DIANA
ETA': Sconosciuta.
ALTEZZA: Sconosciuta, 1.75 M circa.
PESO: Sconosciuto, 65 kg circa.
OCCHI: ?
CAPELLI: Azzurri
DATA DI NASCITA: Sconosciuta.
LUOGO DI NASCITA: Sconosciuto.
GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto.
SEGNI PARTICOLARI: /
PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno.
COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Diana, Dea romana della caccia.
ELEMENTO: Fulmine
ARMATURA / ARMI: Il nome e la natura dell’armatura di Diana sono sconosciuti, così come il materiale di cui è composta. Copre quasi interamente il suo corpo, ad eccezione della metà inferiore del viso, ed è abbastanza resistente da non subire danni neppure dopo gli scontri con i Cavalieri leggendari, ma viene perforata dai dardi del sigillo di Atena. È possibile che sia parte integrante di lei, e si disintegra insieme alla donna quando quest’ultima viene distrutta da Haruto.
STIRPE: Re Celeste agli ordini di Mars.
PRIMA APPARIZIONE: Saint Seiya Omega episodio 43 "La resurrezione degli Dei della guerra! Battaglia nell'ultima casa!" (anime).
EPISODI (SAGA): 43-45 (saga di Mars).
NUMERI DEL MANGA: /
COLPI SEGRETI / POTERI: Diana possiede il controllo sull’elemento fulmine, che normalmente usa come dardi per il suo arco. Può generare e scoccare un numero imprecisato, ma molto alto, di frecce al secondo, e queste ultime hanno abbastanza solidità da conficcarsi al suolo, ma, in alcuni casi (vedi Note), sono anche in grado di attraversare le armature e colpire il Cavaliere. Le frecce non sembrano esplodere a contatto, ma provocano comunque dolore, sicuramente proporzionato al numero di dardi che vanno a segno. Dopo aver colpito il nemico, sembrano dissolversi. Essendo creazioni del cosmo di Diana, non c’è limite al numero di frecce a sua disposizione. Inoltre, anche l’arco sembra essere un costrutto di energia, ed è quindi plausibile che possa essere usato come arma aggiuntiva a distanza ravvicinata. Il vero colpo segreto di Diana però è il Lightning Magis, un’enorme scarica di energia che stavolta la donna sferra a mani nude, senza far ricorso ad alcuna arma. Per prepararlo, disegna un arco di energia con entrambe le mani, concentrandone poi le forze in un unico fascio. La forza di questa tecnica è difficile da quantificare, ma è possibile che sia sufficiente a danneggiare l’armatura di un Cavaliere leggendario. Diana inoltre può unire i suoi attacchi a quelli degli altri Re Celesti, generando esplosioni devastanti su larga scala. Come i compagni, possiede un cosmo superiore a quello di un Cavaliere d’Oro, ed è abbastanza forte da battersi alla pari con i Cavalieri leggendari.
STORIA: La storia di Diana è pressoché sconosciuta, e non è neanche chiaro se sia effettivamente la divinità romana della caccia, o solo una sua omonima. Dopo la resurrezione di Mars, comparve al suo fianco insieme a Bacchus, Vulcanus e Romulus per affrontare Atena ed i suoi Cavalieri leggendari. Inizialmente combatté con Cristal, obbligandolo anche alla difensiva con i suoi dardi, ma ricevendo delle ammaccature. In seguito, le sue frecce si scontrarono alla pari con le catene di Andromeda. Pian piano, i Re Celesti iniziarono a mettere in difficoltà gli avversari, ma la situazione cambiò quando Atena, scesa personalmente in campo, usò i suoi poteri per trafiggere i quattro con dardi di luce e sigillarli.
