CASA DEL CANCRO
Nome originale: Casa del Cancro Gigante.
Prima apparizione: Episodio 48; manga Saint Seiya n°9.
Apparizioni: Episodi 48-50, 63, 118-119, 121, 138, OAV 4; Saint Seiya Omega episodi 31-32, 34; Saint Seiya Episode G #4; Saint Seiya Next Dimension #5-7, 9.
Visitata da: Cancer, Pegasus, Sirio, Andromeda, Cristal, Mur, Toro, Lady Isabel, Kiki, Asher, Geki, Ban, Black, Aspides, Gemini, Capricorn, Acquarius, Giganto, Cube, Ox, Milth, Raimi, Papillon, Astaroth, Belzebù, Moloch, Eligor; Fiamma Azzurra; Yuna, Ryuho, Koga, Schiller, Harbinger; DeathToll, Cain, Izo, Ox, Shijima, Suikyo, Tenma; Manigoldo, Sage; Presumibilmente, da tutti i Cavalieri d’Oro di ogni epoca e, fuori scena, da vari Spectre.
Anime
Storia: Nelle epoche più antiche, Atena, decisa a difendere gli esseri umani dall’arrogante potenza degli Dei, eresse tra le montagne della Grecia il suo Grande Tempio, al cui cuore vi erano le case dello Zodiaco protette dai Cavalieri d’Oro e ispirate ai segni zodiacali. La casa del Cancro è la quarta di esse, ed è solitamente associata a Cavalieri legati all'aldilà e in grado di separare l'anima dal corpo. Per il suo legame con gli Inferi, è storicamente un luogo tetro e lugubre, spesso il più spaventoso dell'intero Grande Tempio. Nel corso dei secoli, è stata residenza di numerosi Cavalieri del Cancro, tra cui DeathToll, Sage, Manigoldo, Cancer e Schiller. Pur essendo stata invasa dal nemico solo in rare occasioni, di tanto in tanto è stata distrutta o è crollata, venendo però poi sempre ricostruita.
Descrizione: La casa del Cancro nell'anime ha una forma unica a X, con i quattro bracci che non si intersecano direttamente tra loro, ma sono congiunti da piccole porzioni orizzontali. Viene presentata come un luogo un po' diroccato, che odora di morte, e il cui interno è avvolto da tenebre e miasmi, ma per lo più è un effetto del cosmo mortifero di Cancer e torna a essere un luogo normale dopo la sua sconfitta. I bracci dell'edificio sono sorretti da file di colonne, solitamente quattro lungo i lati verticali e tre, molto vicine tra loro, lungo quelli orizzontali. I bracci hanno la medesima lunghezza, dando al tempio un aspetto simmetrico, per quanto inusuale. Il tetto è piatto, con una grossa cupola semisferica al centro, nel punto di intersezione della croce, circondata da sei-otto cupole più piccole a bulbo. Sull'estremità di ciascun braccio si trova un'ulteriore coppia di cupole a bulbo. A differenza di quelli inferiori, il tempio non sembra posizionato su un crepidoma (piattaforma rialzata), ma la scalinata conduce direttamente all'ingresso, che si trova nella piccola parte orizzontale tra le braccia di sud-est e sud-ovest. Le colonne esterne sono cilindriche, a fusto liscio, ma il capitello sembra di ordine corinzio anziché dorico come negli altri templi.
Come sempre, sopra i pilastri si trovano l'architrave e il fregio: sul primo, è scolpito a rilievo il simbolo del segno, una sorta di 69 orizzontale, mentre sul secondo, a caratteri cubitali e in stampatello, il nome Cancer. Sopra di esso, incassata tra due cupole a bulbo e posta quasi a sorreggere - in prospettiva - quella semisferica, si trova la scultura di un gigantesco granchio posto in verticale, con le chele spiegate e le zampe aperte. Come detto, l'ingresso si trova nella piccola parte orizzontale, delimitata da una colonna per lato. Dal poco che si vede, è un'enorme apertura ad arco, priva di porte e alta quasi fino al soffitto. Accanto ad essa si dilungano le pareti del tempio, poste all'incirca mezzo metro dietro le colonne e fatte di blocchi di marmo violacei. Questa disposizione distingue la casa del Cancro da quelle in cui il colonnato conduce direttamente all'interno senza che vi siano mura, e in parte giustifica il buio che è all'interno dell'edificio.
