HAKUREI DELL'ALTARE
(ARA HAKUREI)
ETA': Sconosciuta, 260 anni circa.
ALTEZZA: Sconosciuta, 1.80 M circa.
PESO: Sconosciuto, 78 Kg circa.
OCCHI: Neri
CAPELLI: Bianchi/lilla
DATA DI NASCITA: Sconosciuta
LUOGO DI NASCITA:. Sconosciuto, presumibilmente Jamir
GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto
SEGNI PARTICOLARI: Come tipico dei discendenti di Mu, le sue sopracciglia sono rasate a formare due pallini sulla fronte.
PARENTI CONOSCIUTI: Sage, fratello gemello.
COSTELLAZIONE / SIMBOLO: La costellazione di Hakurei è l'Altare, che raffigura l'oggetto costruito dai Ciclopi davanti al quale gli Dei giurarono di combattere insieme contro i Giganti all'inizio della Gigantomachia...
ARMATURA / ARMI: Armatura d'Argento dell'Altare. L'armatura di Hakurei possiede il potere di accumulare e conservare il cosmo in essa riversato, anche per secoli, per poi liberarlo al momento più opportuno. Può inoltre contenere e sigillare temporaneamente al suo interno lo spirito di una divinità. Tradizionalmente è l'armatura che appartiene all'uomo più vicino al Grande Sacerdote.
STIRPE: Cavaliere d'argento fedele ad Atena.
PRIMA APPARIZIONE: Saint Seiya Lost Canvas N° 2, 13° capitolo (manga edizione originale, n° 4 edizione italiana).
EPISODI (SAGA): 4-8, 13-26
NUMERI DEL MANGA: Lost Canvas 2, 4, 6-11, 20.
COLPI SEGRETI / POTERI: Hakurei possiede due colpi segreti, il primo dei quali è l'Onda Infernale del Tseih She Ke (Sekishiki Meikai Ha). Quando usa questa tecnica, Hakurei concentra tutta la propria energia nel dito indice, poi lo solleva sopra la testa, creando una serie di onde, capaci di separare l'anima dal corpo del nemico e di precipitarla nella Valle della Morte. La vittima entra quindi in uno stato di coma ed è destinato a morire a meno che l'anima non riesca in qualche modo a tornare entro breve tempo. Anche se non viene mai mostrato, Hakurei è probabilmente in grado di usare l'Onda Infernale su se stesso, in modo da raggiungere di persona l'aldilà. L'uomo è inoltre in grado di usare l'Onda Infernale per richiamare le anime dei defunti, probabilmente consezienti, e accumulare la loro forza per sferrare il suo colpo segreto più potente, il Sekishiki Tenryou Ha (Onda delle Anime Ribelli).
Con questa tecnica, il Cavaliere unisce l'energia di un enorme numero di spiriti in una enorme sfera, che può lanciare contro il nemico. La forza della sfera è immensa, tale da sconfiggere persino un Dio come Ipno, e in caso di necessità Hakurei può convogliare in essa persino la sua stessa anima, per potenziarla ulteriormente. Così facendo però, Hakurei rischia la vita perchè l'anima potrebbe non far più ritorno nel corpo, venendo dispersa dall'energia. Inoltre, il Tenryou Ha può verosimilmente essere usato una sola volta, vista l'enorme quantità di energia che consuma. A parte questi due colpi segreti, Hakurei possiede i poteri di un Cavaliere d'Argento, in ottima forma pur avendo più di 200 anni. E' dotato di una grande saggezza, accumulata nei secoli, ed è uno dei pochi al mondo a saper riparare le armature. È possibile che conosca, almeno in linea teorica, i colpi segreti dei suoi allievi Yuzuriha e Sion.
STORIA: Hakurei nacque verso la fine del 1400, il maggiore di due fratelli gemelli. Lui e Sage, il fratello minore, erano tra gli ultimi discendenti del popolo di Mu, una stirpe da sempre alleata di Atena, e di conseguenza iniziarono sin da giovane ad addestrarsi per entrare nelle schiere della Dea, i Cavalieri, protettori della giustizia sulla terra. Nel corso dell'addestramento, sia lui che Sage svilupparono dei cosmi molto potenti, al punto da diventare meritevoli rispettivamente dell'armatura d'oro del Cancro e di quella d'Argento dell'Altare.
