Parole come pugnali
Chi l’avrebbe mai detto che mi sarei ritrovata in questa situazione?!? Io, Sacerdotessa del Grande Tempio, Cavaliere d’Argento, da sempre temuta e rispettata…ora derisa, e sotto processo…mi sembra incredibile!
Mi trovo qui seduta sulla nuda e fredda pietra, e mi sento come se tutte le mie energie mi avessero abbandonato, come se fossero scivolate fuori dal mio corpo, lasciandolo inerme, apatico, incapace di reagire…come se il sangue non scorresse più nelle mie vene…come se il mio cuore battesse sempre più lentamente, e il suo battito divenisse quasi impercettibile…lo stesso cuore che è stato aperto ad un’unica persona e da questa ferito…
Che stupida…che cosa mi aspettavo? Come ho fatto a non prevedere che tutto questo sarebbe accaduto? O forse sapevo che sarebbe successo, ma non ho voluto vedere…i miei sentimenti hanno annebbiato la mia vista, le mie speranze hanno stordito la mia mente…e ora mi ritrovo qui, sola, all’arena del Grande Tempio…lo stesso luogo dove l’ho conosciuto…dove l’ho visto divenire uomo e Cavaliere…Pegasus…come hai potuto?!?
Se chiudo gli occhi vedo te…ti rivedo bambino, intento ad allenarti con Castalia. Mostravi già quella determinazione che dopo anni tanto ti è servita in battaglia…la stessa testardaggine, la stessa impulsività…quel carattere che ha reso così difficile il tuo addestramento ma che ti ha permesso di diventare il Cavaliere che sei ora. Quel temperamento che ti fa essere così simile a me…
Ricordo quando hai battuto Cassios e hai conquistato l’armatura. Quant’ero furiosa per questo! La sentivo una sconfitta anche mia, della Maestra che non era stata in grado di insegnare al proprio allievo come risvegliare il cosmo dentro di sé. Ma tu eri il predestinato, Seiya, quell’armatura spettava a te…e tante volte lo hai dimostrato, qui al Tempio, ad Asgard, nel Regno Sottomarino, nel Regno di Hades…
E ora sei in coma. Una spada ha trafitto il tuo cuore. E vederti in quello stato, alla clinica, è stato come se la stessa spada avesse passato da parte a parte anche il mio corpo…i tuoi occhi sono aperti, ma tu non puoi vedere…i tuoi arti sono abbandonati, come senza vita…sembri essere altrove. Ma dove? Dove sei ora, Pegasus?
Avrei voluto poter stare accanto a te, per accudirti, per tentare di riportarti qui dal luogo dove ti trovi, per risvegliarti dal torpore in cui sei caduto…ma mi è stato impedito. Una sola volta mi è stato concesso vederti. Atena mi ha allontanato dalla clinica e mi ha detto che si sarebbe occupata lei di te. E so che lo sta facendo, e continuerà a farlo finchè ce ne sarà bisogno. Perché è innamorata di te, è così evidente! Ma lo sono anch’io! E non riuscivo a spiegarmi perché Atena non mi volesse lì, mentre a Castalia era stato permesso di restare.
Ora so il motivo. Ora mi è tutto più chiaro. Anche l’astio che ho letto nei suoi occhi mentre mi ordinava di andare via. Anche la freddezza con cui mi trattava Castalia. Adesso so cos’hai fatto, Pegasus…so cos’hai raccontato di noi, prima che scoppiasse la Guerra Sacra, prima che tutti fossimo coinvolti nel tentativo di salvare l’umanità dalla più grande minaccia che abbiamo dovuto affrontare finora, prima che il tuo nemico ti lasciasse in fin di vita. Hai parlato con gli amici, forse pensando che le tue parole sarebbero rimaste lontane da orecchie indiscrete…ma non è stato così, le tue parole sono state diffuse e non so nemmeno chi abbiano effettivamente raggiunto e chi no…ma Atena ha saputo: proprio lei!!!
