PAVONE PRESENTA:
GLI DEI SOPRAVVISSUTI
ATTO TERZO: I PRIMI SCONTRI
"Quando mi svegliai, vidi mio fratello Josef è subito mi ricordai dove fossi e cosa sarebbe accaduto, Polluce entrò in camera e disse: "Ah, ti sei svegliato, bene, tra un'ora la meridiana degli scontri si accenderà, vi dovete muovere."
Svegliammo quindi gli altri, poi mio fratello, che aveva indossato l'armatura della Fenice, ci disse: "Auguro a tutti voi, buona fortuna. Io purtroppo devo partire per una missione e non vi vedrò combattere".
Lo salutammo, poi salutammo Esmeralda che ci disse: "Vi lascio la casa, io per ora vado un pò da mia madre, che abita a Sparta, dove l'ho lasciata quando vostro nonno mi ha dato questo lavoro".
Arrivammo con dieci minuti di anticipo all'arena, io, Josef, Horus e Moreo ci guardammo intorno, vidi i quattro ring che servivano per gli incontri, poi vidi il trono del gran sacerdote, ancora vuoto.
Josef ad un tratto disse: "Ci sono Star e la mamma", ci avvicinammo, nostra sorella ci disse: "Pronti fratellini?", la guardai e le dissi: "Solo Josef puoi chiamare fratellino", ed iniziammo a ridere insieme.
Ad un tratto una campana risuonò, mi voltai e vidi il gran sacerdote Camus in piedi vicino al trono, il tramite di Atena disse: "Tra pochi secondi si accenderà la meridiana dello zodiaco, ogni fuoco dura un'ora, i corrispondenti cavalieri di quell'ora combatteranno. Per primi gli aspiranti al segno dell'Ariete", "E' il mio turno", affermò Star, mentre andava verso uno dei ring, quello indicatole da una donna dai capelli rossi e dagli occhi marroni, con una corporatura da guerriera, malgrado l'età.
L'avversaria di mia sorella era l'amazzone, Ariel, aveva lunghi capelli neri ed occhi verdi oltre ad un fisico resistente.
L'amazzone sorrise a mia sorella ed appena fu accesa la meridiana alzò le mani e disse: "Corni del montone", due onde energetiche dorate partirono dalle sue mani e circondarono mia sorella, che iniziò a librare in aria intorno alla sua avversaria, mentre questa rideva. Poi disse: "Addio, ragazzina", "Ragazzina?" ripeté mia sorella, mentre si fermava e scendeva a terra, notai subito che aveva dei fili che le partivano dalle mani, poi continuò: "Devi sapere che il tuo potere non può niente contro di me, il mio <crystal wall> mi difende da ogni attacco ed ora ne proverai la resistenza, a proposito non tentare di muoverti, la mia <gold net> te lo impedirebbe", quindi mosse lievemente le mani e la sua avversaria si ritrovò schiantata contro il sottile ma resistentissimo muro di cristallo che difendeva Star. Il suo scontro era finito, allora guardai gli altri tre: il guerriero dell'artiglio, Grey, con un veloce movimento della mano aveva dilaniato il corpo del suo avversario, il guerriero greco; la "figlia di Euro", Borea, con il suo "vento dorato" aveva abbattuto facilmente il suo avversario, mentre il guerriero di Asgard, Arkan, con il movimento della mano destra aveva costituito una bara di un cristallo viola, in cui aveva imprigionato l'avversario.
L'ora successiva toccò ai pretendenti del Toro, Ivan mi ricordava molto Raul, (almeno come lo ricordavo io) era grande e deciso, capelli biondi ed occhi neri, era deciso nell'attaccare il guerriero di Asgard Tyrus che lo attaccava a sua volta con un gigantesco pugno energetico, Ivan scatenò contro di lui il colpo caratteristico del Toro, il "grande corno". Dalla posizione in cui era si scatenò in un attacco talmente veloce da essere invisibile a molti, ma non a me. Con questo solo colpo Ivan sconfisse Tyrus, oltre lui vinsero Mount, il gigantesco guerriero dell'Artiglio che con un colpo distrusse il corpo della giovane amazzone; Clozo, il guerriero greco padrone della "Grande carica" e Gred un gigante che incanalava il suo potere in una gigantesca sfera di energia verde.