In quel periodo, era imminente una guerra sacra contro Hades, storico nemico di Atena che dalle epoche mitologiche mirava alla distruzione dell'umanità. Quando il conflitto era ormai imminente, ad Hakurei venne offerto il titolo di Grande Sacerdote, colui che fa le veci di Atena in terra e guida i Cavalieri. Non sentendosi all'altezza, egli preferì rinunciare e spinse affinchè venisse eletto Sage, cui diede anche l'armatura del Cancro, tenendosi per se quella dell'Altare. Insieme, i due presero parte al conflitto.
Hakurei guidò personalmente i Cavalieri d’Argento a difesa del Grande Tempio, sconfiggendo persino un nemico potente come Minosse, appena prima che Hades in persona scendesse in campo. Per sconfiggere il potente avversario, fu necessario l’intervento di Atena che, unendo le forze a quelle dei Cavalieri superstiti, riuscì a scacciare lo spirito del nemico. La guerra sembrava vinta, ma proprio nel momento del trionfo, i due più fedeli sottoposti di Hades, il Dio del sonno Ipno ed il Dio della morte Tanato, nascosti nell'ombra usarono i loro poteri per massacrare tutti i Cavalieri, costringendo Atena stessa a sacrificarsi per liberarsi di loro. Sage ed Hakurei furono costretti ad assistere impotenti all'eccidio, non potendo far nulla per salvare i compagni. Alla fine, i due Cavalieri divennero gli unici superstiti dell'esercito di Atena. Per di più, Hades non era stato sconfitto definitivamente, ma solo sigillato per 250 anni, segno che un giorno sarebbe stata necessaria un'altra guerra contro di lui e il suo esercito. A Sage, nelle vesti di Grande Sacerdote, fu affidato l'incarico di ricostruire pian piano le schiere di Atena, mentre Hakurei si prese il compito di riparare le armature andate distrutte, stabilendosi in una torre nella remota regione dello Jamir. Al primo, vennero affidati i numerosi sigilli di Atena, capaci di ridurre il potere degli Dei, mentre al secondo la Dea donò una spada da lei benedetta con il proprio sangue e le proprie preghiere, capace di annullare gli effetti delle barriere nemiche e di proteggere temporaneamente l'anima nel mondo degli Inferi.
Al di là dei loro incarichi ufficiali però, entrambi nutrivano un profondo odio verso Ipno e Tanato, ed erano consapevoli che, nelle future guerre, sarebbe stato necessario trovare un modo per sconfiggerli, onde evitare nuovi massacri di Cavalieri. Iniziarono così a preparare un duplice piano, accumulando i loro cosmi nell'armatura dell'Altare e sviluppando dei colpi segreti che avrebbero potuto permettere loro di trionfare contro nemici così superiori. Sempre in questo periodo, Hakurei riparò la maggior parte delle armature che erano state distrutte, ed approfondì la propria conoscenza del mondo e del cosmo, apprendendo ad esempio dell'antica nave dei Cavalieri che era nascosta tra i ghiacci del Jamir.
