DEGEL DI ACQUARIUS
(ACQUARIUS DEGEL)
ETA': 22 anni
ALTEZZA: Sconosciuta, 1.84 M circa
PESO: Sconosciuto, 76 Kg circa
OCCHI: Blu / verdi
CAPELLI: Verdi
DATA DI NASCITA: Sconosciuta
LUOGO DI NASCITA: Sconosciuto
GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto
SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.
PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno.
COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Acquario, l'undicesima costellazione dello zodiaco.
ARMATURA / ARMI: Armatura d'oro dell'Acquario. L'armatura di Degel non ha caratteristiche particolari, ma come tutte le armature d'oro è pressochè indistruttibile e congela solo allo zero assoluto (- 273.15 °C). Ha una gemma blu incastonata nel pettorale ed un'altra, più grande, nel diadema.
STIRPE: Cavaliere d'oro di Atene, protettore dell'undicesima casa del Grande Tempio.
PRIMA APPARIZIONE: Lost Canvas N° 1, 3° capitolo (manga edizione originale).
EPISODI (SAGA): /
NUMERI DEL MANGA: Lost Canvas n° 1, 12, 13.
COLPI SEGRETI / POTERI: Il colpo segreto principale di Degel è l'Aurora Execution, la tecnica più potente tra quelle che usano le energie fredde. Quando lo usa, Degel solleva le mani congiunte sopra la testa, ed alle sue spalle appare l'immagine dell'acquario. Mentre abbassa le braccia, l'anfora dell'acquario, colma di energia cosmica, viene idealmente puntata verso il nemico, poi, quando le braccia sono a mezz'aria davanti al petto di Degel, il colpo viene scagliato, ed ha l'aspetto di una tempesta di cristalli di ghiaccio e venti gelidi. La temperatura del Sacro Acquarius di Degel non è nota, ma a differenza di quella di Acquarius non provoca mai seri danni, il che suggerisce che non sia altrettanto vicina allo zero assoluto (- 273.16 °C). Oltre all'Aurora Execution, Degel possiede la tecnica base del ghiaccio, ovvero la Diamond Dust, che esegue concentrando il suo cosmo in una sola mano e liberandolo sotto forma di corrente gelida, la cui forza distruttiva è comunque inferiore rispetto al colpo principale. Anche in questo caso, la temperatura raggiunta è sconosciuta. Degel è poi capace di usare gli Anelli di Ghiaccio, un colpo segreto molto debole, ma utile sia per difendersi che per attaccare, che consiste in una serie di anelli di ghiaccio che circondano il corpo del nemico. Il ragazzo concentra una piccola parte del suo cosmo nel dito indice o nell'intera mano, facendo partire un sottile raggio di energia fredda, che a pochi centimetri dal bersaglio si trasforma in numerosi anelli, che impediscono di fatto al nemico di muoversi, intrappolandolo al loro interno. Nel complesso però l'energia degli Anelli è abbastanza limitata, e qualsiasi nemico con un cosmo adeguato può distruggerli facilmente in pochi secondi, semplicemente spezzandoli con un braccio. Usando il suo cosmo, Degel può anche far comparire cristalli di ghiaccio in aria, abbassare la temperatura circostante di molti gradi e congelare alcuni oggetti vicini, in particolare liquidi. Sul campo fisico, Degel ha i poteri di un cavaliere d'oro e può muoversi e lanciare colpi alla velocità della luce, anche se appare nel complesso più debole rispetto ad alcuni suoi parigrado.
STORIA: Verosimilmente orfano di entrambi i genitori, Degel venne in qualche modo a sapere dell'esistenza di Atena e dei suoi cavalieri, protettori della giustizia, e decise di addestrarsi per entrare nelle loro schiere. Per l'addestramento, venne così inviato nella Siberia del Nord, non lontano dal circolo polare, in modo da apprendere l'uso delle tecniche del ghiaccio, storicamente proprie dei Cavalieri dell'Acquario.