La posizione dell'uscita della casa del Cancro è più enigmatica: per raggiungerla, vediamo i Cavalieri percorrere corridoi abbastanza lunghi, quindi è possibile non si trovi direttamente in corrispondenza dell'entrata, ma in fondo - o persino lungo - uno dei bracci settentrionali. A parziale conferma di questa teoria, Sirio e Andromeda, appena usciti, hanno alle spalle un colonnato abbastanza ampio con tre pilastri per lato, che non corrisponde a quello dell'ingresso e che non troverebbe mai spazio nel sottile punto di intersezione. D'altra parte, bisogna tener presente le libertà dei disegnatori e il concetto variabile di spazio all'interno delle case. Ad ogni modo, non vediamo mai per bene il varco dell'uscita, ma sappiamo che neppure lei si affaccia su un vero e proprio crepidoma, aprendosi quasi subito sulla scalinata per la casa del Leone. Anche le colonne posteriori sono a fusto cilindrico, ma non se ne scorge il capitello.
Interno: L’interno della casa del Cancro varia drammaticamente tra prima e dopo lo scontro. Quando Cancer è in vita, la casa come detto è un luogo buio e nebbioso, al punto che le pareti o il soffitto sono spesso invisibili. Nella foschia, si intravedono almeno due navate di colonne su ciascun lato e, nei primi metri, pavimento, pareti e soffitto sono normalmente composti da blocchi squadrati di pietra o marmo. Addentrandosi, iniziano le teste umane: centinaia e centinaia che emergono da tutte le superfici, sempre orizzontalmente. Appartengono agli uomini, donne e bambini uccisi da Cancer, e conservano una limitata capacità di comunicazione, visto che urlano, piangono e si disperano pur essendo prive di corpo o polmoni. Non sono però in grado di parlare in maniera coerente, ragionare o esprimere pensieri compiuti. Vanno intese come manifestazioni delle anime dei defunti, non come vere teste sepolte una per una, e in alcuni casi sembrano leggermente più grandi del normale, ma hanno comunque consistenza fisica e possono essere urtate o calpestate. A differenza di pareti e pavimento, quelle sulle colonne vanno e vengono, o comunque non sono presenti su tutti i pilastri. Per il resto, si intravede solo una terza navata di colonne affogate lungo le pareti.
Dopo la sconfitta di Cancer invece, le teste scompaiono, la nebbia si dirada e l'ambiente diventa molto più luminoso. Si notano corridoi stretti e lunghi, con navate di colonne più fitte, ma non sembra esserci traccia di soppalchi o piani superiori come nelle case del Toro o del Capricorno. Non vediamo inoltre stanze laterali o altri ambienti, anche se in teoria dovrebbero esserci le diramazioni verso gli altri bracci della croce.
Mobilio: Teste a parte, nell’anime, non si vede alcun mobile o elemento decorativo interno.
Hades
Nell’anime della serie di Hades Sanctuary, le Dodici Case sono ridisegnate in uno stile più simile al manga, perdendo la maggior parte degli elementi identificativi a favore di una struttura lineare più banale. La casa del Cancro finisce per assomigliare a quella dei Gemelli, con una struttura più squadrata fatta di un corpo centrale un po' più rientrato e due corpi laterali avanzati e molto più alti, quasi simili a torri. Il tempio adesso è su un crepidoma rettangolare, collegato a terra da una scalinata. Le colonne sono presenti solo lungo l'ingresso, sono doriche a fusto scanalato e ce ne sono almeno quattro file da sei, sulle quali poggiano direttamente echino e architrave. Le mura sono scomparse, e, in assenza di archi o porte, i pilastri conducono direttamente all'interno dell'edificio. Le torri laterali sono di solida pietra, con una feritoia verticale come unica apertura, posta verso il centro, nella metà superiore. L'interno è di fatto un corridoio affiancato da navate di colonne. Il tempio viene gravemente danneggiato nello scontro a distanza tra Virgo e Gemini, finendo per crollare in parte. Coerentemente con gli eventi della serie classica, non ci sono teste. In questa versione, la casa non è aderente alla montagna, ma sembra trovarsi in uno spazio che la renderebbe facile da aggirare.
