DORE DI CERBERO
ETA': Sconosciuta, 26 anni circa.
ALTEZZA: Sconosciuta.
PESO: Sconosciuto.
OCCHI: Verdi.
CAPELLI: Viola.
DATA DI NASCITA: Sconosciuta.
LUOGO DI NASCITA: Sconosciuto.
GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto.
SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.
PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno.
COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Cerbero, il leggendario cane a tre teste.
ELEMENTO: Fuici
ARMATURA / ARMI: Armatura d’Argento di Cerbero, versione Cloth Stone. L’armatura di Dore copre quasi per intero il corpo, praticamente come la vecchia armatura d’argento, ma non è dotata di poteri speciali o armi di alcun tipo. Sembra infatti aver perso le palle chiodate di cui era dotata ai tempi di Vesta, e non se ne fa mai accenno nel corso dell’episodio in cui Dore compare. Come tutte le Cloth Stone, può essere evocata solo parzialmente e potenzia il cosmo e le tecniche di chi la indossa, soprattutto se legate agli elementi. Non sappiamo che forma abbia il gioiello in cui si trasforma quando non viene indossata, ma dovrebbe corrispondere al fregio verde sul torace. Quando Dore usa il Cerberus Divide, i due corpi che crea indossano una copia perfetta dell’armatura, ma dalla resistenza sconosciuta. La corazza viene gravemente danneggiata dal RyuseiKen di Koga.
STIRPE: Cavaliere di argento di Atena.
PRIMA APPARIZIONE: Saint Seiya Omega episodio 17 "Qualcosa da proteggere! Il riparatore di armature e il metallo leggendario!" (anime).
EPISODI (SAGA): 17 (saga di Mars), 58, 96 (saga di Pallas).
NUMERI DEL MANGA: /
COLPI SEGRETI / POTERI: Dore possiede come elemento il fuoco, che utilizza in una lunga serie di tecniche e colpi segreti. La sua arma più particolare però è il Cerberus Divide, con cui crea due copie di se stesso, facendole uscire direttamente dal suo corpo. Dore può sia far uscire la copia intera che una sola parte del suo corpo, come le braccia, o la metà superiore. Le due copie sono totalmente indipendenti, possono agire da sole, lanciare colpi segreti, combattere, parlare e pensare senza restrizioni apparenti. Indossano inoltre una copia della corazza di Cerbero, dalla non specificata resistenza. Considerando che non dovrebbe essere possibile triplicare l’energia o creare nuove armature, c’è da supporre che l’uso del Cerberus Divide riduca ad 1/3 la forza di ciascun Dore e forse la resistenza della corazza, ma il problema non viene mai discusso o accennato. Dore comunque non può creare più di due copie, con il totale di tre che è un riferimento alle altrettante teste di Cerbero. Non sappiamo se le copie possano essere mantenute a tempo indeterminato o solo per pochi minuti. Quando Dore esegue questo colpo, alle sue spalle compare l’immagine di Cerbero.
Passando ai colpi di fuoco, il primo e più semplice è il Cerberus Hell Flare, ovvero un turbine di fiamme che il Cavaliere può scagliare sia con una sola mano che con entrambe. In caso di bisogno, può eseguirlo anche insieme alle due copie, creando tre vortici in quella che viene definita la versione più potente del suo attacco. La temperatura dell’Hell Flare è sconosciuta, ma sufficiente a danneggiare con un colpo solo l’armatura del Leone Minore, nonostante questa sia avvezza al fuoco. È sottinteso che Dore può controllare la forza e dimensione del turbine, oltre a possedere un certo grado di controllo sulle fiamme in generale. Variante dell’Hell Flare è il Cerberus Inferno, praticamente una versione concentrata per il corpo a corpo, in cui le fiamme non si allontanano da Dore. Quest’ultimo può sia diffonderle attorno a sé in onde che concentrarle in un pugno, ed in questa forma riescono ad annullare senza problemi il Senkou Ken di Koga.