Proprio il luogo di addestramento permise a Degel di entrare in contatto con gli abitanti di Blue Grado, una città nascosta nella parte più remota del Polo dove era custodito tutto il sapere del mondo all'interno di un'immensa libreria. Gli abitanti di Blue Grado, dei guerrieri chiamati Blue Warriors, erano discendenti di antichi Cavalieri di Atena, inviati lì per fare la guardia allo spirito di Poseidone, antico nemico della Dea della Giustizia la cui anima era stata sigillata in seguito ad una sconfitta nelle remote epoche mitologiche. Inoltre, la biblioteca di Blue Grado nascondeva la porta sigillata che conduceva ad Atlantide, capitale ormai in rovina del regno di Poseidone, nella quale, all'interno di un'anfora, si trovava lo spirito del Dio. Essendo un Cavaliere in addestramento, Degel fu accolto generosamente da Garcia, sovrano di Blue Grado, ed ebbe modo di stringere una forte amicizia con i suoi due figli: la bella Seraphina e Unity.
Trascorsero alcuni anni, durante i quali Degel apprese le tecniche di combattimento, ma ebbe anche modo di studiare approfonditamente dalla biblioteca di Blue Grado, accrescendo il suo sapere in campi come l'astronomia e la letteratura, a discapito di un leggero danno alla vista (vedi Note). In questi anni inotre, il ragazzo rafforzò enormemente la sua amicizia con Unity, che era parimenti impegnato negli studi in quanto destinato ad essere il futuro sovrano di Blue Grado. Entrambi fiduciosi nei propri sogni, i due ragazzi si promisero che, dopo averli realizzati, avrebbero rafforzato l'alleanza tra la città dei ghiacci ed il Grande Tempio, agendo proprio come la costellazione del Cigno, che simbolicamente unisce il cielo boreale e quello australe con le sue grandi ali. Sempre in questo periodo, Degel ebbe modo di apprezzare gli sforzi di Seraphina, ambasciatrice di Blue Grado per le città circostanti, restando affascinato dal suo candore e dal suo sorriso pieno di calore e affetto, al punto da sembrare un vero e proprio sole in quelle lande ghiacciate.
Alla fine, Degel divenne finalmente cavaliere d'oro dell'Acquario e custode dell'undicesima casa dello zodiaco. Forte del sapere accumulato negli anni trascorsi a Blue Grado, ottenne la nomea di uomo più sapiente del Grande Tempio, e persino il Grande Sacerdote spesso si servì del suo aiuto per osservare gli astri ed interpretare i movimenti delle stelle. Un giorno, il Sacerdote lo inviò all'ottava casa dello Scorpione, chiedendogli di usare i suoi poteri per placare la febbre del Cavaliere di quel segno, Cardia, che giaceva in gravi condizioni. Obbedendo, Degel eseguì l'ordine, sorpreso comunque che il compagno avesse una febbre tale da necessitare del suo intervento. Dopo averlo ringraziato, lo Scorpione gli confidò di essere afflitto da una grave malattia cardiaca, che era riuscito a mettere parzialmente sotto controllo usando una nuova tecnica sperimentale, i cui effetti collaterali lo avevano ridotto in quelle condizioni. Ciononostante, egli comunque non sarebbe sopravvissuto per molti anni, ed era quindi sua intenzione vivere nella maniera più piena possibile, combattendo da Cavaliere e, se possibile, perdendo la vita eroicamente sul campo di battaglia. Degel, che agiva per ragioni totalmente diverse, ammirò lo spirito indomito del compagno, e, nonostante avessero personalità quasi totalmente opposte, tra i due nacque una certa amicizia.
Ben presto, la vita al Grande Tempio si fece più frenetica. Atena, che si era reincarnata nel corpo della giovane Sasha, venne riportata nella zona sacra dopo aver vissuto i primi anni in un orfanotrofio in Italia, ignara delle proprie origini, ed il Grande Sacerdote riunì quanti più cavalieri possibile in vista dell'imminente guerra contro Hades, sovrano dell'aldilà e nemico storico della Dea. Degel venne informato dell'imminente Guerra nel corso di una riunione con il Sacerdote e gli altri cavalieri d'oro.
