PAVONE PRESENTA:
L'ULTIMA BATTAGLIA
ATTO QUINTO: LE ULTIME BATTAGLIE MINORI
"Al tempio di Afrodite a Zante arrivano Kiki, Alcor ed Andromeda. Qui i tre trovano ad aspettarli un nemico, un guerriero titano con un fantasma sulla corazza e di cui non si vedono i capelli. Il guerriero si presenta come: "Encedalus, guerriero titano e maestro illusore", detto ciò attacca i tre con un colpo simile al "Fantasma diabolico", infatti si vedono tutti catapultati nell'ade, risvegliatisi dall'illusione, si trovano davanti tanti Encedalus, ma Alcor utilizza "l'illusione di Gemini", che però non ha effetto, infatti Encedalus cerca di bloccare i due compagni di Alcor, che lo evitano solo per l'intervento degli "Artigli dorati". Il nemico è però capace di riattaccare il cavaliere di Gemini con la medesima tecnica, ma Alcor capisce che si tratta di un'illusione e risponde all'attacco, quando colpisce vede cadere a terra se stesso ed ha il dubbio che tutto lo scontro sia una gigantesca illusione, quando sente la voce del nemico che gli dice: "Perché allora non demordi? arrenditi, se è un'illusione la morte non è reale, fatti uccidere!". Il cavaliere d'oro si infuria, ampia il suo cosmo tanto da vedere nitidamente il suo nemico e lo colpisce con un "sacro gemini" che lo uccide, facendo svanire l'illusione: Alcor si vede ferito, mentre i suoi due compagni sono ancora fermi accanto a lui; le ultime parole di Encedalus sono: "Sei davvero forte per uscire dalla mia valle dei sogni". Risvegliati i compagni, i tre entrano nel tempio della dea dell'amore, dove trovano una guerriera titano accanto ai cadaveri di due guerrieri con le armature di Narciso e della Colomba.
La guerriera si gira verso di loro e si presenta: "Calypso, guerriera titano e madre della flora, voi non siete cavalieri di Afrodite?", "No", le risponde Andromeda, "Siamo cavalieri d'oro di Atena, giunti qui per impedire ad Urano di compiere il suo piano", "Pazzi!" ribatte Calypso mentre dei grovigli di rami circondano i 3 cavalieri, che riescono abbastanza facilmente a liberarsi.
Escono allora altri rami, che stavolta li attaccano come fossero lance, Alcor li evita con destrezza, mentre Kiki usa il "crystal wall", Andromeda invece non sembra essere attaccato dai rami, "Tu sei mio" gli intima Calypso, che lo attacca con una tempesta di foglie, che gli si attaccano all'armatura, il cavaliere si sente soffocare, ma cerca in se la forza di uscire, dicendosi: "non serve che ci sia sempre Phoenix con me", ampia il suo cosmo e scatena contro l'avversario la "Nebulosa d'Andromeda", con cui la uccide.
Morta la nemica, i 3 entrano nella sala centrale dove ad attenderli vi è un terzo titano, Kiki afferma subito: "Chiunque sia, lasciatelo a me!", il nemico si volta e mostra folti capelli verdi, proprio come l'avversaria precedente, "Sono Tethis, guerriero titano e signore della fauna marina" e si tramuta in un gigantesco granchio, Kiki lo attacca con la "starlight excution", con cui lo riporta alla forma normale, allora Tethis tira un pugno al centro della sala ed inizia a d uscire da dei fori dell'acqua, che riempie parte della sala, mentre il guerriero titano inizia a prendere la forma di un pesce, la parte bassa del suo corpo diventa una pinna, mentre le sue braccia si tramutano in chele e lui si immerge per attaccare Kiki, il cavaliere d'oro si protegge con il "crystal wall" che para i colpi del nemico, per poi teletrasportarsi abbastanza lontano da colpirlo con il "sacro aries", con cui lo elimina.
I tre cavalieri d'oro lasciano il santuario insieme ad Antar ed ad Axen che li avevano raggiunti, con i cavalieri di Apollo.
Intanto in Sicilia, nel santuario di Efeso nel vulcano (l'Etna), Josef, Ashes e Folken vedono i tre cavalieri di Efeso fuggire verso di loro urlando: "I tre titani, aiuto", "Non ci sono più i guerrieri di una volta", scherza Josef mentre blocca quello con l'armatura dello scoiattolo e gli chiede: "Dove sono i tre titani?", il guerriero afferma: "Sono entrati nei cunicoli del vulcano, si sono divisi per trovare la fornace del dio, ma è impossibile, sono persi lì dentro, lasciateli stare", "Cosa sono i cunicoli del vulcano?" chiede Folken, "Il vulcano è diviso in 120 stanze, da cui si entra attraverso altrettanti cunicoli, ma solo uno porta alla sala centrale, gli altri o danno su un altro cunicolo o sulla lava ardente, i titani hanno preso i primi tre cunicoli". Sentita la risposta, lasciano andare il guerriero e si dividono fra i tre cunicoli.
