GLI SPECTRE DI HADES
Il sole stava sorgendo come da consuetudine sulle lande Elleniche e sul Grande Tempio. I cavalieri d’oro si trovavano al Santuario, erano tutti giunti presso la sala del trono, ed appresa la notizia della scomparsa di Dugar, si strinsero intorno a Dauko.
Avevano buoni ricordi del Grande Sacerdote, nessuno mai sarebbe stato in grado di rimpiazzarlo, nessuno mai… finché questa guerra non fosse finita.
Nessuno proferì parola fino a che il sole non fosse uscito del tutto dai monti dell’Ellade; questa era la tradizione per la perdita di un maestro
Shion non aveva smesso un attimo di restare accanto a Dauko… nessuno di loro sapeva ancora che il destino li avrebbe uniti come fratelli.
Il cavaliere della Bilancia si girò verso gli altri, ed accennò ad un sorriso… voleva forse far intendere ai suoi compagni di non preoccuparsi più per lui, e così loro intesero.
L’aria ancora fresca del mattino entrava come una carezza all’interno del Santuario, tutti godevano di quel refrigerio in quella giornata d’estate… Dauko quindi, dopo aver profondamente sospirato, si rivolse ai cavalieri d’oro:
"Cavalieri, vi ringrazio per essermi stati così vicini in queste ore, ma avverto nel mio cuore che il mio maestro non vuole che io, e noi, ci perdiamo d’animo; egli stesso aveva predetto gli eventi, ed io voglio ricordarvi altre sue parole di cui ora ho compreso il vero significato: "Quando avremo più bisogno, Athena sarà con noi"… un cavaliere di Hades è stato la scintilla, è entrato qui ed ha portato con se parte della nostra esistenza uccidendo Dugar. Ma è proprio adesso che dobbiamo dimostrare alla nostra Dea di essere all’altezza del compito che ci ha assegnato. Ora cavalieri, siamo di nuovo guerrieri, non dimentichiamocelo."
IL discorso aveva positivamente colpito tutti i presenti, ed essi gioivano nel vedere il cavaliere della Bilancia così determinato, Yago del Cancro quindi disse:
"Sagge parole le tue, Dauko, ora è il momento di contrattaccare, ora è il momento di sapere la verità… ho pensato molto alle parole di Dugar… ed ho raggiunto una idea non male."
"Esponici le tue parole, cavaliere"
"Ecco qui Askara, io e Kharma abbiamo la facoltà di andare e venire nel mondo dell’Ade, vorrei fare da "spia" per potervi dire contro chi abbiamo a che fare, dove sono, quanti sono, ed altre informazioni comunque necessarie per non tentare un attacco suicida, ma mirato. Se ho ben capito, non c’è bisogno di entrare nel vero mondo della morte, cioè, come cadere dentro alla bocca di Ade, dove Kharma può tranquillamente andare; ma nell’anti inferno, nelle pianure desolate dell’Oblio. Quindi vi propongo questo: lasciatemi andare in avanscoperta tornerò qui fra un’ora esatta cercando di rubare più informazioni possibili."
"Si Yago, fai pure, mi sembra un ottima idea… ma stai attento, te ne prego, e se ne avessi bisogno fuggi dal mondo dell’Ade e torna subito al Grande Tempio, noi ti forniremo il supporto di cui hai bisogno."
"Lo farò Tales, non preoccupatevi, tornerò presto."
Detto questo si salutarono velocemente ed il cavaliere della quarta casa sparì grazie ai suoi poteri, e si teletrasportò nel mondo della Morte; ciò che vide fu allucinante.
NEL REGNO DI ADE
Si nascose dietro una sporgenza che dava su di una vallata. C’erano molti cavalieri, tutti con delle armature nere brillanti, erano disposti a schiera ed ascoltavano un discorso di un altro cavaliere, molto maestoso, con un armatura dalle lunghe e possenti ali.
"Spectre di Hades, la battaglia avrà inizio tra poco, preparatevi e gioite! Come sapete i nostri unici rivali sono i cavalieri d’oro devoti ad Athena, devoti a quella Dea inferiore che ha segregato nel Limbo il nostro unico e vero Dio. Nell’attesa che il sigillo si rompa del tutto, dobbiamo preparargli la via per la distruzione del mondo, di modo che il nostro esercito sia l’unico esistente e di modo che Hades possa combattere contro Zeus per il possesso dell’Olimpo. Una volta che avrà raggiunto il suo scopo, ricreerà un nuovo mondo dettato dalle sue leggi, e noi lo governeremo con lui. Nel mondo della morte è già arrivato la più importante figura della Grecia, caduto per mano mia… Dugar della Bilancia, Grande Sacerdote, ha incontrato la sua fine, ed ora i cavalieri d’oro sono soli e facili bersagli… gioite quindi, il tempo della vittoria è vicino!"
