Capitolo 4

Sfida nelle Valli della Morte

Terza Parte

Shun, Sirio e Black erano ormai giunti nei pressi del centro delle Valli;

"Dove pensi che siano gli altri?" Chiese Black a Sirio.

"Non lo so, con esattezza!" Rispose l'altro, pensieroso.

Shun stava più arretrato;

Il più giovane dei Cavalieri non riusciva a smettere di pensare a suo fratello;

Sei anni prima, quando Shun l'aveva visto per l'ultima volta, Ikki gli aveva promesso che sarebbero divenuti entrambi cavalieri, dopodiché avrebbero potuto stare insieme, di nuovo.

"Stavolta per sempre! Così mi avevi detto; Che cosa ti è successo, fratello mio?"

Shun si riscosse dai suoi pensieri d'un tratto, e, presa la sua decisione sussurrò: "Perdonatemi, amici!"

Vi fu un guizzo nelle sue catene seguito da due grida di sorpresa.

Svariati minuti dopo, Aspides e Ban fecero il proprio, circospetto, ingresso nel centro delle Valli.

Vedendo i corpi esanimi di Gerkie e Crystal ebbero un sussulto di rabbia.

Mentre si chinavano su di loro, per accertare il loro stato, furono accolti da una voce crudele.

"Crystal e Gerkie vi stavano aspettando! Adesso andrete tutti insieme sulle rive del fiume Acheronte!" La voce apparteneva ad un ragazzo in armatura nera che stava in piedi su un macigno.

"Lupo Nero è il mio nome, di Phoenix cavaliere!" Si presentò il nuovo nemico.

Il suo aspetto era estremamente diverso da quello degli altri Cavalieri Neri, in quanto i suoi capelli erano bianchi,e i suoi occhi erano iniettati di sangue; Il suo volto era stravolto da un ghigno animalesco e una vena pulsava sul suo collo.

Aspides e Ban si prepararono al combattimento, avvertendo con chiarezza il cosmo, spaventosamente aggressivo, che emanava dal loro avversario.

"Non è nemico da sottovalutare costui! Il suo cosmo rivaleggia con quello di Ikki!" Esclamò Ban, ed Aspides annuì.

"Sento il timore che si fa strada nei vostri cuori, ed è giusto che sia così! MWA-HA-HA" Affermò Lupo Nero ridendo in maniera maniacale.

"Siete come conigli in una foresta, durante una notte senza luna!" Continuò allargando le gambe e, leggermente, anche le braccia, rivolgendo le palme aperte verso il basso.

"Dalle profondità oscure dell'Erebo, regno della Notte Eterna, io vi invoco! Venite al mio comando,

Predatori Neri!" Disse con tono sepolcrale.

Dalle palme aperte delle sue mani gocce di oscurità caddero a terra, ed iniziarono ad ingrandirsi e contorcersi, prendendo infine l'aspetto di due giganteschi lupi.

Le belve, ringhiando minacciose, si prepararono alla battaglia.

Con un ghigno beffardo sul volto, Lupo Nero disse:

"Siate gentili, non morite troppo in fretta; I miei cuccioli non si divertono se il loro pasto non fa un po' di resistenza!"

In quel momento mosse in avanti le braccia e le belve attaccarono.

Ban e Aspides immediatamente iniziarono a difendersi, ma mentre il primo era estremamente efficace nella sua difesa, riuscendo, con un potente Ruggito del Leone a sbattere uno dei Lupi Neri contro la parete rocciosa, per il Cavaliere dell'Idra il combattimento con la belva sembrava molto più ostico; Aspides, infatti si accorse ben presto che ne le Zanne velenose, ne le Spire del Terrore riuscivano a sortire qualche effetto.

"Povero serpentello, il tuo morso ha perduto la sua forza?HU-HU-HU!" Rise maligno Lupo Nero.

"Perché non provi il mio!" Aggiunse poi, mentre con un movimento della gamba sembrò indurre il suo mostruoso burattino ad assaltare il nemico.

