EPILOGO

  

Quando la luce svanì, si accorsero di non essere più nel mondo della morte.

"Queste colonne… Shion, siamo al Santuario al Grande Tempio!"

Shion si alzò, la ferita era scomparsa, e vide Dauko meravigliato a ridere e piangere… la commozione era troppa perché la seria espressione del cavaliere d’Ariete restasse tale… scoppiò in un pianto liberatorio abbracciando Dauko sul fare della sera, sull’ingresso del Santuario.

Forse pianse per i suoi valorosi amici caduti in battaglia, forse per la disperazione e la gioia di aver mantenuto fede ad Athena.

D’un tratto un cosmo caldo, forte, come un ulteriore abbraccio aggiunto a quei due, dall’altare del Santuario una figura di donna… la Madre, la Dea… Athena!

I due caddero in ginocchio con le gote rigate dal pianto. Dauko non aveva la forza di pronunciare parola; Shion disse solo:

"Perdonaci…"

Athena, sorridendo disse loro:

"Figli miei, avete compiuto l’impossibile, avete dato prova del vostro valore, ed i vostri fratelli sono con me nei Campi Elisi e da li vi offrono tutto il loro amore.

Ma la vostra missione non è compiuta. Un’altra schiera di santi dorati scenderà sulla terra perché una nuova minaccia verrà in futuro. Quindi Dauko, cavaliere della Bilancia, a te affido la custodia dell’otre di Hades, che custodirai ai cinque picchi…in più ti farò dono di un potere che farà invecchiare il tuo corpo normalmente esteriormente, ma ogni anno sarà per te solo come un giorno. Vai e siine fiero Figlio mio!"

"Grazie Madre, sarò degno custode!"

"A te Shion, cavaliere d’Ariete, il compito di riformare l’ordine dei cavalieri d’oro e di trovare la bambina nel quale mi reincarnerò nell’avvenire, per fare questo avrai bisogno di tutte le tue capacità e del massimo rispetto dai santi dorati; per questo da oggi sarai il Grande Sacerdote di Athene."

"Grazie Madre, sarò degno Oracolo!"

Athena sorrise di nuovo, li accarezzò sul volto come per asciugare quelle perle che sgorgavano dai loro occhi, quei giovani volti ora pieni di felicità e di responsabilità trovavano finalmente conforto.

La Dea si voltò:

"Vi amo tutti e sempre figli miei…"

E delicatamente la sua immagine sparì nel nulla, lasciando due eroi ancora inginocchiati.

Ciò che fu in seguito… è ancor oggi storia!