Come previsto, alla fine la Guerra Sacra contro Hades scoppiò in pieno. Inizialmente, Degel rimase nelle retrovie, supervisionando l'organizzazione delle difese del Grande Tempio insieme agli altri Cavalieri d'Oro, e venne a sapere dei numerosi eventi in corso, come la morte di Albafica dei Pesci e Asmita di Virgo, o l'importanza di Tenma di Pegaso, legato ad Hades dal filo del destino. Una sera, Degel avvertì l'arrivo di Hades stesso al Grande Tempio, ma, pur desideroso di scendere in campo, non potè intervenire a causa del potere del suo cosmo.
Passò un altro pò di tempo, durante il quale anche Aldebaran del Toro, Manigoldo di Cancer ed El Cid di Capricorn persero la vita. Accanto al cadavere del primo fu trovato, privo di sensi, lo Spectre Zellos di Frog, suddito di Hades, che venne imprigionato per gli interrogatori. Dopo la morte di El Cid, le barriere cosmiche a difesa del quartier generale di Hades sulla terra erano per lo più venute meno, e così Degel, insieme a quasi tutti i compagni, prese parte ad una missione verso l'Italia per combattere la battaglia finale. Avendo però notato qualcosa di strano nell'atteggiamento del Sacerdote, Degel non fu sorpreso quando Sisifo del Sagittario gli disse che in realtà l'uomo era morto, venendo sostituito da suo fratello Hakurei dell'Altare. Per di più, obbligato a restare nelle retrovie dalla presenza di un'ultima barriera, capace di ridurre ad un decimo il cosmo dei nemici, Degel non potè far nulla per impedire la caduta di Doko della Bilancia, o l'ascesa di Hades ed il suo esercito verso il cielo, dove il Dio stava realizzando un dipinto, il Lost Canvas, la cui conclusione avrebbe portato alla fine dell'umanità.
Questa nuova situazione metteva l'esercito di Atena di fronte al problema pratico di come raggiungere Hades prima che egli completasse il Lost Canvas. Inoltre, Tenma di Pegasus, allievo di Doko, era in preda ai sensi di colpa per non essere riuscito ad aiutare il suo maestro nella battaglia contro Hades, e nel complesso per non aver contribuito molto alla guerra nonostante i suoi sforzi. Raggiuntolo alla settima casa, Degel gli consigliò di recarsi sull'isola di Kanon e di cercare il demone che viveva lì, e che era in grado di donare enorme forza a chiunque sopravvivesse ad un addestramento con lui.
Dopo aver visto Tenma partire, Degel fu convocato da Atena in persona. Sorprendendolo, la Dea gli rivelò le sue intenzioni: ottenere l'aiuto di Poseidone per poter raggiungere il Lost Canvas. Compito di Degel era proprio quello di recarsi ad Atlantide in veste di ambasciatore del Grande Tempio, per ottenere il suo aiuto. Data la pericolosità della missione, il Cavaliere decise di portare con se Cardia, e si recò all'ottava casa per invitarlo. Trovatolo intento a torturare Zellos di Frog, Degel lo rimproverò per il suo atteggiamento poco cavalleresco, e gli chiese se fosse interessato a venire con lui. Inizialmente Cardia rifiutò, e sembrò quasi tentato dall'iniziare un alterco con l'amico, ma poi, nel sentire che questa missione li avrebbe messi di fronte a Poseidone, accettò con entusiasmo, stuzzicato dall'idea di incontrare lo spirito del Dio. Prima di partire, Degel assistette all'eruzione del vulcano sull'Isola di Kanon, che gli permise di intuire i progressi dell'addestramento di Tenma.
