I MITI DEI PROTAGONISTI: FRECCIA
By Aledileo
Essendo l’arco e le frecce un’arma comune nei tempi antichi, non deve sorprendere che vi siano diverse leggende legate alla presenza di una freccia tra le stelle, tra molteplici culture, tra cui i Persiani, gli Ebrei, i Greci e i Romani, non soltanto nella mitologia greca.
Miti Greci
1° versione
Secondo un racconto, la Freccia appartiene ad Apollo, Dio del Sole, oltre che della sapienza e della verità, e noto anche per la sua bellezza. Figlio di Apollo era Asclepio, dio della Medicina. La Freccia in questione era uno strumento di vendetta. Asclepio aveva il potere di guarire persino dalla morte, di resuscitare. Il dio degli Inferi se ne lamentò con Zeus. Esso da tempo non acquistava nuovi sudditi per il suo Regno della Morte. Zeus prestò ascolto al Sovrano della Morte e colpì Asclepio con un fulmine, forgiato come tutte le sue armi dai Ciclopi. Si per vendicarsi della perdita del figlio, Apollo uccise i Ciclopi con una freccia, che é la Freccia che vediamo in cielo nella costellazione della Sagitta.
Citazione tratta da Astronomia di Igino – II, 15, 6
Secondo l'esposto di Eratostene sulla Freccia, è con lei che Apollo uccise i Ciclopi, creatori del fulmine di Giove che uccise Asclepio, secondo numerosi racconti. Questa freccia fu seppellita sul monte Iperboreo da Apollo. Giove perdonò suo figlio e fece portare dal vento la freccia stessa fino ad Apollo con i raccolti della stagione. Ecco, dunque, perché la si mostra rappresenta in mezzo agli astri.
2° versione
In un’altra storia la Freccia si riferisce ad Ercole. Sarebbe la freccia con cui Ercole uccise l’aquila che divorava il fegato di Prometeo. Questi era stato punito da Zeus per aver dato agli uomini il dono del fuoco. Fu incatenato per questo ad una roccia dei monti del Caucaso per essere tormentato in eterno da un’aquila che gli divorava il fegato. Prometeo fu liberato quando l’immortale centauro Chirone accettò di morire perché Prometeo potesse essere liberato. Ma prima Ercole dovette uccidere l’aquila. E’ per ricordare Ercole che la Freccia é stata posta in cielo.
3° versione
Un'altra storia racconta di come Eracle uccise gli uccelli della palude di Stinfalo, che terrorizzavano l'Arcadia. Gli uccelli stessi erano identificati con le costelazioni Aquila (astronomia), Cygnus e Lyra.
4° versione
La Freccia é quella di Eros, Dio dell'Amore, che accese la passione di Zeus per il giovane Ganimede, che Zeus portò con sé sull’Olimpo dove divenne il coppiere degli dei. (Fonte: Cesare Germanico)
5° versione
Ovidio racconta che Giove si era innamorato di un fanciullo, Ganimede e decise di rapirlo trasformandosi in un uccello. Scelse di trasformarsi in un’Aquila, capace di portare i fulmini che erano le sue armi, e rapì il giovinetto che divenne così il coppiere degli dèi, cioè colui che durante i banchetti riempiva i calici. Ebe, la precedente coppiera, era inciampata e cadendo era morta durante una cerimonia solenne. I fulmini di cui era armata l’Aquila sono rappresentati nel cielo dalla vicina costellazione della Freccia.
6° versione
Un'altra storia vi vede una freccia scoccata dal Sagittario contro lo Scorpione.