PAVONE PRESENTA:

UNA NUOVA GENERAZIONE DI EROI

ATTO TRENTUNESIMO: IL SECONDO CAVALIERE RISORTO

"Corremmo tutti verso la dodicesima casa, all'entrata ci aspettava un cavaliere con il cosmo simile al nostro, proprio come Deathmask alla quarta casa.

Il cavaliere aveva lunghi capelli azzurro chiaro e un volto effemminato con un neo su uno zigomo, ci invitò ad entrare, poi disse: "E' giusto che vi avvisi, non potete andare dal gran sacerdote, io sono Aphrodite, un tempo cavaliere d'oro di Atena del segno dei Pesci, poi cavaliere resuscitato da Apollo, poi da Ades, quindi da mia madre Afrodite, che mi offrì l'armatura della Rosa, ora la grande Ate, mi offre di riprendere il posto che mi spetta: la difesa della dodicesima casa", poi prese una rosa rossa, cosa che mi lasciò stupito, "Siete bravi, avete ucciso tutti i cavalieri di bronzo e quelli d'argento, inoltre avete ucciso i nostri dodici allievi, i prescelti, che dovevano contrastare voi eletti, ma ora avete osato uccidere noi cavalieri d'oro nero!", allora si girò e puntò quella rosa rossa verso di noi, ma la rosa divenne improvvisamente gialla, proprio come quella dell'avversario di Callisto nel regno sottomarino, quindi continuò:

"Avete ucciso Manrage, con il potere nero dell'invisibilità, poi Caio signore del tornado nero, poi Arles padre delle ombre, poi il mio compagno d'arme da sempre, Deathmask, poi il coraggioso Leon, poi il sommo Kurya, poi Feipo l'orientale, poi il velenoso Puason, quindi siete stati fortunati contro il potentissimo Roda, poi contro Connor guerriero dedito all'arma bianca, quindi avete ucciso il povero Miduia ed ora vorreste fare lo stesso con me, con Aphrodite, risorto ben tre volte dall'ade?! La mia rosa gialla, dono di Hypnos, ve lo impedirà" e lanciò quella rosa fra noi, io sentì i miei sensi venir meno, ma riuscivo a restare sveglio, improvvisamente Callisto disse: "Non toglietevi il casco, quello impedisce che il profumo arrivi alle nostre menti", poi avanzò verso Aphrodite, "Io ho ucciso il tuo allievo ed ora ucciderò te"; il cavaliere d'oro nero sembrava sconcertato non so se dal fatto che fosse una donna o dalla sua bellezza, ma poi prese un'altra rosa, che stavolta non cambiò colore e la lanciò contro il cavaliere d'oro, che evitò l'attacco schioccando le dita e creando il suo "scudo sonoro". Aphrodite sembrava stupito, ma non demordeva, ritentò l'attacco, stavolta Callisto lo evitò con un salto ed uso contro di lui le sue "corde dell'arpa", con cui lo atterrò facendogli cadere l'elmo, per non venire soffocato dalla sua stessa rosa, il defunto cavaliere le lanciò contro un'altra rosa, così da mozzare quella gialla dal suo stelo.

Rialzatosi, il cavaliere guardò Callisto, poi alzò la mano e la rosa che aveva adesso in mano era nera, allora avvisò la sua avversaria: "Questa rosa non può essere fermata da un patetico scudo sonoro, anzi lo distruggerà", detto ciò lanciò una rosa, che poi divenne un gruppo, contro Callisto, che non tentò nemmeno la difesa, in quel momento Raul urlò: "No!", io lo guardai, poi gli dissi: "Guarda attentamente", infatti anche lui notò che le rose nere avevano attraversato l'immagine di Callisto come un sasso nell'acqua, infatti tutti la sentimmo ridere, Aphrodite si voltò di scatto e le disse: "Brava, in fondo per battere Akei, dovevi essere brava, ma ora vediamo come te la cavi con questa" e prese in mano una rosa bianca, "questa rosa ti si conficcherà nel cuore, succhiando via tutto il tuo sangue, non puoi scappare da questo destino, la rosa cerca il tuo cuore!", Callisto lo guardò e disse: "Avrei voluto usare con te la <thunder music>, ma mi vedo costretta se voglio sopravvivere ad usare la <thunder song>", detto ciò unì le mani di fronte al petto ed iniziò a cantare, intanto Aphrodite lanciava la sua rosa, all'improvviso le mani di Callisto brillarono e come una torpedine acquatica partì un vortice di energia che polverizzò la rosa bianca e si schiantò sul cavaliere d'oro nero, che andò contro una colonna, mentre la sua armatura si polverizzava, "Sei bellissima e abilissima in battaglia, ma non posso permetterti di oltrepassare la dodicesima casa", e lanciò delle rose rosse, Callisto le evitò con un movimento veloce e poi lo finì con la sua musica cupa del "thunder music".

Morto il cavaliere, uscimmo dalla dodicesima casa e notammo sulle scale delle rose rosse, "Ma allora è vero", disse Ryo, "Cosa?" chiese Seiya, "Una storia che avevo sentito: non è possibile arrivare dal gran sacerdote, perché le scale che precedono la sua sala sono inondate del sangue delle sue vittime", "Ma che dici? sono solo rose", disse Mako, "Come quelle che usava il cavaliere appena morto, però", notò Micene, "Per tutta sicurezza, togliamocele di torno, allora", propose Lukas mentre si preparava a scatenare contro di loro uno dei suoi colpi, "Vuoi farlo tu?", chiese Alya, "Si, perché?", le domandò Lukas, "Perché in quel modo dovremmo aspettare un pò prima che si spenga l'incendio", "Io avrei un'idea", propose Axe, "Dilla", disse Edua, allora Axe pose le mani come già aveva fatto altre volte, "Di nuovo quella strana preghiera" dissi, "Già" mi disse Raul, intanto il cavaliere del Capricorno stava completando il suo rito: "Invoco voi anime della natura, in nome del nostro sodalizio, allontanatevi o rose", e le rose, lasciando dei buchi nella scalinata che dovevano essere provocati dalle radici, scomparvero. "Ma dove sono finite?", chiese Raul anticipandomi, "Ad adornare la statua di Atena alla decima casa" rispose Axe, lo guardai e gli sorrisi, io ero capace di far scomparire gli oggetti nella "dimensione oscura" ed avevo anche altre capacità, ma fin da piccolo non ero mai riuscito a far germogliare neanche un girasole, mentre lui si faceva ascoltare dalla natura, non so come!

Iniziammo poi la nostra salita verso il nostro destino, verso le stanze del gran sacerdote Chun, ignari di cosa avremmo trovato".