Nell’Elisio, il tempio cambia ancora, perdendo le torri laterali a favore di una struttura rettangolare classica.
Lost Canvas
L’anime di Lost Canvas ridisegna ancora una volta le Dodici Case, partendo dall’aspetto del manga ma rendendolo più raffinato. Il Grande Tempio è ora scolpito nella montagna, con le case che non sono più affiancate da pareti scoscese ma da declini alberati e precipizi ottenuti scolpendo rampe e scalinate. Il tempio del Cancro compare solo in una scena, con la forma bizzarra del fumetto: un edificio rettangolare, il cui ingresso è orizzontale sulla sinistra e triangolare sulla destra. Le pareti portanti sono in mattoni, prive di colonne, mentre cinque pilastri dorici a fusto scanalato, privi di echino, sorreggono l'aspetto anteriore. Non esiste un vero e proprio architrave, ma il simbolo del cancro è posizionato al centro della cornice, all'interno di un cerchio. Il crepidoma è ancora presente, ma di fatto è l'ultimo di una serie di gradoni che vanno da una parte all'altra della montagna. Dal poco che si vede, l'interno del tempio è profondo una decina di metri e ha una sola navata di colonne, lungo le pareti.
Saint Seiya Omega
In Omega, le Dodici Case originali vengono rapidamente distrutte da Mars. Riedificate con il cosmo di Aria, le case vengono poste lungo una scalinata che sale verso il cielo, letteralmente sospesa a mezz’aria e ancorata solo dai gradini stessi. Le case si trovano su "iceberg" di roccia, molto distanti tra loro e spesso posti persino più in alto delle nuvole. L'isoletta su cui si trova la casa del Cancro ha una superfice rocciosa e impervia, quasi desertica, con cumuli di pietre sparse. In questa versione, l’aspetto esterno della casa è simile a quello classico, con il ritorno della pianta a X e delle varie cupole, ma ora diversi elementi dell'architrave e del fregio sono lavorati come se fatti di pietra grezza. La posizione e le dimensioni del simbolo e del nome del segno sono invertite, e il secondo ora è in caratteri greci - karkinos - tra due semiquadri. La cupola semisferica è diventata un vero e proprio tempietto simile a quello dell'Acquario, con varie finestre ad arco, mentre le cupole a bulbo sono molto più grandi e appuntite, praticamente dei pennacchi. Le colonne sono sempre quattro - diradate - lungo le porzioni verticali dei bracci e tre più vicine lungo quelle orizzontali, e sempre cilindriche, ma adesso doriche, a fusto scanalato e con echino squadrato. Il crepidoma è presente e raddoppiato: una prima base, alta quasi un metro, collega il suolo con il tempio, ma è una seconda base, alta almeno tre metri, a condurre all'edificio vero e proprio. Come nella serie classica, l'unica apertura è l'entrata, mentre dietro le colonne dei bracci laterali si vedono le mura.
Interno: Di questa versione della casa vediamo anche l’interno, con un corridoio vasto e buio lungo il quale si scorgono diverse navate di colonne. L’aspetto reale però viene modificato dall’emanazione del cosmo di Schiller, e si presenta come una spiaggia rocciosa, con tanto di scogli e mare. Incastrate in piedi sulla spiaggia vi sono innumerevoli bare, al cui interno si trovano le anime delle vittime del Tomb Squeeze del Cavaliere, ridotte a zombie sotto il suo controllo. A differenza degli altri templi, non si vede traccia delle colonne che sorreggono il soffitto, e il mare si estende a perdita d'occhio. Il fatto che proprio il più buio e ombroso dei templi sia diventato una spiaggia, seppur lugubre, è probabilmente un paradosso voluto per sottolineare le somiglianze e differenze tra Schiller e Cancer. Dopo la sconfitta del Cavaliere, il tempio si ritrasforma in un edificio normale e, per la prima volta, vediamo l'illusione svanire. Ricompaiono così le navate di colonne che sorreggono direttamente il soffitto, e le pareti in pietra. Il pavimento sembra in marmo grezzo.
