DEATHTOLL DI CANCER
(CANCER DEATHTOLL)
ETA': Sconosciuta, 40 anni circa
ALTEZZA: Sconosciuta, 1.68 M circa
PESO: Sconosciuto, 80 Kg circa
OCCHI: Marroni
CAPELLI: Rossi
DATA DI NASCITA: Sconosciuta
LUOGO DI NASCITA: Sconosciuto
GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto
SEGNI PARTICOLARI: DeathToll è quasi completamente calvo, ma indossa un parrucchino per nascondere la cosa.
PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno. Da quel che sappiamo probabilmente è orfano.
COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Cancro, quarta costellazione dello zodiaco.
ARMATURA / ARMI: Armatura d'oro del Cancro. L'armatura di DeathToll non ha caratteristiche particolari, ma come tutte le armature d'oro è pressochè indistruttibile e congela solo allo zero assoluto (- 273.16 °C).
STIRPE: Cavaliere d'oro di Atene, protettore della quarta del Grande Tempio.
PRIMA APPARIZIONE: Saint Seiya Next Dimension n° 5 (capitolo 36 - manga edizione JPop).
EPISODI (SAGA): /
NUMERI DEL MANGA: Saint Seiya Next Dimension n° 5-7, 9.
COLPI SEGRETI / POTERI: Il colpo segreto principale di DeathToll è il Sekishiki MeikaiHa. Quando usa questa tecnica, DeathToll concentra tutta la propria energia nel dito indice, poi lo solleva sopra la testa, creando una serie di onde, capaci di separare l'anima dal corpo del nemico e di precipitarla nella Valle della Morte. La vittima entra quindi in uno stato di coma ed è destinato a morire a meno che l'anima non riesca in qualche modo a tornare dalla Valle della Morte prima di cadere nella Bocca di Ade, il passaggio che conduce all'aldilà vero e proprio. DeathToll è inoltre in grado di usare il Sekishiki su se stesso, in modo da raggiungere di persona la Valle della Morte e, se neccesario, continuare ad affrontare il nemico. A differenza delle vittime, DeathToll sembra capace di vivere per un tempo indefinito se separato volontariamente dal corpo, e non risente della permanenza della Valle della Morte. Anche lui è però vulnerabile alla Bocca di Ade, dalla quale non può uscire con le proprie forze. Quando DeathToll usa il suo colpo segreto, alle sue spalle appare la nebulosa Presepe, al posto della vera e propria immagine del Cancro. DeathToll inoltre può usare questa tecnica in una seconda variante che fa uso di bare costruite da egli stesso. Quando usa questa variante il corpo dell'avversario finisce in una bara che ne rappresenta perfettamente la nazionalità, per esempio se l'avversario è egiziano la bara sarà un sarcofago egizio, se è occidentale sarà una tipica bara modello occidentale, ecc..., intanto l'anima divisa dal corpo raggiunge la Valle della Morte. Queste bare sono dei veri e propri sigilli, infatti possono imprigionare le anime dei defunti, come anche quelle degli Spectre, impedendo il loro ritorno
In un'occasione, DeathToll usa una tecnica chiamata Shabadabadaa: letteralmente "Inferiorità della fragranza del terreno della terra difficile del mondo dei vivi". E' una tecnica speciale che ha un effetto inverso del Sekishiki MeikaiHa, e chi ne viene colpito viene teletrasportato dalla Valle della Morte al mondo dei vivi. Non è in realtà chiaro se sia un colpo segreto o semplicemente una variante del Sekishiki, né sappiamo se questo sia il suo vero nome, visto che, durante l'unico utilizzo, il Cavaliere deve far attenzione a non farsi scoprire e camuffa il colpo. Si può supporre che la vittima torni al luogo di partenza o che DeathToll possa sceglierne la destinazione.