La belva si lanciò sul cavaliere dell'Idra che urlò di dolore quando le terribili mascelle si serrarono intorno al suo torso.

"ARRGH!"L'urlo del cavaliere risuonò nei canyon mentre l'armatura e la cassa toracica iniziavano a scricchiolare.

A tale vista il cosmo di Ban esplose con vigore.

Con un balzo il Leone Minore fu presso l'amico, affondò le dita nel cranio e nella mandibola del lupo e iniziò a tirare obbligando la belva a mollare la presa.

Il mostro guaì di dolore e rivolse la sua furia contro il nuovo avversario il quale concentrò il suo cosmo direttamente fra le fauci ora aperte della creatura."Ruggito del Leone Minore!"

L'esplosione di onde sonore fu devastante,lacerando il Lupo di Oscurità direttamente dall'interno.

I resti della belva si sparsero come schizzi di pece su tutta l'area circostante.

Ban si accertò della salute dell'amico, poi si volse per affrontare l'altra gigantesca belva,

che nel frattempo si era ripresa e, ringhiando, si avventò sul cavaliere dalle vestigia arancioni.

Ma poi l'attenzione del Cavaliere fu deviata da qualcosa che riempì di terrore il suo cuore:

I resti del mostro iniziarono a raggrupparsi! Due Lupi di Tenebra, grandi poco meno dell'originale,

si ergevano ora davanti a Ban,mentre il terzo, il più grande di tre, si avvicinava inesorabilmente.

"MWA-HA-HA-HA!"La risata carica di odio e follia di Lupo Nero echeggiò nella vallata, mentre il suo nero cosmo la riempiva come un miasma tossico.

Gocce di sangue uscivamo dalle sue narici, le vene del suo collo erano gonfie, i suoi muscoli sembravano esplodere sotto le sue nere vestigia.

In preda a questa sorta di furia animalesca Lupo Nero si avventò, insieme alle sue belve su Ban.

"Branco delle Tenebre!" Esclamò, la sua voce più simile ad un ringhio che al parlare di un uomo.

I Lupi attaccarono coordinandosi con il loro signore; I morsi, i calci, i pugni, ogni colpo era parte di una combinazione precisa; Per evitarne uno Ban finiva con l'incassarne tre;

L'armatura del Leone Minore, già provata nello scontro precedente andò in pezzi nella zona della spalla destra,e in prossimità del torace;

Il sangue iniziò a scorrere copioso dalle ferite del cavaliere, e dalla sua bocca colpita da numerosi pugni; Presto il giovane fu in ginocchio.

"Sono troppi e troppo veloci; agiscono come un solo essere e non mi lasciano alcun respiro!"

Il giovane stava ormai cedendo allo sconforto; Nemmeno contro Leone Nero era stato sottoposto ad un tale, incessante, martellamento .

Ormai Ban era sul punto di essere annientato, a terra, inerme.

Ma prima che il branco scagliasse il fatale assalto uno dei tre Lupi oscuri guaì di dolore e si accascio al suolo.

Sopra di lui, splendente nel suo cosmo viola pallido, Aspides rigenerava un nuovo set di Artigli, giacché aveva piantato nel fianco della belva il precedente.

Anche Lupo Nero e le altre belve sembravano avvertire il dolore del loro compagno caduto.

"Come è possibile?" Ruggì furente Lupo Nero.

"Le tue zanne si erano già rivelate inefficaci contro i miei Lupi!"

Aspides sorrise sornione "Hai ragione,le Zanne della prima testa dell'Idra erano inutili te ne do atto!" Disse, poi aggiunse.

"Ma nove sono le teste dell'Idra!" Disse mostrando all'attonito nemico i suoi artigli,ora viola scuro, non più bianchi.

"Fra esse, come hai visto di persona, ve n'è una le cui zanne possono lacerare la materia insostanziale, e il cui veleno si diffonde nel tessuto spirituale, con estrema rapidità!"