Folken entra nel primo cunicolo e si trova in una strada oscura che percorre fino a trovarsi nuovamente davanti ai cunicoli, uscendo dal 15°, allora entra nel quarto, ma viene bloccato da una guerriera titano, che si presenta come: "Rhea, guerriera titano e fautrice di terrore fra gli umani", detto ciò lancia contro Folken una nube oscura che gli entra nei polmoni e lo fa starnutire dandogli la sensazione di soffocare e facendolo entrare nel panico. Il guerriero del nord si sente preso dal panico ed involontariamente tocca una corda della sua arpa, così da riprendersi, mentre la sua nemica appare spiazzata da tale sicurezza: "Come puoi rialzarti, il panico non ti abbatte? Tu sei solo un uomo", "No", risponde Folken, "Io sono l'uomo che ti batterà con la sua <melodia delle tenebre>", inizia quindi a suonare ed uccide così l'avversaria.
Ashes, intanto, percorre il secondo cunicolo, alla fine del quale incontra il suo avversario: una ragazza bionda con un insetto sulla corazza, "Helene, guerriera titano e amica dei più dolci animali esistenti, gli insetti", detto ciò scaglia contro Ashes uno sciame di api e vespe, mentre lo lega con una tela da ragno, il cavaliere del nord si rotola verso l'avversaria, che lo evita, facendolo arrivare fino ad un baratro che dà ad un cratere pieno di lava bollente. "Mancata" dice sprezzante l'avversaria, "Brava, come speravo" afferma Ashes, che amplia il suo cosmo e viene coperto dalla lava, la quale scioglie la rete di ragno e dà nuova vita all'armatura. Ashes si alza più forte di prima e scaglia contro l'avversaria il suo "caldo fuoco del meriggio", che viene bloccato da un muro di insetti di ogni tipo, vedendo il sacrificio, la guerriera si china sugli insetti e dice: "Perché, piccoli miei? Perché ?" Ashes, stupito, ritenta l'attacco, che si conclude nel medesimo modo, allora la guerriera urlando: "No, non farlo, vuoi che mi dichiari sconfitta? lo farò; vuoi che muoia? adesso lo faccio, ma non uccidere altri insetti, ti prego" e si lancia verso la bocca del cratere, dove muore.
Josef intanto è arrivato ad un'altra bocca che dà verso un cratere, stà per tornare indietro, quando percepisce un cosmo sopra di lui, alza gli occhi e vede un guerriero titano con ali, artigli ai piedi ed il becco di un falco, che si presenta: "Sono Dione, guerriero titano e signore dei volatili", poi lo attacca gettandosi contro di lui, ma il generale dei mari lo evita e lo riattacca con il "fantasma diabolico", che Dione evita lanciandogli una zampata, il generale è infuriato ed attacca con l'"esplosione galattica" ad una potenza tale da sfondare la parete, polverizzare il titano ed accendere nel vulcano una esplosione tale da iniziare un'eruzione.
Josef esce dal cunicolo in fretta e raggiunge i suoi due compagni, già raggiunti dai 5 guerrieri del nord e tutti insieme vanno via dal tempio del dio del fuoco, verso quello del dio della guerra.
Intanto a Troia, Zalon e Phoenix trovano sulle mura del tempio un titano di guardia, mentre dell'altro percepiscono il cosmo dentro il tempio.
Il primo è un gigante di cui non si vedono i capelli, con un lingotto sulla corazza. Zalon afferma: "Tu fai uno scatto ed entra dall'altro io ti aspetto fuori con questo, ok?" ed attacca il nemico con il suo "sacro corno", che sbatte il nemico contro una colonna, mentre Phoenix scatta verso dentro.
Il titano si rialza e chiede: "Chi osa attaccare di sorpresa Mimas, guerriero titano dalla forza impareggiabile?" "Io, Zalon cavaliere d'oro del Toro", risponde il cavaliere, fra i due si scatena uno scontro fra il "grande corno" di Zalon ed il pugno di Mimas, di cui risulta vincitore il titano, che sorride soddisfatto di aver ferito il nemico finché non trova un'incrinatura nella sua corazza che risulta poi essere un danno tanto grave da distruggergli un copribraccio. Poi Zalon afferma: "Non sei tanto forte quanto credi, titano, ed ora il mio colpo sacro te lo proverà" e scatena il "sacro toro" con cui abbatte il nemico sotto una miriade di macerie.
