico, Ilda inseguì i due insieme ai suoi Cavalieri, trovandoli vicino al mare in compagnia di Lady Isabel, Pegasus e Andromeda, appena sopraggiunti. Questa situazione portò ad un primo confronto tra i due gruppi, e Ilda stessa confrontò il proprio cosmo con quello di Atena, riuscendo a contrastarne la forza.

Dopo che Flare ebbe di nuovo rifiutato di tornare con lei a palazzo, Ilda l'accusò di tradimento, additandola come alleata di Atena. Proprio grazie a Flare però, quest'ultima si accorse dell'Anello del Nibelungo, comprendendo quel che era accaduto. Per scongiurare la minaccia dello scioglimento dei ghiacci, Isabel si recò su un picco ghiacciato a pregare Odino, anche se, a causa delle basse temperature, non sarebbe sopravvissuta al calare della notte. Contemporaneamente, i suoi Cavalieri iniziarono una corsa verso il palazzo reale, allo scopo di sfilare l'anello dal dito della Celebrante. Intuendo i vantaggi di questa situazione, Ilda ordinò ai Cavalieri di Asgard di non attaccare subito in gruppo, ma di lasciar stancare i nemici in un territorio per loro sconosciuto e inospitale.

Ilda fece così ritorno al proprio palazzo, dove Orion, Megres e Mizar la informavano degli sviluppi della guerra in corso. A Pegasus, Andromeda e Cristal, si aggiunsero poco dopo anche Sirio e Phoenix, ma i Cavalieri di Asgard, convinti di dover difendere la loro terra da un'invasione ostile, combattevano con forza e coraggio. Ben presto, iniziarono le prime vittime: Thor, Luxor ed Artax caddero per mano di Pegasus, Sirio e Cristal. Nel profondo del suo animo, Ilda soffrì per queste perdite, ma all'esterno, soggiogata dall'anello, fu abbastanza disinteressata, e reagì soprattutto con fastidio di fronte all'incapacità dei suoi sudditi. Quando Phoenix sconfisse Mime, le cose non fecero che peggiorare, anche se il progressivo indebolimento del cosmo di Atena rendeva la vittoria ben più di un miraggio.

Interessata solo della vittoria, e non del modo in cui essa sarebbe giunta, Ilda non esitò a sfruttare anche alcune frizioni tra i suoi guerrieri, concedendo ad esempio a Megres il permesso di combattere in maniera sleale, nonostante Orion fosse contrario, o alimentando l'odio di Alcor nei confronti di Mizar. Tali gesti insospettirono proprio Orion, al punto che Ilda una volta dovette sottilmente minacciarlo, ma, spinto dal legame di fedeltà, il Cavaliere continuò a seguire i suoi ordini.

Alla fine, dopo quasi un giorno di combattimenti, fu proprio Orion l'ultimo Cavaliere di Asgard rimasto. Megres, Mizar e Alcor erano infatti stati sconfitti da Sirio, Andromeda e Phoenix, ed i Cavalieri, seppur deboli e feriti, erano entrati a palazzo. Ordinando ad Orion di non deluderla e confidando nella sua forza, e soprattutto nella sua invulnerabilità, la donna lo mandò a combattere, restando in attesa nella sala del trono. Qui, sentì presto il cosmo del suo paladino sconfiggere gli invasori, ma anche esitare in preda al dubbio, e questa la infuriò.

In questo mentre, Ilda venne raggiunta da un misterioso Cavaliere, che si rivelò essere Syria delle Sirene, Generale di Nettuno. Era stato proprio il Dio dei mari infatti a donare ad Ilda l'anello maledetto, per i propri scopi, ma adesso era deluso dall'incapacità della Celebrante di sterminare i Cavalieri di Atena. Syria era venuto a finire la battaglia, per poi condurre Ilda da Nettuno in modo che potesse chiedergli perdono.

Accettando di buon grado la situazione, Ilda andò sul campo di battaglia, trovando Orion intento allo scontro finale con Pegasus, dopo che Sirio aveva smascherato il suo punto debole mettendo a rischio la propria vita. Il gesto di Dragone, compiuto solo in nome dell'amicizia, stava facendo visibilmente esitare Orion, che iniziava a non credere più al fatto che i Cavalieri fossero venuti ad Asgard per invaderla. Seccata, Ilda lo accusò di tradimento e si preparò a finire da sola Pegasus, ma proprio Orion la fermò, avvertendo che ora avrebbe sfidato l'avversario in un ultimo duello, dal cui risultato avrebbe preso la propria decisione. Dallo scontro, fu proprio Pegasus ad uscire vincitore, grazie al sostegno del cosmo dei compagni.