Ultimo colpo segreto è il Cerberus Hell Claw, una banale artigliata eseguita con le unghie della mano, che si allungano leggermente in artigli. L’effetto è passeggero, ma gli artigli sono comunque abbastanza forti da danneggiare l’armatura di Yuna con un colpo solo. L’unica volta che viene visto, Dore usa la mano destra, ma è presumibile possa eseguirlo con entrambe singolarmente o insieme. A parte questi colpi segreti, Dore ha uno stile di lotta abbastanza fisico e aggressivo, ugualmente abile con braccia e gambe. Dovrebbe avere i poteri comuni ad un Cavaliere d’Argento, forse superiore alla media dei compagni.
STORIA: La storia di Dore è quasi totalmente sconosciuta. Dopo aver frequentato la Palaestra, e appreso numerosi colpi segreti con matrice fuoco, divenne Cavaliere d’Argento di Cerbero in un periodo di pace poco successivo all’ultima guerra contro Hades, vinta grazie alle imprese di cinque eroi, ormai noti come i Cavalieri leggendari. Purtroppo però nel conflitto avevano perso la vita tutti i Cavalieri d’Oro, la casta più alta dell’esercito di Atena, ed anche tredici anni dopo solo due su dodici erano stati rimpiazzati. Pur essendo un sostenitore dell’idea secondo cui il fine giustifica i mezzi, Dore era, a modo suo, interessato al bene futuro dei Cavalieri, e quindi preoccupato per questa situazione di debolezza.
Un giorno, Atena nominò Grande Sacerdote Mars, un Dio che in passato era stato suo nemico, ponendo tutti i Cavalieri sotto i suoi ordini. A differenza di altri parigrado, Dore sembrò accettare senza particolari problemi il nuovo status quo, ed iniziò subito a collaborare con Sonia, High Martian del Calabrone e figlia di Mars stesso. Relativamente indipendente, al punto ad esempio da non inginocchiarsi a Sonia come molti compagni, ottenne l’incarico di rintracciare Kiki, l’unico uomo al mondo in grado di riparare armature. Pochissimo tempo dopo, il Grande Tempio venne distrutto e Atena fu rapita da cinque giovani traditori: Koga di Pegasus, Ryuho del Dragone, Yuna dell’Aquila, Haruto del Lupo e Soma del Leone Minore. Molti Cavalieri d’Argento cercarono di sconfiggere i ragazzi e riportare indietro Atena, ma vennero tutti sconfitti.
Qualche tempo dopo, Dore venne a sapere non solo che in giro c’era Raki, allieva di Kiki e possibile esca con cui tirarlo fuori, ma anche che stava viaggiando insieme a Koga, Yuna, Soma e Atena. Ottenne da Sonia il permesso di occuparsi di loro, e li raggiunse ben presto in America, nel Gran Kanyon, dove il gruppo si stava rifornendo di Stardust Sand, un metallo necessario per riparare le armature. Facendo sfoggio dei suoi poteri, Dore sconfisse rapidamente Koga, Yuna e Soma, dedidendoli senza mostrare esitazioni. Cinico e arrogante, senza il minimo dubbio sul corso di azioni da seguire, non esitò a minacciare Raki, persino quando Atena in persona si pose a difenderla con il proprio corpo. Dal suo punto di vista infatti il bene futuro dei Cavalieri era la cosa più importante di tutte, e valeva bene il far del male ad un innocente.
La sua cattiveria spronò Koga a rialzarsi e reagire. Sentendo il ragazzo dire che il dovere di un Cavaliere è proteggere i deboli, Dore lo accusò di ingenuità, ma Koga seppe sottolineare le proprie convinzioni con la forza. Bruciando al massimo il proprio cosmo, e facendolo entrare in risonanza con quello di Atena, riuscì a ribaltare il Cerberus Hell Flare e a sconfiggere Dore.
Debilitato, Dore non partecipò più al conflitto, ma venne eventualmente a sapere della sconfitta di Mars ad opera di Koga e compagni, e del ritorno della vera Atena. Presumibilmente pentito e perdonato per quanto fatto, Dore tornò così in servizio agli ordini della Dea e, quando all’orizzonte comparve una nuova minaccia rappresentata da Pallas, sorella e nemica di Atena, fu inviato insieme ad altri parigrado a cercarne il nascondiglio. Non avendo avuto successo, fece ritorno al Grande Tempio, dove partecipò ad una riunione generale insieme a tutti gli altri Cavalieri.