La Leggenda del Grande Tempio
Nel film La Leggenda del Grande Tempio, l’intero Santuario viene ridisegnato con un aspetto più onirico e metafisico. Le case dello Zodiaco, ora tutte uguali tra loro, si trovano al vertice di ponti volanti e si allungano sia verso l’alto che verso il basso, dove terminano sulla testa di enormi sculture umane in posa da Atlante. I templi in sé assomigliano a enormi cattedrali, con guglie, archi e torri, sotto le quali si estende un’intera città dalle forme abbastanza bizzarre. La casa del Cancro è diventata una specie di discoteca, con teste multicolori che cantano, parlano ed emettono raggi di luce e occhi di bue. Le teste sembrano essere accumulate solo su due colonne sui lati dell'ammezzato che Cancer usa come palco per esibirsi - praticamente una grata metallica. Per il resto, lìedificio ha almeno due piani e si intravedono ambienti laterali, nicchie, loggioni, gallerie e balconate. Se, come sembra, il luogo in cui Cristal e Sirio fanno ritorno dopo le vittorie su Aquarius e Cancer è sempre la quarta casa, le finestre hanno i vetri colorati da cattedrale e il corridoio principale è coperto da un tappeto rosso.
Manga
Nel manga classico, la casa del Cancro è come in Lost Canvas: un edificio rettangolare, il cui ingresso è orizzontale sulla sinistra e triangolare sulla destra, con pareti di pietra senza finestre e una sola navata di colonne per lato. Dell'esterno si vede ben poco, mentre l'interno ha corridoi squadrati sostenuti da colonne doriche e tappezzati di teste umane. Sopra l'entrata, direttamente sull'architrave, si trova, scolpito a rilievo, il simbolo del segno. Nella serie di Hades, la forma è un po' modificata e la parte triangolare si trova al centro, come una specie di spuntone avanzato, accanto al quale il corpo frontale rimane orizzontale.
Episode G
In Episode G, la casa del Cancro viene mostrata sia internamente che esternamente. Da fuori, è un lussuoso tempio su due piani, con tetto a spiovente sia nel corpo centrale, più avanzato, che sui corpi laterali che si trovano alle sue spalle. Le colonne sorreggono tutti gli abituali elementi architettonici, e al centro del timpano si trova l'enorme scultura di un granchio simile a quello dell'anime. Le colonne, da quanto si vede, rimangono di ordine dorico. L'interno riduce nebbie e miasmi, ma moltiplica all'infinito le teste, che ora sono migliaia e coprono ogni singolo elemento architettonico, incluse le travi del sottotetto o l'echino dei pilastri, al punto da nascondere quasi del tutto le strutture sottostanti. Le loro grida sono ancora più assordanti, al punto da turbare persino un Gigante mitologico come Fiamma Azzurra. L'ingresso è quadrato e delimitato da un portone, ma si intravedono anche porte più piccole che dovrebbero condurre ad ambienti laterali. In Episode G, tutti i templi sono circondati da edifici più piccoli in cui presumibilmente vivono ancelle e servitori. Le case dello Zodiaco inoltre sono le effettive residenze dei Cavalieri d’Oro, e quindi hanno stanze, mobili, porte e portoni, finestre, acqua corrente, vasche, piante, elementi decorativi e così via.
Next Dimension
Next Dimension riprende la forma della serie di Hades sia per l'esterno - lineare con una sporgenza in avanti al centro - che per l'interno, con corridoi, pareti e soffitto coperte di teste dagli occhi luminescenti. Aggiunge però un ampio salone centrale in cui si trovano le tantissime bare costruite da DeathToll - il Cavaliere del Cancro dell'epoca - per imprigionare le anime vaganti. Si vede chiaramente che le teste non arrivano in questo salone, terminando poco prima, e che le bare sono di vario tipo a seconda del paese d'origine del defunto. Al centro c'è una piattaforma rialzata che funge da tavolo da lavoro per DeathToll, con gli attrezzi e varie tavole di legno. Stranamente, quando - qualche ora più tardi - è Phoenix a entrare nel tempio, le teste sono scomparse. Anche in questo caso le colonne sono doriche e decrepite, e sull'architrave della sporgenza centrale c'è il simbolo del segno. È probabile che questa pianta vada intesa anche per il manga classico.
Lost Canvas
Nel manga di Lost Canvas, il tempio del Cancro non compare mai.
Galleria
Analisi by Shiryu; consulenza Kiradiscilla