KANON DI GEMINI
Nel manga, al termine della saga di Poseidon, Kanon si pentì per le sue colpe e difese Isabel dal tridente del Dio dei mari. Nella saga di Hades scopriamo che il cavaliere ha deciso di redimersi e di servire Atena. Privo dell'armatura, usa i suoi poteri per imprigionare temporaneamente Saga, Shura e Camus nella terza casa, poi si lascia colpire dalle Cuspidi Scarlatte di Milo senza reagire, mostrando di essere pronto a dare la vita pur di espiare le sue colpe. Alla fine però la sua abnegazione colpisce il cavaliere di Scorpio, che lo risparmia. In seguito indossa l'armatura d'oro dei Gemelli e scende nell'aldilà, appena in tempo per salvare Seiya e Shun da Rune di Barlon. Ciononostante non vuole essere considerato un compagno dei due, ed anzi rimprovera aspramente Shun per la sua mancanza di determinazione in battaglia, e gli dice di non temere di ferire un nemico, perché "Se è comunque un delitto ferire gli avversari, per quanto malvagi siano… accetteremo qualsiasi punizione divina, ma solo dopo aver spazzato via tutti i nemici…fino ad allora dobbiamo soltanto combattere !". Per un po' corre insieme a Shiryu ed Hyoga, ma il suo vero nemico è Radamantis, col quale si scontra a più riprese. Alla fine, nel sentire che le armature d’oro sono entrate in Eufonia, abbandona l’armatura dei Gemelli, che torna da Saga, ed affronta per l’ultima la volta Rhadamantis, esplodendo insieme a lui con l’Esplosione Galattica. Prima di morire però, si dice felice perché grazie alle sue azioni ha finalmente cancellato il suo passato malvagio.