L'ora successiva fu la mia ora, la donna dai capelli rossi mi indicò il secondo ring da destra, mio avversario il guerriero di Asgard, "Piacere, sono Alcor", gli dissi, "Io sono Oreos, perdente", mi risponde con freddezza.
Lo scontro inizia, "Eccoti gli <occhi del drago>" e mi lancia contro due sfere energetiche, con un salto le evito e lancio vicino ai suoi piedi l'"Esplosione galattica", scaraventandolo fuori dal ring e vincendo subito lo scontro. Ritornato a terra guardo gli altri combattimenti: il guerriero dell'artiglio, Swan, con movimenti delicati dilania i muscoli di Navarro; Torpeo, figlio di Euro, elimina l'amazzone con un soffio che gli partiva dalle mani. L'ultimò mi impressionò, si chiamava Golden e dalle sue mani mandava raggi luminosi dorati, con cui scagliò il suo avversario chilometri lontano, pieno di ustioni.
Era quindi il momento di Horus, il suo avversario era il greco, che si presentò a tutti: "Sono chiamato Deathman e sono l'ultimo conoscitore della tecnica degli <strati di spirito>". Appena iniziò lo scontrò alzò il dito indice della mano destra e colpì il mio amico egiziano con i suoi cerchi dorati, Horus cadde a terra senza vita, mentre quello diceva "Ho vinto" e rideva, ad un tratto si fermò, quando sentì Horus rialzarsi e dirgli: "Cosa era quello? Un tentativo di inviarmi nell'Oblio? Lo spirito del dio Falco mi aveva già indicato quella via e come uscirne", quindi aumentò il suo cosmo, che arrivava fino ai limiti dell'Ottavo senso! Fui sorpreso nello scoprire che anche lui conosceva questo senso, l'ultimo. Ad un tratto Horus disse: "Ora vediamo se tu sei capace di uscire dall'Oblio in cui ti condurrà lo <sguardo di Anubi>" ed una luce fiammante partì dai suoi occhi verso il suo avversario che cadde a terra senza vita, per non rialzarsi più.
Guardai quindi gli altri incontri: il guerriero dell'artiglio aveva dilaniato ed arso il suo avversario, il guerriero di Asgard l'aveva polverizzato e un certo Coleo, con una sfera infuocata aveva ucciso un figlio di Euro.
Toccava ora al segno del leone, toccava a Wild. L'asgardiano salì sul ring e si trovò di fronte il guerriero greco, Ettores, che lo attaccò subito con dei fasci luminosi, che chiamava: "Lighting strings", Wild li evitò tutti e poi scatenò contro il suo avversario un colpo che chiamava: "Golden lion claws", una serie di artigli di energia luminosa che colpivano in sequenza in un solo punto il nemico, sconfiggendolo.
Gli altri incontri ebbero i soliti risultati: il guerriero dell'artiglio, muovendosi come il vento aveva dilaniato il suo avversario, il figlio di Euro, Vorx, altrettanto ed anche l'amazzone aveva vinto il suo nemico.
All'inizio della sesta ora, il gran sacerdote disse: "Vi è concessa un'ora di riposo", io mi misi a parlare con mio fratello, il suo compagno di allenamenti ed Horus, proposi a Wild di unirsi a noi e lui accettò.
Mentre Moreo e Josef si congratulavano con me per l'esecuzione del colpo di mio padre, con Wild per la velocità e con Horus per le sue qualità, io mi guardai intorno: fra i guerrieri di Asgard avevano notato l'assenza dei due combattenti sconfitti, mentre gli altri erano seduti intorno a quello che Wild ci aveva indicato come Odeo; fra i guerrieri dell'artiglio c'era grande gioia per le loro vittorie, notai lì vicino Golden, l'unico che veramente mi preoccupava tra gli aspiranti alla terza casa, era seduto con altri 4, uno era Gred, aspirante alla casa del toro, gli altri non li avevo ancora visti combattere.