A questo punto, Syria uscì allo scoperto, spiegando a tutti i Cavalieri la situazione, e causando l'ira di Orion. L'eroe donò a Pegasus il proprio zaffiro di Odino, necessario al ragazzo per ottenere Balmung, la spada di Odino con cui spezzare l'Anello del Nibelungo, poi si sacrificò contro Syria, in modo da spianare la strada ai seguaci di Atena, cui chiese di salvare la vera Ilda, colei che amava Asgard più della sua vita.

Rimasta sola, la Celebrante rivelò tutta la propria forza, tenendo testa ai malconci Cavalieri con i suoi poteri e con l'Anello, e facendo anche leva sul senso dell'onore di Pegasus, che, avendo promesso ad Orion di salvarla, non riusciva a colpirla come avrebbe dovuto. Alla fine però, non potè impedire proprio al ragazzo di ottenere finalmente non solo Balmung, ma anche l'armatura di Odino. In preda quasi alla pazzia, Ilda accusò anche Odino di tradimento ed affrontò l'eroe nello scontro finale. Grazie alla spada, Pegasus spezzò l'Anello del Nibelungo.

Libera dall'influsso dell'Anello, la vera personalità di Ilda riemerse subito, affranta dal dolore per tutto quel che era successo, e per la sofferenza cui aveva obbligato Atena. In lacrime, impugnò la spada Balmung e supplicò Odino di salvare la Dea di Grecia e ripristinare i ghiacci su Asgard, espandendo il proprio cosmo su tutto il regno. Le sue suppliche vennero ascoltate, e mentre i Cavalieri tornavano mestamente da Atena, le nevi ed i ghiacci ripresero a crescere.

Non appena ebbe compiuto il proprio dovere, Ilda si precipitò da Atena in riva al mare, chiedendole perdono e riabbracciando finalmente Flare, la quale, felice di poter riavere la sorella che conosceva, accettò senza esitazione la sua richiesta di perdono. Insieme le due attesero il momento in cui Atena avrebbe potuto smettere di pregare Odino. La loro gioia venne però spazzata via dall'improvviso attacco di Nettuno, che rapì Atena portandola negli abissi.

Ora Nettuno non era più una minaccia per Asgard, difesa dall'apparizione dell'armatura di Odino, ma Ilda e Flare non vollero volgere le spalle a chi li aveva aiutati, e decisero di ospitare a palazzo i cavalieri, e di aiutarli a trovare un modo per raggiungere il regno di Nettuno. Alla fine le loro ricerche ebbero successo, e le due donne indicarono agli amici il luogo, proibito agli abitanti di Asgard, in cui dovevano recarsi. Preoccupata per loro, Ilda li vide partire uno ad uno, e rimase insieme a Flare a pregare per loro.

Fortunatamente, anche stavolta i Cavalieri riuscirono nella missione ed anche Nettuno venne sconfitto. Felice, e con la propria fede nella giustizia rafforzata da queste esperienze, Ilda continuò la propria vita ad Asgard, regnando per sempre nella pace come promesso ad Atena.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 74-85, 87-88, 90-102, 114 dell'anime. Ilda è un personaggio creato appositamente per la serie animata e non esiste nel manga. Come quasi tutti i personaggi della serie di Asgard, il suo passato è svelato da numerosi flashback, anche se nessuno mostra la sua infanzia. Grazie alla presenza di numerose scene al palazzo in cui riceve informazioni o dà ordini ai Cavalieri, la donna compare in quasi ogni episodio di quella parte dell'anime.

Non è chiaro esattamente a che età Ilda diventi Celebrante, e di conseguenza se sia responsabile della legge che vietava alle famiglie di avere più di un figlio, o della rivolta nella città di Mime. Considerando però che la differenza di età tra la Celebrante ed i suoi Cavalieri sembra minima, è molto probabile che in entrambi i casi al regno ci fosse il suo predecessore. Non sappiamo inoltre se la famiglia di Ilda rappresentasse l'unica linea diretta al trono o se la ragazza sia stata eletta in altro modo.

Visto che per la maggior parte del tempo Ilda è soggiogata dall'Anello del Nibelungo, i suoi effettivi poteri sono poco chiari. Viene dato a intendere che il monile amplifichi parzialmente il suo cosmo, ma non è mai dichiarato ufficialmente se ciò sia vero e, nel caso, di quanto li aumenti.

Ilda non compare nella serie di Hades, ma è chiaro che anche lei a Flare vedono l'Eterna Eclisse causata dal Dio dell'aldilà.

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