Berenice II (265 a.C. - 221 a.C.), figlia del re di Cirene e nipote per parte di madre del re seleucide Antioco I di Siria. Nel 246 a.C. sposò per ragioni di Stato il nuovo sovrano dell'Egitto, Tolomeo III Evergete. Quando questi mosse guerra alla Siria, Berenice si recò in pellegrinaggio nel tempio sull'isola di Canopo, ed offrì in voto ad Afrodite una treccia dei suoi splendidi capelli, chiedendo il felice ritorno del marito dalla guerra, cosa che poi avvenne.

La treccia, consacrata nel tempio, scomparve misteriosamente, e l'astronomo di corte, Conone di Samo, affermò che si era trasformata in una costellazione. Secondo il mito, fu Zeus, colpito dalla sua bellezza, a rubarla per porla tra gli astri.

La storia venne narrata per la prima volta da Igino, nella sua opera Poetica Astronomica. La tradizione venne ripresa da Callimaco in un'elegia intitolata La Chioma di Berenice , poi tradotta in latino da Catullo.