Vi era inoltre un gruppo di greci, ma mi interessavano di più le quattro persone in disparte: uno era Coleo, l'aspirante alla casa del Cancro, che meditava da seduto con una corona di alloro alla testa; un altro era Ivan, che sorseggiava qualcosa (non gli chiesi cosa), poi c'era un tipo, vicino al gruppo di greci, sdraiato che canticchiava, era forse troppo calmo, infine un tizio seduto ad un tavolo, con un vestito candido, lunghi capelli biondi ed occhi neri che guardava un altro tizio. In quel momento mio fratello disse: "Alcor, chi è quello che parla con nostra sorella?", mi voltai, seguendo lo sguardo del tizio seduto con il vestito bianco, e vidi un altro tizio vestito di bianco con i capelli verdi, che giocava con una rosa mentre parlava con mia sorella Star, "Facciamo i fratelli maggiori?", mi chiese Josef, che in fondo aveva ancora 14 anni, "Io faccio il fratello maggiore", risposi, "tu, il minore" e ci alzammo.
Appena gli fummo vicini, Josef gli disse: "Che vuoi da nostra sorella?", penso che fu più disturbata da tale frase Star che il giovane, ma lui comunque si voltò e guardò mio fratello, non si curò di lui, poi diresse il suo sguardo verso me e mi studiò attentamente, io feci altrettanto, era alto poco meno di me e piuttosto altezzoso, ma anche carino, devo ammettere, "Mezio, non disturbare tutte le ragazze che incontri", disse una voce alle mie spalle, mi voltai era il tizio seduto, "scusatelo, la sua bellezza lo porta a peccare di cupidigia verso ciò che è bello", "E la tua tempra ti porta a peccare di accidia, amico mio", disse l'altro. Il tizio, che era più alto, di me si presentò: "Sono Anteo e combatto per la casa del Capricorno, complimenti per il tuo scontro, piacere", "Piacere, sono Alcor", gli risposi, "ed io sono Josef, della casa della Bilancia", aggiunse mio fratello, poi i due si allontanarono, mentre il greco sdraiato ridacchiava, ad un tratto la donna dai capelli rossi, insieme ad un'altra dai capelli verdi gli si avvicinarono dicendogli: "Jora, devi prepararti fra tre ore tocca a te", mentre il greco si alzava, suono la campana che indicava l'inizio della settima ora, "No, fra due" disse Jora.
Tornati all'arena, Josef salì sul ring indicatogli e si preparò a scontrarsi con il figlio di Euro, Airo, fu proprio il nemico ad attaccare per primo con il "Vortice dei mari", che mio fratello, stranamente, non evitò, anzi ne fu quasi travolto, Airo, vedendo ciò, si prese di coraggio e disse: "Con il secondo attacco, cadrai, non ti ucciderò data la tua giovane età", quindi usò nuovamente quella tecnica, ma stavolta mio fratello gli rispose con il "colpo segreto del drago nascente", tecnica propria del cavaliere di Libra da generazioni, fin dai tempi di Dauko, maestro del famoso Sirio il Dragone; con quella tecnica cambiò la direzione del vortice che tornò verso Airo, travolgendolo fuori dal ring. Non guardai gli altri scontri, ma il guerriero dell'artiglio aveva decapitato l'amazzone, l'asgardiano aveva creato terremoto per battere il suo nemico, mentre uno dei compagni di Golden, Purpeo, aveva lanciato diversi dischi luminosi viola contro il suo nemico, ferendolo mortalmente.
Fu il turno del compagno degli allenamenti di mio fratello, Moreo, a cui toccò combattere con l'amazzone, Sora, che cercò di colpirlo più volte con il "Veleno dello scorpione", ma Moreo evitò facilmente i suoi attacchi, per poi batterla con la "cuspide scarlatta", colpo che già un tempo avevo visto fare da Mako, il cavaliere dello Scorpione, che io chiamavo "zio", perché con mio padre erano come fratelli. Gli altri scontri non furono più lunghi o interessanti: il guerriero dell'artiglio conficcò 8 dita nell'asgardiano per ucciderlo, il figlio di Euro bruciò uno dei greci con il suo "vento infuocato", mentre uno dei compagni di Golden lanciò contro il suo avversario tanti piccoli proiettili rossi che partivano dalle sue mani, uccidendolo.
Toccò quindi ai guerrieri del Sagittario, fra quelli notai il tipo che si chiamava Jora, che doveva combattere contro uno dei compagni di Golden, Blus.
