PAVONE PRESENTA:

UNA NUOVA GENERAZIONE DI EROI

ATTO TERZO: IL VIAGGIO IN MARE

"Prendemmo la nave, il viaggio fino al canale di Suez fu tranquillo.

La città di Suez era piena di piccoli mercanti che cercavano di venderti di tutto, cosa molto fastidiosa; ma in quel caos intravidi una faccia conosciuta: Mako.

Mi avvicino silenziosamente, per vedere se era lui, non volevo fare una brutta figura, in effetti era lui. Ci salutiamo, lui mi chiede: "Come stai? come sono andati gli allenamenti?" "Bene e benissimo, anche tu prendi la nave per il Giappone?" chiedo io, "Si, sono qui insieme ad un altro di noi eletti che ho incontrato sulla nave che ho preso in Grecia". Si avvicina allora un giovane dai corti capelli neri e dagli occhi ancora più scuri, che si presenta come "Lukas", "Lui è l'eletto del segno del Cancro", continua Mako, poi si avvicina anche Edua ed io la presento come: "Edua, l'eletta del segno dell'Ariete".

Stavamo per andare alla nave quando un gruppo di soldati ci si presenta davanti, guidati da un tipo alto, ma senza armatura, che dice: "Quale fortuna, quattro traditori al prezzo di due, soldati prendeteli!" Mako allora afferma: "Lasciate fare a noi due, cercano noi", lui punta la mano contro dieci loro e quelli cadono per terra doloranti, allora gli altri si fermano, non avevano visto le piccole striscie rosse partire dalle sue dita e conficcarsi nei corpi di cinque di quelli, trapassarli e prendere in pieno i cinque dietro. Lukas però disse loro: "Non vi preoccupate, voi morirete per mano mia, sarà meno doloroso" ed allunga le braccia, urlando: "Chele di fuoco!" e due fiamme corrono verso altri trenta soldati circa, incenerendoli. Ne erano rimasti quattro, io allora corro verso due di loro e li colpisco con la mia tecnica mentale: il "demone oscuro" e li costringo ad uccidere gli altri due ed ad uccidersi fra loro. Il gigante, vedendo i suoi soldati morti, tenta la fuga, ma Edua è più veloce di lui e lo colpisce con il "fantasma diabolico", la tecnica di mio padre: il gigante cade a terra e dopo circa un minuto, in cui deve aver visto l'inferno, muore.

La gente nel mercato si era fermata dal suo continuo movimento per assistere alla lotta e tutti erano rimasti sorpresi delle nostre tecniche, lo notai dagli occhi e dal modo di allontanarsi mentre passavamo.

Arrivati sulla nave che ci avrebbe portati in Giappone, abbiamo iniziato a parlare dei nostri diversi passati.

Lukas ci raccontò di essere uno dei due figli adottivi del cavaliere Epsilon di Asgard, Lucres, di aver avuto come primo maestro un compagno d'arme di suo padre, Ashes, che gli insegnò a controllare le energie fredde. Aveva un compagno di allenamenti il primogenito di Ashes e Flare, Artax, che deve prendere l'armatura di Beta una volta morto il padre. Il fratello di Artax, Axe, era invece uno di noi eletti ed il suo primo insegnante era stato Lucres, che lo aveva allenato insieme a Loki, colui che ha il destino di succedergli nel possesso dell'armatura dell'ametista. Poi Lukas aveva concluso i suoi allenamenti in Grecia a Delfi con Mark, cavaliere di Apollo con l'armatura della Corona Australe.

Poi Mako raccontò dei suoi allenamenti con Tisifone dell'Ofiuco, il cui unico figlio, Seiya, si stava allenando nello stesso periodo in Giappone con una sacerdotessa di nome Castalia.

In seguito io parlai del mio allenamento in Germania nel labirinto di Minosse II, dell'incontro come stesso però accennai soltanto. Infine Edua raccontò dei suoi allenamenti iniziati nei fondali marini con Lair, cavaliere di bronzo dell'Hydrus, unico rimasto fedele sia ad Atena sia a Nettuno, il quale gli insegnò come riparare le armature e come utilizzare l'energia che viene dalla mente, allenamento poi completato con il cavaliere di bronzo del Pavone.