Quelle parole colpirono Yago al cuore, adesso vedeva l’assassino di Dugar… ed il suo nome era inneggiato a gran voce dai cavalieri inginocchiati al suo cospetto:
"Rhadamantis"
"Dunque il suo nome è Rhadamantis… bene, subirà la stessa sorte che ha riservato al maestro di Dauko…"
Lo Spectre continuò:
"Fra poco tempo, i due seguaci più potenti di Hades usciranno dalla loro sede, essendo essi semidei, non hanno bisogno che il sigillo si rompa del tutto per manifestarsi. Hypnos e Thanatos, messaggeri del Dio della morte saranno presto fra noi, ed allora attaccheremo la Grecia!"
Yago pensò:
"Hypnos e Thanatos? Semidei?… cosa intende Rhadamantis? Esistono forse cavalieri tra la normalità e la divinità?… devo avvertire gli altri."
Pensato questo tra se e se si girò e fece qualche passo… finché…
"E tu chi sei cavaliere?"
Yago si voltò e scoprì davanti a se un cavaliere oscuro… uno Spectre che lo fissava con enormi occhi q uasi deformi.
"Sei forse già morto per essere nel regno di Ade?"
"No cavaliere, sono Yago del Cancro, custode dorato devoto ad Athena, e tu, stai per conoscere la vera morte…"
"Io invece sono Zelos della Rana, dovrei avvisare Rhadamantis, ma prima mi divertirò a toglierti di mezzo."
"Sono a tua completa disposizione cavaliere… avanti, fatti sotto."
"Appendice mortale!"
Dalle mani di Zelos uscì come un lembo di carne che letteralmente avvolse Yago, facendolo cadere a terra ricoperto da quella che sembrava carne.
"Il mio colpo è letale cavaliere… morirai in una lenta agonia… soffocato!"
Zelos si voltò e cominciò ad allontanarsi sogghignando, quando…
"Cosa succede?"
Il cavaliere del Cancro era in piedi… la sua aura era concentrata e caricata al massimo, tanto che disse:
"Ho battuto nemici che avrebbero potuto spazzarti via con un dito, e tu, miserabile, vorresti battere un cavaliere d’oro?"
Si liberò quindi dell’appendice carnosa che lo racchiudeva, facendola letteralmente esplodere; l’urto era talmente potente che Zelos fini scaraventato a terra. Yago gli fu subito sopra, lo prese con una mano e lo sollevò da terra, si precipitò alla bocca di Ade ed aggiunse:
"Porta i miei saluti ad Hades, digli che Athena avrà la meglio anche questa volta… addio cavaliere!"
E lo scagliò con rabbia nell’Oblio senza fine,e mentre il grido di disperazione di Zelos si affievoliva, Yago decise di tornare immediatamente al Grande Tempio, e così fece.
Ma un secondo dopo la sua dipartita, Rhadamantis apparve proprio sul punto dove il cavaliere del Cancro aveva ucciso Zelos…
"Sono arrivato tardi… ho sentito l’espandersi di un cosmo dorato poco fa, ho sbagliato la mia preda di qualche attimo… ma pazienza… Zelos era tra i più deboli servitori, e la sua morte non verrà rimpianta da nessuno, quanto al cavaliere d’oro… la pagherà con la vita tra non molto."
IN TERRA DI GRECIA
Yago riapparse prima del tempo predetto al Santuario, trovò tutti i cavalieri che lo aspettavano, trepidanti per sapere cosa avesse esso visto… anche se il volto del cavaliere del Cancro era visibilmente provato.
"Raccontaci che cosa hanno visto i tuoi occhi Yago"
La curiosità era ben distinguibile su tutti i volti dei cavalieri, alla domanda di Lamax, il cavaliere della quarta casa rispose con un pizzico di timore:
"Ho visto un esercito formato da molti cavalieri decaduti, ma uno su tutti spiccava la in mezzo: il suo nome è Rhadamantis. Egli teneva un discorso sul ritorno di Hades, ha anche nominato due semidei di nome Hypnos e Thanatos, ed attaccheranno al loro risveglio."
"Semidei? Che cosa sono dei Semidei?"
"Vedi Pisces, credo che intendano reincarnazioni di Dei minori… nella leggenda Hypnos è il dio del sonno e Thanatos quello della morte. Ma il fatto che non siano divinità vere e proprie un po’ mi rincuora, avendo corpi mortali vuol dire che possono essere sconfitti."
Pisces allora si alzò in piedi, e con tono preoccupato e fermo disse:
"Ne sono cosciente Yago, ma restano pur sempre cavalieri a noi superiori non credi? È come se Athena si reincarnasse ad esempio in me… credo che le mie capacità miste ad un animo divino, mi permetterebbero cose che non riesco nemmeno ad immaginare"
"E’ esatto, ma il tuo corpo resta pur sempre mortale, quindi è sia la custodia dello spirito divino, sia ad esso un impedimento… essendo fatto di materia. E’ altresì vero che lo spirito non può essere ucciso, ma il corpo si. Ecco dunque il perché della mia speranza."
Pisces allora si risedette a terra, era anch’essa ora meno preoccupata, così come tutti, poi Shion aggiunse:
"Che altro ci puoi dire a riguardo Yago?"
