THOR
Il più potente e famoso fra gli Dei nordici è Thor, figlio di Odino e Jord, (la terra) e marito di Sif. E' lo strenuo difensore degli uomini dagli assalti dei giganti e delle forze del male ed è molto amato anche perché è uno dei pochi Dei il cui culto non richiede sacrifici umani. In generosità è superato solo da Balder, cui peraltro è molto legato. Il suo palazzo è di 500 stanze, persino più grande di quello di Odino, ma egli è spesso in viaggio per varie battaglie. Thor è principalmente una divinità guerriera, ed infatti possiede due potentissimi oggetti, una cintura che aumenta la sua forza ed il martello Mjomnir, in grado di colpire e tornare nelle mani di chi lo ha lasciato. Nelle mani di Thor questo martello poteva distruggere montagne e creare valli immense. Mentre Odino è un Dio imprevedibile, Thor è il Dio dell'ordine stabilito ed ha moltissimi nemici, soprattutto giganti. Stranamente viene spesso rappresentato insieme a Loky, il Dio più malvagio, ed a volte i due agiscono anche insieme, a testimonianza che bene e male devono coesistere nell'universo. Molti sono i miti che lo riguardano, fra essi ne possiamo citare, in breve, due.
Il primo riguarda delle prove a cui un gigante sottopose lui, Loky ed il Dio Thjalfi. I tre, in viaggio con alcuni compagni, incontrarono un gigante, il quale, prima di addormentarsi, offrì loro le sue provviste. Thor però non riuscì ad aprire il sacco col cibo e, furioso, colpì per tre volge il gigante, che dormiva, alla testa con tutte le sue forze, ed ogni volta il gigante ne uscì incolume, svegliandosi per pochi attimi e chiedendo se fosse caduta una foglia o una ghianda da qualche albero. Il giorno dopo il gigante li condusse al castello del suo re, il quale sottopose gli ospiti a delle prove a loro scelta. Thjalfi gareggiò in una gara di corsa e, benché fosse veloce come il vento, fu sconfitto dal gigante suo avversario. Loky, convinto che nessuno potesse mangiare più velocemente di lui, optò per una gara di questo tipo ma perse perché il suo avversario non mangiò solo il cibo ma anche il vassoio ed il tavolo nel tempo in cui Loky terminava il suo piatto. Thor propose allora una sfida nel bere ed il re gli porse un corno pieno d'acqua, chiedendogli di svuotarlo con un solo sorso. Il Dio si impegnò a fondo, ma dopo tre profondissimi sorsi il corno era ancora quasi pieno. Il re propose una prova supplementare e gli chiese, con ironia, di sollevare il suo gatto da terra, ma, per quanta forza il Dio usasse, riuscì a sollevarne solo una zampa. Furioso, Thor propose un combattimento ed il re scelse come suo campione una vecchietta. Thor attaccò a lungo, senza risultato, mentre la vecchia riuscì, dopo numerosi colpi, a piegarlo su un ginocchio. Era ormai notte ed i tre Dei, avviliti, andarono a dormire. Il giorno dopo, al momento dei saluti, il re si rivelò e spiegò che era lui il gigante che avevano incontrato il giorno prima e che egli era abile nell'uso della magia. Così il sacco delle provviste era chiuso da una corda magica mentre la testa del gigante era protetta da una valle invisibile, nella quale ora si trovano tre valli immense e profondissime. Riguardo le prove, Loky non poteva mangiare più velocemente del fuoco, mentre l'avversario di Thjalfi era il pensiero. Il corno da cui bevve Thor era collegato al mare, e dopo le tre sorsate il livello delle acque si è abbassato di parecchi metri. Il gatto era invece il serpente Midgard, così immenso da avvolgere tutta la terra nelle sue spire, mentre la vecchia era la vecchiaia, contro la quale nessuno può vincere. Furioso per il trucco, ma anche sollevato, Thor voleva uccidere il gigante, che però scomparve.
Il Dio comunque desiderava incontrare di nuovo il serpente Midgard e, quando fu inviato insieme a Tyr dal gigante Ymir per ottenere della birra, andò a pesca con lui, usando come esca una testa di bue. Thor obbligò Ymir ad andare a pescare molto a largo e gettò l'amo. Dopo qualche minuto il serpente abboccò e, incurante delle proteste di Ymir, terrorizzato, affrontò il mostro, che apparve sputando veleno e dimenandosi. Ymir però spezzò la lenza ed il mostro scappò, evitando il martello di Thor. Thor e Midgard non si videro più fino al giorno del Ragnarok, il "Crepuscolo degli Dei".
Il culto di Thor durò a lungo nelle regioni scandinave. Il Dio, associato al lampo ed al tuono, è stato paragonato a Zeus ed Ercole nel mondo occidentale. Sul suo aspetto ci sono varie immagini, ma in generale appare molto alto, con barba e capelli castani o neri.
Thor caccia Midgard mentre il padre Odino (in alto a sinistra) osserva. Thor sollevò il martello per uccidere la bestia, ma la catena fu spezzata e la creatura fuggì.
Dipinto di Johann Heinrich Fuseli