PAVONE PRESENTA:
UNA NUOVA GENERAZIONE DI EROI
ATTO VENTOTTESIMO:L'AIUTO DELLA DIVINA ARMATURA
"Arrivati alla nona casa, non percepì il cosmo del nostro avversario, ma lo vidi dinanzi a noi, la sua armatura era simile a quella di Seiya e nei suoi occhi vedevo tanta sicurezza, forse troppa per i miei gusti.
Il cavaliere d'oro nero ci salutò con un inchino e disse: "Benvenuti nella nona casa, cavalieri d'Atena, strano che i miei compagni d'arme vi abbiano fatto passare", "Infatti non ci hanno fatto passare", rispose Lukas, "Ma sono morti nel tentativo di impedirlo", finì Raul.
"Bé, io, Roda del Sagittario nero, non vi renderò per niente la cosa facile, chi di voi vuole essere il primo a morire? Anzi, ditemi, chi di voi ha ucciso il potente Kurya ?", "Io", disse Alya, "Una ragazza cieca? Hai ucciso anche Leon, mio carissimo amico?", "No, lui è morto tentando di uccidermi", disse allora Micene, "Allora sarai tu il primo a morire" gli rispose il cavaliere nero, "No, io sarò il tuo avversario", si intromise Seiya, "Io, Seiya, cavaliere d'oro di Sagitter". Roda lo guardò e gli disse: "Probabilmente non avrei potuti chiedere di meglio, tu non sai a cosa vai incontro", "Davvero?" disse Seiya, che poi lanciò il "meteor fist", vedendo arrivare il colpo, Roda mosse la mano destra verso l'alto ed un gigantesco muro nero si pose fra lui e le sfere elettriche di Seiya, trattenendole e rimandandole poi verso il cavaliere d'oro, che non riuscì ad evitarle e fu travolto dal suo stesso colpo.
Roda, vedendo Seiya a terra, mosse la mano destra verso il basso ed il muro scomparve, "Piaciuta la mia tecnica difensiva?" chiese, "a me non è piaciuto il tuo colpo, hai di meglio?", il cavaliere del Sagittario si rialzò e attaccò il suo avversario con il "Volo del Sagittario", che andò nuovamente a scontrarsi con il muro nero, stavolta il muro trattenne il corpo di Seiya, per rilanciarlo ad una velocità doppia contro una parete, che il cavaliere frantumò.
Il cavaliere del Sagittario nero si avvicinò al cavaliere d'oro dicendo: "Speravi cosa? che fossi invisibile? che creassi tornado? che usassi le ombre? che uccidessi per piacere? che le mie tecniche si basassero sul fuoco? o sul veleno? Se invece ti credevi degno di Kurya o di Leon, bé non sei degno neanche di me, quindi non puoi essere un cavaliere d'oro" e puntò il dito indice contro di lui dicendo: "Ora la <goccia distruttrice> finirà ciò che la tecnica difensiva ha iniziato", ed una goccia, che sembrava d'olio, cadde sull'armatura d'oro, Seiya fu sollevato in aria, iniziò ad urlare, mentre la sua armatura diventava nera, ad un tratto la sua corazza gli si tolse di dosso, ora Seiya era senza armatura di fronte al suo avversario.
"Bene", disse Roda, "ora ti finirò, poi toccherà a voi, precisamente a te", concluse indicando Micene.
"Black drop" urlò ed una goccia d'olio più grande uscì dalla sua mano per porsi intorno a Seiya e rinchiuderlo in se. Il cavaliere nero si diresse quindi verso Micene, stava per attaccarlo, quando tutti noi sentimmo un cosmo potentissimo entrare nella nona casa, non era il cosmo di una divinità, ma era superiore a quello di un comune cavaliere, io rimasi sconcertato della sua potenza e penso anche gli altri.
Improvvisamente un'armatura apparve dal nulla e, sfondata la "black drop", si pose sul corpo di Seiya, che uscì ravvivato dalla goccia nera: io da qualche parte avevo già visto quell'armatura, ma ci misi un pò prima di ricordare dove, era uno dei monumenti maggiori di Atene, era l'armatura divina di Pegasus!
Roda non si fece prendere dallo sconforto e attaccò il suo avversario con la "goccia distruttrice", stavolta Seiya la bloccò con la mano destra, mentre con la sinistra lanciò l' "atomic punishment", che Roda cercò di arrestare con il suo muro nero, ma senza successo: il muro nero di Roda fu sfondato e l'armatura di Roda andò in pezzi, prima che Roda stesso morisse.
Morto il cavaliere d'oro nero, successe l'incredibile: l'armatura si tolse dal corpo di Seiya ed iniziò a splendere, ad un tratto ci parlò attraverso i nostri cosmi "Voi siete la nuova generazione di eroi, siete i discendenti diretti di alcuni eroi, oppure, siete stati addestrati da eroi, a voi affido Atena, abbiatene cura", poi la luce scomparve da quell'armatura dirigendosi verso quella del Sagittario, che tornata normale, si ricompose sul corpo di Seiya, che intanto piange dicendo: "Si, padre", devo ammettere che anche io ebbi l'istinto di piangere per quelle parole, seppur le avevo sentite dire da un'armatura, probabilmente anche gli altri avevo lo stesso istinto, ma non guardai nessuno, per non farmi vedere triste a causa di quelle parole, fu proprio Seiya a dire: "Ragazzi, andiamo alla decima casa, poi all'undicesima, quindi alla dodicesima ed insieme raggiungiamo le stanze di Chun", nessuno di noi ebbe da obbiettare, quindi ci dirigemmo tutti insieme verso la decima casa dello zodiaco, quella del Capricorno".