Il viaggio è stato tranquillo fino all'arrivo nell'Oceano indiano dove, la nave fu attaccata da un'altra nave da cui arrivarono 4 cavalieri di bronzo, tre con delle armature marroni ed una con un'armatura viola con la maschera. La donna parlò per prima: "Cerchiamo tre uomini ed una donna, sono dei traditori del grande tempio di Atene, dobbiamo portare i loro corpi al grande sacerdote. Se non volete morire tutti, i quattro devono presentarsi qui da noi." Noi seguimmo il suo consiglio, ma non ci arrendemmo a loro, il primo a farsi avanti in maniera spavalda fu un tipo gracile con un'armatura che creava una mezzaluna sulla sua schiena: "Voi osate negare un desiderio di Sidra della Vela, la comandante dell'armata del veliero di Atene? Io Coras della Poppa, vi piegherò", Lukas si fece avanti e disse: "Sicuro?", mi piaceva il modo di fare di quel ragazzo.

Il cavaliere di bronzo attaccò con una capriola, ma Lukas lo evitò con facilità, poi però, facendo perno sulla mezzaluna della corazza, Coras riesce a colpirlo con un calcio, un colpo debole Lukas non deve aver provato molto dolore, infatti risponde subito con un pugno infuocato, che spacca l'elmo dell'avversario e gli brucia il volto. Morto il nemico la sua armatura si smonta e si posiziona nella nave vicina. Secondo a presentarsi è un gigante che afferma: "Vili, ora Pofon della Carena vi ucciderà", ma all'improvviso non riesce a muoversi e cade a terra, Mako l'aveva colpito con un'onda partita dalla sua mano che come spiega lui: "Questo colpo di energia ti ha frantumato le cartilagini, ora le ginocchia e la colonna vertebrale ti sono inutili, ma non temere, la <cuspide scarlatta> spegnerà la tua sofferenza, è vero con una maggiore, ma spegnerà quest'altra e confortati: sarà il tuo ultimo dolore", più andava avanti quest'avventura più notavo che il diventare cavaliere ed avere responsabilità per quasi tutto il genere umano ci rendeva tutti più freddi e violenti, me per primo. Mako uccise quel guerriero con un solo colpo, che sempre in pochi vedemmo. Un terzo stava per attaccarlo alle spalle, ma io lo bloccai con l'energia di una mano scaraventandolo lontano dal mio amico d'infanzia. Il guerriero si rialzò e disse di essere: "Kon del Triangolo Australe" e mi attaccò con una tecnica chiamata "Luce del Triangolo", un colpo di luce che mi stava per colpire se non avessi inventato una tecnica difensiva: lo "scudo oscuro", in realtà non ho inventato niente, semplicemente ho utilizzato il varco per la dimensione oscura come scudo, come già fatto con i sassi che Edua mi aveva lanciato contro. Dopo aver parato il colpo, lanciai contro il mio avversario un pugno di energia, con cui gli sfondai la corazza, uccidendolo.

La guerriera con la maschera, Sidra, tentò un attacco, ma Edua fu più veloce di lei e la colpì con il "fantasma diabolico", con cui la uccise.

Dopo la lotta le quattro armature si riunirono sull'altra nave formando una piccola barca, con una vela ed un triangolo davanti.

Il viaggio continuò tranquillo, arrivati in Giappone, siamo accolti da un uomo di circa 40 anni, con un'armatura viola ed un elmo a forma di cavallo con un corno, che ci ha portato in un luogo li vicino, in cui ci aspettavano quattro ragazzi, che lui ci presentò, dopo averci presentato a loro, come: "Micene, l'eletto del Leone, Alya, l'eletta della Vergine, Tortus, l'eletto della Bilancia, e Seiya, l'eletto del Sagittario". Finite le presentazioni, disse che dovevamo aspettare lì gli altri quattro, la cui nave passava per il Mar Glaciale Artico".