PAVONE PRESENTA:

L'ULTIMA BATTAGLIA

ATTO SETTIMO: LO SCONTRO CON URANO

"I cavalieri vedono il tartaro aprirsi sempre di più davanti a loro, ma non possono fare niente per fermare questa avanzata, perché Urano è posto come scudo del buio più oscuro, all'improvviso lady Isabel urla: "Cavalieri, colpitelo tutti insieme, io direzionerò il vostro colpo", ma Urano la guarda e le dice: "Stupida, sei ancora dalla parte degli uomini? Hanno ucciso tutti i tuoi simili e credi ancora in loro?" e la getta contro un macigno, facendola svenire.

Vedendo ciò i cavalieri si infuriano e bruciano al massimo i loro 26 cosmi, lanciandoli insieme contro la divinità primordiale.

La cometa lucente, il toro di pietra, l'artiglio dorato, il fulmine, l'uccello di fuoco, la catena di luce, il drago d'oro, la cuspide dorata, la freccia azzurra, i cerchi dorati, la corrente dorata e la spirale di squame si uniscono ai cosmi degli altri cavalieri: un gigantesco drago per Maxor; una corrente di lava per Ashes; un cobra di pietra per Emahor; un teschio per Lucres; un lupo nero per Edoné; una tigre di ghiaccio per Joear; dei fili d'arpa per Folken; un tornado per Cassios; una spirale di fauci per Alen; un cosmo dorato per Chun; una cometa per Lair; un soffio gelido per Erik; una spirale dorata per Mira ed una gigantesca sfera di energia per Josef. I 26 cosmi arrivano dritti su Urano che cerca di fermarli, ma non vi riesce e stupefatto viene schiantato contro una montagna da quella grande potenza di cosmi.

I cavalieri ora cercano di capire come fare per richiudere il varco del tartaro che tutto distrugge, quando dodici voci parlano ai dodici cavalieri d'oro: "Come abbiamo fatto noi con il muro del pianto, cavalieri" affermano, Pegasus ed i suoi compagni le riconoscono, sono le voci dei vecchi cavalieri d'oro.

I cavalieri si guardano in faccia, poi Sirio afferma: "Amici, è stato un onore combattere al vostro fianco, ora dobbiamo farlo". I cavalieri si predispongono a formare la posizione delle stelle nel cielo, gli altri 14 cavalieri non capiscono cosa stia succedendo, quando Kiki afferma: "Lair sei diventato un grande cavaliere e prima sei stato un magnifico allievo, è stato un onore allenarti e combattere con te", poi Zalon: "Emahor, sia io sia Geki, siamo fieri di te, sei diventato grande e forte, continua così", poi Alcor: "Joear, sei stato per me il fratello che incosciamente non ho mai voluto incontrare, con te è stato come avere una seconda possibilità con Mizar, ti saluto fratello", poi Joes: "Maxor, sei un grande combattente, è stato un onore conoscere te, Folken ed Edoné tutti bravi guerrieri", poi Phoenix: "Josef, sei stato un grande allievo, ma c'é una cosa che non ti ho mai detto, il nome di tuo padre: Kanon, spero che mi perdonerai questo piccolo segreto", poi Andromeda: "Lucres, lode a te grande combattente, ti prego occupati dell'Isola di Andromeda aiuta Nemesi e il bambino che aspetta a crescere tranquillamente", poi Sirio: "Chun, tu sei pari ad un cavaliere d'oro ed io lascio a te il titolo di Gran sacerdote di Grecia", poi Antar: "Cassios sei stato un grande allievo, ricorda tutti i miei insegnamenti, e come si distingue il bene dal male", poi Pegasus: "Alen, sono fiero di averti addestrato, ora ti prego occupati di mia sorella, di Tisifone e di Castalia, e del figlio mio e di quello di Ioria", poi Axen: "Ashes è stato un onore combattere accanto a te ed unire il mio cosmo al tuo, complimenti per i tuoi colpi", poi Crystal: "Erik sei stato per me un grande allievo, il mio maestro non mi ha mai detto ciò, ma sento che io a te lo posso dire: sono fiero di te. Ora ti prego occupati di Calypso", ed infine Mayil: "Sono fiera di te Mira, sei diventata una grande combattente".

Poi Folken capisce cosa stanno per fare i cavalieri e con l'aiuto dei compagni fa allontanare i generali dei mari, Joear ed Emahor, che non vogliono abbandonare i cavalieri. Allontanati i 14, i cavalieri d'oro uniscono i loro cosmi nella freccia di Pegasus che si schianta contro le fauci del tartaro; vi è una grande luce, tutti devono chiudere gli occhi, quando li riaprono vedono le dodici armature d'oro nuovamente allo stato primo, ma non vi sono più né i cavalieri né il buco nero, lady Isabel è lì che piange la dipartita dei suoi cavalieri, anche il cielo piange, infatti inizia a piovere.

In quel momento riappare Urano, che afferma: "Poveri stupidi, sacrificarsi così senza prima finirmi, ora posso riaprire il varco", "No" urla Josef, mentre insieme ai suoi compagni lo attacca con i loro 14 cosmi. Urano li blocca e li minaccia: "In 26 potete sperare di colpirmi, ma in 14 sei già sconfitti" e gli manda contro il suo cosmo, che manda in frantumi le loro armature, stà per lanciare un secondo colpo, quando Atena si pone a difesa e lo blocca con il proprio cosmo, allora le armature d'oro si vanno a posizionare su 12 di loro: l'ariete va a Lair, il toro ad Emahor, gemelli a Josef, cancro a Lucres, il leone a Joear, la vergine a Mira, la bilancia ad Alen, lo scorpione a Cassios, il sagittario a Maxor, il capricorno ad Ashes, l'acquario ad Erik ed i pesci ad Edoné. Maxor allora afferma: "Uniamo i nostri cosmi in nome dei cavalieri d'oro che si sono sacrificati per noi" arrivano in quel momento anche i due cavalieri di Apollo insieme a Sarah,che indossa l'armatura della lince,ed a Jade. I 12 cavalieri d'oro uniscono i loro cosmi, si aggiungono quelli di Folken e Chun e quelli degli altri 4 cavalieri, Urano blocca il colpo con le mani ed urla: "Non basta!" allora dal paradiso aggiungo i cosmi dei dodici cavalieri d'oro appena morti e quelli dei dodici cavalieri passati, inoltre si aggiungono quelli di Nettuno, Atena e Zeus stesso, che urla dal cielo: "Nonno, ti bastano 40 cosmi di prodi eroi e tre appartanenti a delle divinità?", mentre Urano viene polverizzato dalla grande sfera di energia.

Sconfitta l'antichissima divinità, le dodici armature d'oro ritornano dove un tempo vi era il grande tempio, le 7 armature di Asgard ritornano nella loro città e le sette dei mari, ritornano alle colonne, tutte ricomposte nella forma originaria. I cavalieri sopravvissuti si salutano promettendosi di non rincontrarsi per combattere, ma solo per parlare fra amici".

Fine.