Il Cavaliere possiede anche una notevole forza fisica, evidente in due tecniche marziali. La prima è il Cancer All Beauty Ken, con cui colpisce gli avversari con una scarica di pugni, i quali sono sufficentemente forti da uccidere un gruppo di Spectre minori. Anche in questo caso, è difficile dire se sia un vero colpo segreto, o solo un nomignolo dato da DeathToll ai suoi pugni, che sembrano sferrati senza uso di cosmo. Simili sono anche il Peach Attack e il Peach Bomber, con cui colpisce l'avversario usando il proprio sedere, nel primo caso sedendocisi sopra e nel secondo caricando e lanciandosi. Nonostante sembrino degli attacchi buffi nati alla bisogna, in realtà sono una vera e propria carica con tutto il corpo, e l'urto generato riesce a uccidere uno Spectre oppure a creare dei danni alla Surplice di un Giudice. Più in generale, DeathToll mostra le sue capacità nel corpo a corpo quando tiene testa contemporaneamente a tre nemici, e poi a interi gruppi di Spectre, all'apparenza sempre senza ricorrere al cosmo.
DeathToll inoltre possiede Omertà, "la bara del silenzio". E' un oggetto particolare, una bara leggendaria che proviene direttamente dall'era mitologica, usata nei tempi antichi dalla stessa Dea Athena, per punire i criminali che imprigionava al suo interno. Ha un funzionamento particolare: una volta aperta, risucchia al proprio interno chiunque risponde ad una domanda di chì, in quel momento sta usando la bara. La natura della domanda o della risposta è indifferente, e non sembra esserci modo di evitare il risucchio quando il vortice parte. Chi è imprigionato, si ritrova in uno spazio angusto dal quale non può in alcun modo uscire senza aiuti esterni, visto che internamente la bara sembra indistruttibile e non è possibile spingere il coperchio. Dall'esterno però non c'è alcun blocco, e basta spostare il coperchio per liberare immediatamente il prigioniero. La bara non ha un vero e proprio padrone, ma può essere usata indistintamente da chiunque l'abbia in mano. Non sappiamo se il prigioniero prima o poi morirebbe o se resterebbe tale per l'eternità, ma il fatto che la bara sia vuota lascia pensare che prima o poi le vittime scompaiano. Omertà è un artefatto così potente da imprigionare facilmente anche un Cavaliere d'Oro oppure un Giudice degl'Inferi, o anche due persone contempraneamente, all'apparenza senza che il loro cosmo faccia alcuna differenza. Anche dall'esterno parrebbe avere una notevole resistenza, al punto da essere usata come scudo e nascondiglio da DeathToll. Come il Cavaliere ne sia venuto in possesso non è noto.
DeathToll possiede infine i poteri propri dei Cavalieri d'Oro. Può quindi arrestare con facilità un attacco di livello inferiore, e rimandarlo al mittente potenziandolo con parte del proprio cosmo, muoversi e lanciare colpi alla velocità della luce, ed ovviamente frantumare la roccia a mani nude. Può, infine, spostarsi tra il mondo dei vivi e quello dei defunti.
STORIA: Verosimilmente orfano di entrambi i genitori, DeathToll venne in qualche modo a sapere dell'esistenza di Atena e dei suoi Cavalieri, protettori della giustizia, e decise di addestrarsi per entrare nelle loro schiere, mirando al titolo di Cavaliere d'Oro di Cancer. Non è noto chi sia stato il suo maestro, ma alla fine DeathToll ottenne l’agognata armatura d’oro e divenne Cavaliere del Grande Tempio, nonché custode della quarta casa dello Zodiaco. Abile lettore dell'animo umano - soprattutto maschile - nonostante le apparenze, negli anni, imparò a conoscere e capire i suoi compagni e le loro tecniche, oltre ad apprendere la storia e le tradizioni del Grande Tempio tra cui quelle relative ai serpenti. Pur in grado di riconoscere e ammirare la nobiltà, in cuor suo era opportunista e pronto a schierarsi con il più forte. Stabilitosi nella quarta casa, iniziò a produrre bare di vario tipo per rispedire in Ade le anime erranti che, spinte dai rimpianti, cercavano di fare ritorno sulla terra. Per questo incarico, ottenne il soprannome di "fabbricante di bare". In circostanze sconosciute, entrò anche in possesso di Omertà, la bara del silenzio tramandata sin dalle epoche mitologiche e in grado di imprigionare chiunque al suo interno.