Cardia e Degel raggiunsero poi Blue Grado, passaggio obbligato per Atlantide, ma appena arrivati la trovarono in rovine a causa di un recente attacco degli Spectre. Contemporaneamente, vennero raggiunti da alcuni guerrieri, che Cardia mise rapidamente fuori gioco. Si trattava però solo di un malinteso, gli uomini erano abitanti di Blue Grado al seguito di Unity. Felice di riabbracciare l'amico, ora regnante della città, Degel gli spiegò lo scopo della loro missione. Unity li accompagnò allora nella libreria reale di Blue Grado, dove si trovava l'ingresso per la capitale del regno di Poseidone. Dopo aver dovuto tenere un pò a bada Cardia, insofferente di fronte ai libri, ed all'inattività in generale, Degel permise a Unity di rimuovere il sigillo di Atena, cosicchè tutti e tre potessero essere trasportati nelle vie deserte di Atlantide. A questo punto, Unity chiese di poter restare con loro per fargli da guida, ottenendo il permesso da Cardia nonostante Degel, preoccupato per la sua incolumità, fosse contrario. Insieme, i tre raggiunsero così il tempio principale del signore dei mari, dove però vennero accolti da una sorpresa inattesa: Pandora, braccio destro di Hades, e Rhadamantis, uno dei tre comandanti degli Spectre, che uccise Unity trapassandogli il petto con un colpo solo.
Inorridito e colmo di rabbia per la morte improvvisa dell'amico, Degel si lanciò all'attacco contro i nemici, scatenando l'Aurora Execution. I suoi sforzi però parvero impotenti di fronte alla forza di Rhadamantis, che gli tenne subito testa, portandosi ben presto in vantaggio dopo aver mostrato di poter schivare o spezzare i ghiacci del colpo dell'Acquario. In difficoltà, Degel rischiò persino la sconfitta, ma venne salvato da Cardia, incapace di trattenersi ancora di fronte al combattimento mortale da tanto tempo agognato. Pur rammaricato di non poter vendicare Unity di persona, Degel acconsentì allora a lasciargli la battaglia, correndo all'inseguimento di Pandora, che si era avviata verso Poseidone. Alcuni minuti più tardi, ancora intento a correre nei corridoi di Atlantide, il ragazzo avvertì lo spegnimento del cosmo di Cardia, comprendendo amaramente che il ragazzo aveva infine esaudito il suo desiderio, morendo in battaglia.
Alla fine, Degel raggiunse la sala del trono di Atlantide, solo per trovarvi Pandora svenuta e Seraphina imprigionata in una bolla d'acqua, davanti alla quale si trovava un misterioso cristallo. Prima di poter fare qualcosa però, il Cavaliere venne bloccato da Dragone del Mare, Generale degli Abissi agli ordini di Poseidone, capace di combattere usando dei particolari coralli. L'uomo gli offrì l'Orialcon, minerale in cui era infuso il cosmo di Poseidone, chiedendogli però in cambio di rimuovere il sigillo del Dio, affinchè lui potesse inserirne lo spirito nel corpo di Seraphina e lasciarle dominare il mondo. Furioso di fronte a questa proposta, Degel si liberò, colpendo il nemico e facendogli volare via l'elmo, solo per scoprire, inorridito, che si trattava di Unity.
Rivelando di essere stanco di vivere tra i ghiacci eterni di Blue Grado, che alla fine lo avevano portato alla disperazione, Unity gli raccontò di essere stato attirato nel Regno Sottomarino, dove aveva indossato le vesti di Dragone del Mare e iniziato a pianificare i suoi disegni di conquista. Prima vittima ne era stata il suo stesso padre, Garcia, che Unity aveva ucciso in un colpo solo rimproverandolo della debolezza con cui aveva governato la città del Nord. Incapace di spezzare da solo il sigillo di Atena sull'anfora di Poseidone, Unity aveva bisogno dell'aiuto di Degel, spontaneo o meno, e lo minacciò che se non l'avrebbe ottenuto facendo leva sulla loro antica amicizia, sarebbe ricorso alla forza. Usando i coralli, con i quali aveva curato le ferite mortali inferte da Rhadamantis, Unity prese quasi il controllo del corpo di Degel, che però all'ultimo momento riuscì a liberarsi ed a reagire, colmo di disprezzo verso l'amico di un tempo.