In seguito, la guerra si spostò a PallasBelda, città fortificata in cui si trovava il Quartier Generale di Pallas e del suo esercito. Dore prese parte all’assalto, combattendo nelle strade contro i plotoni di soldati semplici. Non prese comunque parte ad alcun combattimento di primo piano, rimanendo sempre con il resto dell’esercito.
Verso la fine del conflitto, si scoprì che la vera minaccia non era Pallas ma Saturno, Dio del Tempo. Vicino alla vittoria finale, quest’ultimo dallo spazio sferrò il Chrono Conclusion Eternal sul mondo, pietrificando tutti gli abitanti, Dore incluso. Grazie ad Atena però, il Cavaliere riuscì lo stesso a donare il suo cosmo a Koga, e ultimo superstite tra le schiere della Dea. Forte dei cosmi di tutti, Koga tenne testa a Saturno abbastanza a lungo da convincerlo a liberare tutti dal Chrono Conclusion Eternal e ritirarsi, ponendo fine al conflitto. In seguito, verosimilmente Dore tornò al Grande Tempio.
NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dal 17° e dal 58° episodio della nuova serie Saint Seiya Omega, ambientata circa 13 anni nel futuro dopo gli eventi della serie classica. Di conseguenza, Dore non esiste nel manga. In questa serie, le armature, se non indossate, vengono trasportate sottoforma di gioielli di vario tipo, ma, non vediamo mai Dore in abiti civili. Graficamente, la sua corazza è una delle più simili a quelle della serie classica, differenziandosi da quella di Vesta solo per la cintura, la colorazione e altri dettagli. I poteri invece sono diversissimi, e particolarmente pericolosi visto che, con presumibilmente solo 1/3 di cosmo, riesce a sconfiggere Soma, Yuna e, per un po’, Koga stesso. In termini di caratterizzazione, ricorda un po’ Cancer nella serie classica, anche se meno drastico. Per quanto dica di volere il bene futuro dei Cavalieri, il modo in cui ignora Atena, minaccia Raki o ride degli ideali di Koga suggerisce una personalità come minimo tendente al malvagio.
Non sappiamo se Dore abbia frequentato o meno la Palaestra, ma molti episodi suggeriscono che sia una specie di percorso obbligato per migliorarsi prima o dopo l’investitura. In quel caso, potrebbe aver conquistato subito un’armatura d’Argento, o aver vinto un Saint Fight e venire promosso. A differenza di altri Cavalieri d’Argento, come Pavlin o Sham, non si inginocchia ai piedi di Sonia, né usa titoli onorifici, limitandosi ad un piccolo inchino prima di andar via. La sensazione è che sia particolarmente rispettato dalla ragazza, anche perché è l’unico Cavaliere d’Argento ad avere una missione delicata come il trovare Kiki e la Stardust Sand. Riceve inoltre informazioni in tempo reale, segno che potrebbe essere a capo di un qualche gruppo di spie o simili.
Dato per morto al termine del 17° episodio, Dore ricompare a sorpresa nel 58, dove lo si scorge chiaramente tra la folla in un paio di occasioni. Anche se non viene detto nulla, sembra chiaro che sia stato informato della verità su Mars da qualcuno, e che abbia nuovamente giurato fedeltà ad Atena, ma non sappiamo se a ciò sia corrisposto un sincero pentimento ed un cambio di atteggiamento verso i più deboli. Nell’episodio 53, Pegasus dice che i Cavalieri d’Argento stanno cercando Pallas in giro per il mondo, quindi la cosa dovrebbe presumibilmente riguardare anche Dore. Il personaggio in seguito compare nell’episodio tra i Cavalieri che donano il proprio cosmo a Koga, mostrando di essere comunque sopravvissuto alla guerra.
Il suo nome, Dore, probabilmente è un riferimento a Gustave Doré, il celebre illustratore autore di molte tra le più famose immagini della Divina Commedia, incluse quelle di Cerbero stesso.
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