In seguito a questa sconfitta, Diana scomparve per circa tredici anni, finché non venne rievocata insieme agli altri Re Celesti da Amor dei Pesci, impegnato in battaglia con una nuova generazione di Cavalieri di Atena. Pur essendo ancora limitata dal sigillo di Atena, fermamente conficcato nel suo addome, Diana iniziò a combattere contro i nuovi avversari, cercando di coglierli di sorpresa con attacchi a distanza, ed obbligando in particolare Ryuho del Dragone sulla difensiva. Forti anche della superiorità numerica, i Re Celesti unirono le forze per travolgere gli avversari e arrivare ad un passo dalla vittoria.
La situazione cambiò quando Koga di Pegasus, forte del cosmo di tenebra a causa delle manipolazioni di Amor, intervenne nello scontro, distruggendo Bacchus e riequilibrando il combattimento. Più motivati, i Cavalieri ripresero il combattimento, con Diana che riprese a scontrarsi con Ryuho, riuscendo a perforarne lo scudo ed a ferirlo. Quando i ragazzi innalzarono i loro cosmi fino al settimo senso, Diana dissolse l’arco e fece ricorso al Lightning Magis, scontrandone la forza con l’Hakurōken Tōga Shissō di Haruto. Dopo alcuni istanti di equilibrio però, l’attacco di quest’ultimo ebbe il sopravvento, e Diana finì per essere travolta e completamente disintegrata.
NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dagli episodi 43-45 della nuova serie Saint Seiya Omega, ambientata circa 13 anni nel futuro dopo gli eventi della serie classica. Di conseguenza, Diana non esiste nel manga. In questa serie, le armature, se non indossate, vengono trasportate sottoforma di gioielli di vario tipo, ma la regola non sembra valere per i Re Celesti, peraltro entrati in scena prima della nascita delle Cloth Stone. diana però possiede già poteri elementari, ovviamente basati sul fulmine.
Un po’ tutti i Re Celesti sono totalmente avvolti nel mistero. Non sappiamo se siano persone in cui si è risvegliato lo spirito divino, guerrieri particolarmente forti, evocazioni o altro, né è noto quando e come Mars li abbia richiamati ai suoi ordini. Vengono definiti più forti dei Cavalieri d’Oro, ed in effetti nel primo flashback le armature dei protagonisti classici sono coperte di crepe, mentre i Re sono visibilmente un po’ ammaccati. Diana sembra riuscire a tenere a bada prima Cristal e poi Andromeda, senza che nessuno dei due riesca a prevalere. In particolare, le catene del Cavaliere controbilanciano alla perfezione le sue frecce di fulmine. Nel flashback, Diana non fa ricorso al Lightning Magis.
Non è chiaro se il sigillo di Atena abbia indebolito i Re Celesti, o se li abbia privati dell’autoconsapevolezza, visto che, alla loro seconda apparizione, sono semplici burattini nelle mani di Amor, in grado di combattere ma che non spiccicano neanche una parola, al di fuori del nome del loro colpo segreto. È persino possibile che quelli evocati da Amor non siano i Re Celesti in carne ed ossa, ma una specie di costrutto di cosmo, visto che Diana, una volta sconfitto, viene letteralmente disintegrata. Parimenti, non sappiamo da dove siano stati evocati, o che fine abbiano fatto dopo la sconfitta per mano di Atena nel primo conflitto. Sembra non avere alcun senso dell'onore, e non si pone scrupoli ad attaccare da lontano e di sorpresa con le sue frecce.
Il funzionamento delle frecce di Diana varia da caso a caso. All’inizio, esse si infrangono contro lo scudo del Dragone, ma, andando avanti, riescono a bypassarlo (l’assenza di crepe mostra che non lo hanno perforato) ed a ferire Ryuho. È probabile che Diana possa decidere quanta energia imprimere in ciascun dardo, magari in quantità inversamente proporzionale al numero. Tra i Re Celesti, Diana è anche l’unica di cui vediamo parte del corpo, ovvero la metà inferiore del viso e le labbra, coperte da un rossetto violaceo.
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