Attorno al 1743, scoppiò la guerra tra Atena e Hades, il suo nemico più antico. Fedele a se stesso, DeathToll decise di non schierarsi apertamente e di fare solo i propri interessi, mantenendo una certa neutralità: in questo modo, in caso di vittoria di Atena avrebbe continuato ad agire come Cavaliere di Cancer, mentre in caso di vittoria di Hades avrebbe mantenuto la posizione di custode dei defunti. Per questo motivo, al manifestarsi del cosmo di Atena sulla Terra, non corse in cima al Santuario ma rimase nel suo tempio a fabbricare bare. Ciononostante, gli arrivarono alcune notizie, come il tradimento di Suikyo della Coppa, divenuto generale di Garuda per le armate di Hades. Intuì inoltre del tradimento del Grande Sacerdote e di altri Cavalieri d'Oro, come Cardinale di Pisces, ma anche in questo caso preferì non intervenire.
Alcune ore più tardi, intento a costruire dei sarcofagi, venne raggiunto nel suo tempio da Tenma di Pegasus e Andromeda, un Cavaliere venuto dal futuro per salvare Atena. Che si trattasse di anime erranti o Cavalieri per lui non faceva differenza e, ignorando le loro parole, scaraventò entrambi in Ade con il Sekishiki MeikaiHa. Questo primo tentativo però andò a vuoto a causa dei poteri della catena di Andromeda e di una bara di scadente produzione, così DeathToll decise di fare sul serio e ricorrere a Omertà. Posta ai due una domanda a trabocchetto, li imprigionò all'interno del manufatto, intenzionato a gettarli di persona nella Bocca di Ade.
A rovinare il suo piano fu l'arrivo di Suikyo, unico superstite di un plotone di Spectre che aveva attaccato il Grande Tempio. Inizialmente, Cancer gli propose di passare come gesto di buona fede verso Hades, ma la risposta sdegnata e sprezzante di Suikyo lo spinse a combattere. Venne però rapidamente messo alle strette perché il Sekishiki non ha effetto su chi indossa una Surplice e può liberamente spostarsi tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Per di più, DeathToll riconobbe nello spaventoso sguardo di Suikyo gli effetti del Genro MaoKen di Gemini, il colpo leggendario che contralla la mente altrui, e comprese di essere in pericolo in quanto il nemico avrebbe ucciso chiunque gli si ponesse di fronte. Per salvarsi dalla furia del Giudice, DeathToll fuggì nella Valle della Morte alla ricerca di Omertà, consapevole che per annullare gli effetti del GenroMaoKen era necessario che Suikyo vedesse morire qualcuno, e intenzionato a servirsi di Andromeda e Tenma.
La strategia ebbe in parte successo, visto che il Giudice attaccò subito i due con violenza, ma DeathToll non aveva calcolato che Tenma era l'allievo di Suikyo, e il loro legame, unito al fatto che il GenroMaoKen era smorzato dagli effetti di un precedente Fantasma Diabolico della Fenice, permise a Suikyo di tornare in sé senza fare vittime. Seccato, DeathToll decise di fare sul serio e sconfisse rapidamente i tre malconci nemici, accanendosi in particolare su Suikyo. Osservandolo, aveva infatti compreso che l'uomo non era un vero traditore, ma un martire fedele alla giustizia che stava percorrendo un sentiero irto di dolore e difficoltà, motivo per il quale non poteva fare a meno di ammirarlo. Uccidendolo intendeva quindi premiarne a modo suo il valore, ma venne fermato e ingannato da Tenma, che con astuzia riuscì a sfruttare Omertà per imprigionare Cancer al suo interno.
Qualche ora dopo, sempre all'interno della bara, DeathToll rischiò di cadere nella Bocca di Ade, ma venne salvato da un gruppo di Spectre che, approfittando del fatto che la sacra barriera di Atena che normalmente impediva loro di raggiungere la Valle della Morte si stava indebolendo, lo raggiunsero per chiedergli di far loro da guida al Grande Tempio in cambio della vita e della gratitudine di Hades. Accettando, l'uomo li condusse alla casa del Leone, dove incontrarono il custode Kaiser, che insieme al suo enorme Leone Goldie, uccise facilmente tutti gli Spectre. Avvertendolo della presenza dell'ultimo tra loro, Worm, e dandogli il colpo di grazia con il Peach Attack, DeathToll riverò di non aver davvero tradito, ma mantenne comunque una condotta ambigua, chiedendo a Kaiser di non inseguire Suikyo sia per un discorso di compassione verso un guerriero che perché l'uomo era costantemente spiato da una Fairy, le farfalle del mondo della morte. In realtà, DeathToll aveva capito che dietro il tradimento di Suikyo si celava un segreto più profondo e importante. Fatto ritorno nel suo tempio, percepì lo scontro dell'uomo con il cosmo di Shijima, sperando sopravvivesse.