Passarono gli anni, e Sage iniziò man mano a ricostruire l'esercito di Atena, in vista della nuova Guerra Sacra. Anche Hakurei si diede da fare, addestrando tre promettenti abitanti del popolo di Mu: il piccolo Atla, dotato di un incredibile potenziale psichico, la giovane Yuzuriha, cui alla fine andò l'armatura d'argento della Gru, e Sion, cui fu affidata l'armatura d'oro dell'Ariete. Nell'addestrarli, Hakurei trasmise loro anche parte delle proprie conoscenze, insegnando loro il teletrasporto, e spiegando a Sion come riparare le armature. Proprio questo compito per poco non condusse il ragazzo alla follia, facendolo cader preda delle tentazioni offertegli dallo Spectre Rune di Balron, ma Hakurei riuscì a salvarlo, prima donandogli il proprio sangue per curare una grave ferita al collo causata dalla frusta del nemico, e poi esortandolo a continuare l’opera di generazioni di Cavalieri, come le loro stesse armature in pezzi desideravano. Nel corso degli addestramenti inoltre, Hakurei non si soffermò troppo sulle formalità, permettendo ad esempio a Yuzuriha di non indossare la maschera da Sacerdotessa pur essendo una donna. Sempre in questi anni, Hakurei conobbe Asmita, apprendista Cavaliere d'Oro della Vergine, restando colpito dalla sua grande saggezza. Gli insegnò molti segreti circa le antiche guerre sacre contro Hades, Dio dell'aldilà, ed il ruolo svolto in esse da Atena e dal cavaliere di Pegasus, l'unico uomo che un tempo fosse riuscito a ferire il Nume. In seguito a tale ferita, Hades decise non far più uso del suo corpo leggendario, e di reincarnarsi di volta in volta in quello dell'essere umano più puro al mondo. Col tempo, il saggio ed il ragazzo svilupparono un rapporto di profonda stima reciproca, ed Asmita ebbe persino in dono una delle stanze nella torre in cui l'uomo viveva, che arredò con varie immagini del Buddha, statue e tappeti. In questi anni, Hakurei si allontanò progressivamente dal Grande Tempio, continuando però a tessere i suoi piani insieme a Sage.
Alla fine, Asmita e Sion divennero Cavalieri d'Oro, mentre Yuzuriha raggiunse un cosmo da Cavaliere d'Argento, non andando però al Santuario a ricevere l'investitura. Ormai la Guerra Sacra era quasi imminente, e persino Atena era tornata a nuova vita, reincarnandosi in una bambina di nome Sasha. Un giorno, durante un viaggio spirituale nell'aldilà, Asmita si imbattè casualmente in un albero, che lo colpì profondamente, in quanto era l'unica cosa viva nel mondo della morte. Riflettendo lungamente su questo fatto, Asmita intuì che doveva esserci un altro senso dopo il settimo, una sorta di ottavo senso, raggiungibile solo con un cosmo innalzato al massimo, e capace di far entrare da vivi nell'aldilà. Raggiunto il Jamir, il cavaliere ne parlò con Hakurei, che fu d'accordo con le sue conclusioni, ed intuì anche che, nell'imminente guerra contro Hades, quell'albero, e soprattutto i suoi frutti, avrebbero potuto rappresentare l'ago della bilancia tra vittoria e sconfitta. I suoi frutti, capaci di maturare con il settimo senso e sbocciare con l'ottavo, avrebbero infatti potuto agire da ricettacoli per intrappolare le anime dei sudditi di Hades, i guerrieri capaci Spectre, che altrimenti godevano dell'immortalità grazie ai poteri del loro signore. Più di ogni altra cosa però, Hakurei e Sage attendevano il momento in cui avrebbero potuto prendersi la loro rivalsa sugli Dei Gemelli, vendicando i compagni
Come previsto, alla fine la Guerra Sacra contro Hades scoppiò in pieno, ed un tentativo fallimentare di sconfiggere il Dio in Italia, dove era comparso, portò alla morte di Tenma, allievo di Dauko della Bilancia e cavaliere di Pegasus. Consapevole che i guerrieri legati a questa costellazione avevano sempre avuto un ruolo chiave nelle guerre sacre, Hakurei inviò Yuzuriha a recuperarne il corpo, e la ragazza fece ritorno insieme a Yato dell'Unicorno, un Cavaliere di Bronzo dispero negli scontri. Vedendo le armature ancora da riparare nella torre, Yato credette che Hakurei fosse un nemico, ma l'uomo, dopo avergli dato una dimostrazione di forza, gli spiegò la verità, riparando anche la sua armatura con il sangue di Yuzuriha.
La cosa più importante però era Tenma, la cui anima era ormai in Ade, ma che aveva ancora una stilla di vita grazie ad un braccialetto benedetto donatogli da Atena. Consapevole che c'era ancora una speranza di salvarlo, Hakurei spiegò la situazione a Yato, chiedendogli di andare a salvare l'anima del compagno. A questo scopo, gli prestò la spada di Atena, che ne avrebbe temporaneamente preservato l'anima, e l'inviò in Ade con l'Onda Infernale del Tseih She Ke. Poco dopo, ordinò a Yuzuriha di accompagnarlo, affidandole però anche un'altra missione: dopo aver liberato Tenma, avrebbero dovuto raggiungere l'albero degli Inferi scoperto da Asmita, e raccoglierne 108 frutti. Infine, inviò Atla al Grande Tempio, per informare Atena ed il Sacerdote dell'imminente ritorno in vita di Tenma.