La battaglia tra i due proseguì sempre più violenta, al punto che Unity prese il controllo dell'immensa statua di Poseidone usandola come arma in battaglia. Sfruttando il luogo in cui si trovavano però, Degel ebbe alla fine la meglio, congelando il cielo marino ed usandolo per distruggere la statua e sconfiggere Unity. Raggiunta Seraphina, il Cavaliere tentò di liberarla, scoprendo solo allora che era in realtà morta da tempo, stroncata da una malattia.
Ripresosi e pentito, Unity gli rivelò che proprio la morte dell'amata sorella lo aveva spinto alla follia, e gli offrì l'Orialcon di cui aveva bisogno. Il cristallo fu però rubato da Pandora, che lo distrusse per impedire che cadesse nelle mani di Atena. Ciò ne liberò il potere, che si trasferì nel corpo di Seraphina, risvegliandola con una parte dei poteri di Poseidone. Priva di controllo, la ragazza spazzò via Pandora, scatenando tempeste e allagamenti tali da distruggere in breve tempo Atlantide e mettere in pericolo il mondo intero. Deciso a fermarla ed a salvare l'amico, Degel lo protesse dalle onde, congelandole, e gli chiese di correre via e portare i frammenti di Orialcos al Grande Tempio, ma soprattutto di continuare a vivere, aggrappandosi ai sogni e ideali che aveva caro da bambino.
In lacrime, Unity obbedì, mentre Degel, pieno di ferite per le varie battaglie combattute, usò gli ultimi bagliori del suo cosmo per intrappolare se stesso e Seraphina in un mare di ghiaccio, promettendo che insieme avrebbero vegliato sull'amico dall'alto dei cieli.
NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dai numeri 1, 6, 11-13 di Lost Canvas (numerazione Giapponese, corrispondenti ai numeri 2, 11, 21-26 Italiani, edizione Manga Planet, Lost Canvas è al momento ancora in corso). Il nome di Degel significa, curiosamente, "disgelo" in francese, il che indica che la nazionalità del Cavaliere è la stessa di quella di Camus nella serie classica. Tra il primo ed il nono numero, Degel non compare mai, e non viene mai rivelato cosa stesse facendo, se non nel secondo volume, dove Libra accenna al fatto che i Cavalieri d'Oro stanno supervisionando le difese del Grande Tempio.
Il passato di Degel è tra i più dettagliati di quelli dei Cavalieri d'Oro di Lost Canvas, e riprende l'elemento di Blue Grado, città presentata in un capitolo speciale del manga classico e di cui si accenna nell'Ipermito. In tutti i flashback, il ragazzo veste in maniera molto simile a Cristal e Abadir nell'anime o nel manga classico. All'undicesima casa, Degel ha almeno due ancelle, che lo definiscono esplicitamente come il Cavaliere più sapiente del Grande Tempio, accennando al suo ruolo di assistente occasionale del Sacerdote. Unico tra i Cavalieri, Degel in alcune scene indossa degli occhiali da lettura, indicando dei problemi alla vista non meglio specificati.
L'amicizia tra Degel e Cardia è un ovvio riferimento a quella tra Acquarius e Scorpio nella serie classica. In battaglia, il guerriero non mostra nè l'Aurora del Nord, nè il Sarcofago di Ghiaccio. In generale, i suoi poteri sembrano abbastanza deboli, al punto che Rhadamantis annulla facilmente l'Aurora Execution, e la vittoria su Unity è in larga parte frutto del teatro di lotta sottomarino.
Al momento, non è noto in che modo l'armatura dell'Acquario torni al Grande Tempio, nè se il corpo di Degel resterà per sempre ad Atlantide o se sarà riportato in superficie.
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