I MITI DEI PROTAGONISTI - FREYR

By Flare

E' una delle principali divinita`, appartenente alla stirpe dei Vani: e' figlio di Niörðr (che probabilmente si uni' con la sua stessa sorella, come era di costume fra i Vani), fratello di Freyja e sposo di Gerðr, figlia del gigante Gymir. Letteralmente Freyr significa "signore" ed e` il dio della fecondita` (egli governa la pioggia e il sole, la fertilita` della terra e le ricchezze degli uomini).

Fra i suoi appellativi ricordo Vaningi "parente dei Vani", Vanagoð "dio dei Vani", Árgoð "dio di abbondanza", Fégjafi "dispensatore di ricchezza".

Si dice che il dio ricevette la sua dimora l'Álfheimr ("paese degli elfi") come dono per il primo dente.

Il culto di questo dio fu presente soprattutto fra gli Svedesi, per i quali Freyr incarnava il re sacro che doveva garantire la prosperita' della stirpe. Delle figure che sono identificabili con Freyr troviamo un dio di nome Frø menzionato da Saxo Grammaticus (uno storico danese della seconda meta' del XII secolo, autore delle Gesta Danorum), il quale culto era presente nella citta` di Uppsala, e Froði, un re del quale si dice abbia governato un regno caratterizzato dalla vera pace e dall'abbondanza (questo re nell'opera di Saxo e' noto come Frotho, o Frodo, -ed anche qui ritroviamo analogie con Tolkien...-).

Il sacrificio piu' gradito a Freyr doveva essere o di un cavallo o di un verro, animali a lui sacri.

Il cavallo di Freyr e' detto Blóðughófi. Gullinbursti invece e' un verro dalle setole d'oro che gli era stato donato al dio dai nani, ed esso traina il carro del dio.

La magica nave Skíðblaðnir che puo' ospitare tutti gli dei, puo' essere ripiegata come un lenzuolo e riposta in una borsa, per questo motivo Freyr è anche conosciuto come il dio della navigazione.

Inizialmente il dio era sposato con la sorella Freyja (sempre secondo la tradizione dei Vani), ma il dio mando' il servitore a corteggiare Gerðr, una gigantessa (il loro matrimonio successivo e' simbolo della ierogamia fra terra e cielo, fra il mondo degli dei e quello degli inferi, rappresentato dallo Jötunheimr).

Questo e' il mito che racconta come il dio riusci' ad ottenerla:

Freyr un giorno scrutava l'orizzonte a Hliðskjálf (luogo sacro a Odino) e quando vide una fanciulla avvicinarsi ad una grande fattoria, per aver peccato di presunzione per essersi seduto in quel luogo sacro, egli fu punito innamorandosi perdutamente della bella fanciulla, senza poter fare a meno di lei.

Cosi' egli mando' il suo servitore per corteggiarla, prestandogli il suo cavallo e regalandogli la sua spada, che ha il potere di combattere da sola, pur consapevole del fatto che la loro unione sarebbe stata causa di lite, e che comunque il gigante Gymir non avrebbe mai approvato.

Skírnir, il servitore offri' molti doni alla fanciulla, ma ella rifiuto' le undici mele dorate, l'anello Draupnir di Odino, e non fu impaurita anche quando Skírnir la minaccio' con la spada: cosi' il servitore fece ricorso alla magia e la minaccio' di maledirla se non avesse acconsentito alle nozze.

Cosi' Freyr riusci' ad ottenere la gigantessa.

Nel crepuscolo degli dei, Freyr sara' costretto a combattere senza la sua spada (che aveva regalato al suo servitore) contro Surtr, il gigante del fuoco e morirà.