PAVONE PRESENTA:
UNA NUOVA GENERAZIONE DI EROI
ATTO VENTITREESIMO: LA CASA DELLA MORTE
"Salimmo le scale verso la quarta casa, quella del cancro, ma io barcollavo e Raul ancora non riusciva a reggersi in piedi da solo.
Arrivati alla quarta casa, inizialmente non sentimmo alcun rumore, né vedemmo niente, c'era solo nebbia, ma quando entrammo tutti e dodici, iniziai a sentire pianti e grida di dolore, la prima a parlare fra noi fu Alya che disse: "Mako c'é qualcosa vicino ai tuoi piedi", il cavaliere dello Scorpione guardò con attenzione e notò una testa, anche io mi guardai intorno e notai teste appese su tutte le pareti, di uomini, donne e bambini persino, anche i miei compagni le notarono.
Ad un tratto arrivare un cavaliere d'oro nero con un cosmo, però, simile al nostro, cioé da cavaliere d'oro, costui si presentò: "Benvenuti, nuovi cavalieri d'oro, io sono il custode della quarta casa, il cavaliere del Cancro nero, un tempo mi chiamavano Deathmask", poi indicando con le mani le diverse teste continuò "questa è la mia collezione, sono tutti coloro che ho ucciso, prima e dopo essere morto, ben presto anche voi farete parte di questa collezione", "Deathmask", ripeté Ryo, "il cavaliere d'oro ai tempi del gran sacerdote Arles, l'assassino che fu sconfitto da Sirio, mio padre", "Tuo padre?", ripeté il cavaliere d'oro nero, "allora sarai tu il primo a morire", "No", disse Lukas, "sono io il tuo primo avversario, il nuovo cavaliere del Cancro, Lukas di Asgard!" e posto dinanzi a noi altri si mise in posizione di guardia, pronto all'attacco del resuscitato cavaliere maligno.
"Prima dicci come sei tornato in vita?", chiese Micene, "Se proprio lo vuoi sapere, io ed un mio vecchio compagno d'arme siamo stati resuscitati da Ate, per difendere le nostre vecchie case" e iniziò a ridere in maniera folle, poi alzò la mano destra e con il dito indice indicò il cielo dicendo a Lukas: "Cavaliere del cancro, a me successore, preparati a visitare il luogo della dimenticanza e del non ritorno, <strati di spirito>", in quel momento, Lukas, lanciò i suoi "anelli di fuoco", che si scontrarono con dei cerchi bianchi che uscivano dal dito di Deathmask.
Le due serie di cerchi si scontrarono a mezz'aria annullandosi a vicenda, il cavaliere del Cancro nero sembrava stupefatto, Lukas tentò di attaccarlo con le "Chele di fuoco", che il cavaliere parò con una mano, stranamente notai un sorriso sulle labbra del cavaliere del Cancro, poi Deathmask lo colpì con un calcio, che lui non evitò, ma subito capì il perché, quando notai che il corpo di Lukas si era riscaldato ed era diventato fuoco, era l' "infezione del Cancro", infatti pochi secondi dopo l'armatura di Deathmask andava in frantumi.
Il defunto cavaliere d'oro non si perdeva d'animo, anzi ritentava con il suo colpo di prima "Strati di spirito", Lukas gli disse: "E' inutile, conosco questa tecnica, ma adesso tu conoscerai il mio colpo, appena creato, il <fuoco degli inferi>" e unì le mani puntando i palmi verso Deathmask lanciò una fiamma di grandezza e calore incredibile, di Deathmask non rimase che polvere.
Morto nuovamente il vecchio cavaliere d'oro, Lukas si voltò verso di noi e prima ci fece notare che non vi erano più teste nella casa, poi ci disse: "Andiamo avanti?", Axe fu il primo a chiedere:
"Come hai fatto a creare così un colpo?", Lukas sorridendo rispose: "Semplice, ho seguito i vostri esempi, i metodi di attacco di Camus e Kanon mi hanno ispirato, poi la tecnica che prima Raul ha usato alla seconda casa, la <massima scossa>, mi ha ispirato il modo in cui catalizzare la mia fiamma alla massima forma", dopo tali parole, ci dirigemmo tutti insieme verso la quinta casa, quella del Leone" .