Poco più tardi, Yato e Yuzuriha fecero ritorno, avendo avuto successo in ambo le missioni con l'aiuto dello spirito di Asmita. Con loro vi erano infatti sia Tenma che i 108 frutti dell'albero, maturati grazie al settimo senso sfiorato dal Cavaliere di Pegasus in uno scontro fittizio con Asmita. Non tutto però era andato bene: un fugace incontro con Hades e gli Spectre aveva reso l'esercito dell'aldilà consapevole dell'esistenza di Hakurei e gli altri, e così un drappello di guerrieri era stato inviato ad ucciderli. In loro soccorso venne Asmita, giunto soprattutto per attivare i frutti facendo innalzare il proprio cosmo fino al parossismo, in modo da raggiungere l'ottavo senso. Il Cavaliere della Vergine era il solo a poter riuscire in tale impresa, ma Hakurei ne era addolorato perchè lo sforzo si sarebbe rivelato fatale per il giovane guerriero di Atena.
Dopo aver unito i 108 frutti in un rosario, Hakurei acconsentì all'ultima richiesta di Asmita, usandone il sangue per riparare e potenziare l'armatura di Pegasus. Poi si accommiatò dal Cavaliere d'Oro, leggermente sollevato nel vedere il suo sorriso sereno. Sacrificando la vita, il ragazzo riuscì ad attivare il rosario, rendendo mortali le anime degli Spectre di Hades. In seguito, Tenma fece ritorno al Grande Tempio, appena in tempo per proteggere Sasha da un improvviso attacco di Hades, incarnatosi nel comune amico d'infanzia Aron, mentre Hakurei rimase in Jamir, consapevole che lo scontro con Ipno e Tanato era sempre più vicino.
Le settimane che seguirono furono ricche di eventi, tra cui la comparsa del Lost Canvas in cielo, segno che il piano di Hades si avvicinava al compimento, e la morte del Cavaliere d'Oro Aldebaran del Toro. Proprio questo evento fece cadere in depressione Tenma, che si sentì responsabile della dipartita del compagno. Il ragazzo cercò di abbandonare il Grande Tempio, venendo imprigionato con l'accusa di diserzione, ma Hakurei, che per lui aveva altri piani, diede a Yato e Yuzuriha il compito di liberarlo, andando poi a parlare personalmente con Sage e convincendolo a dargli corda. Riuniti, i due fratelli furono lieti di vedere che entrambi i loro cosmi non avevano perso di vigore, e soprattutto ricordarono il passato e le sofferenze patite a causa degli Dei Gemelli, consapevoli che il momento della riscossa era alle porte. Tenma, Yato e Yuzuriha, partiti alla volta del castello di Hades, avrebbero infatti agito da esche, spingendo Tanato ed Ipno a rivelarsi. Una volta che ciò fosse accaduto, loro avrebbero potuto affrontarli ed eliminarli. A questo scopo, Hakurei permise al fratello di indossare l'armatura dell'Altare, carica del cosmo in essa accumulato per oltre due secoli.
Il piano iniziò a dare i suoi frutti, e grazie all'armatura di Altare, ed al sacrificio del suo discepolo Manigoldo del Cancro, Sage sigillò Tanato in un cofanetto. Purtroppo però tale gesto gli costò la vita, e fu l'anima di Manigoldo a riportare al Santuario il suo elmo da Sacerdote, chiedendo a Sion di affidarlo ad Hakurei. Addolorato dalla scomparsa del fratello, e consapevole che ora restava tutto nelle sue mani, l'anziano accettò finalmente il ruolo di Grande Sacerdote, fingendosi Sage per evitare che la notizia della morte della loro guida gettasse i Cavalieri nello scoramento. Suo primo desiderio però era intrappolare Ipno, e sigillarlo nel cofanetto che Sage gli aveva teletrasportato prima di morire.
