PAVONE PRESENTA
GLI DEI SOPRAVVISSUTI
ATTO VENTESIMO: A RISCHIO DELLA VITA
"Scendemmo velocemente le scale verso il secondo piano. Ci trovammo davanti una nostra vecchia conoscenza, Fury, colui che aveva interrotto il torneo.
"Benvenuti, cavalieri, speravo che arrivaste da me, avevo bisogno di scatenare il mio potere contro qualcuno." furono le sue parole, prima che Anteo ci dicesse di lui: "Era uno spirito che aveva dominio nell'amore, ma per le sue colpe è diventato il demone dell'ira." "Lui è mio!" tuonò Sasha prima di lanciare la sua "polvere di diamanti", che non ebbe effetto sull'armatura con tre stelle rosse, lui rise e disse: "Non potevo aspettarvi al mio piano, percepivo questa ira, quindi sono qui da voi", non si curava affatto dell'attacco di Sasha e questo la rendeva ancora più furiosa.
Sasha lo attaccò con l'"Aurora del Nord", ma lui la parò e disse: "Questa ragazzina ha bisogno di una lezione", quindi lanciò il suo "terzo peccato" verso di lei, che fu colpita in pieno.
Stavo per andare verso di lei, quando fui fermato da mia sorella, che mi disse: "Non percepisci il suo cosmo aumentare?", in effetti aveva ragione, il cosmo di Sasha era giunto quasi allo spirito divino, quando lanciò la sua "Aurora execution", che congelò e disintegrò l'armatura di Fury, mostrandolo nella sua forma mostruosa: il suo corpo era robusto, ma mancava uno strato di pelle, era un uomo ma ogni muscolo, articolazione e vena era visibile ad occhio nudo, rendendolo piuttosto orribile.
Il demone urlò: "Allora vuoi vedermi infuriato" e scagliò verso di lei la sua "ira dannata", una scossa di energia rossa che fece esplodere la sua corona e scaraventò Sasha contro una parete.
Fury non mostrava pietà, la colpì più volte, cinque, io avrei voluto fare qualcosa, ma mia sorella mi bloccava, aiutata da nostro fratello Josef.
Sasha, però, non era spacciata come temevo, anzi si alzò in piedi e disse: "Demone, ora proverai il vero potere dell'Acquario", quindi allargò le braccia ai suoi lati, formando una croce ed ampliò il suo cosmo fino allo spirito divino, io percepii totalmente il suo spirito, come il freddo che lei emanava, quando urlò: "Aurora extinction", un bagliore bianco invase la sala.
La prima cosa che notai era il ghiaccio che aveva colpito la mia armatura congelando completamente una spalliera, "Come è possibile?" sentì dire a Ivan, "Le armature d'oro resistono fino allo zero assoluto,che non può congelarle, ma solo creare uno strato di ghiaccio su di loro", "Lo sapete che vuol dire?", chiese Wild, "No", rispose Sea, "Che Sasha ha superato i 0°Kelvin.", "Che cosa?" chiese mio fratello, "Gli 0° gradi Kelvin equivalgono a -273° gradi Celsius, lo zero assoluto, che Sasha ha superato, superando le conoscenze umane", risposi.
Il fumo si diradò e quello che vidi mi fece gelare il sangue: Fury era una statua di ghiaccio, niente di lui aveva più vita, ma anche Sasha aveva subito il suo colpo, il suo corpo era più pallido del normale; corsi verso di lei, il suo cuore batteva, ma lentamente.
Anteo disse: "E' stata una grande guerriera, poi torneremo a prendere il suo corpo", "No!" furono le mie prime parole, in uno scatto di rabbia e disperazione, poi continuai: "Lasciatemi con lei, voi continuate", "Ma.." stava per obbiettare Josef, quando Horus intervenne dicendo: "Facciamo come ha detto", scambia uno sguardo con il cavaliere del cancro, che con gli occhi mi disse, quasi, <stai attento>, poi rimasi solo con Sasha.
Ricordavo ancora le parole di Giano sui cosmi: "Il cosmo è l'espressione del tuo essere, mostra il tuo potere, ma come può portare morte, può anche dare vita, guarda noi, il nostro cosmo è insieme morte e vita, come d'altronde il tuo. La morte è facile capire come si porta, ma la vita è cosa più difficile da dare, solo due esempi ci sono noti: Ioria, cavaliere del Leone, ai tempi di Saga e Kanon di Gemini, poi Shun, prima cavaliere di Andromeda e poi della Vergine sempre in quel periodo." Il mio maestro mi raccontò quindi del tocco di Ioria e del sacrificio a cui Shun era pronto per Crystal, il padre di Camus, maestro di Sasha, un sorriso si pose sul mio viso, mentre pensavo a quanto fosse buffo che rischiassi la vita per salvare quella di Sasha nel medesimo modo fatto da Shun, cavaliere che per me faceva parte del mito.
Poi mi avvicinai a Sasha e la abbracciai, proprio come aveva fatto lei la sera prima con me, espansi il mio cosmo e cercai di riscaldarla, mentre un dolce tepore si prendeva possesso di me.
I miei ricordi successivi sono un pò confusi, delle braccia che mi spostano con delicatezza, un soffio che mi sfiora, qualcuno che mi solleva in piedi e barcollando scende con me le scale, finché non si ferma, sento di nuovo quel dolce soffio sul volto, quindi il buio.
Dopo quel soffio, il mio primo ricordo fu mia sorella, che diceva: "Stà aprendo gli occhi", con lo sguardo scrutai intorno a me e vidi tutti i miei compagni, compresa Sasha, fortunatamente.
Ad un tratto il mio sguardo si piazzò su un altro mostro: aveva la pelle verde, gli occhi come due smeraldi e delle ali, di fronte a lui Moreo, malgrado tutto fosse ancora abbastanza confuso percepivo il suo cosmo, giunto allo spirito divino. L'armatura di Moreo brillava di 15 luci rosse, mentre il nemico era come paralizzato di fronte a lui, ad un tratto il cavaliere dello Scorpione parlò: "Ecco, demone dell'invidia, per te lo <spirito della cuspide>" qui quelle 15 luci sulla sua armatura divennero altrettante cuspidi che colpirono in pieno il demone, che morì subito.
Moreo si avvicinò a noi altri, io guardai lui, poi i miei fratelli, quindi di nuovo Sasha, la cui armatura si era in parte sistemata, anche se non capivo come.
Fu Josef ad aiutarmi ad alzarmi, mentre molti si congratulavamo con Moreo, Horus si avvicinò a me e mi sorrise, per poi dirmi: "Lo sai che sei un incosciente?", io gli risposi: "Si", quindi cercando di reggermi sulle mie gambe, ancora deboli, gli strinsi la mano.
In quel momento si avvicinò Sasha, mentre Jora mi chiedeva: "Puoi continuare?", gli risposi "Certo". Mi voltai quindi verso la sacerdotessa dell'Acquario, che mi aiutò a reggermi in piedi ed intanto mi diceva: "Ti sono due volte debitrice", la sentì ridere sotto la maschera e notai qualcosa di diverso nel suo cosmo, non era più gelido, in lei vi era calore, non come potere offensivo, ma come parte del suo essere che lei aveva quasi dimenticato.
Salimmo le scale insieme ed ebbi la medesima sensazione provata mentre ero incosciente, quando arrivammo al quarto piano, un demone ci accolse: "Siete riusciti a superare Snat, Envy e Fury, ma cosa vi fa credere che batterete me, Glutton?", chiese il quarto demone, con 4 stelle blu, il nostro nuovo avversario".