Come pensavi che avrebbe potuto reagire, come donna e come dea?!? Io sono una Sacerdotessa, non mi è permesso comportarmi come una ragazza qualunque! Il Consiglio che Atena ha costituito al Grande Tempio raccogliendo i Cavalieri sopravvissuti per affrontare la ricostruzione dopo la Guerra è ora riunito. Dovranno decidere quali provvedimenti prendere nei miei confronti. "…Una Sacerdotessa che si è macchiata di azioni non concesse dalle regole del Tempio non dovrebbe mantenere la sua carica…", queste le ultime parole che la dea mi ha rivolto prima di recarsi presso il Consiglio. Lei mi vuole fuori di qui…
Asher mi ha detto di non preoccuparmi, che farà di tutto per difendermi, per smentire quelle voci, perché ha fiducia in me…ha già parlato con Aspides, Ban, Geki e Black e sa che anche loro sono dalla mia parte…a suo parere anche gli altri Cavalieri vorranno soprassedere alla faccenda…in fondo si tratta solo di voci…delle parole di un ragazzo che forse cercava di attirare l’attenzione degli amici, voleva mostrarsi grande anche al di fuori delle battaglie…
Ma quello che mi ferisce di più in questo momento non è pensare che potrei dover rinunciare alla mia armatura, nonostante tutti i sacrifici affrontati per ottenerla…è sapere di essere stata tradita dall’unica persona a cui abbia mostrato chi sono dietro questa maledetta maschera…l’unica a cui abbia aperto il mio cuore…l’unico uomo che abbia mai amato…
Io mi fidavo di te!!! Come hai potuto farmi questo?!? Ora sento gli sguardi di tutti puntati su di me…i soldati parlano tra loro e sorridono al mio passaggio, mi deridono…mi sento così umiliata…così delusa…delusa da te, Pegasus, che per me eri speciale, eri tutto…avrei dato la mia stessa vita per te! E tu lo sapevi questo! Ho abbassato le mie difese con te, come non avrei mai fatto con altri, e tu ne hai approfittato…hai tradito la mia fiducia!
Ho scoperto solo ora quanto accaduto…tu già avevi parlato, mentre io ti offrivo il mio aiuto, difendendo anche tua sorella dai colpi di Thanatos…mentre io mi preoccupavo per la tua salute durante e dopo lo scontro con Hades…mentre io continuavo a provare per te quei sentimenti che a te mi avevano avvicinato…mi sento così stupida! Così debole…
E l’assurdo è che se penso a te non riesco a vederti come la persona che mi ha pugnalato alle spalle con le sue parole, con i suoi gesti! Vedo il tuo sorriso, lo sguardo affettuoso che più volte hai rivolto a me; sento ancora il suono della tua voce mentre mi dicevi di tenere a me e alla mia vita; sento ancora le tue braccia che mi stringono forte; sento il tuo cosmo avvolgermi in un caldo abbraccio…
Oh, Seiya, cos’è cambiato?!? Come siamo arrivati a questo punto? Cosa ti ha spinto ad un comportamento che mai mi sarei aspettata da te? Perché l’hai fatto?!? Questa è la domanda che si ripete incessantemente nella mia mente: perché? Ma tu non puoi rispondere, ora. Non puoi nemmeno sentire le mie parole…Vorrei odiarti…ma come si può odiare una persona che è stata finora così importante per te?!? Una persona che ha cambiato la tua vita, lasciandovi un segno indelebile, che nemmeno il tempo potrà mai cancellare? Come si può dimenticare ciò che è stato? No, non è possibile…io non posso farlo…
Io ricorderò sempre ogni cosa che sia legata a te, ogni momento passato al tuo fianco, ogni tuo gesto…sempre…e qualsiasi cosa succeda, tu resterai sempre il coraggioso Cavaliere di Atena che più volte ha fronteggiato la morte pur di portare a termine la propria missione, che ha saputo superare infinite difficoltà grazie alla propria determinazione nell’affrontare il nemico, che non ha mai lasciato che le proprie paure frenassero il passo verso la propria meta…sarai sempre l’uomo che ha saputo guadagnare la mia stima e la mia fiducia…
Ma la mia fiducia è stata tradita. Come potrei ora agire come se tu non avessi parlato di noi? La verità mi ha raggiunto e colpito senza lasciarmi la possibilità di difendermi…se ora tu ti risvegliassi e io ti incontrassi non so nemmeno come reagirei…forse è meglio che non abbia più occasione di vederti…forse dovrei abbandonare il Tempio e recarmi altrove…ma dove? Dove potrei mai andare? Che ne sarebbe di me se non fossi più una Sacerdotessa? E’ questa la mia vita…non c’è nulla per me al di fuori del Santuario…io devo restare qui! Devo continuare a compiere il mio dovere!
Aspetta…e se il Consiglio dovesse decidere di allontanarmi da qui? No. Non sarà così! Non possono togliermi ciò che con tanta fatica ho costruito solo basandosi su delle voci! Non possono dimenticare il ruolo che ho ricoperto finora! Sono sicura di aver mostrato il mio coraggio e la mia fedeltà ad Atena, è questo quel che conta! I Cavalieri capiranno! Non posso starmene qui seduta a versare inutili lacrime, è un comportamento che non si addice ad una Sacerdotessa Guerriera!!! In piedi, Tisifone, il Tempio avrà ancora bisogno di te! E tu affronterai il tuo destino, stringendo i denti come hai sempre fatto!
Ecco, l’ora è giunta. Vedo il segnale che mi indica che la decisione è stata presa. Atena, aspettami: mi reco da te per ascoltare il verdetto! E lo farò a testa alta, senza vergogna, senza timore! Ora guardami, e dimmi quale sarà la mia prossima impresa. Io sono pronta!