La via per il Dio del Sonno non era spianata: egli era accompagnato da quattro divinità dei sogni: Oneiros, Phantasos, Icelos e Morfeo, i cui cosmi erano tra l'altro responsabili dello stato in cui si trovava Sisifo del Sagittario, caduto in una specie di coma dopo essere stato ferito nel corso dell'attacco di Hades al Grande Tempio. Divenuto una sorta di consigliere di Sasha, Hakurei sfruttò ancora una volta Tenma e gli altri per far uscire allo scoperto gli Dei dei Sogni, appoggiando Atena, che si recò di persona a salvare l'anima del Sagittario. La sua missione ebbe successo, ed anche grazie a Sisifo gli Dei dei Sogni furono uccisi, a prezzo però della vita di El Cid del Capricorno. Con la loro caduta, due delle tre barriere che proteggevano la cattedrale di Hades erano crollate, rendendo possibile un attacco.
Nei panni di Sacerdote, Hakurei mobilitò allora il Grande Tempio, ordinando a tutti di prepararsi alla battaglia. L'uomo era addolorato per il non aver potuto aiutare il fratello, così come per la scomparsa dei numerosi Cavalieri d'Oro caduti nelle varie battaglie, ma al tempo stesso non voleva sprecare quanto costruito sul sangue dei compagni, e nel vedere la nuova generazione aveva quasi la sensazione di essere di nuovo al fianco dei compagni della sua epoca. Desideroso di provare di nuovo l'enfasi della lotta, smise poi i panni da Sacerdote, preparandosi ad andare egli stesso sul campo di battaglia, e per essere certo di non avere esitazioni, si ferì mortalmente al fianco, celando poi il tutto sotto delle bende (vedi Note). Deciso a combattere piuttosto che a dirigere, Hakurei affidò a Sisifo la guida dell'esercito, avvisandolo di non attaccare subito perchè vi era una terza barriera protettiva attorno alla cattedrale di Hades, capace di ridurre drasticamente il cosmo dei nemici. Prima di lanciare l'assalto era quindi necessario rimuoverla, operazione di cui si sarebbe occupato lui stesso.
Il suo atteggiamento spavaldo fece arrabbiare Sion, preoccupato al pensiero di perdere il maestro, ma Hakurei lo zittì, raccomandandogli piuttosto di sopravvivere e sottolineando come tutte le sue azioni fossero state per il bene del Grande Tempio. Poi, mentre Atla teletrasportava l'esercito sul campo di battaglia, partì da solo, portando con se la spada benedetta da Atena, che lo metteva al sicuro dalla barriera di Hades.
Raggiunta la cattedrale, si infilò al suo interno, massacrando tutti i soldati semplici di guardia, ed aprendosi un passaggio fino alla stanza in cui si trovava il sigillo della barriera di Hades. Prima di poterlo distruggere, fu però sorpreso da Ipno, che nel frattempo aveva catturato anche Sion e Yuzuriha. La presenza dei due allievi preoccupò non poco Hakurei, terrorizzato al pensiero di perderli, anche perchè i due, indeboliti dalla barriera di Hades, erano praticamente impotenti contro il Dio del Sonno.
Deciso a giocare con le prede, Ipno li attaccò con il suo colpo segreto Encounter Another Field, capace di materializzare i sogni e le illusioni. Il Dio rise della fragilità degli esseri umani, offrendo ad Hakurei la salvezza di Sion e Yuzuriha in cambio della resa. Incoraggiato dalle parole dei suoi allievi, e sostenuto dal desiderio di rivalsa per la scorsa guerra sacra, l'uomo diede fondo a tutto il suo cosmo, respingendo l'assalto del nemico, e rivelando la ferita al fianco, prova che era partito per la guerra con la consapevolezza di perdere la vita.
Pronto a tutto, Hakurei si preparò ad usare il suo colpo segreto finale, il Sekishiki Tenryou Ha, invocando a se le anime di Sage e di tutti gli amici caduti nel 1500, che si materializzarono attorno a lui. Felice di rivederli, Hakurei ne riunì i cosmi in un'immensa sfera di energia, che scatenò contro Ipno, e quando il Dio del Sonno sembrò comunque capace di prevalere, non esitò ad usare anche la propria anima nell'offensiva. Grazie a questa incredibile unione di cosmi, Ipno venne sconfitto ed il suo spirito fu sigillato nel cofanetto.