Il guerriero greco era tranquillo e disse al suo nemico: "Forza, attaccami", quello lanciò una gigantesca freccia di energia blu, che chiamò: "Freccia del mare", Jora gli lanciò contro un colpo di energia luminosa che conoscevo, il "lighting volt", una fitta rete di fasci luminosi, con cui neutralizzò il suo attacco, Blus fu sconvolto, tanto che cortesemente Jora gli chiese: "Vuoi rivederlo?" e lanciò nuovamente il suo colpo con cui travolse e batté il suo avversario. Gli altri scontri non furono altrettanto interessanti: il figlio di Euro scaraventò l'amazzone fuori dal ring, il guerriero dell'artiglio con movimenti piuttosto buffi uccisi il suo avversario, mentre l'asgardiano creò delle frecce illusorie, mentre con le mani colpì tanto il suo nemico da farlo svenire.
Fu quindi il turno del Capricorno, guardai subito Anteo, che combatteva con un figlio di Euro, Basico: inizialmente non sembrava particolarmente bravo, ma aveva la tempra dell'acciaio, con le mani poteva dilaniare qualunque cosa, quasi come i guerrieri dell'artiglio. L'incontro durò molto con Anteo che evitava i venti di Basico, mentre il nemico evitava i suoi fendenti, ad un tratto Anteo fu quasi scagliato fuori dal ring, ma a mezz'aria iniziò a galleggiare e disse: "Vuoi combattere con il vento? Combattiamo usando il vento allora! <Vortice di lame>" e si scagliò contro il suo nemico in un tornado di vento che presto diventò rosso, da quel tornado uscì solo Anteo, di Basico erano rimasti solo alcuni arti smembrati dal resto. Gli altri scontri furono altrettanto crudi: il guerriero dell'artiglio divise in quattro il suo avversario, l'asgardiano con una spada di quella pietra viola dilaniò l'amazzone, mentre un tizio di nome Blake, con i movimenti delle mani dilaniò il suo nemico, senza però ucciderlo.
Fu quindi il turno di Sasha, cioé dell'Acquario, il segno custode delle energie fredde. Sasha dovette combattere contro un guerriero dell'artiglio, Wolf, che le si scagliò subito contro con il "morso del lupo bianco", che la ferì ad una gamba, ma lei non si demoralizzò ed attaccò subito il suo nemico con il colpo base delle tecniche dei ghiacci: la "polvere di diamanti", con cui gli congelò le gambe, per poi finirlo con l'"Aurora del nord", era la prima a battere un guerriero dell'artiglio. Anche l'asgardiano Odeo non fu da meno con i suoi "venti di Asgard", con cui congelò il corpo del greco Bozen, mentre l'amazzone e il figlio di Euro vinsero senza uccidere i loro rispettivi avversari.
Era la dodicesima ora ormai quando fu il momento dei pesci: Mezio combatté per la prima volta, il suo avversario era il figlio di Euro, Veto, che non poté nemmeno attaccare, perché subito Mezio lo colpì con una rosa bianca, uccidendolo. Degli altri scontri fu interessante quello di Puella, una giovane francese, che cantando tramortiva i suoi avversari, il guerriero dell'artiglio non aveva invece tutta questa delicatezza nell'attaccare, mentre il guerriero di Asgard usava una cetra per soffocare gli avversari, in questo caso l'amazzone.
Finiti anche questi scontri, il gran sacerdote disse: "Domani, ci saranno le eliminatorie, dopo domani le finali. Per oggi potete andare a riposare".
Io vagai un pò per la città prima di tornare nella casa di Polluce, ad un tratto incontrai Sasha, l'avevo già vista, ma non le avevo ancora parlato, mi avvicinai a lei e le dissi: "Complimenti per il tuo scontro", il suo cosmo era sempre freddo, ma mi disse con la sua tenera voce: "Anche il tuo non è stato male", poi si allontanò, mentre mia sorella si avvicinava. Star mi guardò e mi disse: "Fratello, non puoi sperare di riscaldare ciò che si alimenta con il freddo." poi iniziò a ridere e mi fece i complimenti per le mie tecniche ed anche io mi complimentai con lei.
La notte passò poi veloce, mentre io ritornavo nell'appartamento del mio gemello per riposarmi, conscio che il giorno successivo avrei dovuto combattere ancora"