PAVONE PRESENTA:
UNA NUOVA GENERAZIONE DI EROI
ATTO VENTIDUESIMO: TERZO ROUND
"Arrivati alla terza casa, quella che sarebbe dovuta essere la mia, avevo già una mezza idea di chi avrei dovuto incontrare, Arles, quindi chiesi hai miei compagni: "Lasciate il cavaliere di questa casa a me".
Entrammo nella casa e vi camminammo, ad un tratto sentì il suo cosmo, dopo due scontri ormai lo conoscevo, e lancia una sfera energetica verso il punto di partenza del cosmo, lui lo evitò ed apparì, "Bravo", mi disse, "mi hai trovato, dimmi vuoi finire la nostra piccola partita?", "Si, se tu non scappi come al solito", gli risposi,lui aprì le mani ed urlo: "Dimensione nera", e ci trovammo in un luogo simile alla mia "dimensione alpha", lui iniziò a farmi compiere movimenti involontari, poi però mi pose a braccia aperte, quindi potei usare la "dimensione alpha", così da crearmi una zona di gravità che contrastava con la sua "dimensione nera", lo scontro tra le due dimensioni le fece implodere entrambe, quindi non posso più usare quella tecnica.
Rialzatici dall'implosione, ci guardammo in volto, poi lui iniziò a correre e disse: "Ombre assassine" ed un gruppo di ombre uscì dal nulla per attaccarmi, io mi mossi così velocemente che lui non mi vide, e lasciai il "secondo gemello" a combattere le ombre, lui rideva, finché io gli dissi: "Combattiamo anche noi?", a sentirmi parlare, Arles rimase colpito, con una sfera energetica polverizzai le sue ombre, dopo aver fatto scomparire il "gemello".
A quel punto decisi di fare sul serio e scatenai la "dimensione oscura", lui stava per perdersi nell'altra dimensione, ma all'improvviso, mi accorsi che era una sua ombra, lui era alle mie spalle, mi colpì con il suo colpo mortale: "Ombre della morte", che mi prese in pieno, sbattendomi contro una parete. Mi rialzai e gli dissi: "Preparati ad affrontare la mia <esplosione galattica>", e lanciai il mio colpo migliore, lui usò nuovamente una sua ombra, ma stavo non mi attaccò, era scappato, dentro la terza casa.
"Inseguiamolo", disse Mako, "Non serve, " risposi, "Questa è la terza casa ed il cosmo del cavaliere dei Gemelli può variare qui lo spazio ed il tempo", utilizzai così quello che si può chiamare l' "illusione di Gemini", Arles vagò per circa un quarto d'ora nella mia casa, ad un tratto lo portai in un punto da cui non vede l'uscita, lo aspettai là. Quando mi ha visto, Arles ha tentato di colpirmi, ma ho evitato il suo colpo, poi ho usato la mia tecnica più sleale: il "tocco dei gemelli", gli tolsi il tatto e l'olfatto, non poteva più muoversi, né restare in piedi, allora gli dissi: "Arles, mi dispiace che il mio avversario non abbia il coraggio di finire il suo scontro e altrettanto mi dispiace di aver dovuto usare questo colpo, ma adesso addio", poi urlai "Esplosione galattica", il colpo lo prese in pieno e polverizzò la sua armatura nera, uccidendolo.
Morto Arles, feci scomparire l'illusione e tutti insieme ci dirigemmo verso la quarta casa, quella del Cancro, anche se io non mi sentivo molto in forze".