Lupo Nero lo fissò con odio.

"Cavaliere, per questo la tua fine sarà molto più lenta e dolorosa di ciò a cui ti avevo precedentemente destinato!" Disse, la voce ancora più indurita dalla furia e dalla follia.

"Ti consumerò, brandello dopo brandello, finché di te non resterà nemmeno qualcosa da seppellire!"

Con tale feroce dichiarazione Lupo Nero espanse il proprio cosmo ulteriormente,incurante dello stress evidente del suo intero organismo.

I lupi superstiti si ingigantirono ulteriormente.

Aspides allora si preparò alla difesa e, quando il Branco delle Tenebre si scaglio contro di lui finse di scagliare un attacco, un impulso di energia, ad un lupo, ma il suo vero obiettivo era un altro.

"Spire del Terrore!" L'attacco mentale del Cavaliere dell'Idra colpì in pieno il cavaliere nero, e l'assalto del branco si fermò di colpo.

Tutti i Lupi,umani o meno ricaddero immobili al suolo.

"La tua arroganza ti ha perduto cavaliere decaduto!" Disse Aspides, voltandosi per prendersi cura di Ban. Fece appena in tempo a premerne il punto di pressione per fermare l'emorragia, quando uno dei due mostri di Lupo Nero esplose violentemente.

Quando si riprese dalla sorpresa Aspides vide con orrore Lupo Nero e l'ultima, la più grande delle sue belve, rialzarsi.

"Ogni membro del Branco è pronto al sacrificio, cavaliere dell'Idra! Per questo il Branco è invincibile! Facendo esplodere quel Lupo ho ridistribuito l'energia che lo alimentava fra me e il sopravvissuto, annullando, con questo, l'effetto del tuo attacco!" Spiego con tono di folle compiacimento lo spietato luogotenente di Phoenix!

"Ora capirai perché io, Lupo Nero sono il più potente dei Cavalieri fedeli a Lord Ikki!"

Disse poi, concentrando il proprio cosmo.

Mentre Aspides si preparava a ricominciare a combattere l'ultimo, mastodontico Lupo di Oscurità

e Lupo Nero balzarono all'unisono, scontrandosi a mezz'aria. Ciò che tornò a terra era qualcosa di diverso; Ne uomo, ne belva, ma una perversa fusione di entrambi.

Lupo Nero ora appariva trasfigurato, più grande, con canini lunghi e appuntiti e occhi completamente neri.

Come un'ombra emanata direttamente dal suo cosmo il Lupo mostruoso lo sovrastava, ora in piedi sulle zampe posteriori.

"Zanne del Predatore Nero!" Con un urlò che sembrava provenire da un'altra dimensione, Lupo Nero si lanciò all'attacco, il suo pugno proteso, come ad accompagnare le fauci dell'immane belva.

Una lugubre colonna sonora, fatta di metallo che si frammentava, ossa che scricchiolavano e carne che si lacerava accompagnò il Cavaliere dell'Idra mentre cadeva al suolo, ormai prossimo alla morte.

Lupo Nero lanciò un selvaggio ululato di trionfo, ma mentre si accingeva a terminare la propria opera, si piegò in due, in preda a forti dolori addominali.

Il Lupo di Oscurità scomparve mentre Lupo Nero tornava alle sue fattezze, imprecando:

"Maledizione! Proprio adesso!" Con queste parole il Cavaliere inizio a vomitare una sostanza rossa

simile a sangue.

Dopo alcuni dolorosi conati, Lupo nero si rialzò, madido di sudore, con i capelli improvvisamente neri, e gli occhi normali, anche essi neri, ma non più completamente, solo nelle pupille, e non più iniettati di sangue;

Il suo corpo sembrava aver ritrovato all'improvviso il proprio equilibrio, non era più sotto stress,

e sembrava avere anche ritrovato lucidità.

