PAVONE PRESENTA:
UNA NUOVA GENERAZIONE DI EROI
ATTO SEDICESIMO: IL TEMPIO DI AFRODITE
"Dopo ore di viaggio in nave, arrivammo al tempio della dea dell'amore a Zante.
Percorremmo un viale a dir poco idilliaco, con un fiumiciattolo pieno di pesci e tante rose; alla fine del viale trovammo ad aspettarci un uomo con un'armatura verde con delle spalliere bianche, un cuore alla cinta ed un orecchino. Il giovane aveva un mantello che gli partiva dalle spalle e teneva arrotolato al braccio sinistro, corti capelli marroni ed occhi verdi e si presentò a noi come: "Naci, sacerdote della divina Afrodite dalla notte dei tempi. Prego cavalieri, entrate nel tempio dell'amore". Poi con il braccio destro ci indicò la strada verso cui ci precedette, l'entrata del tempio era un gigantesco giardino pieno di rose e di un altro fiore che Callisto chiamava: "Narcisi", "Si", gli disse il sacerdote, "Sono i fiori sacri alla dea e presenti in tutti i suoi templi".
La sala seguente dava su una gigantesca voliera, una gabbia per uccelli, io rimasi scioccato dalla bellezza di quella voliera piena di colombe, quando Mako ci fece notare che un'armatura si muoveva la dentro, ci voltammo tutti e notammo una ragazza, all'incirca dell'età di Callisto, con un corpo che non rovinava la bellezza di quei luoghi, anzi, e dai lunghi capelli rossi.
La ragazza uscì dalla voliera e ci incontrò nella stanza successiva, una gigantesca sala con 5 scrigni rosa, posti a forma quasi pentagonale intorno al sesto che era dorato. Due scrigni erano aperti, gli altri sigillati, su di uno vi era un ragazzino alato con un arco, su di un altro una coppia abbracciata e nel terzo rosa una rosa, quello al centro aveva un grande cuore disegnato sopra, "E' lo scrigno di Afrodite", disse la ragazza con l'armatura bianca, "I due più in alto sono di Eros ed Anteros, figli legittimi della dea. Quelli ai lati sono del sacerdote Naci di Narciso, che si reincarna sempre in contemporanea con la dea, e per un suo figlio illegittimo in quest'era la dea conserva come sempre l'armatura della rosa. Infine, in basso, la mia armatura, quella della messaggera di Afrodite: l'armatura della Colomba. Al centro l'armatura della dea. A proposito, io sono Pulcra della Colomba", concluse la ragazza. "Vi conduco alla vostra armatura", disse il sacerdote, "Ma voi cinque non potete andare oltre questa sala" affermò rivolgendosi a me, Raul, Edua, Callisto e Micene, che rimanemmo lì mentre Axe e gli altri seguivano il sacerdote e la messaggera nell'altra sala. Quasi subito fui preso da una strana sensazione di calore che mi annebbiò la mente, di quei minuti passati in quella sala ricordo solo gli occhi di Edua, niente altro. Ad un tratto un urlo mi risvegliò, era Micene, colpito alle spalle da un guerriero, e subito notai che la stanza era piena di soldati con catene, e come me si risvegliarono anche Edua, Raul e Callisto, che sembra fossero anche incantati da qualcosa, ed aiutammo tutti insieme Micene, con i nostri rispetti colpi con cui abbattemmo i soldati con le catene. Uno solo passò nell'altra sala, ma non vi tornò, in compenso vidi delle rampicanti arrivare da fuori e colpire il guerriero, uccidendolo, "Credo proprio che Axe abbia invocato le <anime della natura>" dissi, "Si", mi rispose Micene. Dopo uscirono tutti i nostri compagni con le loro armature d'oro, a loro si era aggiunto anche Axe con la sua armatura del Capricorno, ora mancavo solo due cavalieri all'appello: Camus e Callisto.
Prima di andarcene, io e Raul ci siamo avvicinati a Naci e gli abbiamo chiesto perché non ci avesse fatto entrare nell'altra sala, lui ci guardò e poi si allontanò trattenendo le risate, ma la risposta ci fu data da Pulcra che disse: "Questo è il tempio dell'amore ed il suo effetto è di risvegliare l'amore, soprattutto se è già presente, come nei vostri quattro casi, Naci sapeva che vi sareste incantati prima o poi e voleva che non rallentaste la visita del tempio, a lui sgradita." ci spiegò la messaggera, prima di salutarci e tornare nella voliera a curare le colombe, mentre il sacerdote ci lasciò all'entrata del tempio. Dopo aver preso licenza da Naci e ripreso la nostra imbarcazione, ci dirigemmo verso la penultima armatura dello zodiaco: quella dell'Acquario ad Asgard".