Incredibilmente, sorretto dalla volontà degli amici e dei vecchi compagni, Hakurei riuscì a non morire nonostante l'utilizzo del suo colpo più forte. Con la vittoria ormai a un passo, si preparò a distruggere la barriera che circondava la cattedrale usando la spada di Atena. All'ultimo istante però, venne drammaticamente ucciso dall'apparizione di Hades, di fronte agli occhi sconvolti di Sion e Yuzuriha. Proprio i due in seguito recuperarono il suo corpo, seppellendolo in Jamir e lasciando sulla tomba la spada di Atena.
NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dai numeri 2, 4, 6-11 e 20 di Lost Canvas edizione originale, corrispondenti ai numeri 3-4, 7-8, 11-22 e 39 dell'edizione italiana Panini Comics, e dagli episodi 4-8 e 13-26 dell’anime. Hakurei è uno dei personaggi centrali del manga prequel, apparendo praticamente all'inizio e restando una figura costante, seppur spesso sullo sfondo, per buona parte della serie. Il suo nome e titolo vengono rivelati solo nel numero 7, fino al quale è identificato solo come "anziano" o "saggio". Come succede con Sion nella serie classica, non viene mai spiegato come lui e Sage possano aver vissuto oltre 200 anni, per di più mantenendo un fisico abbastanza energico.
La Guerra Sacra del 1500 è un conflitto non narrato neppure nell'hypermyth ufficiale, e citato per la prima volta in Lost Canvas. L’anime in particolare espande molto, mostrandone diversi eventi nell’episodio 25, come la facile vittoria di Hakurei su Minosse, l’arrivo di Hades ed il sacrificio di Atena. Sage e Hakurei, in quanto unici superstiti, svolgono un pò il ruolo che sarà di Sion e Libra nella serie classica. Il fatto che Hakurei discenda dal popolo di Mu, di cui si parla nell'hypermyth, è evidente da numerosi elementi, tra cui l'aspetto con le classiche sopracciglia "a pallino" ed il fatto che è in grado di riparare le armature. Meno chiara è la questione dello scambio di titolo e armatura tra lui e Sage, in quanto i dialoghi non dicono chiaramente se sia stato fatto "alla luce del sole", o se i due abbiano sfruttato il fatto di essere gemelli. Inoltre, non è chiaro quando tale scambio sia accaduto, anche in considerazione del fatto che entrambi sanno usare le tecniche del Cancro, e che Sage in un'occasione indossa l'armatura dell'Altare, pur apparendo con indosso quella del Cancro quando il suo spirito è richiamato dal Tenryou Ha. Il legame tra l'Altare ed il Grande Sacerdote è invece accennato nell'enciclopedia Taizen.
Hakurei viene spesso delineato come un personaggio abbastanza calcolatore, che non esita a sfruttare gli altri, specialmente Tenma e Yato, per i suoi fini, tenendo segrete le informazioni in suo possesso o rivelandole solo in minima parte al momento più opportuno. Ciononostante, mostra anche un profondo legame verso le nuove generazioni, preferindo sacrificare se stesso piuttosto che veder morire altri ragazzi. Il suo valore nella guerra è soprattutto strategico, essendo parzialmente responsabile di vari eventi tra cui il ritorno di Tenma, la creazione del rosario e la distruzione delle barriere di Ipno e Tanato. Le circostanze del suo incontro con Asmita non sono invece note, ma i due si conoscono da un pò visto che il Cavaliere di Virgo ha persino una stanza nella torre in Jamir.
Non viene mai svelato perchè esattamente Hakurei si ferisca mortalmente al fianco. Le frasi suggeriscono che quella ferita rappresentasse una sorta di obbligo a dare il massimo, perchè comunque non avrebbe potuto salvarsi, ma è una cosa sciocca da fare visto che l'emorragia avrebbe potuto indebolirlo in battaglia. Un’altra possibilità è che abbia nascosto il cofanetto nel suo corpo.
La scena in cui Sion e Yuzuriha portano via il cadavere del maestro non è mostrata, ma nel capitolo 116 si vede la ragazza inchinarsi di fronte alla sua tomba.
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