Fatta ormai una scelta di campo, e consapevole che altri Spectre sarebbero venuti fuori dalla Bocca di Ade, DeathToll iniziò a preparare le bare per ospitarli quando ricevette la visita di Phoenix, fratello maggiore di Andromeda. Gli concesse il passaggio, comprendendo con un solo sguardo che tipo di uomo fosse, ma Phoenix, non volendo avere debiti con nessuno, lo aiutò a trasportare le bare nella Valle della Morte. Lì, i due respinsero diverse ondate di Spectre fino all'arrivo del potente Giudice Vermeer del Grifone. Intuendone subito la forza, DeathToll optò per evitare lo scontro diretto e finse di passare dalla sua parte, ma Phoenix, pensando ad un vero tradimento, attaccò e sconfisse i guerrieri al seguito di Vermeer, trovandosi imprigionato dal Cosmic Marionation del Giudice. Per salvarlo, Cancer finse di volergli dare lui il colpo di grazia e usò una mossa chiamata Shabadabadaa per riportarlo di nascosto nella quarta casa.
Nascondendosi dietro una finta incapacità e atteggiamenti eccentrici, DeathToll cercò poi di usare Omertà per imprigionare Vermeer, quando entrambi scorsero Suikyo tra le anime dei defunti, in seguito alla sua sconfitta per mano di Doko della Bilancia. Le parole di disprezzo di Vermeer verso Suikyo adirarono DeathToll al punto da fargli mettere da parte la maschera di salamelecchi indossata finora e insultare apertamente il nemico, provocandolo fino a riuscire a imprigionarlo all'interno di Omertà. Con questa vittoria, Cancer voleva chiedere perdono a Suikyo per averlo affrontato in precedenza, ma Vermeer riuscì a salvarsi grazie a un filo del Cosmic Marionation, e a uscire dal manufatto. Torturò poi DeathToll, privandolo dell'armatura e contorcendone il corpo fino a lacerare ossa e muscoli, offrendogli però la salvezza in cambio del suo aiuto. Nonostante il dolore, il Cavaliere resistette stoicamente e rifiutò, anche di fronte alla minaccia di essere gettato nella quarta Bolgia della Settima Prigione infernale, dove coloro che in vita non hanno mai smesso di usare stratagemmi si ritrovano con il collo all'indietro di 180 gradi in modo che la testa sia allineata con la schiena, e versano lacrime di sangue per il rimpianto mentre camminano per sempre senza metà. Ridotto ormai un nodo umano, DeathToll venne salvato dal ritorno di Phoenix, che sconfisse Vermeer con il Fantasma Diabolico. A quel punto, proprio Cancer volle dargli il colpo di grazia con il Peach Bomber, precipitandolo nella Bocca di Ade.
In seguito, i due Cavalieri fecero ritorno al mondo dei vivi e si incamminarono verso la casa di Leo, con DeathToll sempre ridotto a una palla saltellante. Lungo il cammino, si imbatterono però in uno strano serpente, che Phoenix distrusse ignorando le parole del Cancro, memore del mito dell'Ofiuco.
NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dai numeri 5-7 e 9 di Saint Seiya Next Dimension, prequel e sequel della serie classica. Predecessore di Cancer, DeathToll ne condivide il potere principale, cosa che sembra accomunare tutti i Cavalieri d'oro di quel segno, oltre a una serie di tecniche peculiari e al potente manufatto leggendario chiamato Omertà. Personaggio volutamente eccentrico e sopra le righe, per dichiarazione stessa dell'autore è stato creato per "redimere" DeathMask, non molto amato dai fan, e ha ottenuto un buon successo a giudicare dalle lettere dei lettori giapponesi. Il suo atteggiamento inizialmente pronto al tradimento e poi al sacrificio eroico va inteso proprio come un riferimento al Cancer della serie classica, storicamente uno dei Cavalieri d'Oro più cattivi. Come Cancer, DeathToll non è fedele ad Atena, perseguendo piuttosto una propria filosofia di vita, incentrata però non sulla forza ma sull'opportunismo. Il passato di DeathToll e la sua investitura per il momento sono ignoti, e non sappiamo nemmeno se il suo nome sia di battesimo o solo un soprannome. Tale nome indica la misura con cui si contano i morti, può essere anche inteso/tradotto come "Colui che conta i morti".