Phoenix trova, invece, dentro al tempio un guerriero con degli artigli, la forma di un orso e le gambe di un felino, che si presenta come: "Telesto, guerriero titano e signore della fauna terrena" poi scatta verso il cavaliere del leone colpendolo con i suoi artigli, Phoenix, per nulla spaventato, si scaglia contro il nemico con i suoi "artigli del leone" con cui gli frantuma l'armatura uccidendolo. Il cavaliere del leone è sorpreso di aver fatto così in fretta, pensava fosse più difficile, infatti il nemico si rialza, malgrado non abbia più l'armatura e dice: "Io ed i miei due fratelli Dione e Tethis possiamo combattere anche senza armatura, tranne se i nostri corpi non vengono polverizzati", poi si lancia contro il cavaliere a fauci aperte, ma Phoenix lo attacca con il "sacro leo", urlando: "Vuoi finire in polvere? Ok, ora sarai polvere!" e lo polverizza con la sua sfera di fuoco.
I due cavalieri d'oro, insieme agli altri 9 cavalieri d'oro ed ai due cavalieri di Apollo, vanno verso il tempio di Ares dove si devono riunire con i loro compagni.
Joes insieme alle due sacerdotesse arriva nell'arcipelago di Eolo, composto da quattro isole maggiori e quattro minori, dice quindi: "Dovete sapere che ognuna delle isole controlla un diverso vento, distrutta l'isola, impazzito il vento. Capito? dividiamoci e fermiamo i titani"
Prima ad incontrare un'avversaria è Jade, la cui nemica si presenta: "Sono Miranda, guerriera titano e maestra nel suono della cetra" poi inizia a suonare il suo strumento, mentre Jade si china su se dal dolore, la sacerdotessa soffre ed urla, poi estrae la frusta e colpisce alla mano destra la guerriera, facendole cadere la cetra, allora si rialza e con un secondo colpo, fa cadere la cetra in un burrone, in cui viene trasportata lontana; Jade allora dice: "Senza il tuo strumento sei indifesa", ma Miranda muove il braccio e dalla corazza partono delle corde sottili che colpiscono Jade, la guerriera cade a terra con l'armatura incrinata, "Prometheus ti ha reso l'armatura più resistente, ma è pur sempre bronzo, si rompe facilmente", poi la colpisce di nuovo, ma stavolta Jade le blocca il colpo con la sua frusta, allora ricorda gli allenamenti con June e le parole di Josef riguardo lo spirito divino e per un tratto lo assopora, così da colpire l'avversaria con le sue "100 frustate" ad una velocità e forza tali da non essere parabili.
Sarah invece non trova nessuno in tre isole, ma alla quarta incontra un titano, che si presenta come: "Umbriel, guerriero titano dal possente scudo" para quindi la "puntura dell'ape" con lo scudo, con cui poi colpisce la sacerdotessa all'armatura, frantumandole la maschera, allora Sarah si infuria affermando: "Solo un uomo finora mi ha visto senza maschera ed è sopravvissuto, tu non avrai la stessa fortuna", tale è la rabbia che trova in se lo spirito divino e lancia la sua "puntura dell'ape" con una forza tale da sfondare scudo, braccio e petto dell'avversario, poi con il suo casco si copre il volto, per tornare dai compagni.
Joes trova subito il suo avversario, come un gigante dai capelli marroni con una montagna sulla corazza, che si presenta come: "Iapetus, guerriero titano figlio della materia" ed alza le mani al cielo mentre un gigantesco blocco di uno strano materiale cade su Joes che lo evita di fortuna, in seguito il cavaliere di Cancer attacca con la sua "meridiana d'oro" che viene bloccata da un muro del medesimo materiale. Il cavaliere d'oro è sconvolto e viene colpito da due blocchi di quel materiale, che lo atterrano; Iapetus si avvicina a lui deridendolo: "Non puoi battermi, ciò che ti colpisce non è un qualche materiale, sono molecole che si aggregano, io sono tutt'uno con la materia e non puoi abbattere la mia difesa", "Tu sei tutt'uno con la materia, perciò se tocco il terreno tocco te?" chiede Joes che appare a terra stremato, "Esatto, mi sei sdraiato sopra, cavaliere, ti alzi o sarò io la tua tomba?" "Avrei un idea migliore" afferma Joes prima di scatenare il "sacro cancer" con cui riempie tutta l'isola di elettricità e polverizza così il titano.
I tre cavalieri di Atena insieme ai 6 generali dei mari che li hanno raggiunti vanno verso il tempio di Ares.
I 30 cavalieri sono quindi al tempio di Ares, dove due titani, li aspettano, uno dei due ampia il suo cosmo e con quello abbatte a terra i due guerrieri di Apollo e le due sacerdotesse a cui frantuma anche le armature.
Il titano afferma quindi: "Ora che avete finito le battaglie minori, gli allenamenti se vogliamo, spero che siate pronti per combattere noi, gli allievi prediletti del sommo titano".