Con un tono più sobrio del precedente disse: "La vostra fine è giunta cavalieri!" E alzò la mano, per scagliare il colpo di grazia.

Ma una catena si avvolse intorno alla sua mano e la trattenne.

"Fermati Cavaliere Nero!" Disse Shun in tono perentorio.

"Cavaliere di Andromeda!" Rispose stupito Lupo Nero"Sei dunque giunto anche tu qui per essere sconfitto?" La sua mano sinistra corse lesta ad un oggetto che teneva alla sua cintura.

"No,Cavaliere! Non sono qui per combattere ma per parlare con mio fratello!" Disse e mostrò, prigionieri nell'altra catena e privi di conoscenza sia Sirio che Black.

"Ho i pezzi mancanti della Sacra Armatura, e sono disposto a cederli a Ikki in cambio della vita dei miei compagni!"

Lupo Nero lo osservò per un attimo, ma prima che potesse rispondere Ikki comparve sulla sommità di un picco.

"Hai deciso di unirti a me, fratellino?" Chiese Ikki, il suo tono a metà fra lo sprezzante e l'incredulo.

"Voglio parlarti fratello!" Ripeté Shun guardandolo dritto negli occhi.

Con un balzo Ikki fu davanti al cavaliere di Andromea.

"Dunque, ti sto ascoltando, fratello!" Disse freddamente Ikki, "Parla!"

Shun si inginocchiò, allora, di fronte al Cavaliere della Fenice, e mentre le lacrime iniziavano a rigargli il viso, supplicò: "Fratello, poni fine a questa follia! Se proprio ti preme versare del sangue,

per vendicarti di ciò che hai dovuto subire, versa il mio!"

Sei anni prima, infatti, Ikki aveva preso il posto del fratellino.

Quando la Fondazione Thule, allora diretta dal Duca Alman, nonno di Lady Isabel, aveva selezionato dieci orfani dotati per mandarli ad addestrarsi come cavalieri ai quattro angoli della Terra, a Shun era toccata la più infausta delle destinazioni: l'Isola della Regina Nera, considerata l'Inferno sulla terra.

Ikki aveva allora scambiato il suo posto con il fratello, al quale toccò invece l'Isola di Andromeda.

"Sei la solita femminuccia, Shun!" Disse crudelmente Ikki. "Non sei capace d'altro che piangere!"

Così dicendo, Ikki schiaffeggiò Shun,con tale violenza da fargli cadere l'elmo, e da buttarlo al suolo.

"Comunque lungi da me impedirti di sacrificarti!" Disse alzando il pugno destro, avvolto da fiamme dorate.

Ma quel pugno non arrivò mai a destinazione.

Fu fermato dalla mano guantata di un cavaliere.

"Unicorno! Ancora una volta ti poni sulla mia strada, maledetto!" Ikki esclamò con sorpresa e disappunto.

"E non è il solo, Ikki" Disse una voce che il Signore dell'Isola della Regina Nera riconobbe immediatamente.

"Pegasus!" Disse il cavaliere di Phoenix guardando negli occhi l'uomo che, tre giorni prima, gli aveva impedito di indossare la Sacra Armatura, cogliendolo alla sprovvista.

Seiya sorrise, beffardo come sempre, ma nei suoi occhi si leggeva la determinazione.

Ed ecco, come stimolati da tale apparizione uno dopo l'altro i Cavalieri si rialzarono;

Crystal e Gerkie, Ban e Aspides, Sirio e Black si alzarono.

"Nove contro due!" Disse Asher sorridendo.

"La fine è giunta per voi!"

"Davvero? Lupo Nero!" Gridò Ikki.

Lupo Nero, in un lampo, prese dalla propria cintura il calice a forma di teschio, e da esso bevve avidamente.

Ecco che, di nuovo, i suoi capelli divennero completamente bianchi, mentre gli occhi erano spiritati, rossi di sangue.