Le stranezze di DeathToll si riflettono sia sul comportamento che sull'aspetto: ha le unghie lunghe smaltate di rosso, e nasconde un'estesa calvizia con un parrucchino, ritenendo suo dovere mostrarsi sempre il più bello possibile. Sembra avere un'alta opinione di se stesso e del suo aspetto. Tra le righe, è dato a intendere che sia il primo Cavaliere omosessuale della serie, visto che muove diversi apprezzamenti a vari uomini, ripete di continuo di essere bravo a leggerli con uno sguardo e dichiara il sacrificio per Suikyo un "atto d'amore". Il suo cambiamento tra i numeri 5 e 6 può essere legato proprio all'ammirazione verso Suikyo, pronto a soffrire ed essere diffamato in nome dell'ideale in cui crede, e per questo opposto di come DeathToll è all'inizio. La metamorfosi però non viene mai approfondita più di tanto, specie considerando che nel numero 5 DeathToll vorrebbe mostrare la sua ammirazione uccidendo l'ex Cavaliere. Esempio più lampante della sua eccentricità sono i nomi dei suoi colpi segreti, in particolare Peach Attack e Peach Bomber, laddove peach - ovvero pesca - è il termine usato per indicare un fondoschiena particolarmente liscio e vellutato.
Come Manigoldo in Lost Canvas e, presumibilmente, Cancer, DeathToll è in grado di vedere le anime dei defunti. Come nella serie classica, la quarta casa ha pareti, colonne, soffitto e pavimento ricoperti di teste umane che urlano per la rabbia e il rancore. La loro origine non viene chiarita: è possibile che siano vittime di DeathToll, ma l'uomo non mostra mai l'indole violenta di Cancer, quindi è più probabile appartengano alle anime erranti che ha rispedito in Ade rinchiudendole nelle bare. Questi contenitori gli valgono il soprannome "il costruttore di bare" e sembrano essere dei veri e propri sigilli, capaci di impedire persino il ritorno degli Spectre. La loro efficacia dipende dalla qualità della bara, ma il fatto stesso che DeathToll sia in grado di costruirle suggerisce poteri spirituali più estesi di quelli del suo successore. La cosa è indirettamente confermata quando afferma di sapere del tradimento del Sacerdote, informazione che può aver appreso solo captando il messaggio telepatico di Shijima, che tra i Cavalieri d'Oro solo Sion aveva udito.
In combattimento, DeathToll mostra una forza variabile e difficile da giudicare: inizialmente ha paura di Suikyo e fugge, poi mostra di poterlo mettere facilmente al tappeto e poco dopo sconfigge numerosi Spectre solo con i pugni, ma ha chiaramente timore di Vermeer. La sensazione è che preferisca affidarsi all'astuzia - in particolare attraverso Omertà - e non ami sporcarsi le mani, ma che abbia comunque una discreta forza se necessario. Va notato anche che DeathToll è pronto a mentire se gli conviene, e quindi molte delle cose che afferma o spiega vanno prese con le pinze. La sua arma preferita, Omertà, assorbe e imprigiona chiunque risponda ad una domanda diretta posta da chi lo ha in mano, indipendentemente da qualsiasi altra condizione. Si tratta quindi di un’arma analoga, e chiaramente ispirata, all’Orcio d’Ambra, uno dei tesori usato dai re demoni Ginkaku e Kinkaku nel celebre romanzo Viaggio in Occidente. L’Orcio, spesso citato anche in serie come Naruto o Dragonball, alla lunga scioglieva i corpi di chi era imprigionato all’interno, ma non è detto che Omertà possieda anche questa facoltà.
Nel numero tre Cardinale parla del tradimento di altri Cavalieri d'Oro, ma non sappiamo se si riferisca anche a DeathToll, e se i due siano da considerarsi complici.
Profilo di Shiryu e Suikyo ©