"Che sarà una battaglia difficile… sono stato scoperto da uno Spectre di nome Zelos della Rana, ho dovuto combattere e con facilità ho avuto la meglio; ma credo che egli sia solo un piccolo guardiano al cospetto di un esercito e di cavalieri superiori… uno di questi, Rhadamantis, ha affermato di aver ucciso Dugar… mi spiace Dauko."
"Cosa? Rhadamantis? Rhadamantis di Wyburn?"
Dauko si alzò di scatto in piedi, al suo gesto, Shion e Glacius lo invitarono alla calma… ma Dauko sembrava rapito da antiche emozioni.
"Che ti succede cavaliere?"
"Kain, Rhadamantis di Wyburn era compagno di addestramento di Dugar per la conquista dell’armatura della Bilancia… il mio maestro me ne aveva parlato molto tempo fa. Lo sconfisse in duello ed ebbe la custodia delle sacre vestigia, di Rhadamantis non se ne seppe più nulla. Ora mi è chiaro il perché della sconfitta del nostro Grande Sacerdote, seppur privo di armatura, Rhadamantis conosceva a fondo le sue tecniche, anche se affinate col tempo. Dobbiamo fare attenzione, combattendo contro quello Spectre è come se avessimo di fronte un cavaliere a d’oro noi pari!"
"Le tue affermazioni sono gravi, cavaliere, dovremmo quindi essere concentrati al massimo per battere i nostri nemici"
"Si Lamax, dovremmo stare con gli occhi aperti."
Ci fu un momento di silenzio nell’antro della grande sala del Santuario, era ancora mattino, e c’era ancora quell’aria che dava, con le sue carezze, motivo di benessere ai santi dorati. Il sole era ormai alto, Shion si perdeva con lo sguardo in quella palla infuocata che sembrava dover cadere sulla terra, Fulgore passeggiava nervosamente per la sala, seguito con lo sguardo da Glacius. Askara e Kharma erano seduti a meditare… a cercare di meditare. Yago disquisiva ancora con Dauko sulla gravità degli eventi. Trakis del Sagittario e Tales dei Gemelli erano in piedi, ognuno appoggiato ad una colonna che dava sull’altra… finché:
"Cavalieri, dobbiamo attaccare!"
"Che dici Kain? Quali motivazioni ti spingono a tale affermazione?"
"Pisces, le parole di Yago sono state illuminanti a riguardo, riflettete! Ha battuto uno Spectre con esigua facilità, ha parlato di un altro cavaliere molto forte, ma di uno soltanto… i Semidei che aspettano potrebbero anche non materializzarsi se riusciamo a raggiungere il Sacro Sigillo, cosi come Hades… dobbiamo provare!"
Yago intervenne:
"Mi spiace Kain, ma sono altre le cose di cui dobbiamo tener conto; è vero, ho battuto uno Spectre senza nemmeno impegnarmi, ma chi ci assicura che non ci siano altri guerrieri come Rhadamantis?"
"No Yago, forse l’impulsivo Kain stavolta ha ragione. Dovremo comunque combattere, il fatto sta di decidere quando… o aspettiamo che loro si rinforzino e vengano qui, o cerchiamo di attaccarli ora, che sono senza Dio e senza i loro Semidei!"
"Tales ha ragione cavalieri, dovremo affrontarli, facciamolo ora! Prepariamoci alla battaglia è inutile indugiare oltre o attendere il correre degli eventi!"
"Glacius, penso che l’idea di Tales sia giusta, voi cosa dite cavalieri?"
"Si Fulgore, io sono con voi… il destino vuole che combattiamo, ricordiamoci anche di Dugar."
"Hai ragione Trakis! Yago, Kharma ci porterete nel mondo di Ade e li comincerà il conflitto, dovremo sbrigarci a raggiungere il Sacro Sigillo ed invocare la Dea per riapporlo… finché Hypnos, Thanatos e Hades stesso non potranno materializzarsi, abbiamo il tempo dalla nostra parte. In più l’armatura della Dea Athena verrà con noi, per chiudere nuovamente il simbolo che tiene prigioniero il Dio degli Inferi ne avremo bisogno."
"E sia allora Shion, tutti insieme ci uniremo per sconfiggere la minaccia degli inferi!"
Si riunirono a cerchio dopo le parole di Dauko, si diedero la mano tutti insieme e si guardarono negli occhi… in quegl’occhi pieni di emozioni, pieni di vita e con la voglia di dimostrare a loro stessi e alla loro Dea, la più totale devozione e passione.
Kharma e Yago si concentrarono, e teletrasportarono i santi dorati in Ade… rimase solo quel vento fresco al santuario che insistentemente coccolava le fredde mura grigie delle dodici case e del Santuario stesso, ora come un amante disperato che cerca l’amata questo zefiro leggero spirava in tutti i templi… chissà chi avrebbe di nuovo accarezzato nel tempo a venire, chissà quali volti avrebbe riconosciuto…chissà.