Di nuovo con la voce pervasa dalla follia, Lupo Nero gridò: "Questa per voi sarà l'ultima battaglia!"

Ikki aggiunse: "Uno alla volta o tutti insieme, vi sfido a ricevere il mio Fantasma Diabolico!"

Crystal si fa avanti, mentre Black si pone di fronte a Lupo Nero, ma è Gerkie a spingerlo indietro.

"Sei stato tu il vigliacco ad assalirmi alle spalle, dunque!" Disse il gigante.

"Il torto è tuo, Cavaliere! HA-HA-HA! Troppo presto avevi dato per finito il nostro scontro!"

Fu la risposta irridente di Lupo Nero.

Gerkie bruciò il suo cosmo che divampò possente:

"Non mi aspetto che un cavaliere decaduto comprenda il significato delle parole Onore e Lealtà, ma forse l'essere malmenato da queste mie braccia di Orso te lo farà capire!"

Con queste parole Gerkie si scagliò su Lupo Nero, abbrancandolo nella morsa delle sue mani.

"Stretta dell'Orsa Maggiore!" Il grido di Gerkie fu sottolineato dal rumore di ossa e metallo scricchiolanti.

Ma Lupo Nero sembrava insensibile al dolore.

In quella precaria posizione, Lupo Nero riuscì comunque ad evocare un Predatore Nero, grande come un cavallo, che morse il braccio di Gerkie con tale forza da mandargli in frantumi il bracciale destro.

Sangue rosso sprizzò abbondante mentre Gerkie, digrignando i denti fu costretto a mollare la presa.

"Ora, orsetto, proverai su di te ben altre zanne!"

Esplose il suo cosmo innaturalmente ampio e il Predatore Nero crebbe fino alle sue massime dimensioni.

"Fa attenzione Gerkie!" Gridò Aspides, che aveva già provato su di se quell'attacco.

Ancora una volta le due forme si unirono e Lupo Nero si accinse a scagliare il proprio colpo:

"Zanne del Predatore Nero!"

Ma questa volta il colpo si infranse, su un muro di roccia, sollevato da Gerkie a propria difesa.

"Stavolta hai scelto la preda sbagliata, Lupo Nero!"Rispose il cavaliere dell'Orsa, a sua volta bruciando il suo cosmo con maggiore intensità.

"Abbraccio della Montagna!" Stavolta la roccia si sollevò, nella forma di un gigantesco Orso.

Esso abbrancò Lupo Nero e con il cupo rombo di una montagna che frana lo seppellì sotto le rocce.

Nello stesso istante Ikki cadeva sotto l'influsso del proprio stesso attacco, riflesso da Crystal con uno specchio di ghiaccio.

Per un attimo i nove Cavalieri pensarono che fosse tutto finito, quando Ikki si riscosse conficcando di nuovo il pugno nel petto di Crystal.

Nello stesso istante emergeva dalle rocce un enorme lupo di oscurità,che azzannava al collo il cavaliere dell'Orsa Maggiore, gettandolo al suolo.

Con un balzo Ikki e Lupo Nero furono schiena contro schiena "Cavalieri da quattro soldi!Ora vi finiremo, dissero in coro i due possenti avversari.

"Vi spazzeremo via con un solo battito di queste mie ali di Fenice..." Disse Ikki esplodendo il proprio cosmo dorato, ".....e con un solo respiro delle mie fauci di Lupo!" Concluse Lupo Nero facendo altrettanto.

Ikki mosse le bracci come fossero un paio di Ali, Lupo Nero invocò ben due Predatori delle massime dimensioni e, in qualche modo si fuse con entrambi.

"Ali della Fenice!"GridòIkki, spazzando via parte dei nemici con una violenta raffica di vento infuocato.

"Ululato nelle Tenebre!" fu il grido di Lupo Nero; I due Lupi ulularono, e tale suono generò un esplosione di vento e onde sonore che travolse gli altri Cavalieri.