PAVONE PRESENTA:
GLI DEI SOPRAVVISSUTI
ATTO SEDICESIMO: IL TEMPIO DI NEMESI
"Non durò molto il viaggio dal tempio di Ermes a quello di Nemesi, ma la cosa realmente difficile fu trovare l'entrata del tempio.
Ci volle un pò perché Anteo suggerisse: "Potrebbe essere sotto il livello del mare", quindi andarono lui e Sea a controllare, in effetti era così, il tempio era sottomarino.
Ci immergemmo tutti ed entrammo, all'interno il tempio era asciutto, anche se molto sotto il livello del mare.
Ad un tratto una voce risuonò nella sala centrale: "Cavalieri, siete degni avversari se siete riusciti a giungere nel tempio della grande Nemesi, ma ora la strada vi è sbarrata, non avanzerete oltre, perché noi tre impediremo tale oltraggio", "Si", continuò una seconda voce, "Noi tre fermeremo il vostro cammino", quindi una terza "Per l'onore della dea Nemesi e della nostra comandante Desdemona di Wydern". Dopo queste minacce, apparirono di fronte a noi tre guerriere che si presentarono: "Io sono Magnolia di Alrune", "Io Arianna di Minotaurus", "Ed io sono Salomé di Basiliscus".
Le tre avanzavano sicure, quando una di loro, Magnolia, disse: "Chi di voi vuole morire prima?", io mi ero stancato di ascoltarle e risposi: "La domanda e chi di voi vuole confrontarsi con noi", non accettarono la mia risposta e Salomé mi disse: "Tu sei mio!", quindi mi attaccò con il "Annilation breath", un forte vento che mi scagliò contro il portone di entrata del tempio.
Io mi rialzai e notai che altri due scontri erano già iniziati, quello fra Magnolia e Horus e quello fra Arianna ed Elektra.
Mi rialzai e lanciai contro la mia avversaria il "Demone oscuro", ma lei fu più veloce ed evitò l'attacco, quindi mi colpì di nuovo con quel colpo, di sorpresa, scagliandomi contro una colonna. Rialzatomi, guardai gli scontri dei miei compagni, Horus evitava con maestria le "Piante assassine" di Magnolia, ma non riusciva a lanciare un attacco, invece Elektra doveva difendersi dalla "Carica nera" di Arianna.
Attaccai nuovamente Salomé, stavolta con l'"esplosione galattica", lei per difendersi lanciò nuovamente il suo colpo, sapevo che l'impatto sarebbe stato incredibile, quindi usai l' "alphomega" per difendermi dall'onda d'urto. Dopo lo scontro dei colpi io ero sopravvissuto, mentre la mia avversaria era morta.
Guardai quindi gli scontri dei miei compagni che stavano giungendo alla fine: Horus con il "Falco di fuoco" bruciò Magnolia insieme alle sue piante, mentre Elektra usò nuovamente il "Fulmine dell'Oriente", con cui vinse Arianna.
Attraversammo quindi l'entrata del tempio e ci ritrovammo in una sala in cui filtrava solo una fievole luce.
"In questa sala, un tempo la dea esaminava le anime dei mortali accusati di ingiustizie", quindi quella fievole luce divenne una serie di luci che colpirono tutti noi, bloccandoci.
Una guerriera apparve in quel momento, la scrutai, la sua armatura sembrava uno scarafaggio, poi notai che Anteo era libero, quindi il buio: fui come preso in un incubo, vidi le persone che avevo ucciso in quei giorni, sentì come un dolore tremendo per tutto il corpo.
Non so quanto durò quella specie di incubo, ma fu Anteo a risvegliarci tutti, era riuscito ad uccidere la sua avversaria e poi ci aveva liberato: "Betunia di Beetle si chiamava", disse, mentre oltrepassavamo il cadavere dilaniato della donna, a giudicare dai volti dei miei compagni non ero stato il solo ad essere turbato da quelle immagini, in particolare era turbato Jora, che appena vide il nuovo avversario gli si buttò contro ad una velocità incredibile, la guerriera era però veloce anche essa e riuscì ad evitare il primo attaccò, un "lighting volt", quindi un secondo, un "meteor fist", ma il terzo, un "arrow fist", arrivò a colpire, ed uccidere la nemica che non si era nemmeno presentata.
Entrati nella quarta sala, vi trovammo due Erinni ai lati di una scala, una di loro disse: "Cavalieri, avrete superato le Erinni di Basiliscus, Minotaurus ed Alrune, sarete sopravvissuti a quelle di Beetle e di Harper, ma contro Sarigna di Licaone e Talmea di Deep, non avrete possibilità."
Moreo si fece avanti verso Sarigna, mentre Talmea lanciò il "Deep ice" contro Sasha. Lo scontro fra le due guerriere dei ghiacci non durò molto, Sasha rispose con la "Polvere di diamanti", che non ebbe effetto su Talmea, la quale assorbì il potere freddo del colpo, quindi attaccò di nuovo con la "deep ice", ma Sasha fece la medesima cosa, per ritentare poi con l'"Aurora del Nord", che finì nel medesimo modo, Talmea disse quindi: "Ecco un colpo che non riuscirai ad assorbire" e scagliò il "Siberian ice", ma Sasha non fu uccisa da quel colpo, con grande stupore di Talmea, anzi disse: "Eccoti lo zero assoluto che tu cercavi di raggiungere" e scateno la sua "esecuzione dell'aurora", con cui concluse in suo favore lo scontro. Moreo invece dovette subire l'"Ululato del Licaone", che riuscì comunque come un colpo debole, poi colpì la sua avversaria con la "cuspide scarlatta", ci vollero ben 7 cuspidi per uccidere Sarigna.
Salimmo le scale ed oltrepassammo la porta, quando arrivammo in quella che credevamo l'ultima sala, ci trovammo di fronte un'ultima guerriera nera.
"Benvenuti cavalieri di Atena, io, Desdemona di Wydern, vi saluto e vi chiedo chi sarà il mio o la mia prima avversaria".
Star disse: "Io", quindi si fece avanti. Desdemona attaccò subito con la "Wydern corns", che mia sorella evitò con la "Crystal illusion", quindi gli spuntò alle spalle ed utilizzò la "gold net", con cui scagliò la comandante contro un muro, ma la guerriera si rialzò e disse: "Ci vuole di meglio contro di me" e attaccò di nuovo; mia sorella usò il "Crystal wall", per poi attaccare con la "Stardust revolution", che ebbe il medesimo effetto.
Star tentò quindi il tutto per tutto e le corse contro mentre lanciava i "Wydern corns" per colpirla con la "starlight extinction".
Il boato e la luce furono possenti, ma mia sorella fu salvata dalla sua armatura, che non aveva ricevuto tutti i colpi che invece Desdemona non si era preoccupata di parare.
Ad un tratto sentimmo una voce parlarci attraverso i nostri cosmi: "Venite, cavalieri, vi aspetto, sono Nemesi, sono qui sola, oltre questa porta".
Ci dirigemmo verso la porta, l'ultima che ci divideva dalla dea della vendetta".